Scegliere tra motocoltivatore o motozappa

Il motocoltivatore è un attrezzo utilizzato in agricoltura per lavorare la terra. Si differenzia dai trattori tradizionali per la limitata potenza, e la conduzione a piedi del mezzo da parte del conduttore. La motozappa, invece, si può affermare che sia una variante del motocoltivatore, dedicata esclusivamente alla fresatura del terreno, montando sull’asse roteante direttamente delle zappette, al posto delle ruote. Trova larga utilizzazione tra coloro che posseggono una limitata superficie di terreno, ma per questo non vogliono rinunciare a ricorrere alla meccanizzazione agricola per svolgere i classici lavori stagionali (taglio erbe infestanti, preparazione dell’orto, etc).

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

Come scegliere tra motocoltivatore o motozappa

In questa guida pratica dedicata a come scegliere tra motocoltivatore o motozappa esamineremo le principali caratteristiche dei due mezzi; per il primo analizzeremo inoltre i principali attrezzi complementari che si possono applicare. Una sezione finale, naturalmente, sarà dedicata al suggerimento di utili per l’acquisto e la manutenzione di questo tipo di macchine.

Risponderemo in particolare a domande quali: quando si usano? Con che materiali sono realizzati i loro diversi componenti? Come si impiegano al meglio? Come deve essere la conformazione geologica di un terreno per stabilire se è meglio preferire un motocoltivatore a una motozappa? Perchè è da esse che muove la decisione di scegliere tra motocoltivatore o motozappa.

scegliere tra motocoltivatore o motozappa

Scegliere il motocoltivatore

La caratteristica principale del motocoltivatore, che lo distingue da un normale trattore, è la particolare forma volumetrica, che in pratica si sviluppa quasi per intero su di un asse roteante, agli estremi del quale sono montate due ruote gommate. La conduzione poi, come è già stato accennato, avviene da una persona che segue il mezzo camminando tramite un articolare tipo di manubrio con forma “a delta”.

Ma vediamo nel dettaglio:

  • Asse rotante
    È il cuore di tutta la macchina. Dà il movimento progressivo della macchina e nello stesso tempo sorregge il motocoltivatore. La trazione è garantita dalla forte vicinanza al blocco motore.
  • Motore
    È a combustione interna e può essere alimentato sia a benzina sia a diesel. Variano tra loro i modelli, soprattutto in virtù della cilindrata e la potenza sviluppata, che in ogni caso sarà sempre ben inferiore a quella di un normale trattore agricolo. Per la messa in moto, nella stragrande maggioranza dei casi, si svolge tirando la funicella di avviamento. In un numero minore di casi invece il motocoltivatore include un motore di avviamento elettrico.
  • Manubrio
    Si tratta di un asse metallico che nella parte finale si dirama in due parti, che corrispondono alle due mani dell’operatore. Qui sono posizionati anche tutti i comandi della macchina: gas, frizione, leva delle marce di direzione, oltre che il pulsante di start e stop.
  • Ruote motrici
    Assolutamente indispensabile se parliamo in senso stretto di un motocoltivatore. Molto simili a quelle montate dai trattori tradizionali, hanno dei battistrada alti per non scivolare sul terreno.

Chi lo usa e dove

Trova largo impiego in quelle superfici agricole o nei giardino di casa, con una superficie che si trova a metà strada tra la necessità di uso di un trattore efficiente e a volte potente, e l’uso manuale degli attrezzi tradizionali agricoli (zappe, falci). Insomma, fa certamente comodo a chi ha poca terra, ma nonostante ciò non ha voglia di spezzarsi la schiena con zappe e vanghe.

A proposito della fatica, anche qui ci posizioniamo in una posizione intermedia. Se è vero che il motocoltivatore è appunto una macchina semovente, tuttavia bisogna in ogni caso indirizzarlo e farlo andare nel verso giusto. Si fatica comunque!

La motozappa è più faticosa del motocoltivatore?

Una domanda che si pone chi deve scegliere tra motocoltivatore o motozappa riguarda la fatica. A proposito di sforzi fisici, si può affermare che la motozappa (che, abbiamo detto, al posto delle ruote gommate monta direttamente le zappette) è più faticosa, poiché alla fatica necessaria a direzionare il mezzo, si aggiunge quella necessaria a dosare la trazione esercitata dalle zappette sul terreno.

