Tipi di legno per arredamento

Il legno è il materiale per eccellenza nel campo dell’arredamento. Le strutture dei mobili (e spesso anche il loro aspetto), sono sempre state realizzate con esso, perché questo materiale tra le sue qualità intrinseche ha la resistenza, la robustezza e la duttilità di utilizzo. Il legno è un materiale naturale, nobile, forte e ci ricollega direttamente con la terra, dalla quale veniamo. Tenerlo in casa, nei mobili e nelle strutture, ci permette di creare dei legami indistruttibili nei secoli, di assaporare il calore e di ammirare colori e venature delle nostre origini. Per questo continua ancora oggi a essere presente in casa come scelta di stile e di carattere, di gusto e di estetica, oltre che di funzionalità e soprattutto resistenza.

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

Esistono diversi tipi di legno: le differenti qualità derivano dalle “essenze“, ossia dal tipo di albero dal quale proviene, e dalla lavorazione che subisce. Ogni tipologia ha delle caratteristiche ben precise, sia estetiche che pratiche, necessita di una manutenzione diversa e viene impiegato per specifici usi e prodotti.

Vediamo quindi quali sono i principali tipi di legno, questo splendido materiale naturale, che vengono vantaggiosamente impiegate nel mondo dell’arredamento e della costruzione di casa.

Vale la pena di ricordare che il legno è formato da diversi elementi naturali e minerali. Solitamente la sua composizione è:

  • per il 2% di minerali e azoto
  • per il 6% di idrogeno
  • per il 42% di ossigeno
  • per il 50% di carbonio.

Tipi di legno per arredamento

Tipi di legno per casa, mobili e arredamento

Nell’arredamento di casa il legno trionfa in tutte le sue lavorazioni ed essenze; è utilizzato per tutti i tipi di mobili e di strutture di arredo, per i pavimenti (il celebre parquet e le sue varianti), talvolta anche per gli accessori. Soltanto i mobili realizzati completamente in acciaio o in materiali sintetici, non hanno componenti in legno.

Ecco un breve elenco delle principali utilizzazioni dei vari tipi di legno per l’arredamento:

  • cucine, con strutture, rifiniture, ante, top, ripiani, che tuttavia possono essere accostati ad altri elementi in materiali diversi, anche artificiali e più “moderni”
  • librerie, mensole, etc
  • strutture rivestite in laminato, in vetro, o in altri materiali
  • complementi d’arredo, come mobili porta tv, vetrinette
  • scrivanie
  • tavoli e sedie
  • armadi contenitore, armadi guardaroba
  • letti e basi per materassi
  • pavimenti, i classici parquet
  • poltrone
  • divani
  • porte da interno e porte d’ingresso
  • infissi delle finestre
  • comodini
  • comò

Gli unici ambienti dove il legno è sconsigliato, se non prima adeguatamente trattato, sono il bagno, il terrazzo e il giardino; le temperature e l’esposizione all’acqua, all’umidità e al vapore, infatti, potrebbero danneggiare molto facilmente questo materiale ch, ricordiamolo sempre, è di origine organica. Tuttavia esistono tipi di legno già naturalmente predisposti e poi trattati appositamente per resistere all’umidità e all’acqua, come ad esempio il teak. Con queste particolari essenze sono quindi realizzati:

  • mobili da esterno, come ombrelloni, tavoli, sedie, sedie a sdraio, etc
  • gazebo da esterno
  • accessori per il bagno, come “tappeti” per la doccia o portaoggetti per la vasca.

Vantaggi del legno

Il legno offre indubbiamente un vasto elenco di vantaggi, anche se questi possono variare sensibilmente tra i diversi tipi di legno per l’arredamento, non solo per quanto riguarda le essenze, ma soprattutto per il tipo di lavorazione che subiscono. In generale i vantaggi di mobili o pavimenti costruiti con questo materiale sono:

  • estetica accogliente e “naturale”, calda;
  • resistenza; le strutture realizzate in legno sono capaci di sostenere grandi pesi e di resistere anche agli urti;
  • durata nel tempo;
  • prestigio nell’arredo, soprattutto se piace un’estetica di gusto classico.

