Assicurazione vita

L’assicurazione sulla vita (detta anche “polizza vita”) è un contratto con il quale l’assicuratore, in relazione a una serie di parametri dipendenti dagli eventi e dal corso della vita dell’assicurato (per stimare le probabilità morte o sopravvivenza a determinate età), assume l’obbligo di pagare un capitale, o di corrispondere una rendita al contraente o ad un terzo, come corrispettivo del premio versato. Le assicurazioni sulla vita possono essere stipulate sulla propria persona o anche su un terzo.

A differenza dell’assicurazione sulla proprietà, per quanto riguarda questa, l’evento di riferimento, ossia la dipartita o perdita della persona è una certezza, e non una probabilità come per il sinistro. L’unico punto di incertezza è relativo al momento in cui si verificherà il lutto.

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

Assicurazione sulla vita

Come funziona l’assicurazione sulla vita. 1

Storia. 1

Caratteristiche della polizza. 1

Tipologie di polizze. 2

Premio e risarcimento. 3

Compagnie di assicurazioni che offrono polizze vita. 3

Link a siti web utili e di compagnie assicurative. 4

Nella vasta categoria delle assicurazioni sulla vita sono comprese quelle a carattere previdenziale collettive e private. Le prime tendono alla formazione di risparmi destinati a coprire eventuali rischi provenienti dagli eventi economicamente disgraziati della vita dei lavoratori e degli impiegati. Il contratto è stipulato tra datore di lavoro e prestatore d’opera. Le assicurazioni private, invece, hanno accentuato il loro carattere tipicamente di risparmio a scopo previdenziale.

Il principale ente assicuratore sulla vita è l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni (I.N.A.). L’assicurazione può essere conclusa sulla vita propria o di un terzo. Ma per la sua validità, se è stipulata per il caso di morte di un terzo, si richiede il consenso di questi.

Gli elementi essenziali per valutare il rischio sono costituiti dalle condizioni fisiche, dall’età e dalle normali occupazioni dell’assicurato (soprattutto se svolge attività particolarmente pericolose alla sua incolumità). Le compagnie assicuratrici, nel determinare le condizioni fisiche dell’assicurato, si servono dei loro medici fiduciari. Per l’assicurazione sulla vita è prevista, anche se limitata da particolari norme, la possibilità di copertura del rischio derivante dal suicidio dell’assicurato, dal servizio militare in tempo di pace, dalla guerra, insurrezioni, tumulti popolari e condanna penale. A norma dell’art. 1922 del Codice Civile, nell’assicurazione a favore di un terzo la designazione del beneficiario non ha effetto qualora questi dolosamente attenti alla vita dell’assicurato.

Storia

Il primo tipo di assicurazione sulla vita che si conosce è il sistema della tontina, chiamato anche sistema vitalizio. Esso è stato istituito dal banchiere italiano Lorenzo Tonti (da qui il nome dell’assicurazione sulla vita) a Parigi nel XVII secolo. Attraverso questo sistema si formarono delle associazioni di persone senza nessuna distinzione di età, che creavano un fondo con i contributi corrisposti in modo equo da ogni membro. La somma poi veniva investita e, al termine di ogni anno, l’interesse veniva suddiviso tra i sopravvissuti. In questo modo, l’ultimo superstite riceveva sia l’interesse annuo che l’intero capitale.

Oggi, le assicurazioni sulla vita hanno raggiunto una diffusione universale. Basti pensare che in paesi quali il Belgio, il Canada, l’Irlanda, l’Australia, il Giappone, la Corea del Sud, i Paesi Bassi e gli Stati Uniti, il valore nominale delle assicurazioni sulla vita solitamente supera di parecchio quello del reddito nazionale.

Caratteristiche della polizza

Nel caso di un’assicurazione sulla vita a favore di un terzo, il beneficiario designato può essere annotato nel contratto di assicurazione, oppure con dichiarazione scritta comunicata all’assicuratore, oppure ancora tramite testamento. Il beneficiario può, in ogni caso, essere revocato a patto che la revoca non venga fatta dagli eredi dopo la morte del contraente e neanche nel caso in cui, dopo che si è verificato l’evento, il beneficiario dichiara di voler profittare del beneficio. Nel momento in cui il contraente dichiara di rinunicare per iscritto al potere di revoca, tale revoca non ha effetto dopo che il beneficiario ha dichiarato al contraente di profittare del beneficio.

