Disturbo Ossessivo Compulsivo

Il disturbo ossessivo compulsivo, abbreviato in DOC, è una patologia psicologica del comportamento che può affliggere la nostra vita quotidiana in maniera lieve o grave; spesso sfugge alla valutazione personale ma va saputo riconoscere e trattare bene e per tempo prima che possa peggiorare. Per saperne di più sul disturbo ossessivo compulsivo e su come curarlo continua a leggere.

Disturbo ossessivo compulsivo

Che cos’è il “Disturbo ossessivo compulsivo”

La continua sensazione di aver lasciato il rubinetto del gas aperto, l’idea di non aver chiuso la porta di casa o ancora, continuare a controllare se i fari della macchina sono spenti. Ma anche evitare di calpestare le strisce pedonali quando si attraversa la strada o lavarsi le mani in continuazione. Questi sono solo alcuni esempi di situazioni quotidiane vissute da coloro che soffrono di Disturbi Ossessivo compulsivo, una malattia chiamata DOC in gergo psichiatrico.

Come si può percepire dal nome, il Disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato da ossessioni, ovvero idee, immagini e impulsi ricorrenti che creano nella persona con questo disturbo, uno stato di tensione, ansia o paura; le compulsioni, invece sono comportamenti ripetitivi o azioni mentali suggerite da questi pensieri insistenti.

Chi è perseguitato da queste idee ossessive non riesce ad avere alcun controllo: le persona, pur rendendosi conto di avere delle idee prive di senso, non riesce a controllarle e fermarle.

Questi pensieri ossessivi si differenziano dalle preoccupazioni, che affliggono le persone in concomitanza di rischi veri della vita quotidiana (un esame imminente, la malattia di una persona cara), e si accompagnano agli atti compulsavi che cercano di far diminuire l’ansia provocata dalle ossessioni.

Per capirsi: se una persona teme di non aver chiuso il gas, il fatto ricontrollare più volte la serratura, placa l’allarme e gli consente di trascorrere la giornata tranquillamente.

Nella persona con Disturbo Ossessivo le fissazioni s’insinuano nella mente sviluppando azioni obbligate. I gesti compulsivi si possono ripetere all’infinito, perché l’incertezza è sempre in agguato.

Può capitare che le compulsioni (i gesti ripetuti di continuo) hanno con le idee che le generano un rapporto casuale, o magari semplicemente basato su una sorta di pensiero e rituale magico. Per esempio una persona che continua a raffigurarsi mentalmente una possibile sciagura, ad esempio un incidente aereo, può pensare di evitare questo evento mettendo in atto dei rituali come disporre i fogli sulla scrivania in un determinato modo. Ovviamente la sua tecnica non funziona nel creare sicurezza nei cieli, ma lo tranquillizza momentaneamente e la sua ansia diminuisce.

Tutti noi a volte mettiamo in atto dei rituali magici, ma il disturbo vero e proprio nasce quando si è costretti a mettere in atto questi gesti per evitare una forte angoscia e soprattutto quando questi gesti sono sempre più numerosi e complessi e tolgono alla persona gran parte del suo tempo.

Cosa accade nella mente quando si presenta il Disturbo ossessivo compulsivo

Ci sono diversi gradi di disturbo Ossessivo Compulsivo. Consideriamo una persona con l’ossessione della sporcizia: se la sua forma è lieve se si laverà le mani un po’ più spesso del normale, farà qualche doccia e lavatrice in più. Non è un grave problema perché ci si può convivere bene. Nei casi più gravi, le operazioni di igiene possono impegnare molte ore della giornata e nei casi limite una persona può arrivare a lavarsi ogni ora per paura dei germi che si annidano sulla pelle.

Le persone con questa patologia soffrono molto perché spesso si presenta anche uno stato depressivo; le ossessioni non consentono di vivere serenamente e spesso si è stanchi e stressati per cercare di stare dietro a questi rituali. Nel cervello di queste persone accade un corto circuito, dimostrato dalla Pet (esame di tomografia a emissione di positroni); certe aree cerebrali sono molto attivate ed è come se continuassero a far suonare un campanello d’allarme nella testa che segnala pericoli imminenti e spinge la persona con questo disturbo, a macchinare pensieri e ad agire secondo schemi ripetitivi.

