Quando un consumatore si appresta a fare i suoi acquisti è bene che sia informato sul prodotto o i servizi che sta scegliendo o su quali siano le garanzie che tutelino i suoi diritti. Tra queste è molto importante la garanzia correlata al cosiddetto difetto di conformità.
Ma cos’è il difetto di conformità?
E in quali casi il consumatore può ritenere che il bene o il prodotto acquistato presenti un difetto di conformità?
Ecco allora alcune informazioni utili e pratiche che spiegano di cosa si tratta, quanto sia la durata della garanzia per rivalere tale difetto, cosa devono fare rispettivamente l’acquirente e il venditore nel caso esso venga riscontrato e quando è necessaria una consulenza tecnica per accertare la reale esistenza del difetto di produzione.
Per fare acquisti consapevoli e intelligenti è bene così che il consumatore conosca quali siano i propri diritti per poi poterli far valere secondo quanto previsto per legge.
Cosa si intende per difetto di conformità
Ma quali sono i beni o prodotti per i quali il consumatore può avvalersi del diritto di recesso?
Un prodotto o bene presenta un difetto di conformità quando:
- presenta un difetto di funzionamento non riscontrato al momento dell’acquisto ma nel corso dell’utilizzo da imputare a un difetto di produzione;
- risulta difforme tra quanto presentato dal venditore o da quanto promosso e pubblicizzato dal produttore e quanto ricevuto al momento dell’acquisto;
- c’è stata un’errata spedizione, nel caso di acquisti fatti su ordinazione o a distanza;
- si è riscontrato un problema a livello di installazione, nel caso di beni o servizi che includano nel prezzo di vendita anche l’installazione da parte del venditore o di un incaricato da quest’ultimo.
Durata del difetto di conformità
La garanzia che copre un difetto di conformità ha durata di 2 anni dal momento dell’acquisto o della consegna del bene.
L’acquirente è tenuto a far presente il difetto al venditore entro 2 mesi dalla sua scoperta altrimenti, secondo l’articolo 130 del Codice del Consumo, qualora un consumatore denunci un difetto dopo tale termine decadono i suoi diritti.
Nel caso di beni nel cui prezzo era compresa anche l’installazione, se il difetto dipende proprio dall’errata installazione, anche in questo caso il consumatore può avvalersi del diritto di recesso.
Cosa deve fare il consumatore
Una volta che l’acquirente si accorge che il prodotto o bene comprato ha un difetto di conformità deve procedere nel seguente modo:
- segnalare il difetto entro 2 mesi dalla sua scoperta (se è ancora valida la garanzia legale della durata di 2 anni dall’acquisto del bene);
- effettuare una denuncia scritta con la descrizione del difetto riscontrato e indirizzarla al venditore e acquirente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno;
- riconsegnare il bene al venditore di persona (qualora il bene sia stato acquistato in un negozio o centro commerciale;
- rispedire il bene o prodotto al venditore (qualora sia stato comprato a distanza, per corrispondenza o tramite commercio on-line).
In alcuni casi, ad esempio quando i tempi per la riparazione o sostituzione sono molto più lunghi di un tempo ragionevole consentito, il consumatore può richiedere anche eventuali danni arrecati dal non utilizzo del bene che era stato acquistato per soddisfare le sue necessità.
Cosa deve fare il venditore
Il venditore è tenuto ad accogliere la richiesta dell’acquirente in questo modo:
- riparare il guasto entro più breve tempo possibile e riconsegnare all’acquirente il prodotto funzionante senza richiedere alcuna spesa aggiuntiva;
- sostituire il bene nel caso la riparazione non fosse possibile con un altro bene analogo;
- rimborsare la cifra pagata dall’acquirente nel caso non fosse possibile la sostituzione;
- proporre al cliente un buono di acquisto di analogo valore qualora l’acquirente decida, nel caso non fosse possibile la riparazione o sostituzione, di spendere tale cifra per l’acquisto di altro genere di prodotto.
Consulenza tecnica
In alcuni casi, ad esempio per tutti quei prodotti hi-tech, come cellulari, iPhone, tablet, lettori dvd o un computer per verificare e accertare un difetto di conformità potrebbe essere necessario la consulenza di un tecnico specializzato. In questo caso spetta al venditore avvalersi di questa consulenza.
A chi tocca pagare le spese?
Al venditore o all’acquirente? Le spese dovrebbero essere a carico del venditore che a sua volta può poi avvalersi sul produttore ovvero sull’azienda che ha costruito il prodotto che poi si è rivelato difettoso.
Alcune volte, poi, può succedere che ad esempio molti prodotti di uno stesso modello presentino lo stesso difetto: ecco allora che si può verificare il caso che l’azienda ritiri dal mercato tutti i modelli il cui guasto o difetto è imputabile a un problema di costruzione.
Quando non è valida la garanzia di conformità
In alcuni casi specifici la garanzia di conformità decade e nello specifico quando:
- il guasto è stato causato dall’acquirente o altra persona che ha usato impropriamente il bene acquistato;
- al momento della compravendita l’acquirente era consapevole del difetto del prodotto o bene perché evidente o messo al corrente dal venditore;
- per l’installazione o l’attivazione di un prodotto o servizio il consumatore non ha seguito scrupolosamente le indicazioni del venditore o di quanto riportato nel manuale d’uso.
Purtroppo solo attraverso una azione legale a questo punto. quindi un avvocato o una associazione consumatori.
Ho bisogno di un parere, Ho un IPhone 7 dopo 13 mesi da solo si è spento . Vado aal Apple che mi rilascia un foglio con su scritto che per loro il difetto è un difetto di Conformità.
Vado alla VODAFONE lasciando sia il telefono che il foglio dell Apple e dopo una settimana la VODAFONE mi scrive che loro non riconoscono il difetto di conformità . Il guasto è sulla scheda tecnica e devo pagarlo io. Preciso che la APPLE sul foglio ha scritto che il telefono non ha preso botte, non ha preso acqua e non è mai stato aperto.
Come posso far valere le mie ragioni ? grazie