Svantaggi del legno

Quando si decide di acquistare mobili realizzati interamente in legno, bisogna tener conto di un elemento molto importante: non è un materiale inerte, ossia è capace di “vivere” anche dopo essere stato tagliato dal resto dell’albero e sradicato dalla terra.

Questo significa che, anche se lavorato e utilizzato per costruire mobili, sentirà e subirà le variazioni climatiche: con l’umidità e il calore il legno infatti tende a gonfiarsi e successivamente a spaccarsi, con il freddo tende a ritirarsi e a formare delle crepe. Inoltre necessita di cure, pulizia e manutenzione particolari, per poter rimanere inalterato nel tempo il più possibile.

Il legno è poi molto sensibile ai graffi e alle abrasioni. Infine è sicuramente più costoso di altri materiali artificiali.

Produzione di legno ed ecologia

E’ ovvio che il legno proviene dagli alberi e quindi dai boschi o dalle foreste. Dato che è da sempre un materiale molto utilizzato dall’uomo e spesso abusato, lo sfruttamento delle foreste è diventato un problema piuttosto grosso a livello planetario. Gli alberi e le piante sono fondamentali per la nostra vita sulla Terra, poiché garantiscono il ricambio d’aria e l’ossigeno che noi respiriamo; non a caso la foresta più grande del mondo è chiamata il “polmone del mondo”.

Per non rischiare di incrementare o di incitare lo sfruttamento delle foreste e in particolare di quelle vergini, occorrerebbe assicurarsi sempre di acquistare mobili prodotti a partire da legni che non sono stati ricavati da alberi protetti, provenienti da foreste vergini o tutelate per la salute dell’ambiente.

Se si ha a cuore questo aspetto quindi, informarsi presso i rivenditori dai quali ci si reca sulla provenienza del legno dei mobili esposti; se le aziende possiedono poi una certificazione ambientale, la sua provenienza da foreste appositamente create per lo scopo, è praticamente certa, e provata da documenti ufficiali.

Essenze di legno

I vari tipi di legno per l’arredamento sono classificabili a seconda dell’albero da cui provengono e vengono detti “essenze”. Innanzitutto esso può essere suddiviso in due grandi categorie, se analizzato da questo punto di vista, raggruppandolo in base alla resistenza meccanica. Abbiamo quindi legni:

  • duri
    come pero, quercia, noce, bosso, ciliegio;
  • teneri
    come abete, tiglio, pioppo, cirmolo.

principali essenze di legno usate in arredamento

Nodi, venature, colore del legno

Quando vogliamo essere sicuri di acquistare un mobile o un pavimento o qualunque altro oggetto per la casa in vero legno, intanto possiamo accertarci che il prodotto in questione sia dotato della certificazione del consorzio “Vero Legno”, e in secondo luogo possiamo farci acuti osservatori delle caratteristiche estetiche.

In questo ci vengono in aiuto certe caratteristiche che il legno possiede e che rimangono impresse sulle superfici dei mobili o dei pavimenti: si tratta naturalmente del colore (diverso per ogni essenza, come riportato sopra), ma anche delle venature e dei nodi. Ogni essenza presenta o non presenta nodi e venature, di diverso genere. Saperle riconoscere avendo un’infarinatura, come quella illustrata nel paragrafo dedicato alle essenze, potrebbe essere un ulteriore aiuto per capire se stiamo andando incontro a una fregatura.

E’ vero tuttavia, che i materiali che imitano il legno, possono emularlo sia nel colore, che nei nodi che nelle venature, ma non sempre i lavori artificiali riescono così bene come quelli naturali, quindi occhio.

Con l’aiuto della scheda prodotto è poi necessario ricordarsi di leggere e capire l’eventuale suddivisione tra materiale per la struttura del mobile e materiale per il suo rivestimento: se un mobile presenta l’aspetto dell’essenza noce, ad esempio, non è detto affatto che la sua struttura sia realizzata interamente in noce. Fondamentale capire quindi relmente i tipi di legno con cui è realizzato

Spesso anzi, i rivestimenti in vero legno, hanno una struttura in truciolato o compensato o altri materiali non lignei, che tuttavia possono essere di qualità. Occorre soltanto avere ben chiara la distinzione tra rifinitura e struttura e soprattutto l’idea di quel che vogliamo acquistare, anche tenendo conto delle nostre possibilità economiche.