Al contrario, può anche accadere che essa, non affondando sufficientemente sul terreno, “correrà” sul terreno aumentando maggiormente la velocità di traino.

Scegliere tra motocoltivatore o motozappa in base ai lavori agricoli da fare

L’uso più frequente è quello della fresatura del terreno, nel periodo preparatorio prima delle semine primaverili. Sfruttando la presa di forza posteriore, è applicata una vera e propria fresatrice, provvista di zappette roteanti, le quali avanzando incide il terreno.

Lo stesso compito, ovviamente, è assolto da una motozappa classica. Sempre con questa macchina si può falciare l’erba. Due modi sono possibili, anche se non molto diversi l’uno dall’altro: il primo consiste nell’applicare un trinciatore d’erba; il secondo nell’applicare una lama tagliaerba, però nella parte posteriore del mezzo. Il trinciatore d’erba è nella forma molto simile alla fresatrice, ma al posto delle zappette riporta una serie di martelletti che percuotono ripetutamente il terreno, polverizzando l’erba in eccesso, ma anche i residui delle potature delle piante fruttifere.

È molto interessante quest’impiego, poiché trinciare le erbe infestanti e i frutti della potatura della pianta, nella pratica vuol dire non privare il terreno, e le piante circostante, di queste sostanze nutritive che, col tempo, si trasformeranno in fertilizzante utile.

Con il secondo sistema, di taglio con lame nel senso classico, si ha la possibilità di recuperare le erbe recise, magari per trasformarle in fieno per gli animali. Applicando un piccolo aratro, è anche possibile, con un semplice motocoltivatore, rigirare la terra dopo la fine ciclica di una coltura. In genere la loro linea costruttiva permette di eseguire lavori di aratura in maniera tale da non stancare eccessivamente il conduttore.

Infine uno degli utilizzi più sfruttati dagli agricoltori, cioè l’applicazione di un rimorchio trainato. È molto utile per chi deve eseguire dei piccoli e brevi trasporti. Applicato nella parte posteriore come qualsiasi altro accessorio, di fatto trasforma il motocoltivatore in un mezzo a quattro ruote con tanto di posto guida per il conducente.

La gamma di accessori prosegue con gli assolcatori. Servono a creare precisi solchi di semina o le piste per l’irrigazione, e spesso sono aiutati da altre ruote aggiuntive che li sorreggono. In alcuni modelli di motozappa, poi, si applicano addirittura direttamente dietro la fresatrice.

Tra gli accessori più importanti infine è da notare lo spazzaneve, per chi abita in montagna e ha frequente bisogno di ripulire le strade. Ce ne sono di due tipi, uno con una lama anteriore registrabile; mentre il secondo adotta un criterio differente, essendo a turbina e spruzzando la neve con forza verso una direzione e con un getto interamente regolabile dall’utente.

Norme di sicurezza per motocoltivatori e motozappe

Fatta una rapida ma esaustiva descrizione della macchina e delle maggiori aree di utilizzo, passiamo a parlare di un argomento altrettanto importante, cioè quello relativo alla manutenzione e la sicurezza del mezzo durante l’uso. Purtroppo in Italia ogni anno si contano centinaia di incidenti sul lavoro, in buona parte riconducibili ai lavori agricoli, e spesso appannaggio dei mezzi di trasporto e di lavoro semoventi, tra i quali i motocoltivatori e le motozappe.

La prima norma di sicurezza consiste nel seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sul manuale d’uso che ogni macchina dispone. Ecco riportate le principali indicazioni:

  • Al momento dell’accoppiamento del mezzo con le attrezzature sopra elencate, attenersi scrupolosamente alle indicazioni del manuale, e comunque sempre a motore spento e con il mezzo in posizione pianeggiante e comoda.
  • Al momento dell’avviamento (poiché la maggior parte dei mezzi hanno l’avviamento a strappo con funicella), delimitare una zona entro la quale non far restare degli estranei, eccetto l’operatore.
  • Al momento della conduzione del motocoltivatore, regolare l’organo di guida ad altezza d’uomo; poiché la maggior parte dei mezzi procede soltanto se si agisce costantemente su una leva applicata su uno dei due manubri, e lasciando il quale il motore si blocca (il cosiddetto motor stop), attenersi scrupolosamente a quanto è previsto dalla meccanica originale; quindi non cercare artifizi comodi ma che potrebbero trasformarsi in atteggiamenti letali per il conducente (purtroppo è frequente, una volta avviato il mezzo, bloccare il motor stop con un elastico per tenere la mano libera e a riposo).
  • Accertarsi, riguardo ai comandi, che siano posizionati nei posti indicati dal costruttore e, soprattutto, che siano chiari e nettamente identificabili dall’utente.
  • Nelle macchine provviste di retromarcia può succedere che si possa passare direttamente da una marcia anteriore a una posteriore; ci deve essere un posizionamento intermedio obbligatorio (marcia folle); allo stesso modo, non deve esser possibile che con la retromarcia funzioni contemporaneamente la presa di potenza e quindi l’attrezzo annesso (ad esempio una fresatrice).
  • Infine, evitate di mettere in moto il motore in ambienti chiusi, onde evitare accumuli di gas di scarico, che se respirati in eccesso potrebbero provocare intossicazioni.