Le persone sanno che le proprie manie e i rituali sono inutili: il loro cervello funziona bene ma è come se la struttura d’allarme non riuscisse a comprendere la sensazione di fine pericolo.

I fattori di rischio sono molteplici; dalla predisposizione genetica, all’educazione famigliare, alla personalità. Solitamente le persone rigide e precise sono più inclini al Doc. Esistono due forme di Doc:

  • una più rara detta episodica in cui il disturbo insorge lentamente, dura un certo periodo, di solito uno o due anni, per poi risolversi da solo
  • l’altra più frequente, in cui il disturbo raggiunge un determinato livello e lì si ferma, con qualche oscillazione di intensità legata a periodi più o meno stressanti.

Epidemiologia del disturbo ossessivo compulsivo

Il disturbo ossessivo compulsivo può colpire indistintamente uomini e donne e può insorgere nell’infanzia ma anche in età adolescenziale e da adulti. L’età tipica in cui compare maggiormente, tuttavia, è tra i sei e i quindici anni nelle persone di sesso maschile, mentre le donne sono colpite tra i venti e i ventinove anni. Può riguardare indifferentemente persone di tutti i ceti sociali.

Categorie più comuni di Disturbo ossessivo compulsivo

Le forme di Disturbo ossessivo compulsivo sono numerosissime, tuttavia quelle riscontrate maggiormente sono sei.

  • Controlli ripetuti
    In questa categoria rientrano tutti coloro che possiedono il dilemma di aver sbagliato qualcosa e questo innesca il rituale di verifica. Il processo scatta quando il compito da eseguire è delicato ( stesura di un documento importante), ma anche quando bisogna chiudere il gas, la porta di casa, il riscaldamento, il rubinetto. A volte si chiede a chi ci sta vicino di svolgere questi controlli, anche se alla fine si vuole sempre fare una verifica di persona.
  • Pulizia esasperata
    Le persone con questa tipologia di disturbo temono irrazionalmente di poter entrare in contatto con germi o sostanze tossiche. Se toccano superfici potenzialmente sporche (maniglie delle porte, toilette pubbliche, panchine dei giardini) si innescano infiniti rituali di pulizia e sterilizzazione, che spesso comprendono anche il lavaggio degli indumenti.
  • Numeri e cabala
    Alcune persone sono convinte che fare o non fare determinate azioni, pronunciare o no alcune frasi, vedere certe cose (carri funebri, colori, numeri) possa in qualche modo avere influenze negative sul futuro. Il legame è del tutto arbitrario e personale. In particolare sono i numeri e i colori, considerati fortunati o sfortunati che hanno un notevole peso: alcune persone preferiscono andare a piedi piuttosto che l’autobus con un numero che secondo loro porta sfortuna.
  • Simmetria
    Molti pazienti sono ossessionati dall’ordine,e ciò che non è a posto gli crea un’ansia ingestibile. Altri vogliono disporre che le cose vengano disposte secondo un ordine preciso. Per esempio ripongono le scarpe in maniera allineata o non sopportano che nell’armadio i vestiti vengano riposti casualmente. Un comportamento molto diffuso (nei bambini poi viene superato) consiste nel camminare sul marciapiede o sulle piastrelle senza toccare la linea che congiunge una mattonella e l’altra.
  • Pensieri fissi
    Alcune persone hanno la fissazione di dover contare tutto ciò che le circonda; altri sommano i numeri delle targhe delle auto e si spaventano se il risultato è un numero considerato da loro sfortunato. C’è anche chi non riesce a non pensare a possibili disgrazie.
  • Accumulo
    Molte persone tendono a raccogliere tutto, anche oggetti inservibili come vecchie bottiglie, riviste o contenitori vari. Temono di gettare via oggetti che potrebbe servire in futuro. Nei casi peggiori si riduce la casa a magazzino, senza avere più lo spazio necessario per vivere.

