La bicicletta per praticare il Downhill 1
Uno sport per i giovani e anche per i bambini 3
Downhill, dall’inglese “giù per la collina”, è uno sport che si pratica con la mountain bike, di cui rappresenta una variante ben specifica. Il Downhill rientra tra le attività che le persone del settore definiscono “gravity”. In sostanza, si fa leva sulla forza di gravità come forza motrice, utilizzando discese e percorsi non in rettilinei. La velocità è un punto cardine di questo sport; durante le discese si raggiungono anche gli 80 km orari e per questo motivo per praticare questo sport ci vuole equilibrio e resistenza.
Anche se molti tendono a considerare questo sport come qualcosa di estremo e pericoloso, il Downhill è un’attività che, se affrontata con coscienza e con tutte le precauzioni del caso, si trasforma in un ottimo modo per stare a contatto con la natura e all’aria aperta. E questo non riguarda solo gli adulti; anche i più piccoli, sempre con attenzione e percorsi adatti a loro, posso mettersi alla prova con questo sport.
La storia
Il Downhill nasce negli Stati Uniti, negli anni ’70, da un gruppo di giovani che hanno deciso di acquistare alcune biciclette malandate, di quelle utilizzate dai postini americani, per intenderci, e usarle per lanciarsi in discesa lungo il monte Tamalpais. Immediatamente questo tipo di bicicletta, a differenza di tutti gli altri modelli da strada, si è rivelata subito molto resistente e questo ha portati i ragazzi a capire che per usare la bicicletta lungo percorsi più accidentati rispetto alla strada tradizionale era necessario costruire un modello che rispettasse determinate caratteristiche.
Perché questo sport si affermasse, ovviamente, è dovuto passare del tempo. In quegli anni si era ancora lontani dalla nascita della mountain bike e, probabilmente, furono proprio quei ragazzi a lanciare le basi per la costruzione di un modello di biciletta che rispettasse determinate caratteristiche, come la bicicletta sportiva.
La bicicletta per praticare il Downhill
Il Downhill si pratica con una bicicletta che corre lungo una discesa che può variare dai 2 ai 5 chilometri; il percorso è piuttosto ripido e si caratterizza per gli ostacoli, naturali o artificiali, che si trovano lungo il percorso, come rocce, gradoni o radici di alberi.
Il mezzo che si usa per praticare questo sport è una bicicletta che ha un telaio molto robusto, un manubrio largo, per garantire un maggiore controllo, e molto stabile. La bicicletta è leggera e agile, dal momento che viene usata in velocità, e permette di effettuare accelerazioni e frenate in modo rapido. È fornita di freni a disco idraulici e di rapporti per trasmissione configurati in modo tale da riuscire a sostenere la velocità della corsa.
Una variante di questo sport è la Downhill Marathon, una competizione in cui i partecipanti scendono lungo un percorso partendo però tutti insieme e procedendo verso il fondo. Questo genere di gara si svolge in luoghi simili agli impianti sciistici o nei bikepark, anche se alle volte i bikers più esperti costruiscono da soli le piste per allenarsi e gareggiare tra di loro.
La preparazione
Pur essendo considerato uno sport estremo, per praticare il Downhill non occorre dotarsi di strutture specifiche. Basta anche solo una discesa, ripida o meno che sia, e un pizzico di spirito avventuriero. Questo sport si può praticare in via del tutto amatoriale, e in questo caso qualsiasi discesa andrà bene, oppure ci si può dedicare a questa passione anche a livello agonistico. In questo caso è necessario trovare una scuola, farsi seguire da un maestro e seguire un allenamento costante e ben strutturato.
Per diventare esperti di Downhill non basta essere amanti della bicicletta, così come non è sufficiente utilizzare tutti i giorni la bici in città. Bisogna allenarsi tra discese e salti e provare e riprovare fino a quando non si è raggiunta una certa agilità e una certa sicurezza nei movimenti. Oltre alle discese, tipici di questo sport sono anche le variazioni e le evoluzioni che, per riuscire bene, devono essere provate riprovate con una certa costanza.
La sicurezza è un aspetto fondamentale quando si pratica Downhill. La biciletta, in generale, espone molto a cadute sull’asfalto, e lo fa ancora di più quando la si usa a grande velocità per effettuare discese e salti. Oltre all’attrezzatura, di cui parleremo tra poco, è necessaria quindi una certa esperienza, frutto di lavoro costante e allenamento.
