Pronto soccorso ai bambini

Quando il bimbo si fa male…pronto soccorso in casa! I bambini, si sa, sono dei piccoli terremoti ambulanti ed è facile che, nei primi anni di vita, si facciano male involontariamente. I rischi derivanti dagli incidenti domestici, però, sono altissimi, è quindi sempre meglio sapere come reagire in ogni situazione. Se vuoi saperne di più scopri con noi come fare il pronto soccorso ai bambini.

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

pronto soccorso ai bambini

Introduzione al pronto soccorso ai bambini

Una guida completa che riguarda i principali infortuni dei più piccoli, tra le mura di casa.I bambini sono imprevedibili e per questo bisogna essere pronti, in caso di piccoli incidenti. Comportamenti diversi da adottare a seconda della “marachella” che hanno combinato, oltre alla prevenzione, ma anche consigli su cosa fare in caso di febbre.

Corpo estraneo nel naso e nelle orecchie

  • Prevenzione per evitare che il bambino introduca corpi estraneo nel naso o nelle orecchie.

    Per prevenire un imprevisto simile, è opportuno rendere la cameretta del bimbo, e comunque tutti gli ambienti di casa, il più sicuri possibili. Via dalla sua portata di mano, oggetti pericolosi. Fate sparire collanine, palline, biglie, monetine, bottoni.
    Ricordate che i giocattoli devono avere il marchio CE , essere di una buona marca e adatti all’età del piccolo. Tenete presente, che il bimbo più piccolo di due anni, non ha bisogno di divieti. Meglio creargli un ambiente “ad hoc”, piuttosto che negarli sempre ogni azione che fa.

  • Cosa fare se il bambino introduce un corpo estraneo nel naso o nelle orecchie.

    Può capitare però, che il bimbo, si infili, per “gioco” qualcosa nel naso o peggio ancora nelle orecchie. Se non ve ne accorgete subito, il piccolo può avere qualche sintomo di fastidio anche dopo un paio di giorni. In questo caso, l’unica cosa che dovete fare, è quello di non tentare di estrarre il corpo estraneo. Il risultato sarebbe quello di peggiorare la situazione e l’apparato uditivo. Rivolgetevi immediatamente al medico.

Corpo estraneo in bocca e cibo di traverso in gola

  • Prevenzione per evitare che i bambini possano ingerire corpi estranei

    Anche nel caso di corpo estraneo nella bocca, è necessario togliere dalla portata di mano del bambino, oggetti pericolosi che potrebbe ingerire, ma anche fare attenzione nel somministrargli cibo tipo noccioline, pezzetti di mele, popcorn, caramelle, verdure crude. In questo caso, si parla quindi di cibo andato per traverso.

  • Cosa fare se il bambino ingerisce un corpo estraneo

    Un corpo estraneo può essere anche ingerito, e in questo caso, a seconda dell’età del bimbo, si può intervenire in modo differente. In alcuni casi, il piccolo riesce ad estrarre il corpo con un colpo di tosse, o con un conato di vomito. Se il bimbo ha meno di un anno, occorre metterlo sulle gambe a pancia in giù, in modo che la testa sia più bassa. A questo punto, bisogna eseguire con il palmo della mano, dei colpi intercostali. Se la situazione, non migliora, chiamate i soccorsi. Se l’incidente, capita ad un bimbo, che ha più di un anno, basta colpire a spinte, con la mano, sul torace. Se invece, il bambino è grandicello e supera i 5 anni, si può provare a metterlo con la schiena contro di voi, agganciarlo sotto le ascelle con le braccia e cingergli il torace.
    Se in entrambi i casi, la manovra non riesce o avete dubbi sul da farsi, o ancora, vedete che il bimbo non respira, non parla e non tossisce, non perdete tempo e chiamate i soccorsi. I comportamenti da evitare sono invece, quello di dargli da bere e mettere le mani in bocca senza conoscere i movimenti corretti da eseguire.

