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La storia del divano

Storia del divano

Il divano nasce da un’esigenza di relax e precisamente un relax in compagnia e non strettamente privato: è un elemento che in casa o nelle sale d’aspetto di uffici e studi, prevede di accogliere ospiti o clienti oppure tutti i membri di una sola famiglia. Nella forma il divano ricorda vagamente il triclinio romano, ma esso venne introdotto in Occidente dalla cultura ottomana: la parola stessa, “divano”, viene dal turco diwàn, un mobile imbottito e dotato di braccioli, che nell’Impero Ottomano indicava il consiglio dei ministri.

Oggi il divano è un elemento d’arredo centrale nella zona giorno di una casa, poichè rappresenta l’aspetto di presentazione dell’abitazione stessa agli amici, ai parenti, a tutti gli ospiti in visita. Per questo il divano deve rispondere a diverse caratteristiche: innanzitutto deve essere comodo, facile da pulire e di bell’aspetto. In secondo luogo deve avere uno stile che si sposi con il resto della casa, un colore ugualmente adeguato, e deve sfruttare al massimo lo spazio disponibile.

Funzioni del divano e collocazione in casa

Il divano può avere diverse funzioni e a seconda della funzione, può assumere posizioni e collocazioni diverse.

Il divano è l’elemento base della zona conversazione: in questo caso deve essere posto in un angolo raccolto della casa (ma sempre nella zona giorno), di fronte alle poltrone o alle sedute in vostro possesso, magari con un tappeto tra l’uno e le altre, sormontato da un tavolino basso da soggiorno che funga da appoggio per cocktail o tisane o da tavolo per i più svariati giochi da tavolo; oppure con un tappeto pieno di sedute alternative, composte da cuscini (magari etnici) o strutture basse in vimini, per creare un ambiente intimo e molto free, adatto proprio alla conversazione e al momento ludico che ne può derivare.

Il divano può essere poi il luogo comodo di raccolta per la visione della tv: film, fiction preferite, partite cruciali. In questo caso è bene che sia posto in posizione strategica rispetto alla televisione o alla parete attrezzata; se disponete di un impianto home theatre, le casse del dolby potete sapientemente nasconderle proprio dietro al divano, principe dell’ambiente. Anche in questo caso la presenza di un tappeto e di un tavolino per posare le bibite e i telecomandi, è quasi fondamentale.

La funzione di visione della tv non esclude quella conversazione: in questo caso gli elementi si possono fondere o possono essere acquistati pensando a un loro facile spostamento, per creare di volta in volta le atmosfere adatte.

Il divano in certi casi può anche rappresentare soltanto una personalissima idea di relax, quindi un angolo lettura con le gambe ben distese o una seduta comoda per cucire, rammendare, ricamare o fare uncinetto (in entrambi i casi bisogna dotare il divano di una bella lampada puntata direttamente sulla zona “lavoro”).

In questi casi il divano può anche essere disposto su una parete della cucina, dove poi potrà accogliere anche le amiche che portano ricette o nuovi lavori di ricamo, oppure su una parete libera della camera da letto, magari davanti alla tv. Il divano può inoltre fungere da elemento divisorio, per esempio tra la zona ospiti, relax, conversazione, e la zona pranzo. In questo caso sarà posto nel centro della stanza, con lo schienale rivolto al tavolo da pranzo.

Diversi tipi di divano

Il divano a 2 o 3 posti si presenta lineare, da addossare a una parete o da tenere al centro di un soggiorno.

Esistono poi i divani angolari, con 4, 5, 6 o più posti a sedere, da addossare questa volta a due pareti oppure a una soltanto lasciando l’altra in mezzo al soggiorno. I divani ad angolo sono un’ottima soluzione per realizzare l’angolo conversazione con un mobile unico: consentono infatti di potersi guardare mentre ci si parla da un lato all’altro e di ospitare molte persone in poco spazio. Inoltre sono spesso corredati da soluzioni visive e di relax molto efficaci: possono contenere una comoda chaise longue, possono avere forma arrotondata nell’angolo, oppure colori diversi da una seduta all’altra.