Che si tratti di una sessione d’allenamento o di una gara vera e propria, la prima regola per praticare bene il Downhill è quella di proteggere al meglio il proprio corpo nell’eventualità in cui si verifichino cadute o incidenti di varia entità. L’attrezzatura base deve essere composta da:
- Parastinchi
- Paragomito
- Guanti
- Casco di protezione
Queste protezioni sono fondamentali per rendere meno violento qualsiasi tipo di impatto anche se, considerato questo sport tra quelli estremi, è sempre da mettere in conto un contatto fisico con il suolo o un infortunio. Oltre a questo genere di protezioni, chi pratica Downhill indossa anche delle tute particolari che hanno la funzione di proteggere tutto il corpo da eventuali impatti, proprio come succede nel motociclismo.
Il costo delle protezioni può essere piuttosto alto, soprattutto se gli indumenti e gli accessori sono resistenti e di buona qualità, ma quello che conta è proteggersi il più possibile per limitare i danni nel caso di una caduta o di un contrasto. Fare Downhill senza protezioni o con accessori di protezione non adeguati o di scarsa qualità significa esporsi inevitabilmente a escoriazioni e possibili fratture, oltre a diversi traumi pericolosi.
Oltre alle protezioni, ovviamente, per praticare questo sport occorre essere in possesso della giusta bicicletta. I costi per questo tipo di bicicletta sono molto variabili e dipendono dal tipo di materiali e dalla costruzione. In genere la cifra si aggira tra i 1000 e 1500 euro per le biciclette usate, un prezzo sicuramente sopra la media ma giustificato dal fatto che per praticare questo sport è necessario avere il giusto mezzo. Se invece si opta per una bicicletta nuova, il prezzo può salire anche fino a 4000 euro.
Oltre al denaro da mettere in conto per l’acquisto della bicicletta e della giusta attrezzatura di protezione, praticare questo sport ha il suo prezzo, soprattutto se decidete di gareggiare insieme a una scuola oppure con un’organizzazione. In questo caso è necessario mettere in conto anche il denaro per gli eventuali pezzi di ricambio e l’assistenza del meccanico.
Dove si pratica
L’Europa in generale ha una grande tradizione di ciclismo ed è anche per questo motivo che questo sport nato in America non ha certo fatto fatica a mettere radici anche qui. Esiste anche un albo che riguarda il campionato mondiale di Downhill e nel quale compaiono i nomi degli sportivi più in voga al momento; il podio, per il momento, è dominato dai francesi e dagli americani, seguiti subito dopo dagli ingleso. Gli italiani, per il momento, sembrano non brillare troppo in questo sport, con un solo secondo posto conquistato nel 1993 e un terzo posto nel 1994.
Nonostante questo, l’interesse per il Downhill in Italia è molto vivo e sono tante le zone sparse su tutto il territorio dove è possibile praticare questo sport. La Valle d’Aosta è stata la prima ad aprire alle piste per il Downhill e oggi sia sulle Alpi che sugli Appennini si trovano diverse piste. Una delle località più famose è Pila, sempre in Valle d’Aosta, cui segue Bardonecchia, in Piemonte, Livigno, in Lombardia, e la Val di Sole, in Trentino. A questi luoghi si sono aggiunti poi Cortina, in Veneto, Plan de Corones, in Alto Adige, Sestola e le Valli del Cimone.
Le località, ovviamente, sono molto diverse fra loro e ognuna offre diverse esperienze sportive, in compatibilità con il territorio e con gli esperti del settore che si occupano di allestire i vari tracciati. I tracciati variano in base al livello di esperienza, anche per permettere a ognuno di seguire i propri ritmi sportivi e di procedere in totale sicurezza.
Uno sport per i giovani e anche per i bambini
Certamente uno dei meriti indiscussi del Downhill è stato quello di avvicinare i giovani appassionati di biciclette e sport estremi alla montagna e a un contesto in cui stare a contatto con la natura è fondamentale. Di conseguenza, anche il turismo estivo ne è uscito rafforzato e molti comprensori ancora oggi lavorano per l’apertura di speciali impianti di risalita necessari per portare le biciclette ad alta quota.
Per quanto riguarda i bambini, invece, questo sport può essere un buon modo, con le dovute precauzioni, ovviamente, per avvicinarli alla montagna. Anche se, come abbiamo accennato, questo sport può sembrare inizialmente pericoloso, esistono dei piccoli tracciati studiati appositamente per i più piccoli e zone in cui il Downhill è praticato insieme agli istruttori che guidano i più piccoli in totale sicurezza.