Ingerimento sostanze tossiche

  • Prevenzione per evitare che i bambini ingeriscano sostanze tossicheCome abbiamo detto, i bambini sono imprevedibili, e amano fare il “bastian contrario”. Non conoscono il pericolo e ogni cosa per loro, è una nuova scoperta. Per prevenire il rischio di ingestione di sostanze tossiche, è necessario conservare lontano dalla sua portata i detersivi e i farmaci. L’ideale sarebbe procurarvi un armadietto in bagno, e sistemarvi il tutto nei ripiani più alti.
  • Cosa fare se il bambino ingerisce sostanze tossicheSe comunque il bimbo ingerisce una di queste sostanze, la prima cosa da fare, è quella di contattare un centro antiveleno. A questo proposito, una buona cosa, sarebbe quella di tenere a portata di mano tutti i numeri telefonici da chiamare in caso d’urgenza, compresi quelli che sapete a memoria. L’agitazione potrebbe farveli dimenticare! Una volta giunti al centro antiveleno, dite con esatezza al medico ciò che ha ingerito il piccolo, e se possibile la quantità. Non fate niente di vostra iniziativa; niente latte, in quanto potrebbe addirittura assorbire la sostanza, niente tentativi di provocare vomito col risultato poi che potrebbe danneggiare l’esofago. In alcuni casi, può essere utile somministrare al bimbo, del carbone attivo, in quanto ha la funzione di neutralizzare molte di queste sostanze tossiche. Ma anche questo passaggio, deve essere indicato esclusivamente dal medico.

Ustioni

  • Prevenzione delle ustioni nei bambini

    Le ustioni sono bruciature più o meno importanti, su diverse parti del corpo. Incidenti di questo tipo, ne capitano davvero tanti in casa, anche per nostra negligenza. Non bisogna dare tutto per scontato, anzi, occorre prevenire. Nel caso delle ustioni è necessario evitare bagnetti bollenti. Esistono in commercio, appositi termometri per misurare la temperatura dell’acqua. Quella ideale per un bimbo è di 37°. Un vecchio metodo, utilizzato dai nostri “vecchi”, ma oggi anche dalle mamme più esperte, è quello di “sentire” la temperatura dell’acqua con il gomito. Se questo scotterà, vorrà dire che l’acqua non è giunta ancora alla temperatura ideale, mentre se non scotta, il bimbo può tranquillamente, tuffarsi nella sua vaschetta. Un bambino però, può ustionarsi anche in cucina. In questo caso è meglio cuocere i cibi nei fornelli posteriori del gas, e munirsi di un supporto da mettere ai bordi del piano cottura.

  • Cosa fare in caso di ustione al bambino

    Se il bimbo si ustiona, bisogna riconoscere il grado di gravità. La cosiddetta “ustione di primo grado” è la meno pericolosa, poiché rimane circoscritta alla superficie della pelle. In questo caso, basta versare dell’acqua fredda nella ferita e fare impacchi freddi con ghiaccio. Una telefonata al medico non fa mai male. Potrebbe prescrivervi una pomata da applicare dopo qualche giorno. Voi in ogni caso, evitate l’uso di olii e similari, senza il parere del pediatra. Le ustioni più importanti, dette anche “di secondo grado”, sono quelle che il bambino può provocarsi con dell’acqua bollente sul fuoco. Può per esempio, rovesciarsi una pentola d’acqua o anche della cioccolata appena preparata e messa sul tavolo. Le ustioni di questo tipo, si presentano con profonde vesciche sulla pelle. Procedete come nel caso delle ustioni di primo grado, ma chiamate immediatamente i soccorsi. Evitate di fasciare le ferite, e utilizzate nei casi più gravi, una coperta, se il bimbo dovesse essere avvolto dalle fiamme.

Tagli

  • Prevenzione per evitare che i bambini si taglino in casa

    Un bambino può tagliarsi a tavola con l’uso di coltelli, o ancora con dei cocci di vetro. Per prevenire questo tipo di incidenti, evitate di mettere a tavola i coltelli, vicino al seggiolone o alla sedia del piccolo, e conservate lontano dalla sua portata, bicchieri ed oggetti di vetro che potrebbe far cadere e rompere.

  • Cosa fare nel caso in bambino si tagli

    La ferita dovuta ad un taglio, se non profondo, si può semplicemente trattare con un batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante per bambini, e poi applicare un cerotto. Se invece, dovesse andare incontro a pezzi di vetro, dopo la rottura di un oggetto, tenetelo lontano, aspirate bene tutta la stanza e fategli calzare le scarpine.

Febbre

  • Come misurare la febbre nei bambini

    La febbre, altro non è che un innalzamento della temperatura corporea. Per misurare la febbre, nel bimbo più piccolo di 12 mesi, si può utilizzare il termometro rettale. Occorre però, tenere presente, che la temperatura interna aumenta di 0,5° C. Se il bimbo invece è grandicello, si possono utilizzare i classici termometri a mercurio, oppure i più moderni apparecchi digitali o infrarossi, molto comodi e veloci. La temperatura in questo caso, può essere misurata per via ascellare o per via orale.