Questo perché la rinuncia da parte del contraente e la dichiarazione da parte del beneficiario, devono essere comunicate all’assicuratore in forma scritta. I premi assicurativi vengono calcolati sulla base di tabelle di mortalità indicanti il numero medio di persone di qualsiasi età e sesso che moriranno ogni anno. Si determinerà così l’ammontare del premio annuo da richiedere ad ogni gruppo di persone in modo che il capitale, cioè i premi, con l’aggiunta degli interessi che si sono maturati, eguaglino le somme da pagare ai beneficiari.

Se succede che il contraente non paga il premio del primo anno, l’assicuratore agisce per l’esecuzione del contratto entro il termine di sei mesi dal giorno in cui è scaduto il premio. Se, invece, il contraente non paga i premi successivi previsti dall’assicurazione, il contratto si dichiara risoluto di diritto e i premi pagati rimangono acquisiti all’assicuratore, a meno che non esistono le condizioni per il riscatto dell’assicurazione (art. 1924 C.C.).

Il contratto di assicurazione sulla vita può essere recesso inviando una richiesta, tramite raccomandata, alla società di assicurazione attraverso cui si è stipulato il contratto entro 30 giorni dalla firma del contratto stesso. A questo punto, la società di assicurazione, avrà altrettanti 30 giorni per annullare il contratto e restituire eventualmente i premi versati. D’altra parte, recedere dal contratto, comporta il pagamento di una penale indicato nel contratto. Inoltre, il contratto oltre ad essere recesso, può anche essere revocato, ridotto e riscattato.. Revocato in quanto il contratto, essendo sottoposto all’accettazione di entrambe le parti di una proposta di contratto, nel momento stesso in cui le parti firmano la proposta di contratto, possono esercitare la revoca per annullare la proposta.

Per quanto riguarda, invece, la riduzione del contratto, dopo tre o quattro anni di versamenti all’assicurazione, il contraente può chiedere di voler ridurre la durata del contratto stesso. Succede quindi che, nonostante il contratto sia valido, il cliente sospende il pagamento dei premi. Di conseguenza, nel momento in cui poi scadrà il contratto, l’assicurazione provvederà a versare al contraente il capitale fino al momento in cui questi ha richiesto la riduzione con i vari interessi. Poi si ha il riscatto, cioè lo scioglimento anticipato del contratto. L’assicurazione, in questo caso, si impegnerà a rimborsare il capitale e gli interessi maturati dall’assicurato. Lo svantaggio riguarda il fatto che in molti casi procedendo al riscatto, non si recupera sempre l’intero capitale versato fino a quel momento.

Tipologie di polizze

Possiamo individuare tre categorie fondamentali di assicurazioni sulla vita: le polizze per il caso di morte, le polizze per il caso di vita e le polizze miste.

per il caso di morte

sono un tipo di assicurazione sulla vita che fanno sì che la compagnia di assicurazioni versi la prestazione assicurata in caso di morte dell’assicurato. Le assicurazioni per il caso di morte, a loro volta, si possono suddividere in altre categorie: possono essere temporanea o a vita intera. Quelle temporanee sono delle polizze “puro rischio” o “a fondo perduto” e fanno sì che l’assicuratore procedi al versamento del beneficiario un capitale nel caso in cui la morte dell’assicurato subentra entro la data di scadenza del contratto. Quindi, se non si verifica il decesso della persona assicurata entro le scadenze stabilite dalla polizza assicurativa, la compagnia di assicurazioni non versa nessun capitale o rendita. Nelle polizze caso morte a vita intera, invece, che sono delle polizze “a prestazione sicura”, la compagnia di assicurazione provvede al pagamento della prestazione assicurata indipendentemente dal momento in cui si verifica il decesso della persona assicurata.

per il caso di vita

sono una tipologia di contratto di assicurazione sulla vita che consistono nel fatto che la compagnia di assicurazione procedi al versamento, nei confronti della persona assicurata, di un capitale o una rendita nell’eventualità in cui l’assicurato sia ancora in vita alla scadenza che è stabilita dal contratto di assicurazione. Questo tipo di assicurazioni consentono una copertura finanziaria per gli anni che seguono.

miste

invece, sono un tipo di contratto di assicurazioni che mettono insieme le caratteristiche delle polizze per il caso di morte e delle polizze per il caso di vita. Alla persona assicurata viene corrisposta una determinata somma di denaro nell’eventualità in cui l’assicurato sia ancora in vita alla scadenza che si è stabilita nel contratto di assicurazione (analogamente alle polizze caso vita). Nello stesso tempo, al beneficiario viene corrisposto un capitale nel caso in cui si verifica il decesso dell’assicurato nel corso della durata del contratto di assicurazione (analogamente alle polizze caso morte). Si possono individuare due tipi principali di polizze assicurative miste: le polizze miste immediate e le polizze miste a termine fisso.

