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Cos’è e a cosa serve il tiralatte

Per quanto riguarda i “no” all’allattamento per il neonato, invece, sono legati alla presenza di malformazioni al labbro o al palato. Altre ragioni, dicono “si” al latte materno, ma con l’uso del tiralatte. Un motivo può essere quando magari il neonato nasce sottopeso ed è costretto a stare lontano dalla mamma per parecchi giorni. Un altro motivo può essere il fatto che il neonato non sia stato “educato” bene all’allattamento, quindi non riesce in nessun caso ad attaccarsi al seno. E’ bene a questo proposito ricordare che è molto importante attaccare il neonato al seno poche ore dopo la nascita.

Oppure, una ragione più “leggera” riguarda il lavoro della mamma, le commissioni che deve sbrigare oppure un po’ di relax. Sì al latte materno, ma come? Con l’utilizzo del tiralatte, tutto diventa più semplice. Altre ragioni sono la presenza di ragadi al seno, ingorgo mammario, capezzoli dolenti. Le ragadi al seno sono delle piccole lacerazioni ai capezzoli. Sono molto dolorose e possono avere il sopravvento subito dopo un paio di giorni dal parto. Le ragadi non hanno un trattamento specifico, durano qualche giorno e poi scompaiono.

Tuttavia, vi sono delle prevenzioni alle quali ci possiamo aggrappare. Una serie di consigli per scongiurare la comparsa. Innanzitutto, prima del parto, almeno un paio di mesi prima, è opportuno preparare il seno all’allattamento con dei massaggi utilizzato semplicemente dell’olio di mandorla aiutandovi da un guanto di crine. Eliminate i saponi aggressivi, meglio optare per quelli neutri.

Tiralatte

Attaccare bene il neonato, anche questo incide molto sull’insorgere delle ragadi, quindi accertatevi che sia ben attaccato e che prenda tutta l’areola. Al termine della poppata, lavate i seni e lasciatevi respirare qualche minuto. Proprio per questo motivo è importante allattare lontano da tutti e tutto, è un momento intimo e personale, ed è giusto viverlo da soli.

L’ingorgo mammario invece, è come dice la parola stessa, un ingorgo del latte che ristagna nelle mammelle. Questo fenomeno, molto frequente soprattutto nelle mamme, si può riconoscere sicuramente con dolore ai seni accompagnato da gonfiori degli stessi. Occorre in questi casi, agire subito, prima di complicare le cose andando incontro alla mastite.

Recatevi quindi in ospedale e consultate un’ostetrica che vi dirà come comportarvi. La prima cosa da fare in ogni caso, se l’ingorgo è lieve, è quello di svuotare sempre i seni, al termine di ogni poppata, in modo che il latte che il neonato non ha mangiato, non ristagna all’interno delle mammelle dando origine appunto all’ingorgo mammario.

Se al contrario, tralasciate questo fenomeno, come abbiamo detto, possiamo dare origine alla mastite, con sintomi quali la febbre, i seni dolenti, arrossamenti. Non sottovalutate la cosa e correte subito da uno specialista. In tutti questi casi, quindi, il tiralatte, può rivelarsi davvero utile e comodo. Il neonato si nutrirà lo stesso con il latte materno, ma tramite il biberon.

Tiralatte: tipologie e uso

E’ davvero semplice utilizzare il tiralatte, ma occorre seguire alcune regole. Ricordatevi infatti, che il latte materno è il miglior alimento per il neonato, che soprattutto per i primi mesi non ha tutte le difese immunitarie necessarie, e quindi tutto ciò che va a contatto con lui, deve essere sterilizzato al 100%. Tutti i giorni infatti è opportuno igienizzare tutte le parti del tiralatte che vanno a contatto con il seno.

Comodo il vecchio e caro metodo della nonna. Potete mettere tutto all’interno di una pentola capiente, piena di acqua e lasciarli in ammollo per qualche minuto, subito dopo l’ebollizione. Asciugate tutto poi un panno morbido e pulito, e riponete gli accessori nella confezione, fino al prossimo utilizzo. Per quanto riguarda i tubi del tiralatte, vanno sterilizzati quando gli stessi vengono a contatto con il latte. Le prime volte che utilizzerete il tiralatte vi sembrerà piuttosto difficile, ma poi diventerà un’operazione molto semplice. Vediamo in specifico l’utilizzo del tiralatte a seconda della tipologia:

  • manuale
    Il tiralatte manuale è consigliato a chi pensa di utilizzarlo saltuariamente, in quanto a lungo andare , questo metodo potrebbe stancare la mamma. Questo tipo di tiralatte è molto economico rispetto al tiralatte elettrico, e semplice da usare. Essendo manuale, non occorre la corrente elettrica. Il suo utilizzo, come detto è molto facile. Per prima cosa è opportuno lavarvi le mani, e fare degli impacchi al seno. Poi, si dovrà appoggiare il rivestimento in silicone al capezzolo e “tirare” il latte. Il tiralatte manuale è composto appunto da un diaframma in silicone che praticamente è il sostituto del neonato, o meglio della suzione, dalla valvola regola-suzione che permette di scegliere l’intensità di spremiture del latte, in base anche alla vostra sensibilità, da una valvola anti-reflusso che impedisce al latte di rifluire nella pompa, e da un’impugnatura comoda che non stanca la mamma. Il latte “tirato” con questo tipo di tiralatte va direttamente nel biberon, compatibile in modo da poter essere somministrate al neonato senza difficoltà. Sempre per quanto riguarda i tiralatti manuali, vi sono quelli a siringa, dove il latte viene estratto con l’aiuto di una coppa in vetro, tipo imbuto.
  • elettrico
    Il tiralatte elettrico è consigliato a tutte quelle mamme che pensano di utilizzarlo spesso. Il prezzo è ovviamente maggiore rispetto a quelli manuali, ma in competizione non bisognerà faticare più di tanto. Anche qui, la prima regola è lavarsi le mani e fare impacchi al seno. Dopodichè, si appoggerà la coppa al seno, si posizionerà il livello di velocità di spremitura e si potrà azionare il tiralatte. Anche in questo caso, il latte potrà essere versato direttamente nei biberon oppure in appositi contenitori. Se invece avete dei gemelli o comunque siete prese da mille impegni e volete dimezzare il tempo, potete acquisire un tiralatte con doppie cose. Anche i tiralatti elettrici hanno la valvola di regolazione del flusso da sistemare in base alle nostre esigenze. Le prime volte comunque, meglio cominciare con una velocità bassa, in modo che anche il seno si abitui al tiralatte. Il tiralatte elettrico funziona sia a batteria che a corrente elettrica.

