Traghetto: acquistare i biglietti

I biglietti per il traghetto si possono comprare in molti modi: in internet, in agenzia di viaggio o direttamente in biglietteria. In teoria è la stessa cosa, ma nella pratica vi sono piccole differenza tra i vari metodi che è bene conoscere. Ma soprattutto, parlando di biglietto del traghetto, più che dove e come acquistarlo è fondamentale conoscere le precauzioni da adottare al momento di scegliere, cosa c’è scritto e come leggerlo, cosa comprende e cosa esclude, come comportarsi in caso di impossibilità a partire o, peggio, di mancata partenza o meteo avverso.

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

Biglietti del traghetto: scelta e acquisto

 

Prenotare i biglietti del traghetto: biglietteria o agenzia?. 1

Pagare via internet i biglietti del traghetto. 1

Carte Fedeltà nel mondo dei traghetti 2

Biglietto del traghetto: cosa si paga e come leggerlo. 2

Cosa c’è scritto sul biglietto del traghetto. 3

Restituzione del costo del biglietto per mancata partenza. 3

Rimborso del biglietto in caso di ritardo o mancata partenza della nave. 4

Biglietto: tasse, diritti, bunker surchage e quota base. 4

Bunker surchage. 5

Prenotare i biglietti del traghetto: biglietteria o agenzia?

Fissare la data di partenza, prenotare la sistemazione che avete oculatamente scelto, paga­re: tutte operazioni che precedono il vostro il viaggio in traghetto e che devono essere svolte con una cura particolare. Qui bisogna essere chiari: le agenzie di viaggio fanno, di solito bene, il loro mestiere, che consiste nello stamparvi il biglietto ed incassare la somma richiesta, maggiorata del dieci per cento.

Tuttavia, le agenzie non forniscono al cliente le più elementari informazioni, non provvedono a consigliare il cliente circa le procedure d’imbarco, si limitano ad invitare il passeggero a presentarsi a bordo “solo con questo”, porgendo con melliflua levità il foglio stampato.

Ma non è affatto vero: il bello deve ancora cominciare con procedure d’imbarco sul traghetto tutt’altro che intuitive, con mille altri problemi di cui non eravate a conoscenza e che una volta sulla nave rischiano di diventare ostacoli insormontabili.

Non è solo una questione di serietà professionale: il fatto è che molte agenzie non vengono adeguatamente informate dalle compagnie stesse, le quali a loro volta controllano sempre più di rado l’attività dei singoli associati. Siamo costretti a ritornare su un punto: la comunicazione è il vero punto debole delle compagnie di navigazione. La mera ricerca del dato informativo non basta: il cliente ha necessità di essere guidato nelle scelte che deve compiere, gli si devono illustrare i regolamenti di bordo, che egli ovviamente non può conoscere.

La scarsità di informazioni che ha il cliente d’agenzia una volta giunto a bordo lascia, molte volte, stupefatti: ad un passeggero fu detto che poteva tenersi il gatto in cabina (cosa vietatissima), ad un altro che il pasto era compreso nel prezzo, per tacer di tristissime storie di orari di partenza sbagliati, passeggeri ignari delle formalità di imbarco costretti a provvedere all’ultimo minuto. Certo, imputare la ragione di tutto solo agli impiegati allo sportello, sarebbe superficiale ed ingiusto.

Nell’attesa che società ed agenzie inizino a conoscersi meglio e ad approfondire la conoscenza, nell’interesse principe del cliente, il consiglio è quello di rivolgersi direttamente alle biglietterie delle varie compagnie. Al posto di una gradevole signorina troverete probabilmente una ragazza iper stressata e perennemente imbronciata, ma almeno il preziario è sicuramente aggiornato, hanno (o dovrebbero avere) le mappe delle navi a disposizione (in modo da poter verificare che la sistemazione assegnata corrisponda effettivamente a quanto richiesto dal cliente), le procedure del check in vengono svolte in modo rapido e corretto.

