Gelsomino: storia e caratteristiche

Quando si parla di Gelsomino si pensa sempre al fascino dell’antico Oriente, ma conoscete davvero la storia di questa pianta che profuma le sere d’estate con un aroma intenso e avvolgente? Ecco allora tutto quello che c’è da sapere sul gelsomino, un arbusto rampicante dai fiori antichi e profumati e dalla storia leggendaria.

gelsomino

Non serve essere esperti giardinieri o appassionati di fiori e piante per riconoscere che quella pianta rampicane che in estate produce quei piccoli fiori bianchi profumati è il gelsomino. Tutti, o quasi, lo conoscono proprio per il suo profumo e se avete la fortuna di avere un bel giardino è molto probabile che a decorare i vostri spazi esterni e le vostre siepi ci sia proprio lui, il gelsomino.

Si tratta di una pianta molto antica, che arriva dall’Oriente e che oggi è coltivata anche in Italia in campo botanico e trova largo utilizzo in campo cosmetico ed erboristico. Ma qual è la storia del gelsomino? Quali sono le sue proprietà e perché la sua storia è costellata da antichi racconti popolari e piccole leggende? Ecco allora tutto quello che c’è da sapere sul gelsomino.

Noi lo conosciamo con il nome di Gelsomino, ma in realtà si chiama Trachelospermum jasminoides. Fa parte della famiglia delle Apocynaceae e affonda le sue origini nell’Oriente e nell’America del Sud. Il Gelsomino è un arbusto rampicante che può raggiungere anche i 4 metri di altezza, ha un tronco sottile e produce dei piccoli fiori a cinque petali famosi per il profumo che sprigionano nelle notti d’estate.

Il gelsomino è una pianta rampicante e viene in genere utilizzata a scopo ornamentale, per cingere i giardini e per decorare le siepi del giardino e del terrazzo. I suoi fiori, che sono la sua caratteristica più saliente, hanno un profumo intenso e delicato allo stesso tempo e si schiudono alla sera, emanando tutto il loro aroma, per poi richiudersi al mattino.

Le origini del Gelsomino si collocano in Cina e, secondo alcune fonti, questa pianta sarebbe stata importata in Occidente nel 1500 dagli spagnoli, anche se è bene specificare che le fonti non concordano tutte allo stesso modo. Quando parliamo di gelsomino ci riferiamo al gelsomino bianco, conosciuto anche come il gelsomino dei poeti e con il nome di “gelsomino comune”.

Oggi il gelsomino è molto coltivato per via dei suoi fiori, che emanano un profumo davvero intenso e perfetto per la preparazione di profumi ed essenze, ma anche di profumi e oli. L’olio essenziale di gelsomino è molto pregiato e contiene acetato di linalile, linalolo, acetato di benzoile, farnesolo e jasmone, la sostanza responsabile della profumazione che emanano i fiori del gelsomino.

In ambito fitoterapico ed erboristico il gelsomino viene utilizzato per le sue proprietà antispasmodiche e antireumatiche. Per questo motivo, i sali da bagno a base di gelsomino vengono utilizzati come lieve sedativo che agisce sul sistema cerebrale con un’azione rilassante.

Il gelsomino è considerato anche un buon rimedio contro tosse, raucedine e dolori mestruali e, secondo alcuni studi, questa pianta aiuterebbe a combattere irritabilità e stati depressivi. Secondo le antiche tradizioni popolari, invece, il gelsomino sarebbe in grado di tenere lontano l’invidia e aiuterebbe le persone a diventare responsabili e ad assumersi le proprie responsabilità.

In omeopatia il gelsomino, sotto forma di tintura di madre, viene utilizzato per preparare rimedi contro il mal di testa e contro l’insonnia, ma anche contro il raffreddore e la perdita di memoria. In cosmetica, invece, il gelsomino viene utilizzato per la produzione di acque profumate, creme per il corpo e deodoranti. L’unico problema, ad oggi, è il costo; per produrre circa 1 kg di essenza di gelsomino è necessario utilizzare 8.000 fiori ed è questo il motivo per cui spesso in cosmetica vengono utilizzati prodotti di sintesi.

Leggende e tradizioni 

Da sempre è così e per sempre così sarà: quando si parla di gelsomino la mente corre inevitabilmente all’antico Oriente e a tutte le tradizioni che il mondo arabo racchiude nella sua cultura. Sono tante, infatti, le leggende e le tradizioni sul gelsomino che arrivano proprio dal mondo arabo. Eccone alcune.