Tipi di legno per arredamento

Come detto, le varie essenze e i diversi tipi di legno per l’arredamento possono assumere aspetti e caratteristiche diverse a seconda di come vengono lavorate. Abbiamo quindi:

Legno massello

Il massello è il cosiddetto “legno massiccio“. E’ pregiato e costoso, perché ricavato direttamente dal tronco dell’albero e perchè i pezzi in cui viene lavorato non presentano soluzioni di continuità. Dal tronco dell’albero vengono ricavate delle tavole, messe poi a stagionare, in seguito tagliate, poi lavorate per essere assemblate tramite colle o chiodi. I pezzi così ottenuti vengono poi cerati e lucidati, e talvolta anche verniciati, per proteggerli oppure per dare loro un particolare effetto estetico.

I vantaggi del massello sono molteplici:

  • grande robustezza conferisce ai pezzi realizzati in legno massello resistenza agli sforzi e al carico
  • è durevole nel tempo, proprio perché è resistente come i tronchi di un albero
  • l’effetto estetico del legno massiccio dà un carattere e un peso sicuramente diversi rispetto al legno lavorato: maggiore sensazione di calore e di forza, presenza di sfumature e venature naturali del legno, conferiscono alle struttura in legno massello una bellezza intaccabile nel tempo

Tra gli svantaggi, sappiamo che il legno massello:

  • subisce gli sbalzi di calore e di umidità, quindi col tempo tende a deformarsi
  • è sensibile alla luce del sole, quindi se esposto ad essa direttamente, col tempo cambia colore
  • è sensibile ai graffi e agli urti

Per una corretta pulizia del legno massello, quotidianamente si può utilizzare un panno morbido soltanto inumidito, mentre per le pulizie meno frequenti e più accurate, occorre unire al panno morbido anche detergenti specifici per il legno, che non siano abrasivi. E’ sempre consigliabile asciugare bene le superfici in massello, per evitare infiltrazioni.

Il legno massiccio è utilizzato soprattutto per le strutture dei mobili, per le ante e i ripiani e anche per i piani di lavoro delle cucine. Per gli svantaggi di cui si è parlato, non è consigliato utilizzarlo massiccio per i mobili da esterno, a meno che non sia opportunamente trattato con vernici e prodotti protettivi.

Legno lamellare

Il lamellare è dei tipi di legno più diffusi nell’arredamento ed è così chiamato perché costituito da lamelle di massello, cioè da sottili strati di legno massiccio uniti a incastro e in seguito incollati con speciali adesivi pensati per resistere all’umidità, e ovviare così in parte il problema della deformabilità del legno massello se sottoposto a sbalzi di temperatura nel tempo. Il lamellare può essere verniciato in varie essenze.

I vantaggi del lamellare sono:

  • costo minore rispetto al legno massello, ma struttura ugualmente resistente
  • resistenza anche al calore e all’umidità, per cui si deforma meno facilmente nel tempo rispetto al massello
  • robustezza e durevolezza
  • aspetto estetico molto simile al legno massello

Gli svantaggi invece di questa tipologia di legno sono:

  • sensibilità alla luce diretta del sole, per cui il colore originale può modificarsi;
  • sensibilità al calore eccessivo diretto, per cui non bisogna mai appoggiarvi ad esempio una pentola appena tolta dal fuoco.

Per le pulizie ordinarie, è sufficiente un panno umido morbido, per quelle più approfondite un panno con acqua e detergente neutro può bastare, purchè passato secondo la forma delle venature naturali del legno. Anche in questo caso è consigliabile asciugare bene le superfici per evitare infiltrazioni. Il lamellare è soprattutto utilizzato per i piani di lavoro. Per conoscere ogni dettaglio sulla sua lavorazione e sulle normative in merito, visitate Il legno lamellare.

Legno tamburato

Il tamburato è un legno costoso, utilizzato per realizzare arredi di qualità, perché resistente ma leggero allo stesso tempo ed ottenuto con lavorazioni particolari ed accurate. La sua struttura è composta di strati: ai lati sono presenti due fogli di legno impiallacciato pregiato, successivamente verso l’interno della struttura si trovano altri due strati di più spessi e in mezzo a questi un’ossatura a nido d’ape realizzata in legno e resa più resistente con rinforzi metallici. E’ quest’ultima a conferire a questa variante dei tipi di legno per l’arredamento le caratteristiche di leggerezza per le quali è conosciuta.

