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La dieta barf

Che cos’è la dieta Barf

Si chiama dieta Barf e, che si tratti di una moda o di un regime alimentare assodato, si sta imponendo come uno degli stili di vita da scegliere per il nostro animale domestico. Il nome altro non è che l’acronimo di Bones and Row Food, uno stile alimentare che consiglia di nutrire gli animali con carne cruda di origine biologica.

A ideare questa dieta per animali è stato il veterinario australiano Tom Lonsdale, che ha stilato una lista di possibili combinazioni alimentare con cui nutrire i cani. Si tratta, in sostanza, di dare loro da mangiare solo cibi simili a quelli che gli animali troverebbero in natura allo stato brado e che, per fare un esempio pratico, mangerebbe un lupo.

In questo modo si simula con della carne cruda una preda, compresa di ossa, mentre gli organi e le verdure verrebbero frullati per favorire una migliore digestione. Secondo questa dieta, quindi, sì soltanto a cibi crudi, come la carne, le ossa con la polpa, le frattaglie, ma anche il pesce e le uova crude, insieme alla frutta e alla verdura.

Certo, per chi vive con un amico a quattro zampe abituato a deliziarsi con croccantini e scatolette sfiziose non dev’essere il massimo pensare di stravolgere completamente l’alimentazione del proprio animale e non per niente questo metodo alimentare è ampiamente criticato da numerosi veterinari.

Secondo i sostenitori di questa dieta animale, questo regime di alimentazione sarebbe in piena sintonia con la masticazione e con la conformazione dell’apparato digerente; il cibo diventerebbe così più digeribile e più facile da assimilare. Da notare, però, che sono completamente assenti i cereali, proprio come lo sono nella dieta di animale selvatico che vive nel bosco.

I principi della dieta Barf

Per comprendere a pieno la filosofia alimentare di questa dieta è necessario studiarne a fondo i principi. Secondo i suoi sostenitori, la natura vuole che il lupo, progenitore del cane, sia una animale carnivoro, con delle difese immunitarie ben specifiche e una conformazione che tiene in costante equilibrio la massa grassa e quella magra.

Questo, quindi, è il modello che anche i cani dovrebbero seguire, più sano e naturale. Quello che invece succede nelle case in cui abitano i nostri amici a quattro zampe è che l’alimentazione animale si base sul cibo in scatola e sui croccantini, spesso ricchi di conservanti e di sostanze che rendono il cibo particolarmente appetitoso a discapito della salute dell’animale.

D’altra parte, non mancano raccomandazioni da parte di chi sostiene che cibare di tanto in tano i cani con le ossa, le frattaglie e la frutta e la verdura crude faccia male. Secondo i principi della dieta Barf, tutto questo non è vero; sono i cani che, abituati a questi cambiamenti alimentari, nel corso del tempo hanno modificato in qualche modo la loro natura.

Il sistema cacciatore-preda

Secondo la dieta Barf il meccanismo che deve regolare l’alimentazione degli animali è quello del cacciatore e della sua preda. Il cane, quindi, dovrebbe mangiare quello che in natura, allo stato brado, troverebbe da solo semplicemente cacciando. La carne cruda quindi, quella della sua preda compresa di ossa e frattaglia, oltre a frutta e verdura che si trovano normalmente in natura.

Se poi in questa dieta le uova vengono tollerate insieme ai latticini, anche se in quantità minima, quello che invece è completamente escluso sono i cereali. Da bandire nel modo più assoluto sono anche tutti gli alimenti che hanno subito lavorazioni industriali e preparazioni artificiali.

Alcuni proprietari cani e di gatti sostengono che questa dieta sia quanto di più sano possa esistere per gli animali. Alimentarsi in questo modo per loro significherebbe un po’ tornare alle origini, con la conseguenza di riuscire a risolvere alcune malattie croniche, allergie e ipersensibilità causate proprio dall’assunzione di prodotti commerciali ricchi di conservanti e additivi.