Del resto al gelsomino sono stati dedicati racconti d’amore e celebri poesie, tutti ambientati all’interno di cornici romantiche o cariche di pathos, alle quali questo il fiore di questa pianta fa sempre da sfondo per via della sua ricercata bellezza e del suo profumo.

Secondo un’antica credenza araba, il paradiso è un luogo pieno di fiori di gelsomino e non è un caso se il gelsomino viene spesso paragonato al simbolo dell’amore divino. In passato il gelsomino rappresentava anche l’immortalità, ma questo varia da cultura a cultura. In Spagna, per esempio, il gelsomino rappresenta la sensualità.

In ogni caso, è certo che gli antichi apprezzavano molto questa pianta, che conoscevano anche gli Egizi. Dei piccoli frammenti di gelsomino sono stati rinvenuti anche sulla mummia di un faraone, custodita nella necropoli di Deir-el-bahri, in Egitto. E questo, si ricollega all’antica credenza araba che vuole che l’aldilà sia costellato da fiori di gelsomino.

Un’altra leggenda narra che Kitza, considerata la madre di tutte le stelle del firmamento, passava le sue giornate confezionando abiti d’oro per tutti gli altri astri del cielo. Un giorno si presentarono a lei delle piccole stelle, che si lamentavano per i loro abiti troppo poco brillanti, a parer loro. Kitza tentò di placare il loro lamento, ma le piccole stelle continuarono a protestare, fino a quando Micar, il re degli Spazi, stanco dei loro capricci le cacciò dal firmamento scagliandole sulla terra. Le piccole stelle, a contatto con la Terra, vennero presto trasformate in gelsomini.

Le diverse specie 

In Europa esistono diverse specie di gelsomino e tutte provengono dalle Indie Orientali. Queste per ovvie ragioni sono specie più giovani rispetto al gelsomino presente in Egitto e furono importante dai navigatori spagnoli in Europa nel XVI secolo. Nonostante questo, esistono alcune fonti che dimostrerebbero come in Italia siano state presenti alcune specie di gelsomino già nei primi anni del ‘400, come dimostra una figura presente nel Liber de Simplicibus redatto da Benedetto Rinio e e risalente al 1415.

Probabilmente durante i primi tempi della sua importazione, il gelsomino non ha riscosso parecchio successo in Italia ed è probabile che questa pianta non si è diffusa immediatamente in tutto il territorio. Il primo a possedere un esemplare di gelsomino fu Cosimo I de’ Medici che, secondo quanto tramandato da alcune fonti, si sarebbe innamorato a tal punto di questa profumatissima pianta da volerne una nel suo giardino privato e da impedire a tutti i suoi giardinieri di non rimuoverne nemmeno un ramo per poterne detenere l’esclusiva assoluta.

Secondo la storia, questo ordine venne rispettato per molti anni, fino a quando un giardiniere, sovvertendo alle regole, decise di regalare alla fidanzata un ramoscello profumato di gelsomino colto direttamente dal giardino di Cosimo I de’ Medici. La giovane apprezzò molto il gesto e, per custodire più a lungo possibile il suo dono, decise di sotterrare il ramoscello nel suo orto. Con grande stupore della giovane, da quel piccolo ramoscello interrato nacque un bellissimo gelsomino fiorito e profumato.

Le proprietà 

Da molto tempo sono note le proprietà benefiche del gelsomino ed è per questo motivo che questa pianta viene largamente impiegata non solo in cosmetica ma anche in campo erboristico. Il gelsomino è considerato oggi un lieve sedativo ed è un buon alleato contro lo stress e per favorire il riposo della mente e del corpo.

È anche considerato un buon rimedio contro i problemi respiratori, come la tosse, e ha buone proprietà analgesiche contro i dolori mestruali e pre-mestruali. Ha anche ottime proprietà antiossidanti, grazie ai flavonoidi che contiene, ed è quindi un perfetto alleato contro l’invecchiamento delle cellule della pelle.

Gli amanti delle miscele e degli infusi, saranno felici di scoprire che con il gelsomino si preparare anche il tè. Questa particolarità di tè si ricava dai fiori essiccati della pianta di gelsomino, che diventano l’aroma perfetto per preparare decotti e infusi. La storia dell’aroma del gelsomino è molto antica e in passato sulle tavole dei nobili non mancavano mai cibi aromatizzati con questa pianta, segno di esclusività e di ricercatezza.

Grazie alle sue proprietà anti-batterica il gelsomino si trova anche come componente all’interno di prodotti cosmetici, come creme e maschere, che aiutano a combattere l’acne e a rimuovere dalla pelle del viso i fastidiosi punti neri di cui si riempiono i pori quando sono dilatati.

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

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