Cialde ESE: cosa sono e come si usano

Il caffè fa parte della routine quotidiana di milioni di italiani; a colazione, dopo un pasto o per una breve pausa, non mancano certo le occasioni per degustare un sorso (o più) di questa bevanda consumata in tutto il mondo. I ‘puristi’ del caffè non rinunciano, quando possibile, ad impiegare la classica moka (napoletana o torinese, a seconda dei gusti) che consente di regolare l’infusione, in base alla quantità di acqua e miscela utilizzate.

cialde ese

Chi invece non vuole rinunciare alla propria dose giornaliera di caffè ma non ha tempo di preparare una caffettiera (anche per non sprecare troppa miscela) esistono da tempo le caffettiere elettroattuate, le ‘macchinette’ che consentono di preparare una dose singola di caffè in pochi istanti. Questo tipo di apparecchi utilizzano cialde o capsule, all’interno delle quali c’è miscela sufficiente per ottenere una dose singola; esse sono contraddistinte dalla dicitura “ESE”: vediamo di seguito di cosa si tratta e cosa significa.

Cosa sono le cialde e le capsule ESE

“E.S.E.”, la dicitura che affianca cialde e capsule di caffè utilizzabili nei dispositivi elettroattuati, è un acronimo inglese che sta per “Easy Serving Espresso”, ovvero (caffè) “Espresso facile da servire”. I prodotti contrassegnati da questa sigla fanno parte di un sistema specifico di confezionamento e produzione, secondo il quale ogni capsula o cialda monodose contiene circa 7 grammi di miscela di caffè e può essere utilizzata all’interno di qualsiasi dispositivo compatibile con i prodotti ESE. Ciò non vuol dire che tutte le cialde e le capsule possano essere adoperate con ogni genere di caffettiera elettroattuata: ciò dipende dal formato e dalla compatibilità del prodotto con un determinato macchinario.

Le cialde ESE, così come le capsule, si differenziano anzitutto per il diametro: i tre formati più diffusi tra quelli in commercio 38 mm, 44 mm e 55 mm. Ragion per cui, se una macchina è predisposta all’utilizzo di cialde da 44 mm, gli altri formati non sono utilizzabili. In aggiunta, bisogna distinguere tra prodotti ‘originali’ e ‘compatibili’ (sia si parli di dispositivi di infusione sia di monodosi di caffè); i primi sono prodotti dalla stessa torrefazione che produce la miscela di caffè mentre i secondi sono realizzati da un altro soggetto ma possono sostituire le monoporzioni originali all’interno di un determinato modello di caffettiera elettrica. Sia le capsule che le cialde ESE sono facilmente reperibili in commercio, sia presso i negozi fisici specializzati nella vendita di prodotti e articoli sia tramite gli shop online di settore, come quello di Outlet Caffè.

Come si usano le cialde e le capsule ESE

Prima di vedere quali sono le modalità di utilizzo dei prodotti ESE, è necessario fare una distinzione di base. Le cialde sono porzioni singole in cui la miscela di caffè è contenuta all’interno di un involucro di cellulosa, a sua volta confezionato in una piccola confezione di materiale plastico. Le capsule, invece, sono dispositivi rigidi – in plastica o alluminio – sigillati solo da una parte da uno strato di cellulosa (che fa filtrare l’acqua per l’infusione della miscela).

I due prodotti, per via delle evidenti caratteristiche tecniche, non sono intercambiabili; in un macchinario progettato per utilizzare le cialde non si possono introdurre monodosi di caffè in formato capsula e viceversa. Dal punto di vista pratico, l’utilizzo delle cialde e delle capsule e molto semplice e richiede non più di un paio di passaggi: dopo aver tolto la monoporzione dal proprio involucro esterno, basta posizionarla all’interno del macchinario per l’infusione (che in genere va acceso prima), di solito dopo alcuni secondi (ogni modello ha un suo sistema per ‘segnalare’ quando è possibile inserire la cialda o la capsula). Fatto ciò, in genere basta ‘chiudere’ la caffettiera, o meglio la parte in cui si è inserita la monoporzione di caffè. Alcuni esemplari sono simili ai macchinari in dotazione a bar e ristoranti e hanno una leva che bisogna tirare verso il basso per mettere la cialda o la capsula in posizione. Completato questo ultimo passaggio, basta attivare – tramite un apposito pulsante – la procedura di infusione, avendo cura di sistemare una tazzina al di sotto dell’ugello dal quale uscirà il caffè. Se lo si preferisce più stretto si può interrompere l’infusione prima (quasi sempre il pulsante di comando è lo stesso) altrimenti basta attendere qualche secondo extra per un caffè leggermente più lungo.

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
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