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Correggere le orecchie a sventola

Ma si possono correggere le orecchie a sventola? Oppure bisogna rassegnarsi?

In questo articolo vedremo tutto ciò che riguarda le orecchie a sventola. Tra gli aspetti principali, evidenziamo in prima battuta che purtroppo non esistono rimedi naturali per correggere l’inestetismo.

Le uniche soluzioni prevedono il sottoporsi a chirurgia estetica.

I principali interventi prendono in nome di otoplastica ed Earfold, un intervento quest’ultimo meno invasivo. L’articolo approfondisce altresì il tema del prezzo. Come ogni operazione finalizzata a correggere un difetto estetico, bisognerà rivolgersi ad una clinica privata.

I costi variano a seconda dell’intervento e li abbiamo riportati, caso per caso, all’interno dell’articolo.

COME SI CORREGGONO LE ORECCHIE A SVENTOLA?

Le orecchie a sventola sono la risultante di un non corretto sviluppo della cartilagine che sostiene i padiglioni auricolari. Questa può essere troppo debole, completamente assente a livello della conca auricolare, oppure troppo pronunciata verso l’esterno.

In tutti e tre i casi il risultato estetico è però, per il soggetto, l’unica cosa che conta. Le orecchie si fanno prominenti, modificano l’intera estetica facciale e causano, sono gli studi a dimostrarlo, problemi di carattere psicologico e sociale a chi ne è affetto.

Si tratta dunque di un problema congenito, spesso di carattere genetico ereditario, che lascia dunque pochissimo scampo.

Una volta nati, correggere l’inclinazione del padiglione auricolare è particolarmente difficile proprio perché la cartilagine, una volta fissata, non può riposizionarsi.

RIMEDI NATURALI E CORREZIONI FAI DA TE: FUNZIONANO?

Ci sono tanti rimedi naturali, quelli che mettevano in pratica le nostre nonne, per cercare di correggere le orecchie a sventola. Dalle fasce elastiche al nastro adesivo, passando per i cappellini che tengono le orecchie attaccate al cranio. Si tratta però, è il caso di ribadirlo prima di procedere ulteriormente nell’analisi del problema, di rimedi che lasciano il tempo che trovano. Non ci sono metodi di questo tipo infatti che possano offrire risultati di alcun tipo, e spesso bande elastiche e nastro adesivo diventano un ulteriore supplizio per un bambino che è già particolarmente colpito psicologicamente e moralmente.

Le orecchie a sventola non sono purtroppo curabili semplicemente cercando di piegare la cartilagine in senso inverso, come cercherebbero di fare questi metodi casalinghi.

Non esiste alcuna speranza? Per fortuna sì, e ce ne occuperemo tra pochissimo.

LA CHIRURGIA PER UN RISULTATO PERFETTO

Quella dell’otoplastica è una categoria di interventi a carico del padiglione auricolare che sono tesi a modificare l’estetica dell’orecchio e, in alcuni casi, a ripristinarne la funzionalità.

Non è questo il caso delle orecchie a sventola, dato che si tratta di un problema di carattere meramente estetico, che non causa problemi all’udito di alcun tipo.

L’intervento di otoplastica per le orecchie a sventola è ormai un intervento di routine per un gran numero di chirurghi, che possono andare a modificare l’angolo formato dai padiglioni auricolari, aggiungere o togliere parti di cartilagine e finalmente donare al volto di chi ha questo problema una ritrovata normalità.

L’intervento permette di ridurre tutte una serie di inestetismi: le orecchie a sventola, ma anche eventuali asimmetrie, orecchie grandi, padiglioni dismorfici o lobi lesionati.

CHI SI PUÒ OPERARE?

L’operazione è possibile per tutti i soggetti che hanno più di 7 anni di età e non impiega che pochi minuti per orecchio. Si tratta dunque di un intervento che può coinvolgere anche i bambini in età pre-puberale*, con i risultati dell’intervento che rimarranno validi anche dopo la crescita.

Coloro che possono sottoporsi ad un intervento di otoplastica, inoltre, devono essere in uno stato di salute buono.

La condizione di salute viene verificata, prima dell’intervento, sottoponendo il paziente ad appositi esami clinici.

OPERAZIONE ORECCHIE A SVENTOLA

L’intervento di otoplastica si svolge in cinque fasi:

  • Anestesia

L’anestesia è di tipo locale e successiva all’esito positivo degli esami clinici. Il paziente viene quindi anestetizzato localmente e sedato. Come ogni intervento che prevede tale prassi, i parametri vitali del paziente risultano costantemente monitorati durante l’operazione.

