Come scegliere i tacchi secondo le caratteristiche del proprio corpo

La femminilità che i tacchi alti sanno garantire al look di qualsiasi donna è sinonimo di sensualità e di eleganza, ma non è questo il solo motivo per il quale vale la pena di impreziosire il proprio outfit con i tacchi: anche guadagnare qualche centimetro in altezza, infatti, appare una ragione più che valida che merita di essere presa in considerazione.

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

come scegliere i tacchi

Ma non è tutto: le scarpe con i tacchi hanno anche il merito di mettere in risalto i glutei. Anche per questa ragione, è molto importante sapere come devono essere scelti i tacchi in funzione delle caratteristiche del corpo e in base alle forme che si desidera esaltare. Prima di pensare allo stile, è fondamentale tenere conto delle proporzioni: così si avrà la certezza di acquistare scarpe da donna con il tacco alto piacevoli e soddisfacenti.

Quanto devono essere alti i tacchi?

Per una donna con una corporatura minuta, e cioè alta meno di 1 metro e 60, un tacco superiore ai 10 centimetri deve essere escluso: il rischio, infatti, è che risulti poco proporzionato. Insomma, va bene provare a guadagnare qualche centimetro, ma l’importante è evitare di esagerare, anche perché gambe non molto lunghe abbinate a tacchi particolarmente alti possono sembrare ancora più corte di quanto effettivamente non siano. Per quel che riguarda il plateau, invece, il consiglio degli esperti del settore è quello di non andare più in là di un centimetro e mezzo. Nel caso in cui si abbia l’esigenza di allungare le gambe, e più in generale di far apparire la figura più slanciata, l’altezza del tacco è solo una delle variabili di cui si deve tenere conto; un altro suggerimento è quello di evitare gli stacchi di colore sulla gamba. In termini pratici, in estate si dovrebbero preferire le scarpe nude, mentre in inverno non c’è niente di più appropriato di scarpe e calze dello stesso colore.

Il tacco 12

Il tacco 12 è raccomandato unicamente alle donne che sono più alte di 1 metro e 65 centimetri: certo, bisogna tenere conto del fatto che quella da cui si è attese è una sfida piuttosto impegnativa, non solo dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista psicologico. Proprio per questo motivo sarebbe preferibile evitare le altezze estreme, e quindi rinunciare all’idea di cimentarsi su un tacco 14, che rischia di apparire anche poco elegante. Il discorso non vale, comunque, per le donne che vanno oltre il metro e 70: in questo caso non ci sono limiti né vincoli particolari da rispettare, e ci si può sbizzarrire tra tacchi a rocchetto di 4 o 5 centimetri o tacchi molto più importanti. Se, però, si è molto alte, è importante non esagerare in senso opposto: una donna dalla statura notevole su un tacco molto importante rischia di sembrare un palo della luce, soprattutto se non sa camminarci sopra in modo impeccabile.

I tacchi per le curvy

Essere curvy, al giorno d’oggi, non è motivo di onta ma di orgoglio: è importante, però, essere capaci di indossare i tacchi anche in questa circostanza. Una gonna plisse o un paio di jeans sono abbinamenti sempre ideali, ma per chi ha forme piuttosto tondeggianti i tacchetti sottili e piccoli possono risultare fuori luogo. Meglio, allora, puntare sui tacchi quadrati, più larghi alla base e più stretti all’inizio.

Lo spessore del tacco, in effetti, è una variabile troppo spesso trascurata: invece vi si deve dedicare la dovuta attenzione, sempre in considerazione della corporatura personale. Un tacco a spillo va più che bene su un corpo snello e per caviglie sottili, ma non è adeguato su una figura curvy, poiché potrebbe far apparire ancora più abbondante un lower body non proprio slanciato.

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