A proposito di colori diversi, esistono poi i divani componibili, i cui moduli possono essere acquistati anche separatamente in tempi diversi, aggiunti, tolti, accostati a piacimento e secondo il proprio gusto. Infine meritano di essere menzionati anche i divani che non corrispondono a nessuna delle caratteristiche indicate sopra. Si tratta di sedute multiple dalle forme più stravaganti e dai materiali più impensati: sono i divani contemporanei, che continuamente vengono inventati da designer del futuro.

Edra è una marca che produce proprio queste sedute particolari: Boa per esempio è un prodotto di Edra che tutto sembrerebbe tranne che un divano a due posti; è composto da una struttura tubolare riempita di particelle di poliuretano elastico e traspirante, annodate per formare un grande intreccio irregolare e ricoperta di velluto disponibile in diversi colori: il risultato è un morbidissimo, caldissimo e avvolgente divano che assomiglia effettivamente a un mansueto boa attorcigliato su se stesso. Certo il prezzo è proibitivo, sui 14.000 euro.

Flap, sempre di Edra, è invece un divano a 6 posti dalla forma irregolare, con diversi rivestimenti a disposizione, in cui ogni seduta è completamente variabile in verticale: si possono alzare o abbassare completamente schienale, pediera o braccioli. Anche qui si parte dai 7.000 euro in su.

Divani letto

Alcuni divani poi possono trasformarsi in letto. Esistono diversi modi di trasformazione. Il più classico è quello per cui dalla seduta del divano si estrae una struttura ripiegata contenente la rete e il materasso, e la si allunga davanti al divano stesso. In questo caso i braccioli del divano fungono da appoggi per la notte e lo schienale del divano da testiera.

Altri metodi sono poi quelli in cui si abbassa lo schienale: la seduta del divano unita così allo schienale diventa il materasso del letto in questione. Spesso in queste soluzioni si abbassano anche i braccioli della seduta. In altre versioni il divano letto è fornito di rotelle e tirando la seduta verso di noi, si apre lo schienale ripiegato in due, allargando così la rete e il materasso.

In tutti questi casi è consigliabile tenere il divano letto come una soluzione d’emergenza per gli ospiti. Le reti non sono infatti così resistenti come in un letto normale e spesso i materassi sono molto sottili: dormirci ogni notte provocherebbe a lungo andare dolori alla schiena. Esistono però alcuni divani strutturati apposta per contenere dei letti solidi ed ergonomici. Sono divani da scegliere per esempio nel caso di un monolocale in cui non c’è spazio sia per il letto che per il divano.

Una buona soluzione in questo caso sono i cosiddetti futon: vengono dalla tradizione giapponese e sono divani letto sorretti da una struttura a doghe in legno, che una volta allargata diventa una rete di poco sollevata da terra, ma resistente e comoda; queste strutture a doghe sono completate da materassi ripiegati in tre, che ovviamente poi si allargano nella posizione letto, che costituiscono i veri e propri futon, ossia materassi composti da alcuni strati di puro cotone cardato (ottimo regolatore termico), che si adattano in ogni punto del corpo alla forma da noi lasciata sul materasso, garantendoci così un sostegno che evita scogliosi o lordosi.

Esistono futon di diversi spessori, ovviamente più sono spessi e più costano, ma un futon spesso garantisce un’ottima tenuta e anche ottime dormite.

Rivestimento del divano: pelle, tessuto, microfibra

In un divano è molto importante il rivestimento. Se sfoderabile, il divano consente il cambio d’aspetto e la pulizia del rivestimento in lavatrice. Klippan di Ikea per esempio è fornito con tantissimi tipi di fodera, intercambiabili in qualsiasi momento. Se non sfoderabile, il tessuto o il materiale del divano devono essere facilmente lavabili. In alcuni negozi, come Poltrone&Sofà, è possibile scegliere da una parte il modello e in un secondo momento il materiale, il colore e la fantasia preferiti per il suo rivestimento.

Il rivestimento è anche quello che dà maggiormente sensazione di calore o di freschezza: il velluto per esempio è caldo, eccezionale per il freddo, quindi consigliabile per ambienti come le case di montagna. La pelle è un materiale resistente e di grande effetto, che acquista valore nel tempo. E’ però difficile da tenere pulita e risulta “afosa” con il gran caldo, di contro invece avvolgente durante l’inverno. E’ costosa, se è vera. Esistono anche rivestimenti in eco pelle o in simil pelle, che costano meno e danno le stesse sensazioni della pelle vera.

