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Tenda da campeggio

Come si sceglie una tenda da campeggio

Siete arrivati al momento di acquistare la vostra tenda da campeggio, vi siete muniti di pazienza e avete esplorato un paio di siti specializzati, avete sfogliato alcune riviste del settore, vari cataloghi, interpellato alcuni amici esperti campeggiatori: la confusione nella vostra testa è massima. Cento modelli, mille varianti, ma quale sarà quella giusta per voi e la vostra famiglia?

Meglio questa o quella? Doppio telo o singolo? E poi, quanti posti? Queste sono tutte domande giuste e legittime, che deve necessariamente porsi chi sta per acquistare una tenda da campeggio. Vediamoquindi quali sono i fattori da valutare al momnto della scelta.

Capienza e numero di posti in una tenda da campeggio

E’ uno dei fattori determinanti che guidano, e in qualche modo facilitano, la scelta della tenda migliore, o comunque più adatta, alle nostre esigenze. Proprio dall’uso che della tenda si intende fare dipenderà, infatti, l’aspetto che si sceglierà di privilegiare: dall’abitabilità all’ingombro.

Un buon consiglio è quello di optare per dei modelli che abbiano un numero di posti maggiore rispetto alle persone che, effettivamente, occuperanno la tenda. Se si è in due, per intenderci, sarà meglio acquistare una tenda da tre o quattro posti e così via.

Lo spazio in più, infatti, può tornare particolarmente utile per conservare al sicuro e lontano dalle intemperie il nostro bagaglio e i materiali che ci sono necessari. I modelli che montano anche una piccola veranda, separata dall’ambiente in cui si dorme, sono da prediligere perché offrono la possibilità di riporre scarpe o indumenti bagnati, particolarmente fastidiosi se vicini al nostro sacco a pelo durante la notte.

Forma della tenda

La forma della tenda è un altro elemento a cui prestare particolare attenzione, anche perché il mercato odierno è quanto mai variegato e offre una vasta gamma di scelta al riguardo. Tra le più diffuse ci sono certamente le tende a “igloo” che prendono il nome dalla tipica abitazione costruita con blocchi di ghiaccio dalle popolazioni eschimesi.

Questo tipo di tende hanno il vantaggio di mettere a disposizione degli occupanti una vasta zona nella parte posteriore (comunemente detta abside, come nelle costruzioni religiose) molto funzionale nel caso in cui si avesse parecchio bagaglio da mettere al riparo. I modelli a “cupola”, invece, hanno il pregio di massimizzare al meglio lo spazio che si ha a disposizione all’interno della struttura. In più sono, generalmente, tra i modelli più facili da montare in assoluto.

Un vantaggio non da poco, per evitare di passare le prime due ore di campeggio a districarsi tra paletti e sostegni da far coincidere con occhielli e feritoie. Una bella seccatura per chiunque, c’è da scommetterci! Tra le alternative offerte dal mercato per venire incontro alle esigenze dei più temerari, si trovano le tende a “tunnel”. Grazie alla loro forma sono tra le migliori quanto a resistenza agli agenti atmosferici avversi come improvvisi acquazzoni o forti raffiche di vento.

Per chi avesse, invece, in programma di prolungare per parecchi giorni la propria permanenza nel luogo di villeggiatura, è consigliabile scegliere un modello a “casetta”. Larghe, spaziose e resistenti, ricalcano davvero le caratteristiche di una casa con la differenza, comunque sostanziale, di avere le pareti di tela e non certo di mattoni o di cemento armato.

Hanno il difetto di non essere esattamente il massimo in quanto a praticità, ingombro e montaggio. Richiedono, dunque, un pizzico di pazienza in più. Sempre meno diffuse, infine, le tende “canadesi”. Tra i loro maggiori difetti si può ricordare l’assenza di una struttura portante che si regga in piedi in maniera autonoma, senza bisogno di fissaggi e di ancoraggi supplementari. Scarsissima, ancora, l’abitabilità dell’interno: lo spazio a disposizione è davvero ridotto al minimo.

Peso della tenda

Il peso complessivo della tenda non va mai sottovalutato. La tenda, infatti, deve garantire comodità ma, allo stesso tempo, deve anche essere pratica e facilmente trasportabile. Una volta ripiegata e riposta nella sacca, insomma, non dovrebbe rappresentare, di norma, un ulteriore problema. Si pensi, ad esempio, agli amanti delle escursioni o a chi è solito viaggiare in moto. Per loro la scelta è in un certo senso obbligata: la tenda non potrà che essere molto leggera. Il peso dipende, principalmente, dai materiali utilizzati. Sempre più spesso ci si orienta verso l’alluminio per le strutture portanti, nylon e altre fibre sintetiche per le coperture.