L’anestesia unita alla sedazione permette al paziente di non sentire alcun dolore durante l’operazione.

  • Incisione

L’incisione, effettuata dal chirurgo estetico, avviene dietro l’orecchio. L’incisione può essere fatta mediante l’ausilio del laser. L’uso o meno del laser dipende dallo studio medico. Gli studi che prevedono l’uso del laser utilizzano, chiaramente, una tecnologia più avanzata.

  • Riduzione della cartilagine

Successivamente il chirurgo mediante appositi bisturi si occupa di ridurre l’inestetismo. Nella pratica si tratta di formare una piega dietro la pelle così da ridurre la sporgenza.

  • Sutura

Una volta ridotto l’inestetismo il chirurgo si occupa di suturare l’incisione. Considerato che la zona è molto elastica l’operazione avviene utilizzando particolari fili di sutura volti a garantire la stabilità del padiglione.

  • Bendaggio

E infine la fase di bendaggio permette di proteggere l’area interessata favorendo una rapida cicatrizzazione.

 

Successivamente all’operazione i pazienti non dichiarano di sentire forti dolori anche se talvolta può essere necessario assumere un antidolorifico.

In poche settimane si può tornare a condurre una vita normale. È possibile nuovamente indossare gli occhiali, riprendere la pratica sportiva e tornare al lavoro.

Una particolare attenzione viene rivolta quando il paziente è un bambino, in questo caso, si consiglia di non far andare il bambino a scuola ed evitare ogni attività per due o tre settimane.

CONVALESCENZA RIDOTTA

Anche la convalescenza per l’operazione non è delle peggiori. Si tratta semplicemente di rimanere, dopo l’intervento, per circa 30 giorni con una banda elastica di protezione, che permetterà alle suture di rimarginarsi senza problemi.

Non esistono esiti cicatriziali di alcun tipo, dato che la piccolissima cicatrice sarà comunque coperta dal padiglione auricolare e non sarà in alcun modo visibile.

LA NOVITÀ DEL LASER

Anche il laser elettropulsato CO2 può fornire degli ottimi risultati in questo campo di applicazioni. Nelle mani di un esperto chirurgo può infatti andare a rimodellare la cartilagine senza che vengano praticati tagli e suture, con una cicatrice invisibile e una convalescenza addirittura ridotta rispetto a quella dell’operazione tradizionale.

Intervento otoplastica: prezzi

I costi di un’operazione estetica alle orecchie volta a correggere le orecchie a sventola sono variabili.

I prezzi possono variare dai 2.500 euro ai 3.500 euro per un’operazione di otoplastica bilaterale, mentre risultano compresi tra i 1.200 euro e i 1.500 in caso di otoplastica monolaterale.

Quando l’intervento richiede oltre ad un’otoplastica bilaterale anche la riduzione del padiglione allora il costo si aggira tra i 2.500 euro e i 5.000 euro.

Si segnala inoltre che poiché l’intervento è di pura natura estetica i costi dell’operazione non sono deducibili dalle tasse.

INTERVENTO OTOPLASTICA LOW COST

Se i prezzi possono risultare troppo elevati o inaccessibili, ma si vuole comunque sottoporsi ad un intervento di otoplastica, la soluzione è recarsi all’estero.

In particolare, gli interventi di correzione delle orecchie a sventola sono praticati a costi che vanno da 800 a 1.300 euro in paesi quali: Croazia, Ungheria o Repubblica Ceca.

Alternativamente, anche la Costa Rica e la Thailandia permettono l’intervento a costi molto ridotti rispetto quanto richiesto dalle cliniche private italiane.

Recarsi all’estero per interventi di natura estetica (https://www.guidaconsumatore.com/medicina-estetica/trattamenti-di-medicina-estetica.html) è una pratica molto diffusa che prende il nome di turismo medico.

L’obiettivo è unire il piacere di una vacanza all’utilità, quella cioè di sottoporsi ad un intervento.

OPERAZIONE otoplastica gratis

Sono in molti a chiedersi se l’intervento chirurgico volto alla correzione delle orecchie a sventole può essere mutuabile, a carico quindi dello Stato e gratuito per il cittadino.