La microfibra invece è lavabile, impermeabile e piuttosto resistente allo sporco. Essendo scamosciata risulta morbida e vellutata al tatto ed è inoltre molto traspirante, quindi adatta sia al caldo che al freddo. E’ piuttosto economica.

Il rivestimento in cotone è anch’esso fresco ma anche avvolgente, dando sensazione di naturalità, ma è preferibile che sia completamente sfoderabile per poterlo smacchiare e pulire meglio. E’ alla portata di tutti.

In ogni caso, per pulizia e stiratura è sempre doveroso fare riferimento alle etichette apposite presenti sui prodotti oppure ai preziosi consigli che vengono direttamente dalle case produttrici, come sul sito di Divani&Divani.

Scelta e acquisto del divano

Il divano ha dunque tre prerogative: deve essere bello, deve essere funzionale e deve essere soprattutto comodo. Per scegliere il divano dobbiamo tenere conto di alcuni fattori fondamentali:

  • L’ambiente in cui lo vogliamo collocare (soggiorno, living, cucina, camera)
  • Lo spazio che abbiamo a disposizione per sistemarlo
  • La forma che più ci piace in relazione anche allo spazio a disposizione e alla sistemazione degli altri arredi
  • Lo stile che meglio si adatta al resto dell’arredamento
  • Il tipo di rivestimento che desideriamo, a seconda dell’uso che se ne farà (se il divano viene utilizzato spesso e magari anche dai bambini, meglio un tessuto sfoderabile piuttosto che una pelle pregiata) e della praticità nel pulirlo (appunto i rivestimenti sfoderabili si possono lavare in lavatrice, oltre che cambiare ogni volta che lo si desidera)
  • Il colore che meglio si sposa con il resto dell’ambiente
  • Le caratteristiche della struttura interna del divano
  • Le opzioni aggiuntive che il divano ci può offrire: trasformazione in letto, presenza di tavolini o librerie integrate, presenza di contenitori interni
  • Il prezzo, che deve tenere conto di tutte le caratteristiche sopra elencate, ma non deve superare il nostro budget

A seconda dello spazio che abbiamo a disposizione, possiamo scegliere le dimensioni e la forma del divano; solitamente oltre alle misure in cm, per calcolare la grandezza di un divano si utilizzano i “posti”: a 2 posti, a 3 posti, etc. La forma del divano può essere poi lineare o angolare, a L. Il divano, a seconda del materiale con cui è rivestito e delle linee con cui è disegnato e rifinito, può appartenere a diversi stili: quello classico ha linee regolari e rivestimenti in pelle o tessuto; quello moderno può avere anche il rivestimento in microfibra e linee più irregolari.

Solitamente i colori dei rivestimenti di un divano possono essere tantissimi: in un ambiente più soft, classico oppure minimalista, andrebbero bene colori neutri, come il bianco, il grigio o il beige, mentre in ambienti più contemporanei o più easy sono ammessi anche colori molto accesi. La struttura interna del divano deve assicurare una buona stabilità: legno e metallo sono i materiali più utilizzati e provare il divano in negozio è sempre consigliabile per saggiarne la resistenza.

E’ chiaro che le opzioni aggiuntive o la presenza di rivestimenti pregiati, aumentano il prezzo del divano, è quindi doveroso tenerne conto nella valutazione finale del possibile acquisto.

Come acquistare il divano

Dopo aver valutato lo spazio a disposizione e lo stile dell’ambiente in cui andrà collocato il divano, armiamoci di carta e penna, e di pazienza. Il consiglio è quello di girare con un foglio dove avremo segnato misure a disposizione, colori degli altri elementi dell’ambiente e magari una piantina in scala della stanza. A questo punto si parte alla ricerca: dopo aver controllato sui siti online che propongono diverse soluzioni da andare poi a “toccare” sempre con mano, cominciamo a segnare i possibili negozi da visitare.