L’insieme dei sostegni che reggono la tenda va, generalmente, sotto il nome di “paleria”. Tra i materiali più diffusi in commercio ci sono l’alluminio e il vetroresina. Il primo costa qualche euro in più che viene giustificato dal fatto che è molto più resistente e leggero rispetto al vetroresina. Le rotture tra i sostegni sono piuttosto frequenti: occhio allora all’affidabilità dei materiali.

Lo stesso ragionamento va fatto per i picchetti, delle staffe di metallo che assicurano l’ancoraggio della tenda al terreno. Da preferire sono quelli costruiti ancora una volta in alluminio che, rispetto a quelli fatti in acciaio, pesano meno anche se hanno la tendenza a curvarsi facilmente sotto i colpi del martello.

Materiali

I materiali sono quelli che fanno la differenza tra una tenda e l’altra, su questo non c’è che dire, soprattutto se si considerano le condizioni atmosferiche che non sempre, sfortunatamente, possono volgere al bello. Partendo dall’esterno, la grande economicità di materiali come la fibra di vetro per i paletti, o il polietilene per il pavimento, non è supportata da una buona risposta in caso di freddo intenso.

Questi materiali, infatti, mal sopportano i climi rigidi e meno ancora resistono alle sollecitazioni provocate da una nevicata o da una forte raffica di vento. Da preferire, dunque, l’alluminio e il nylon. Questi due, oltre a essere molto resistenti hanno l’ulteriore vantaggio di pesare davvero poco.

L’ideale, insomma, per tutti gli amanti dell’avventura. Particolare cura va riposta ai picchetti e ai tiranti: occorre assicurarsi che la propria tenda ne sia dotata e che siano molto robusti. Stesso discorso vale per le stecche da utilizzare per il montaggio: occhio al diametro e alla loro qualità, da preferire sono sempre quelle più grandi,. Molto importanti sono le cuciture. Occorre, infatti, fare molta attenzione al fatto che siano provviste di una “nastratura” che garantisce una maggiore sicurezza contro le infiltrazioni di acqua.

Meglio ancora se queste rifiniture sono doppie, magari termo saldate, e sempre di ottima qualità. Particolare attenzione va prestata, inoltre, alla camera interna. Generalmente si opta per il cotone o per una sua variante detta “policotone” (composta da una combinazione di questo tessuto con il nylon) o, più semplicemente, per il nylon appunto.

Il primo offre il vantaggio di essere un materiale traspirante che favorisce il ricambio di aria ma, allo stesso tempo, quando si bagna richiede molto tempo per asciugarsi. Il nylon, invece, è molto leggero, si asciuga con grande facilità ma traspira molto di meno. L’importanza di un buon riciclo di aria all’interno della tenda, dipende soprattutto dal fatto che, per la presenza stessa delle persone, si crea continuamente umidità e, di conseguenza, condensa.

Una buona soluzione sono le prese d’aria o la presenza di una zanzariera. Particolarmente consigliati, ancora, i modelli di tenda che hanno una doppia entrata, perché facilitano il passaggio dell’ aria.

Cotone biologico
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Cotone biologico

Milena Talento4 Luglio 2014

4 Comments

  • marco ha detto:

    Salve quest’estate io e un paio di amici avevamo pensato di fare un’escursione di 3/4 giorni sulle dolomiti utilizzando per il pernottamento solo la tenda! È la mia prima escursione di più giorni e non voglio spendere una follia mi sapete consigliare una tenda discreta per due posti a doppio telo? Meglio il telo interno retinato o classico telo con le prese d’aria? Io avevo pensato tra la coleman darwin 2 o coleman crestline 2 L! È una scelta buona? Grazie mille in anticipo

  • Guido ha detto:

    Mi sembrano tutti consigli di buon senso ma davvero troppo generici..

  • Alessio ha detto:

    Per quanto la canadese sia passata di moda e venga sconsigliata, ricordo benissimo di averci dormito tante e tante notti, anche sotto i peggiori temporali, senza mai aver subito un’infiltrazione d’acqua. La stessa cosa non posso dire per diversi tipi di igloo da me provati…

  • roberta artaria ha detto:

    Non ho trovato in questo articolo indicazioni precise sul fondo della tenda, sul tipo
    di materiale, il suo spessore, per capire quali sono i parametri da considere, per un corretto acquisto

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