Manutenzione e conservazione di motocoltivatore e motozappa

  • Prima di iniziare una sessione di lavoro, controllare che tutti i dadi, le viti e i bulloni siano stretti o comunque al loro posto.
  • Svolgere il controllo delle candele (nel caso di motori a benzina), pulire il filtro dell’aria, lubrificare tutte le parti semoventi come suggerito dal manuale in dotazione.
  • Cambiare l’olio di lubrificazione laddove è presente (cioè nei motori alimentati solo da benzina e non da miscela), sostituendolo soltanto con marche consigliate dalla casa costruttrice.

Conservazione= quando l’attrezzo è messo a dimora temporaneamente o per un’intera stagione:

  • Se il luogo di giacenza è a rischio di incendi o all’interno dei quali potrebbero svilupparsi delle scintille, fare in modo di non lasciare benzina nel serbatoio.
  • Se il serbatoio deve essere svuotato, farlo sempre all’aperto.
  • In ogni caso, aspettare che il motore si freddi prima di riportare dentro il mezzo.

Dichiarazione di conformità CE. Con questa, il costruttore del motocoltivatore dichiara che il mezzo messo in commercio rispetta le caratteristiche di sicurezza e di tutela della salute, previste dalle direttive europee.

Come scegliere il motocoltivatore o motozappa

In parte sono gli stessi adottati per qualunque altro mezzo agricolo: valutare prima di tutto l’effettiva necessità, per evitare spese inutili e non sfruttate negli anni.

Fatta questa preventiva valutazione, capire che tipo di modello fa il vostro caso: nel senso, considerare la grandezza e la potenza del motore, oltre alle complementari aggiunte di accessori che possono fare il vostro caso. In altre parole, è del tutto superfluo comprare un mezzo che rispetto agli altri offre in più la possibilità di montare uno spazzaneve, quando la vostra casa si trova in centro e per di più al livello del mare!

Con l’aiuto di persone fidate ed esperte, considerate la potenza necessaria, che varia in base alle pendenze del terreno e alle ore di lavoro che prevedete siano necessarie. In linea di massima, quindi, vale la regola che è meglio un motore più potente (vi permetterà di lavorare senza sforzi eccessivi) che uno in deficit (molti lavori agricoli non li potrete svolgere).

Dove acquistarlo

I motocoltivatori e le motozappe, insieme a tutti gli accessori, si possono acquistare presso i rivenditori autorizzati per l’agricoltura, o nei grandi centri di negozi di bricolage. Come per tutti gli altri arnesi per l’agricoltura, esiste un parallelo mercato dell’usato, altrettanto affidabile; per quest’ultimo caso, tuttavia, prediligere l’acquisto da un rivenditore che vi fornirà tutte le garanzie, piuttosto che da un privato (salvo che non si conosca bene la vita del mezzo, come è stato trattato e per quale motivo ora è in vendita).

Siti internet per scegliere tra motocoltivatore o motozappa

  • Enama-Motocoltivatori
    Sezione del sito che si occupa dei problemi della meccanizzazione in agricoltura, ospita un documento in Pdf scaricabile, nel quale elenca le principali caratteristiche dei motocoltivatori e, soprattutto, le norme di sicurezza e di manutenzione da seguire per non incorrere in incedenti sul lavoro.
  • Honda
    Sito dell’azienda Honda, che mostra i modelli di motocoltivatori costruiti, con gli accessori.
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8 Commenti

  1. Serallegri Radi Silvana
  2. Lina Lambrinoc
  3. davide
  4. giuseppe taras
  5. Giovanni Lattanzi
  6. Michele
  7. Claudio
  8. Claudio

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