Secondo quanto riportato dalla maggior parte dei medici sul web, è molto raro riuscire a trovare strutture ospedaliere pubbliche che convenzionano interventi di tipo estetico.

Bisogna considerare che gli interventi di chirurgia plastica in Italia vengono nella quasi totalità eseguiti in strutture private.

I reparti di chirurgia plastica presso gli edifici pubblici proprio perché molto rari risultano avere liste di attesa molto lunghe. Anche di anni.

In più, considerato la natura dell’intervento, spesso la lista d’attesa tende ad allungarsi in quanto la struttura ospedaliera deve dare precedenza ad altre tipologie di interventi più urgenti.

Pertanto, salvo casi particolari, che richiederebbero ad esempio di provare un eventuale danno psicologico causato dalle orecchie a sventola, l’operazione di otoplastica è a pagamento a carico del paziente.

RISCHI E COMPLICAZIONI

L’operazione di otoplastica rientra tra gli interventi di chirurgia estetica ed è un’operazione con pochissimi rischi e complicazioni.

L’operazione viene svolta da chirurghi preparati ed esperti nella correzione delle orecchie a sventola.

I risultano sembrano soddisfare la maggior parte delle persone.

Tra i rischi, sebbene molto rari, si segnala la possibilità di infezioni ed ematomi.

Tuttavia, sono in pochi i pazienti che segnalano tali problemi che risultano facilmente risolvibili.

Inoltre, poiché le incisioni avvengono nella parte posteriore dell’orecchio, queste risultano praticamente invisibili perché nascoste dal padiglione auricolare.

L’otoplastica non è l’unica tipologia di operazione che permette di correggere le orecchie a sventola.

Tra i rimedi possibili e giudicati come meno invasivi vi è l’applicazione di una clip metallica chiamata Earfold e inventata dal chirurgo Norbert Kang.

Il metodo è, al pari dell’otoplastica, permanente. L’operazione risulta più breve dell’otoplastica e ha una durata di circa 30 minuti.

Nello specifico il chirurgo applica una piccola clip nella parte posteriore dell’orecchio.

L’apparecchio, che viene applicato sotto pelle risultando così invisibile, ha la funzione di piegare la parte di cartilagine responsabile delle orecchie a sventola.

Il paziente, inoltre, non sente alcun dolore.

Tra i vantaggi si annovera la possibilità di verificare il risultato estetico prima dell’operazione applicando una clip provvisoria esterna.

Il metodo inventato da Kang evita il doversi sottoporre agli esami clinici preoperatori, nei casi più gravi può prevedere l’applicazione fino a tre clip.

Il trattamento può essere eseguito anche sui bambini a partire dagli otto anni di età ed è particolarmente indicato quando la malformazione è presente nella parte superiore dell’orecchio.

I risultati sono sin da subito evidenti. Al paziente viene, successivamente all’operazione, prescritta una cura di antibiotici della durata di cinque giorni.

Sebbene l’intervento risulti meno invasivo, i prezzi risultano comunque molto simili agli interventi di otoplastica e si aggirano tra i 2.300 euro fino ai 4.000 euro.

In conclusione, le orecchie a sventola oggi, con un piccolo e sicuro intervento di chirurgia estetica, sono solo un lontano ricordo.

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Milena Talento4 Agosto 2021

3 Comments

  • Francesco Niola ha detto:

    Vorrei sapere di più

  • Alberto ha detto:

    Salve vorrei avere informazioni

  • sabrina ha detto:

    Sì, confermo che con il laser il problema si riesce a risolvere molto bene e in tempi rapidi senza controindicazioni o complicazioni. Ho effettuato un intervento di otoplastica per orecchie a sventola con il professor Marco Castelli, specialista in chirurgia e medicina estetica, e devo dire che per fortuna il risultato è apprezzabile ed evidente. Suggerisco a tutti coloro che soffrono di questo disturbo di mettersi nelle mani di un medico competente e con esperienza, perché solo un professionista serio e qualificato è in grado di valutare oggettivamente la situazione, capire se l’intervento è davvero necessario (consigliando eventualmente l”intervento più opportuno e idoneo al caso) e seguire il paziente in tutto l’iter. Ad esempio, mia sorella gemella, quindi molto simile a me, aveva il problema delle orecchie a sventola, ma secondo il medico non erano così pronunciate (a differenza del mio caso) da richiedere un intervento. Prima di affidarvi ad un chirurgo quindi raccogliete quante più informazioni.

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