Caratteristiche fisiche
L’azzurrite è una varietà di minerale appartenente alla famiglia dei carbonati in cui sono presenti depositi di rame che la rendono una pietra preziosa. Dopo la malachite, l’azzurrite è un minerale basico di rame in ambiente carbonatico ma risulta molto più rara della malachite e per questo più ricercata. Il colore azzurro intenso può farla assomigliare al lapislazzulo, a parte l’assenza delle macchioline di pirite dorata tipiche di quest’ultimo, per questo è più spesso scambiata per malachite tanto che in commercio sono noti gli ibridi di malachite e azzurrite.
Questa pietra può essere confusa anche con sodalite, linarite e lazulite ma bastano dei semplici test per distinguere ciascuna gemma dall’altra. Oltre che per il colore, l’azzurrite si distingue anche per la sua morbidezza, per la trasparenza opaca e la lucentezza vitrea che la fa assomigliare alla malachite. I campioni trasparenti e traslucidi sono molto ricercati perché altrettanto rari. In quanto pietra preziosa l’azzurrite viene tagliata a cabochon, e solo raramente si può trovarla sfaccettata. Viene spesso immessa sul mercato come perle barilate che però non sono utilizzabili come decorazioni di gioielli. Sull’azzurrite non vengono effettuati trattamenti migliorativi, è possibile che alcune pietre siano rivestita di cera incolore così da ottimizzarne la lucentezza ma si tratta di un processo poco comune per questo un venditore dovrebbe informarne l’acquirente prima della vendita.
Varietà
Oltre alla varietà di azzurrite-malachite, esistono anche altre varietà ibride come l’azzurrite-cuprite meglio nota come ‘blue bird’. La malachite ibrida presenta puntini verdi uniti agli aggregati cristallini di azzurrite blu che rendono la varietà particolarmente rara. Altre pietre che possono assomigliare come struttura all’azzurrite sono la azur-malachite, la sodalite. La charoite, il lapislazzulo, il quarzo dumortierite e l’hauyna, che sono considerate le varietà di azzurrite meno diffuse e note.
Genesi e giacimenti
Il nome azzurrite deriva dal persiano ‘lazhward’ che indica proprio il caratteristico colore azzurro. Uno dei giacimenti di azzurrite più noti è quello scoperto a Chessy, una piccola cittadina vicino Lione nella periferia della Francia orientale. Proprio perché proveniva da Chessy, la pietra fu inizialmente denominata ‘chessylite’. Oltre che in Francia, oggi l’azzurrite si può trovare nei giacimenti presenti in Utah, Arizona e Nuovo Messico, Namibia, Congo, Marocco, Moldova, Romania e Australia. In Italia è possibile trovare qualche esemplare in Sardegna.
Usi
L’azzurrite non viene usata molto nella gioielleria a causa della sua estrema morbidezza che non la rende particolarmente adatta a essere montata su bracciali, collane o anelli, mentre è molto ricercata dai collezionisti di pietre e da designer di gioielli. Viene, quindi, intagliata per creare forme e motivi decorativi piuttosto che sfaccettata per la creazione di gioielli. In età medievale l’azzurrite serviva per produrre pigmenti usati nella tinteggiatura dei tessuti, mentre oggi in campo industriale può essere sfruttata per gli stessi usi del granato.
Curiosità
Secondo la cristalloterapia, la pietra di azzurrite sblocca gli accumuli di energie in eccesso, migliora la comunicazione e le capacità verbali, la consapevolezza di sé e la pace interiore. Viene spesso associata agli artisti perché è la pietra della creatività, ma aiuta nella concentrazione, nella percezione, e a sviluppare attenzione e memoria. Dal punto di vista fisico è un potente rivitalizzante e disintossicante di fegato e sistema nervoso. Attiva la tiroide e allieva le allergie aumentando le difese immunitarie, può contrastare osteoporosi, scoliosi, artrosi, reumatismi e altri dolori articolari perché consente l’assimilazione di rame, magnesio, fosforo, zinco e calcio.