Opale

Gemma unica che si caratterizza per il tipico gioco di colori, l’opale è la pietra dei nati nel mese di ottobre. Il nome opale deriva dal termine latino ‘opalus’ che deriva dal greco ‘opallios’ che significa ‘vedere un cambiamento’. È possibile però che la vera fonte del nome opale derivi dalla parola sanscrita ‘upala’ che significa ‘pietra preziosa’.

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

Caratteristiche fisiche

L’opale è un minerale di origine sedimentaria che si forma tramite l’accumulo chimico di acque particolarmente ricche di silice o per accumulo di scheletri di organismi marini. La sua formazione avviene tramite minuscole sfere di biossido di silicio che si allineano a formare un reticolo piramidale. Il gioco di colore che tanto piace dell’opale viene generato dal fenomeno di interferenza e di rifrazione della luce provocato dal modo in cui le sfere di biossido sono disposte, ovvero in modo regolare  e tridimensionale. La luce, quindi, attraversa gli spazi presenti tra le sfere di biossido di silicio formando questi lampi di colore che cambiano in base al diverso punto di osservazione della gemma. Nelle gemme che non si caratterizzano per lo straordinario gioco di colori, le sfere di biossido sono invece allineate in maniera casuale.

Varietà

Gli opali nobili e quelli di fuoco messicano vengono usati come gemme di gran pregio, mentre l’opale nero, specie molto rara, si distingue per le caratteristiche e suggestive iridescenze che sembrano formare al suo interno una sorta di arcobaleno variopinto. Gli opali si contraddistinguono tra loro anche in base alla roccia su cui si sono formati e in base al grado di trasparenza e alla tonalità di colore. La pregiata varietà dell’opale nero, per esempio, se sottoposto a una luce intensa può risultare opaco con qualche traslucenza. L’opale grigio, sebbene venga fatto rientrare tra le categorie di opali neri o scuri, si caratterizza per il colore grigio che può diventare da traslucido a opaco. Anche la varietà bianca, meglio nota come opale chiaro, può essere traslucido oppure opaco su fondo bianco. Di un colore più elettrico è invece l’opale di Welo che mostra vari motivi colorati su fondo bianco. L’opale conosciuto come gelatina può essere trasparente o traslucido e può non avere un colore di fondo, oppure essere riconosciuto come opale cristallo, cristallo bianco, cristallo scuro od opale cristallo nero. Gli opali a ciottolo sono quelli in cui la roccia madre viene inclusa nel taglio. Non è detto che tutte le varietà di opale possano essere contraddistinte per il gioco di colori: l’opale di fuoco, per esempio, è un semplice cristallo di opale trasparente che non presenta alcun gioco di colore, ma si caratterizza piuttosto per le straordinarie tonalità di arancio, rosso, giallo e blu. Ugualmente si distinguono per l’assenza di gioco di colore anche l’opale di fuoco messicano, l’opale peruviano dall’eccezionale colore blu traslucido, rosa e verde, e l’opale giallo e verde della Tanzania. In Sardegna presso S. Antioco è possibile trovare campioni di ialite, una varietà di opale dall’intensa fluorescenza verde.

Genesi e giacimenti

L’estrazione, la selezione e la pulizia degli opali vengono eseguite a mano. Gli opali nobili si trovano in maggior quantità in Transilvania e negli Stati Uniti ma l’opale nero, la qualità più pregiata, proviene dall’Australia e precisamente da Andamooka, dalle White Cliffs, dal Queensland Boulder. L’opale di Welo viene estratto invece in Etiopia, mentre  gli opali di fuoco sono originari del Messico. Gli opali che non si caratterizzano per particolari giochi di colore si trovano nei giacimenti del Brasile, del Perù e della Tanzania, mentre in Italia si può trovare l’opale comune. L’opale è una gemma molto desiderata per i particolari giochi di colore e i lampi di luce colorati che assumono colorazioni sempre diverse a seconda dell’angolazione da cui vengono osservati. Una qualità importante dell’opale è anche la sua stabilità, infatti anche per questo sono gemme molto ricercate oltre che per la loro brillantezza. L’opale varia da una lucentezza vitrea  a madreperlacea  mentre può essere trasparente, traslucido oppure opaco ed è proprio l’effetto dell’opalescenza, quella lieve luce che illumina la superficie della gemma, a renderlo ancora più desiderabile.

Usi

Gli opali più preziosi vengono tagliati e rifiniti a cabochon e usati in tutte le forme di gioielleria, specialmente come pendenti e come pietre incastonate negli anelli. Gli opali di fuoco vengono tagliati in diverse gemme, anche l’opale comune può essere usato per incidere piccole figure ornamentali.

Opale Sintetico

L’opale sintetico è stato prodotto dalla ditta Gilson e realizzato nella varietà nero, bianco e opale di fuoco ma sono stati messi in commercio sono gli opali di tipo arlecchino. Di sicuro l’opale è il prodotto sintetico con cui ci si è dovuti confrontare  maggiormente dato che la Gilson ha perfezionato negli anni i propri risultati fino a ottenere esemplari del tutto simili agli originali. L’opale della Gilson ma anche il giapponese Inamori, ha qualità fisiche leggermente diverse dal naturale, ma il sintetico si può riconoscere solo dopo un’accurata osservazione al microscopio e bisogna cercare come prova della sintetizzazione l’effetto ‘a pelle di lucertola’, la tessitura colonnare, le zone di colore che presentano una particolare increspatura.

Opali Celebri

Apprezzati fin dai tempi antichi, gli opali venivano usati da sovrani, sacerdoti e guerrieri perché ritenuti fonte di poteri particolari. Ai tempi di Marcantonio il senatore Nonnio avrebbe scelto l’esilio pur di non rinunciare a un opale che altrimenti sarebbe finito nelle mani di Cleopatra. Di importanza storica è l’opale appartenuto a Luigi XVIII che oggi si trova nel museo di storia naturale di Parigi, mentre altrettanto celebre è l’opale conosciuto come l’ungherese che raggiunge il peso di 2,4 carati. L’opale del Dio Sole è sicuramente la gemma più famosa: ritrovata in Messico, la leggenda vuole che sia stato trafugato da un tempio azteco durante la conquista del Messico. Questo esemplare oggi può essere visto al Field Museum di storia naturale di Chicago. Allo Smithsonian Institute di Washington invece sono presenti opali dall’eccezionale bellezza tra cui va annoverato un opale nero di 355 carati, un opale di fuoco e altre tre gemme che presentano uno straordinario effetto di arlecchinamento. La Regina Vittoria adorava gli opali tanto da possederne una collezione molto vasta: indossò  un opale anche durante l’incoronazione.

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