I vantaggi della dieta Barf

Concentriamoci per un attimo su quella fetta di persone che sostengono che questo sia il regime alimentare giusto per i nostri amici a quattro zampe. Questa fazione sottolinea quali sono i vantaggi di questa dieta e in particolare del consumo degli alimenti crudi:

  • Il proprietario conosce l’origine e la composizione degli alimenti (molto utile nel caso in cui il cane soffra di patologie, allergie e ipersensibilità)
  • L’animale non assume conservanti, additivi e qualsiasi altra sostanza chimica presente nei croccanti e nel cibo in scatola
  • L’assunzione di cibo crudo favorirebbe l’assorbimento della vitamina A e della vitamina B
  • Il cibo crudo sarebbe più digeribile
  • Migliorerebbe anche la salute dei denti di cani e gatti e, nel caso delle ossa, la loro assunzione ridurrebbe la formazione del tartaro sui denti.
  • Il pelo diventerebbe più lucido
  • Migliorerebbe la consistenza delle feci

I rischi della dieta Barf

E ovviamente, insieme a chi decanta i vantaggi di questa dieta, c’è anche chi sottolinea che un regime alimentare di questo tipo sia pericoloso per i nostri amici animali e che evidenze come il pelo più lucido e la consistenza delle feci migliorata non possano rappresentare in alcun modo gli effetti benefici dell’assunzione di carne cruda.

Concentriamoci allora su quelli che potrebbero essere i rischi di un regime alimentare di questo tipo:

  • L’animale potrebbe soffrire di squilibri di tipo nutrizionale, a meno che la sua dieta non venga integrata con alcuni integratori specifici. Una dieta di questo tipo, del resto, è eccessivamente carica di proteine e questo potrebbe portare all’organismo alcune disfunzioni, con il rischio di sviluppare pancreatite o disfunzioni di tipo epatico. Mangiando per lo più carne e alimenti crudi gli animali non assumerebbero poi le giuste dosi di vitamine, zinco, calcio, fosforo e oligoelementi importanti per crescere sani e forti.
  • Il secondo punto molto controverso riguarda la salute dell’animale dal punto di vista igienico. Mangiare carne cruda non fa bene e la pietanza potrebbe contenere virus e parassiti che possono infettare cani e gatti. Per citarne alcuni; Salmonella, Escherichia Coli e Campylobacter.
  • Di conseguenza, se l’animale venisse infettato, aumenterebbe la possibilità di trasmissione all’uomo e il contesto potrebbe risultare particolarmente complicato soprattutto in caso di Toxoplasma e Tubercolosi. Se l’animale venisse infettato, quindi, diventerebbe un portatore di patogeni che andrebbe a diffondere attraverso le feci.
  • Assumere ossa potrebbe essere pericoloso ed è questo il motivo per cui, solitamente, i veterinari sconsigliano di lasciare che gli animali mangino piccole ossa, come quelle del pollo. Potrebbero rompersi e procurare danni allo stomaco e all’intestino, che nella peggiore delle ipotesi potrebbe anche perforarsi.
  • Un altro problema da non sottovalutare riguarda l’assunzione dell’uovo crudo, consentito secondo la dieta Barf. Ebbene, l’albume, in particolare, rende più difficile per lo stomaco digerire le proteine e questo potrebbe non avere un buon effetto sulla salute dell’animale.

Il menu della dieta Barf

Vediamo ora nel concreto con quali alimenti, e in quali quantità, è tenuto a sfamare il proprio animale domestico nel caso in cui scelga di seguire la dieta Barf:

  • 45% di ossa polpose
  • 10% di organi
  • 10% di verdure
  • 25% di carne senza osso
  • 10% di trippa verde

Le ossa devono essere ben ricoperte dalla carne. Quindi niente ossa nude, ma solo ossa morbide e polpose. Tacchino, pollo, coniglio, quaglia, sono gli alimenti che con le loro ossa si prestano meglio per cominciare ad alimentare il vostro animale in questo modo. Da ricordare però, che le ossa di bovini, equini e in generale di altri animali di taglia grossa non vanno bene; sono troppo dure e rischiano di mettere a repentaglio i denti del vostro cane.

Per quel che riguarda invece la carne senza osso, va bene quella di qualsiasi animale, ad eccezione del maiale e del cinghiale per via della trasmissione di virus. Chi segue questa dieta per alimentare il proprio animale in genere parte da una sola proteina, quindi da un solo animale per poi mixarle insieme con il passare del tempo. Nel caso in cui il cane sia particolarmente sensibile, potete anche procedere con la sola proteina, anche in base al grado di sensibilità e al modo in cui il cane espleterà le feci; in genere troppo grasso è causa di feci molli e diarrea.

Dieta Barf sì o no?

Elencate le ragioni di chi sostiene la dieta Barf e dopo aver sottolineato quali potrebbero essere le implicazioni negative di questo tipo di dieta sulla salute dell’animale, ne deduciamo che sicuramente si tratta di un tipo di alimentazione alternativa, che però non può considerarsi in nessuno modo priva di rischi dal punto di vista fisico.

Qualora optiate questa dieta per alimentare i vostri animali, ricordate di scegliere sempre con cura la carne, studiarne i componenti e conservare il cibo nel modo migliore.

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Milena Talento30 Gennaio 2023

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