Premio e risarcimento

Importante è l’assicurazione di sopravvivenza, cioè l’assicurazione in cui il pagamento del capitale avviene alla morte dell’assicurato, purchè a quell’epoca sia in vita un’altra persona. In merito alla morte per suicidio dell’assicurato, di norma, l’assicuratore è liberato dal pagamento se l’evento si è verificato prima che siano trascorsi due anni dalla stipulazione del contratto, salvo patto contrario.

L’ammontare del premio di assicurazione è in relazione all’età dell’assicurato, alle condizioni di salute e ai precedenti morbosi dello stesso. Il premio si distingue in puro o premio di tariffa. Il premio puro si riferisce al rischio principale assunto dall’assicuratore. Il premio è unico, oppure periodico (annuale, ecc…): unico se corrisposto una sola volta o una volta tanto. E’ periodico se pagato in rate annuali, semestrali, ecc…Le polizze devono anche prevedere i casi di riscatto e riduzione della somma assicurata, la possibilità cioè di riavere subito una parte dei premi pagati o di continuare nell’assicurazione per una somma minore, in proporzione ai premi pagati.

Ogni compagnia di assicurazione, a seconda del ramo che tratta, stabilisce delle tariffe, cioè redige degli schemi o prospetti in cui sono appunto stabiliti i premi che occorre pagare per assicurare un capitale unitario. Il premio di tariffa si compone di una parte destinata a coprire il rischio cui è soggetto l’assicuratore e di una parte che serve a coprire i rischi dell’azienda oppure a produrre un utile d’esercizio. Il premio puro o matematico si calcola secondo le leggi della matematica attuariale e serve a determinare la parte di premio destinata a coprire il rischio. La parte rimanente del premio di tariffa costituisce il cosiddetto margine. I premi che applicano gli assicuratori sono fissi e vengono basati sul sistema di capitalizzazione. Vi sono dei casi in cui i premi vengono calcolati ad età consecutive degli assicurati. Naturalmente, in tal caso, essi sono bassi ad età giovane, ma aumentano con l’aumentare dell’età dell’assicurato. Se il premio naturale dovesse rimanere costante nelle diverse età dell’assicurato, bisognerebbe ridurre annualmente, in ragione inversa dell’incremento dei coefficienti di mortalità, il capitale assicurato in caso di morte.

Compagnie di assicurazioni che offrono polizze vita

Le principali società di assicurazioni che offrono delle polizze sulla vita sono:

  • Montepaschi Vita
  • Alleanza
  • Assitalia
  • Arca Direct
  • Adria Vita
  • Bipiemme Vita
  • Generali Assicurazioni
  • Lloyd Adriatico
  • Mediolanum
  • Reale Mutua
  • Nuova Tirrena
  • Unipol
  • Winterthur

Esistono anche delle associazioni che si occupano delle assicurazioni e delle polizze vita. Le principali di queste sono:

  • ANIA (Associazione Nazionale imprese assicuratrici)
  • SNA (sindacato nazionale agenti)
  • ISVAP (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo)
  • UEA (unione europea assicuratori).

Link a siti web utili e di compagnie assicurative

Intrange.it
http://www.intrage.it/rubriche/assicurazioni/assicurazione_vita/index.shtml
Il sito offre informazioni riguardo l’assicurazione sulla vita, gli aspetti fiscali e i vari tipi di assicurazioni vita.

Infoassicurazioni
http://www.infoassicurazioni.com/assicurazioni-vita.htm
Nel sito sono elencati i vari tipi di assicurazione sulla vita esistenti.

Assicurazioni on line
http://www.assicurazioni-on-line.it/vita/
Tutto quello che c’è da sapere sulle assicurazioni vita.

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Una risposta

  1. Francesco

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