Come curare il Disturbo ossessivo compulsivo

È importante sapere che coloro che soffrono di un disturbo ossessivo compulsivo di forma media e grave devono cercare un aiuto specializzato. Fare da soli non è consigliabile perché è una lotta che scoraggia ed è destinata a fallire.Sia per coloro che soffrono di questi disturbi, sia per i famigliari è penoso sostenere una patologia simile. La prima terapia per queste persone sono i farmaci che nel 10% dei casi porta alla remissione totale dei disturbi e nel 70 % a un miglioramento significativo.

Ci sono medicine di prima generazione appartenenti alla categoria degli antidepressivi, mentre quelli di ultima generazione sono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (Ssri). Tutti agiscono regolando i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore importante per il tono dell’umore; i tempi di guarigione tuttavia, sono piuttosto lunghi (da tre a cinque anni). Alla terapia farmacologica è utile affiancare una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.

Strategie per liberarsi dai rituali maniacali

Nelle forme di disturbo ossessivo compulsivo lievi e occasionali (con un fastidio contenuto), è possibile attivare auto-strategie di contenimento.

  • Ripetersi che il messaggio in arrivo dal cervello non è reale ma dovuto ad una alterazione del nostro modo di essere, così da ignorare lo stimolo
  • Se si tocca un oggetto considerato poco pulito (i soldi) cercare di rimandare il più possibile il momento in cui lavarsi le mani. L’ansia ha un picco iniziale di crescita, ma poi piano piano diminuisce. Durante l’attesa che passi l’ansia, bisogna distrarsi facendo altro (leggere un libro, guardare la tv..). Nei casi di lieve mania dell’igiene dopo un po’ si ridurrà la necessità di ricorrere al sapone.
  • Chi è tormentato da più riti può tentare di rinunciare alla fissazione meno assillante cercando poi in un secondo momento di cancellare quella principale. È importante anche semplificare i riti (anziché controllare il gas 10 volte, farlo cinque!).
  • È bene spiegare a parenti e famigliari, cosa sono queste stranezze in modo da evitare discussioni inutili; bisogna anche resistere dal coinvolgerli nelle nostre ossessioni.

Anche i Vip hanno fissazioni stranissime

Non solo le persone comuni, ma anche personaggi dello spettacolo e gente famosa, ha dichiarato di soffrire di alcune ossessioni e compulsioni.

Massimo Giletti ha raccontato che durante l’università, il giorno dell’esame percorreva sempre la stessa strada e il medesimo marciapiede

Gigi Marzullo ha molto spesso la tentazione irresistibile, seguita dal gesto, di spostare i tappeti se non sono perfettamente allineati

Michele Cocuzza più volte durante la giornata ha l’impulso di mettersi il collirio negli occhi, anche quando non ce ne sarebbe bisogno

Alena Seredova non guida se nella sua macchina non ha con sé due cd di musica preferita.

Letture consigliate sul Disturbo ossessivo compulsivo

  • Vincere le ossessioni. Capire e confrontare il disturbo ossessivo compulsivo
    Di G.Melli
    Ed.Ecomind
  • Avrò chiuso la porta di casa? Affrontare le proprie ossessioni
    Di Fricke S. & Hand I.
    Ed. Erickson
  • Il chiodo Fisso. Come comprendere e sopravvivere alle ossessioni
    Di Dorz S. & Novare
    Ed. Angeli
  • Non riesco a fare a meno di…verificare, lavare, contare, controllare
    Di Sauteraud A.
    Ed. Tea

Link a siti web utili per approfondire il Disturbo ossessivo compulsivo

Aidoc

www.aidoc.it

portale dell’Associazione italiana Disturbo Ossessivo Compulsivo; suggerisce diagnosi e metodi di cura.

Istituto A.T.Beck

www.istitutobeck.it/Clinica/DOC.asp

sito internet dell’omonimo centro di terapia cognitivo comportamentale che cura il Disturbo Ossessivo Compulsivo

Disturbo ossessivo compulsivo

www.doc.unifi.it

portale del centro di cura del DOC, presso l’Università di Firenze

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
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