Conservazione del latte materno

Una volta che avete “tirato” il latte, come si deve conservare, se non viene consumato subito? Abbiamo visto che potete estrarlo direttamente nel biberon, ma si può conservare anche negli appositi contenitori in vendita in farmacia o nei migliori negozi specializzati in prima infanzia. Si può tenere a temperatura ambiente se verrà offerto al neonato nelle successive 8-10 ore nella stagione fredda, mentre si dimezzano le ore se siamo in estate.

Se il latte tirato andrà consumato entro 48 ore, occorre metterlo in frigorifero. Se invece, con il latte tirato fate “scorta” di latte materno, potete sistemarlo nel congelatore con tanto di etichetta datata. La scadenza in questo casa arriva ai 3 mesi. Per scongelare il latte (sistemato comunque in contenitori mono dosi) occorre scaldarlo a “bagnomaria” senza ricongelarlo. Il latte scongelato ha una “vita” di 48 ore e può essere conservato in frigorifero.

Acquistare il tiralatte

Il tiralatte è una di quelle cose che sicuramente non potete inserire nella lista nascita, in quanto non potete sapere (prima che il vostro bambino venga alla luce), se utilizzerete o meno il tiralatte. Quindi, il più delle volte è un acquisto che dovrete “accollarvi” voi stesse. A seconda della tipologia che scegliete il prezzo varia., anche di molto.

Diciamo che un tiralatte manuale può costare su 50 euro, mentre uno elettrico può arrivare a costare anche il doppio. Un altro fattore da tenere conto è la confezione dal tiralatte, in specifico cosa contiene. Vi sono infatti dei kit completi di contenitori e pezzi di ricambio, biberon. In questo caso, il prezzo sarà maggiore. Se non volete acquistare il tiralatte, potete affittarlo in farmacia, pagando una cauzione mensile.

Fatevi bene due conti se vi conviene affittarlo oppure acquistarlo. Personalmente, considero il tiralatte un accessorio molto intimo e allo stesso stesso personale, che non solo va a contatto col seno, ma il latte estratto con il tiralatte andrà poi offerto al neonato. Anche se con la sterilizzazione i germi e i batteri spariscono, rimango dell’idea che sia meglio acquistarlo, piuttosto che affittarlo. Offerte potete trovarle anche sul web sui siti di aste online, sui forum sui mercatini dell’usato. Molti infatti, dedicano spazio a questo tipo di annunci.

Ricordate che se acquistate un tiralatte usato, è sempre di seconda mano, tanto più se non conoscete la persona da cui effettuate l’acquisto. Accertatevi piuttosto, se nell’annuncio viene scritto che lo strumento è nuovo, che sia completo di imballaggio originale.

Può essere che qualche mamma lo metta in vendita perchè lo ha acquistato e poi ha deciso di non utilizzarlo, oppure lo ha ricevuto in regalo ma non lo usa. Insomma, prima di procedere all’acquisto in questi tipi di mercatini on line, informatevi bene su cosa acquistate e in che termine lo fate. In ogni caso, sconsiglio l’acquisto del tiralatte, qualora si trattasse di un tiralatte di seconda mano, per gli stessi motivi che ho sopracitato.

Link a siti web utili per acquistare il tiralatte

Dica33
http://www.dica33.it/argomenti/ginecologia/gravidanza/gravi3.asp
Approfondimento sul fenomeno delle ragadi al seno.

Pagine mediche
http://www.paginemediche.it/it/schede/malattie-e-condizioni/neonatologia/detail_1312_come-usare-il-tiralatte.aspx?c1=60
Come usare il tiralatte, link di approfondimento

Pianeta mamma
http://www.pianetamamma.it/il-bambino/tiralatte-e-conservazione-del-latte-materno.html
Link utile e di approfondimento che spiega meglio come conservare il latte materno.

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Milena Talento17 Novembre 2017

One Comment

  • Annalisa ha detto:

    Salve! il 15.06 è nato il mio secondo figlio con tre mesi di anticipo. Ora si trova in neonatologia e io tiro fuori il latte con il tiralette. ne ho abbastanza, solo che ho un po’ di domande da fare se è possibile. per prima cosa ho i capezzoli molto sensibili e dolenti, soprattutto quello destro. io preparo il capezzzolo, ammorbidendolo prima di usare il tiralette, ma il dolore continua. in quello destro non posso nemmeno usare l’alta velocità del tiralette perché ho forti dolori che vanno dal capezzolo a sopra il seno lateranmente e internamente. Poi ho dolori e formicolii, soprattutto dopo aver svutato il seno e anche dopo 2 ore. qualcuno può aiutarmi??

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