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culle per bambini

Il catalogo su BabyChicStore, ad esempio, consente di vedere alcuni dei principali prodotti in commercio, ma anche di determinare quali sono le caratteristiche basilari che devono possedere le culle per neonati per essere definite di buona qualità.

La culla in vimini

Partiamo innanzitutto dal definire le possibili tipologie a disposizione di neomamme e neopapà: abbiamo citato in apertura il cesto di vimini, e fa un certo effetto scoprire che oggi è ancora uno dei modelli più gettonati, anche se in versione “aggiornata”. Le culle recenti in legno hanno rotelline per il trasporto tra le varie stanze, possono essere dotate di un dispositivo che consente un dondolio che tranquillizza il piccolo, possono essere rivestite per evitare che il bimbo entri in contatto diretto con la materia prima; per quanto riguarda gli “accessori”, è bene valutare se è fornito un materasso su cui adagiare il neonato, mentre l’aspetto più critico di questa tipologia riguarda le dimensioni, perché in genere le culle in vimini sono più ingombranti di altre.

La culla modello beside cot

Se quello che abbiamo appena descritto è un modello che strizza l’occhio al romanticismo e al fascino di altri tempi, decisamente più moderno è un altro tipo di culla, ovvero quella che può essere posizionata accanto al letto dei genitori e che si chiama beside cot (ne è un esempio la celeberrima Next 2 Me della Chicco). Oggi non è più solo questa storica azienda a promuovere questa tipologia di culla, che ha un innegabile vantaggio: si attacca direttamente alla struttura del letto, in completa sicurezza attraverso una serie di ganci e cinture, come se ne fosse una naturale estensione, consentendo alla mamma di avere il piccolo vicino a sé in ogni momento della notte grazie alla speciale apertura laterale che di fatto “elimina” una spondina. Inoltre, questi modelli possono essere anche usati come culle “tradizionali”, ovvero distanziate dal letto, e sono dotate di rotelline per facilitare gli spostamenti.

Il terzo tipo di culla per neonati

La terza tipologia di culla per neonati è forse quella più diffusa, ovvero quella classica con le sponde fisse e la struttura rigida, di dimensioni ridotte rispetto ai prodotti in vimini e varie accortezze che le rendono utili e pratiche: rotelline per lo spostamento, possibilità di far dondolare il lettino per cullare fisicamente il bambino, paracolpi per evitare urti e così via.

I consigli per i genitori

Se queste sono, in maniera molto veloce, le tre principali categorie di culle sul mercato, veniamo ora a qualche consiglio pratico: innanzitutto, non bisogna dimenticare che la culla è lo spazio che accoglierà il sonno del neonato, il posto in cui deve sentirsi rilassato e protetto, come se fosse avvolto negli abbracci di mamma e papà. Per questo, la sicurezza, la resistenza e l’affidabilità della struttura sono i primi fattori da considerare al momento della scelta del modello, optando per quella che offre le maggiori garanzie.

Le caratteristiche da valutare

Le altre caratteristiche sono più soggettive, e riguardano ad esempio le dimensioni e il prezzo: nel primo caso, è chiaro che l’ingombro deve essere “sopportabile” dallo spazio a disposizione nella cameretta del bimbo o, nei primi mesi di vita, nella stanza dei genitori. Se tale spazio è ridotto, meglio non lasciarsi affascinare dai modelli in vimini o dalle classiche culle, perché la soluzione beside cot è quella che consente di sfruttare al massimo ogni centimetro; al contrario, chi ha meno preoccupazioni può avere maggior scelta. Similare il discorso per il prezzo: slegandoci un attimo dalle considerazioni sulle marche, è spesso la qualità a determinare le differenze di costo tra i vari prodotti, e visto che si tratta di un prodotto che incide sulla sicurezza e sulla salute dei bambini non è il caso di mirare troppo al risparmio, almeno in questa circostanza.

 

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