I vantaggi del tamburato sono presto detti:

  • assieme alla resistenza e alla robustezza, il tamburato è pregiato proprio per la leggerezza e la maneggevolezza che lo caratterizzano
  • la resa estetica non ha niente da invidiare al massello

Il tamburato viene utilizzato soprattutto per le strutture dei mobili e per le porte.

Fin qui abbiamo visto 3 tipi di legno che sono distinti tra loro dal tipo di lavorazione subita, ma che sono sempre composti da elementi e fogli in massello, ossia legno massiccio. Vediamo ora i cosiddetti “surrogati” del legno, composti da fogli, pannelli ed elementi che possono essere realizzati anche con materiali divers dal legno massello, quindi truciolato, fibre lignee compresse, lamina sintetica e simili.

Impiallacciato

L‘impiallacciato è costituito da un fondo in massello o più spesso in pannelli laminati, particelle o fibre di legno, detto “base”, la quale è poi rivestita da fogli detti appunto di “riallaccio”, ossia sottili strati di legno pregiato che sono stati prima sottoposti a finitura, per un fine protettivo o per ottenere diversi effetti estetici come l’opaco, il lucido, etc.

La cosiddetta “impiallacciatura” è una tecnica antichissima, utilizzata già molti secoli fa per la costruzione dei mobili da casa. Il legno impiallacciato è utilizzato in maggior misura per realizzare ante, basi di pensili e piani. Questa tipologia di lavorazione, dona all’aspetto esteriore le stesse caratteristiche del massello, ma risulta ovviamente più economico e poco incline a scheggiature e deformazioni. Inoltre l’impiallacciato è facile da pulire: panno morbido umido, anche unito a un detersivo per il legno non abrasivo; occorre però asciugarlo bene.

MDF

L’Mdf, acronimo per Medium density foberboard, significa letteralmente “fibra [di legno] di media densità”. Questo, tradotto in poche parole, vuol dire che questa tipologia di materiale è costituita da pannelli formati a loro volta da fibre di legno che derivano da scarti di lavorazioni. I pannelli vengono dapprima legati insieme con collanti speciali, poi pressati e infine trattati con vernici poliesteri oppure poliuretaniche, che possono dare aspetto opaco o lucido. L’Mdf ha il grande vantaggio di essere un legno ecologico, in quanto prodotto con materiale di recupero e non abbattendo nuovi alberi. E’ principalmente usato per costruire ante, piani e basi di pensili. Per pulirlo basta un panno morbido unito a un detersivo non abrasivo.

Laccato

Il termine “laccato” indica semplicemente che il legno, Mdf o essenza pura, viene levigato con apposite carte abrasive e poi ricoperto appunto con una lacca, che lo protegge e gli conferisce un determinato aspetto estetico. Esistono diverse tecniche di laccatura e verniciatura, che gli conferiscono effetti diversi e caratteristiche diverse, come ad esempio la resistenza ai graffi, o gli effetti dorati, anticati o argentati. Per la pulizia basta un panno morbido con un detergente neutro. Evitare detersivi o spugne abrasive.

Nobilitato

Il nobilitato è un pannello, in Mdf, multistrato o truciolare, quindi a base lignea, poi rivestito con un materiale appunto detto nobile ma artificiale, che gli conferisce diversi effetti estetici. Il nobilitato può essere:

  • nobilitato laminato
    rivestito di fogli di resine incollati
  • nobilitato melamminico
    rivestito di carta decorativa, imbevuta di resina melamminica.

Il nobilitato risulta così resistente al calore, idrorepellente e facile da pulire (basta un panno umido). Per saperne di più, si rimanda all’articolo dedicato al laminato.

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10 Commenti

  1. Giovanni Lattanzi
  2. edith
  3. Giovanni Lattanzi
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  6. carta da parati effetto legno
  7. Giovanni Lattanzi
  8. D'acierno Antonio
  9. Fab Arredamenti
  10. antonio

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