  • Come abbassare la temperatura nei bambini con la febbre

    Se il bimbo ha la febbre che supera i 38,5°, è necessario non coprirlo. Lasciatelo libero con pannolino (o mutandina) e magliettina, in modo da fargli disperdere il calore. Sempre per abbassare la temperatura si possono fare anche degli impacchi di acqua tiepida su braccia e gambe.
    Consigliato anche un bagnetto tiepido, se il bimbo dovesse avere la febbre alta. Il piccolo deve inoltre, bere molto spesso, meglio se a piccoli sorsi. Se la temperatura non dovesse abbassarsi, si può somministrare un antipiretico. Quello più utilizzato è il paracetamolo, per le cui dosi, bisogna consultare il medico.

Cadute

  • Prevenzione delle cadute dei bambini

    Non esistono misure preventive per quanto riguarda le cadute. Per un bimbo, soprattutto se piccolo, e alle prese coi primi passi, cadere è all’ordine del giorno. Si tratta quasi sempre di cadute accidentali, proprio perchè sta imparando a camminare. Non serve proporgli una stanza priva di ostacoli, può comunque sbattere contro il letto, la sedia, il tavolo, il pavimento. L’unico consiglio è quello di tenere lontano complementi d’arredo con angoli appuntiti. Meglio sceglierli con angoli arrotondati. Ma un bimbo, può cadere anche dal letto, dal seggiolone, dal fasciatoio oppure mentre gioca. Può essere utile, in questo caso, sistemare sul pavimento della sua cameretta, dei cuscini o delle coperte, mettergli le cinture di sicurezza nel seggiolone e non abbandonare il piccolo sul fasciatoio, nemmeno per un secondo.

  • Cosa fare in caso di caduta del bambino

    Ogni volta che il bimbo cade, aumentano le preoccupazioni dei genitori, ma mentre in molti casi, non c’è da allarmarsi, in altri occorre intervenire, soprattutto se batte la testa. Il trauma cranico lieve, si verifica quando la caduta è inferiore al metro di altezza. Se supera il metro, si parlerà di trauma cranico grave. Per quanto riguarda i sintomi dei traumi lievi, citiamo il mal di testa. Eventuali complicanze, come può essere un ‘emorragia cerebrale, è da escludere, in quasi tutti i casi. I traumi importanti, possono generare nel bambino, sintomi seri, quali il vomito, la sonnolenza, lo stato confusionale, il mal di testa e il gonfiore nella zona accidentata. Sia per il trauma lieve che per quello grave, la prima cosa da fare è quella di stare tranquilli, e trasmettere questo sentimento al bambino. Poi, a seconda del trauma, è necessario agire di conseguenza. Per un trauma lieve, basta fare impacchi di ghiaccio, e se avete dei dubbi, una telefonata al pediatra. Borsa del ghiaccio anche se subisce un trauma cranico serio. In questo caso, però occorre allertare il pronto soccorso. Un consiglio è quello di tenere sotto controllo ogni comportamento del bambino, in modo da vedere se ci sono cambiamenti rispetto a prima della caduta. Se durante la caduta, il bimbo si provoca delle ferite sanguinanti, come molto spesso accade, basta tamponare la zona con della garza sterile o se, non l’avete a portata di mano, una pezza bagnata. Se avete dubbi o la situazione peggiora, chiamate i soccorsi.

AVVERTENZA

Questa guida rappresenta una raccolta di suggerimenti e informazioni utili per i genitori, soprattutto in tema di prevenzione. Non vuole e non può in alcun modo sostituirsi al ruolo degli specialisti, dei medici e del personale di soccorso. Per tale ragione questa guida va interpretata solo come un’articolo informativo a carattere preventivo; non deve e non può in alcun modo essere intesa come sostitutiva del necessario intervento del personale preposto all’informazione medica e al soccorso, che rimane fondamentale. Per questo motivo la presente guida, l’autore e i gestori del sito, non assumono alcuna responsabilità per eventuali danni derivati da comportamenti non corretti adottati in caso di emergenza e dal mancato ricorso al personale medico e di soccorso preposto per le emergenze.

Link utili per approfondire la tematica del pronto soccorso ai bambini

Informagiovani
http://www.informagiovani-italia.com/bambini_salute.htm
approfondimenti sugli incidenti cui può andare incontro un bambino

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5 Commenti

  1. daniela
  2. redazione
  3. MARCO
  4. redazione
  5. MARCO

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