E’ un periodo della vita molto importante perchè dai 2 ai 3 anni vi sono tappe e scoperte fondamentali. Cammina con molta disinvoltura, parla e fa esperimenti di ogni genere, cerca di rendersi autonomo in più possibile. Vuole mangiare da solo, vestirsi da solo e fare tutto nella più completa indipendenza. Tutte queste nuove esperienze incutono nel bambino una specie di paura perchè imparando a fare tutto da solo significa in un certo senso separarsi dalla mamma.
Non dimenticatevi che a quest’età ai bambini vengono le classiche paure (il buio, l’uomo nero, la strega cattiva) e di conseguenza, quando arriva il momento della nanna, arrivano anche i capricci.Come affrontare le paure del bambino? Gli esperti dicono che si tratta di classiche paure dell’età infantile, io invece credo che a volte le paure ai nostri figli gliele trasmettiamo noi. Parlo ovviamente da mamma ed è quindi un mio parere personale.
Non ho mai detto a mio figlio “Se fai il cattivo arriva l’uomo nero” oppure “se vai in camera al buio c’è il lupo” e frasi similari. Sono frasi di pessimo gusto che non fanno altro che alimentare le paure al bambino rendendolo insicuro. Mio figlio se capita che di notte si alza per andare in bagno, lo fa da solo, non ha paura del buio.
Ma come fare quando arriva il momento di andare a nanna? Non so se vi sono delle regole da tenere presente ma io mantengo sempre i soliti riti serali. E’ importante rispettare l’orario della nanna e il bimbo deve rendersi conto alla sera, magari dopo essersi messo il pigiama ed essersi lavato i denti, che è ora di andare a nanna. Sarebbe bene abituare il bambino ad addormentarsi da solo sin dai primi mesi di vita.
So che è difficile ma una volta che non si sveglia più di notte per la poppata, andrebbe sistemato nella sua cameretta. E se di notte si dovesse svegliare piangendo, basta fargli le coccole, rassicurarlo e tornare in camera sua ogni tanto per controllarlo. Vietato ovviamente il lettone, che da una semplice notte diventerà una piacevole abitudine per il bambino!