Pagare via internet i biglietti del traghetto

E’ un modo facile e veloce per ottenere il proprio biglietto. Tutte le compagnie di navigazione hanno il loro sito, dove di solito è abilitata anche la funzione che prevede la prenotazione per via informatica. Sul web sono reperibili anche molte informazioni utili (tipo le condizioni di viaggio): non sempre però il modo in cui sono presentate aiuta il cliente. Chi ha mai letto e con quanta frequenza schermate e schermate fitte di burocratiche prescrizioni, liste d’istruzione perentorie ed inappellabili elenchi di sanzioni? Molte volte si tratta delle stesse note che ritrovate in calce ai dépliant illustrativi o sul cartoncino sul quale è attaccato il biglietto, scritto in caratteri piccolissimi e con una formattazione elementare.

Esistono anche delle agenzie di viaggio on-line, che sono accreditate dalle stesse compagnie, di cui potete usufruire: a questo riguardo vi rinviamo alla sitografia che troverete in appendice agli articoli della presente guida. Ovviamente attraverso la rete si può fare solo il biglietto: tutte le le altre formalità del check in dovrete comunque espletarle di persona al momento dell’imbarco.

Carte Fedeltà nel mondo dei traghetti

In un universo spesso confuso come quello del trasporto passeggeri, la questione delle carte fedeltà rappresenta uno degli aspetti più difficile da decifrare. Molte compagnie offrono ai clienti che continuano, nonostante tutto, a viaggiare con loro delle speciali tessere che permettono di accedere a sconti speciali. Molte, non tutte. Di solito la carta fedeltà non è molto reclamizzata; meglio chiedere espressamente, in biglietteria o a bordo delle unità che utilizzate con maggiore frequenza.

Il principio secondo il quale funzionano tali carte può differire da compagnia a compagnia: ci sono carte che danno diritto a sconti sui servizi di bordo, o sulle quali vengono registrati dei punti ogni volta che fate un biglietto. Quando avrete raggiunto un certo quantitativo, avrete diritto, per esempio, ad un viaggio premio.

A certe categorie vengono riservate carte speciali; l’immancabile carta per chi ha più di sessant’anni è in genere diritto ad uno sconto che si aggira intorno al 15% (variabile a seconda della società che lo emette). E’ necessario fare bene attenzione, però; a volte lo sconto riguarda solo le persone, non l’auto e talvolta non è applicato nel periodo di alta stagione. Questo periodo è, per le compagnie di navigazione, il momento cruciale, quello che deciderà la strategia aziendale di tutto l’anno a seguire: bisogna fare il maggior numero di soldi possibile e non si guarda in faccia a nessuno.

Chi è residente o nativo in un’ isola ha diritto a poter viaggiar a prezzo scontato (circa il dieci per cento) per tutto l’anno: un preciso ed inderogabile accordo con lo stato, infatti, tutela questi viaggiatori per tutta la stagione.

Anche le carte possono essere richieste su internet, anzi alcune compagnie hanno limitato al solo sistema telematico il mezzo per entrarne in possesso: in questo caso i tempi per ricevere a casa la propria carta sono sensibilmente più lunghi.

Biglietto del traghetto: cosa si paga e come leggerlo

Il biglietto è un contratto che voi stipulate con una compagnia di navigazione, mediante il quale in cambio del servizio di trasporto verso la vostra destinazione, voi vi impegnate a pagare la somma prestabilita. Un contratto non sarebbe tale non riportasse, in calce e a caratteri appena leggibili, tutta una serie di norme di cui probabilmente non siete a conoscenza, ma che stipulando il contratto vi impegnate solennemente a rispettare. L’acquisto del biglietto implica infatti (secondo quanto previsto dal Codice della Navigazione) l’accettazione piena e l’obbligo dell’integrale osservanza delle condizioni di trasporto.

Molte di queste norme saranno trattate con maggior grado di approfondimento negli articoli espressamente a loro dedicati. Qui basti ricordare il principio generale secondo il quale il passeggero, esattamente come ogni membro dell’equipaggio, è obbligato a rispettare le decisioni del comandante, che rimane l’autorità suprema della nave. Tutto, dalle procedure d’imbarco allo sbarco dei passeggeri è fondato sulla sua autorità e responsabilità, che anche voi vi siete espressamente impegnati a rispettare.