Ciascuna sezione divani di:

  • Mondoconvenienza
  • Ikea
  • MercatoneUno

propone già una vasta gamma di divani economici, completi di descrizioni accurate. Inoltre abbiamo

  • WebMobili
    Il motore di ricerca WebMobili (www.webmobili.it) consente poi di vedere cosa di meglio offre il mercato, secondo i nostri criteri di ricerca: stile, materiale e colori.

In negozio

Una volta giunti in negozio con il foglio provvisto di misure, colori e piantina dell’ambiente, e con un altro foglio su cui abbiamo segnato i nomi dei modelli visti online, facciamoci seguire da un venditore e chiediamo tutto quello che ci interessa: tipologie di rivestimenti disponibili, colori disponibili, misure disponibili. Chiediamo anche informazioni sull’azienda: sapere come lavora può aiutarci nella scelta, perché ci può suggerire una migliore qualità dei prodotti. Poi chiediamo di provare letteralmente il divano: sediamoci sopra per saggiarne la comodità e la resistenza, se è letto proviamo il meccanismo per aprirlo (che deve essere fluido e facile). Non dimentichiamoci che il divano deve essere innanzitutto comodo e accogliente, altrimenti potremmo fare a meno di comprarlo, dato che la sua principale funzione è quella del relax. Facciamoci fare un preventivo dettagliato, con tutte le opzioni di spesa secondo le scelte che ci aggradano di più. Un ulteriore consiglio è quello, possibilmente, di non fermarsi al primo negozio: giriamone almeno 4 o 5 prima di decidere cosa acquistare, in modo da poter confrontare e valutare le diverse possibilità a disposizione e i diversi prezzi.

Non dimentichiamoci infine che esistono anche tanti negozi locali di arredamento e di salotti in particolare, che non hanno una distribuzione su larga scala come quelli nominati, ma che ugualmente possono dare garanzia di buoni prodotti. Una volta deciso l’acquisto, chiediamo informazioni riguardo le tipologie di garanzie legate al prodotto (in modo che se dovesse guastarsi nei primi anni di vita, ne sia prevista la riparazione o la sostituzione), le modalità, i costi e i tempi di consegna, ed eventualmente quanto verrebbe a costare il ritiro del nostro vecchio divano.

Buone marche e aziende di divani

Per cercare il vostro divano ideale potete partire da alcuni negozi, che sono garanzia di qualità e buoni prodotti; naturalmente sceglieteli in base al budget a vostra disposizione. Infine i siti di produttori specializzati in divani, offrono solitamente la visione completa dei cataloghi online, per poter adocchiare qualche modello che può piacere:

Edra
marca prestigiosa ma costosissima

Divani&Divani
marca preziosa ma costosa.

PoltroneSofà
altra marca preziosa con un buon rapporto qualità prezzo

Vama Divani

Cuore artigiano e linee moderne a prezzi competitivi

Divanidea
ottima marca con un buon rapporto qualità prezzo

Ikea
prezzi economici e buone strutture

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Milena Talento14 Luglio 2022

One Comment

  • staff Guidaconsumatore ha detto:

    Cara Clara,

    dovrebbe leggere il contratto che ha firmato e capire se ci sono gli estremi per procedere con la richiesta di un rimborso o eventualmente una denuncia.

  • CLARA AURELI ha detto:

    Buongiorno, ho acquistato un divano letto da PoltroneSofà (negozio di Busnago- MB) in data 1/9/1919 con un acconto di euro 189,00. Il divano era definito “in pronta consegna” tanto è vero che mi sono “adattata” sulla scelta del colore. Sull’ordine la consegna prevista è di 7 settimane e al mio commento “così tanto” mi veniva risposto che la consegna in prov. di Cremona comportava qualche tempistica ma che sicuramente avrebbero consegnato prima.
    Ad oggi 17/1/2020 nonostante continui solleciti telefonici e di persona più mail al sito ufficiale dove mi veniva inviata una risposta automatica che si sarebbero preso in carico il problema ……. nessuna risposta in merito. Alla richiesta di restituzione caparra per loro inadempienza nei termini mi è stato detto che perderò il 30% e il restante mi verrà restituito in minimo 180 giorni,
    Cosa devo fare ?
    Cordiali saluti.
    Clara Aureli

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