Cioccolato equo e solidale

Ben 14 milioni di persone sono impegnate nella produzione e lavorazione del cacao, un alimento amato da tanti consumatori e che viene coltivato in ben 30 Paesi. Il cioccolato equo e solidale viene preparato secondo i metodi dell’agricoltura biologica, rispettando non solo l’ambiente ma anche il gusto e la qualità.

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

Cioccolato equo e solidale

Qualità del cioccolato equo e solidale

Il cioccolato è amato da tanti consumatori e il cacao è addirittura una delle materie prime tra le più commercializzate al mondo: la coltivazione di cacao, infatti, avviene in oltre 30 Paesi coinvolgendo 14 milioni di persone. Ben il 90% del cacao prodotto inoltre proviene da piccoli terreni spesso a conduzione familiare.

Il cacao è uno dei prodotti più diffusi e tipici del commercio equo e solidale assieme a tè, caffè, zucchero di canna, miele, orzo, infusi, spezie e i maggiori produttori mondiali sono America del Sud e Africa. Uno dei maggiori produttori è la Repubblica Domenicana tanto che è nella classifica dei dieci paesi che esportano cacao in tutto il mondo. La successiva trasformazione del cacao per produrre cioccolato avviene anche in Svizzera, Belgio e Italia.

La coltivazione di cacao equo e solidale avviene su terreno biologico, senza quindi l’utilizzo di pesticidi ed erbicidi e nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori e la coltivazione di caco biologico ha avuto inizio negli anni Ottanta e da tale materia prima si ricavano oltre alla cioccolata, anche altri prodotti biologici come il liquore di cacao, il burro di cacao o la polvere di cacao.

Cioccolato equo e solidale: leggere l’etichetta

Per accertarsi della sua qualità è importante prestare attenzione ai seguenti aspetti riportati sull’etichetta del cioccolato equo e solidale:

-percentuale di cacao: nel caso del cioccolato al fondente, per esempio, il cacao contento deve essere almeno il 60%;

-assenza di aromi di sintesi: al contrario possono essere presenti estratti naturali, come l’estratto di vaniglia nel caso dei cioccolati aromatizzati;

-assenza di grassi vegetali all’infuori del burro di cacao;

-certificazione biologica: nel caso del cioccolato equo e solidale naturalmente sull’etichetta deve essere riportata la certificazione di prodotto biologico.

Utilizzare i cinque sensi

Oltre che leggere l’etichetta posta sulla confezione del cioccolato equo e solidale, il consumatore potrà poi utilizzare tutti e cinque i suoi sensi per scoprire più da vicino le qualità del cioccolato che sta per gustarsi.

Ecco allora come utilizzare i cinque sensi:

-vista: a garanzia della lavorazione di qualità del cacao ci sono l’aspetto compatto e lucido e il colore uniforme, pertanto devono essere senza macchie; nel caso di cioccolato al fondente il colore deve essere scuro, quello al latte ha un marrone molto brillante mentre nel caso del cioccolato bianco il suo colore brillante deve tendere al giallo;

-olfatto: un buon cioccolato deve avere un profumo inteso; nel caso del cioccolato al fondente il profumo è quello inteso di cacao, nel cioccolato al latte il profumo deve prevalere l’intensità del latte e poi del cacao, mentre nel caso del cioccolato bianco l’aroma dominante è quello di valigia e latte;

-tatto: la superficie della barretta di cioccolato deve essere liscia e sciogliersi in bocca delicatamente;

-udito: anche l’udito può essere utile per stabilire se il cioccolato è di buona qualità? La risposta è sì! Basta accostare la barretta di cioccolato all’orecchia e mentre si spezza sentire se fa il classico “snap”! Nel caso di cioccolato al fondente le barretta saranno più solide, mentre nel caso di quelle al latte o al cioccolato bianco risulteranno più morbide;

-gusto: è l’ultimo degli esami dei cinque sensi, ma di sicuro sarà la conferma decisiva nel riconoscere un ottimo cioccolato che deve sciogliersi velocemente e uniformemente e tra le sensazioni olfattive che si potranno riconoscere ci sono il dolce, l’amaro, l’acido e l’astringente, un mix perfetto che renderà piacevole assaporare questa prelibatezza. Da non dimenticare, in fatto di gusto, anche la persistenza ovvero quanto più il gusto rimarrà in bocca, tanto più durerà la soddisfazione di questo assaggio goloso.

Riferimento per l’approfondimento

Altromercato

www.altromercato.it

Sito del consorzio Ctm Altromercato di cui fanno parte numerose botteghe del commercio equo e solidale e che promuove “Altrocioccolato” evento dedicato al cioccolato equo e solidale.

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