Il comandante si riserva il diritto di cambiare il tragitto della nave e, in casi eccezionali, anche la destinazione della nave stessa; alla sua responsabilità è rimessa la decisione se entrare o meno in porto in condizioni di rischio, ed è accaduto, in determinate situazioni, di dover sostare per parecchie ore in rada, nell’attesa che le condizioni meteo rendessero possibile l’attracco. Tutto ciò è espressamente previsto nelle clausole del vostro documento di viaggio.

Cosa c’è scritto sul biglietto del traghetto

Nello specifico il biglietto del traghetto è un grosso foglio di formato A4 che riassume schematicamente i servizi da voi pagati e a cui avete diritto. Tale documento di viaggio è strettamente personale enon è cedibile a terzi: anche nel caso in cui viaggiaste in più persone, vi sarà rilasciato un unico biglietto, con indicati il numero dei passeggeri e le loro generalità; all’atto dell’acquisto vi sarà comunque richiesto il nome del titolare,la persona (deve essere una e soltanto una) la quale risulterà essere il punto di riferimento per ogni tipo do problema.

Se avete acquistato il biglietto in agenzia, la ragione sociale della stessa verrà seganalata, di fianco alla data di emissione. Vi compare, inoltre, il tipo di risistemazione che avete scelto, ma non il numero della cabina o della poltrona che vi sarà assegnato solo al momento del check in; i dati dell’auto, la presenza di animali domestici o altri accessori completano la parte relativa ai servizi che intendete usufruire Sono segnalati anche il numero di adulti e bambini ( che pagano meno) e il tipo di tariffa al quale siete soggetti.

Le compagnie hanno solitamente dei piani tariffari che prevedono delle significative differenza tra alta media e bassa stagionalità. I periodi estivi e in taluni casi anche quelli delle festività natalizie e pasquali sono considerati alta stagione. I prezzi sono alle stelle, perché il numero della domanda è molto alto e lo stesso viaggio svolto in periodi diversi dell’anno pur con le stesse modalità, può avere delle differenze di prezzo notevoli. Non è sempre chiaro la data esatta in cui si passa da una tariffa all’altra, ma in molte brochure illustrative alcune compagnie si premurano di renderlo noto.

Il biglietto prevede, poi, l’indicazione esatta della data del viaggio e il nome della moto nave su cui imbarcherete. Quest’ultima informazione non potrà mai essere attendibile al ceno per cento: accade talvolta, per i più svariati motivi che una nave venga sostituita, magari anche solo per quel che viaggio da una nave consociale. Tutto ciò non vi deve allarmare: la compagnia provvederà a fornirvi le stesse condizioni di viaggio stampate sul vostro biglietto. Nei rari casi in cui ciò non dovesse avvenire, essa è tenuta a rimborsarvi, presso gli uffici di terra, i servizi che non vi sono stati prestati.

Restituzione del costo del biglietto per mancata partenza

Se avete acquistato un biglietto, ma per qualche motivo non potete partire, potete chiedere la restituzione di quanto avete pagato. La procedura per il rimborso è disciplinata dagli articoli 400 e seguenti del codice della navigazione, a cui le compagnie fanno in genere riferimento e nel rispetto del quale operano, pur con delle notevole differenze. Il fattore discriminante è il momento in cui viene comunicato alla società la decisione di annullare il biglietto: per alcune compagnie tale decisione viene comunicata 48 ore prima della partenza, al passeggero verrà trattenuto il 20% dell’importo.

Tale cifra aumenta al 50%, se la comunicazione arriva tra le 48 e le 4 ore prima della partenza; oltre questo limite al passeggero non spetta alcun rimborso. Altre compagnie sono più sottili: fino a 20 giorni prima della partenza la penale è del 10%, fino a 4 giorni prima del 20%, e fino a due ore prima del 50%. Come si vede i trattamenti sono molto diversi, ed anche in questo caso vale la pena di informarsi preventivamente.

Rimborso del biglietto in caso di ritardo o mancata partenza della nave

In caso di ritardo è espressamente previsto nelle condizioni di trasporto il limite massimo entro il quale la compagnia si riserva il diritto di non emettere alcun rimborso. Tale limite è disciplinato dall’articolo 404 del Codice della Navigazione comma 2 e prescrive che, nei viaggi di durata inferiore alle 24 ore, dopo 12 ore di ritardo può chiedere il rimborso al netto delle spese d’agenzia. Se il viaggio supera le 24 ore, il passeggero può richiedere la restituzione dell’importo sopraindicato, dopo 24 ore di ritardo nei viaggi tra porti del Mediterraneo; se il porto di arrivo o partenza si trova al di fuori di questa regione e dall’Europa, il termine si eleva alle 48 ore.

Attenzione però alle clausole: le compagnie si tutelano da eventi di forza maggiore (scioperi, condizioni meteomarine avverse, casi fortuiti, guasti tecnici non imputabili alla nave) il cui verificarsi non impegna la compagnia ad alcun risarcimento. Riuscire, quindi, a capire quando spetta il rimborso oppure no, non è così facile. E’ necessario ricordare che per questo tipo di problemi non è possibile rivolgersi all’ufficio di bordo, il quale normalmente, non ha la facoltà di rimborsare alcunchè; la trafila va eseguita alle biglietterie di terra, che si occuperanno della questione.

Biglietto: tasse, diritti, bunker surchage e quota base

Una parte del vostro biglietto è costituita da piccole voci che vanno ad incrementare la somma finale da pagare. In primo luogo le tasse ed diritti portuali, sui quali è inutile soffermarsi: sono le tasse che voi pagate allo stato italiano, e che costituiscono un balzello presente su ogni tipo di biglietto da quello dell’aereo a quello del treno.  Recentemente è stato aggiunta a questa voce la dicitura ISPS (International Ship and Port facility Security code).

A partire dalla metà degli anni Ottanta, in particolare a seguito del dirottamento dell’Achille Lauro, l’International Maritime Organitation aveva provveduto ad emanare le prime disposizioni in materia di sicurezza, con la risoluzione A584 (14). Negli anni successivi verranno emanati altri decreti, sia a livello dei singoli paesi che a quello internazionale, ma la vera svolta arriverà dopo gli eventi dell’undici settembre 2001.

Il codice ISPS viene applicato progressivamente a tutti gli ambiti delle attività marittime (navi passeggeri, navi da carico, piattaforma petrolifere) e, a partire dal 1 luglio 2005, anche ai servizi di cabotaggio (i traghetti). L’ISPS descrive le procedure di sicurezza da adottarsi per ogni singolo caso, ma illustrano anche i costi ad esso legati. La voce del biglietto che reca questa dicitura, quantifica, quindi, la cifra con la quale il passeggero contribuisce ad un viaggio più sicuro.

Le tutele per i passeggeri non si fermano qui. Sia il bagaglio che l’autovettura sono garantite da una copertura assicurativa il cui importo è automaticamente inserito nel computo delle competenze dovute. La somma in genere non è elevata.

Una recente innovazione di alcune compagnie è la quota base. In pratica, viene stabilita una certa somma che sarà pagata da tutti i passeggeri, indipendentemente dai servizi richiesti: a questa quota base verrà poi ad aggiungersi la cifra corrispondente alla sistemazione prescelta. Ecco quindi spiegato il mistero di alcuni prezzi veramente concorrenziali: invece di farvi pagare una poltrona, per esempio, cento euro, ve la si offre a cinque, salvo poi introdurre una quota base di 95 %. Il motivo di tanta cervellotica astuzia sta nel fatto che la quota base è esente da ogni tipo di sconto o di offerta, che viene applicato solo sulla parte del biglietto relativa alla sistemazione.

Bunker surchage

Le navi, lo avrete certo sospettato, non vanno a vela, ma utilizzano petrolio. In particolare un suo derivato, che non è proprio benzina, ma che riesce alla bisogna in maniera perfetta ed è anche meno costoso del normale carburante: é il famoso bunker, la linfa vitale dei traghetti, il fuel che viene consumato a tonnellate e che costituisce il costo più dispendioso per una compagnia di navigazione. Come ogni derivato del petrolio è soggetto alle bizze del mercato dell’oro nero, il cui prezzo può schizzare in alto di diversi punti generando catastrofi nei bilanci delle società.

Le compagnie hanno al loro arco, tuttavia, una freccia terribile, un’arma micidiale, che permette loro di ovviare, almeno in parte, al disastro: è il cliente, che paga nel biglietto un’apposito bunker surchage, una quota del consumo carburante della nave. Ad ogni rincaro del petrolio, puntuale arriverà l’aumento del bunker surchage a carico del passeggero. Sia le tasse che i vari diritti, non vengono pagati solo dal singolo passeggero, ma anche l’autovettura è soggetta al trattamento. Lo stesso discorso vale per motociclette, camper e altri accessori.

La quota varia da compagnia a compagnia ed è variabile nel tempo: anche in questo caso si verifica abbastanza spesso che un passeggero si trovi, a distanza di pochi giorni, a pagare cifre differenti per il medesimo viaggio. In questi casi confrontare il valore ascritto a queste voci può fornire la spiegazione di tale discrepanza. E’ importante ribadire un principio importante: l’importo di tutte queste voci non può essere soggetto a nessun tipo di sconto o promozione, e pertanto dovrà essere sempre pagato per intero.

Siti per acquistare on line il biglietto del traghetto

Grandi Navi Veloci
Sito molto elegante, con i servizi divisi per porti di partenza. La compagnia effettua partenze da Genova, Civitavecchia, Palermo, Porto Torres, Livorno, Olbia, alla volta di Sicilia e Sardegna, oltre che alla nota Genova-Barcellona. La compagnia ha di recente inaugurato la tratta Genova-Tangeri, con scalo a Barcellona, che va ad aggiungersi alla Genova-Malta-Tunisi, già in servizio da anni. Il sito offre i consueti servizi di booking on-line e presenta le offerte per le minicrociere organizzate dalla compagnia.

Corsica Ferries e Sardinia Ferries
Compagnia francese, ma molto attiva in Italia con partenze da Livorno e Vado (Savona) alla volta di Bastia, oltre al collegamento S.Teresa-Bonifacio; per il resto partenze da Nizza, Ile Rousse, Tolone ed Aiaccio. Le offerte sono spiegate con la dovuta chiarezza e le condizioni di viaggio riassunte in modo godibile. Le foto delle cabine aiutano a capire la differenza di prezzo tra le sistemazioni, ed è disponibile il tour virtuale delle navi della classe Mega (le più grosse della compagnia)

Traghetti on-line
Centro di prenotazione on line molto essenziale nella forma e nei servizi offerti. Dalla schermata iniziale si sceglie un porto di partenza ed uno di arrivo; la data e l’ora prescelta,completano le informazioni richieste, e il gioco è fatto. Il biglietto giungerà all’indirizzo prescelto o via fax o per e-mail (ma ricordatevi sempre di effettuare il check-in prima di salire a bordo).

Codicionline
Tra i tanti siti dove si può consultare il codice della navigazione, proponiamo questo sito gradevole e di facile utilizzo. Il codice è presentato nella sua interezza, può essere consultato in rete o scaricato gratuitamente. Non è necessario disporre di tutto il codice; il libro terzo, ed inparticolare la parte che riguarda i contratti di utilizzazione della nave, è quello dove si tratta specificatamente del trasporto passeggeri e delle norme correlate. Una lettura tutto sommato piacevole ed istruttiva per quanti si ostinano a viaggiare per mare.

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6 Commenti

  1. AMALIA MINCIOTTI
  2. francesca
  3. antonella amato
  4. Marzia
  5. mario amato
  6. Dario Mazzarella

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