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salute bambini:meningite e fumo passivo

Smettere di fumare è un vero e proprio atto d’amore per la propria salute. Ma per le mamme, da qualche tempo, c’è anche una motivazione in più: smettere di fumare, infatti, contribuisce a difendere la salute dei bambini dalla meningite. Sembra, infatti, che il fumo passivo dei genitori contribuisca ad aumentare il rischio di far ammalare i bambini di meningite. Lo studio è stato condotto in Inghilterra, presso l’Università di Nottingham, ad opera di un gruppo di studiosi che hanno pubblicato i risultati del loro lavoro su un’importante rivista, la Bmc Public Health. I bambini esposti al fumo passivo dei genitori, quindi, possono ammalarsi di meningite con maggiori probabilità di quelli che hanno genitori non-fumatori perché respirano le sostanze tossiche che vengono fuori dalla combustione della sigaretta. Secondo gli studiosi, infatti, queste sostanze favorirebbero la formazione del meningococco, che sarebbe l’elemento che sta alla base di questa grave patologia.

La ricerca degli studiosi dell’Università di Nottingham è durata ben diciotto anni, durante i quali questi professori hanno osservato e analizzato gli effetti che il fumo passivo provoca sulla salute del bambini e le correlazioni esistenti tra le sostanze tossiche della sigaretta e lo sviluppo del batterio della meningite. Così, in questo lasso di tempo, è stato stabilito che esiste un legame tra lo sviluppo del meningococco e il fatto che i bambini piccoli siano esposti al fumo passivo. In Inghilterra, dove è stato condotto lo studio, i casi di meningite in cui è stato possibile stabilire un esatto collegamento con il fumo passivo sono circa 630 ogni anno. Il rischio poi è collegato anche con l’età: i bambini minori di cinque anni esposti al fumo passivo avrebbero il doppio delle possibilità di ammalarsi rispetto ai loro coetanei. Nei piccoli nati da donne che fumano in gravidanza e che hanno continuato anche dopo, il rischio diventa addirittura triplicato.

Salute bambini: le cause della meningite

La meningite è una infiammazione molto pericolosa delle meningi, ossia delle membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale. Le cause di questa patologia possono essere diverse. Tuttavia, la forma di meningite più pericolosa è sicuramente quella provocata dai batteri: l’emofilo B, lo pneumococco e il meningococco. Questo è senza dubbio quello più pericoloso e contro questa forma di meningite potente, i rimedi sono ancora pochi. Quando la meningite è causata da batteri come l’emofilo B è possibile fronteggiarla, almeno nei primi mesi di vita del bambino, con un vaccino che è inserito all’interno del quadro vaccinale italiano. Si tratta di un farmaco di fondamentale importanza, grazie al quale il 99% dei casi di meningite dovuta a questo batterio sono stati praticamente annullati.

La meningite, poi, può essere causata anche da meningococco. Anche per questa forma esiste un vaccino efficace che pure va somministrato, come nel caso precedente, durante i primi mesi di vita del bambino. La forma più pericolosa è quella dovuta da meningococco, che colpisce in quantità maggiore i bambini ma anche gli adolescenti. In passato, in Italia c’era un vaccino contro questa forma ma questo vaccino era solo per il ceppo C, mentre la forma più diffusa in Italia è quella legata al ceppo B. Nel gennaio 2013, tuttavia, l’Agenzia europea del farmaco, ha approvato anche il vaccino contro la meningite da meningococco di tipo B.

Salute bambini: i sintomi della meningite

Spesso la meningite inizia in modo subdolo e presenza sintomi assai simili a quelli dell’influenza. Tra i sintomi principali, infatti, ci sono febbre e mal di testa. Per questo motivo, i medici spesso non sono in grado di diagnosticare in tempo la patologia e si rischia di incappare in conseguenze molto serie. Tuttavia, ci sono anche altri segnali da non sottovalutare e da tenere presenti come possibili campanelli d’allarme.

  • irrigidimento della nuca
  • vomito e nausea
  • alterazioni del livello di coscienza
  • convulsioni
  • sensibilità alla luce

Quando si nota qualcuno di questi sintomi, è assolutamente consigliabile sentire un medico.

Vietato fumare: prima e dopo il parto

Se la futura mamma è una fumatrice, durante la gestazione è assolutamente vietato di fumare o quantomeno è preferibile ridurre di molto il numero delle sigarette. Consultando direttamente il ginecologo, infatti, la futura mamma può informarsi su quali sono i metodi migliori per combattere la nicotina e mettere al sicuro la salute del proprio bambino. Quando il bimbo nasce, è fondamentale non fumare nelle sue vicinanze. Non solo è sconsigliato fumare nella stanza del bimbo ma è preferibile evitare di fumare del tutto in casa. Questo perche il catrame e tutte le sostanze che derivano dalla combustione della sigaretta non vengono eliminate tanto facilmente dalle mura domestiche. Aprire le finestre spesso e creare correnti, infatti, non è sufficiente poiché queste sostanze vanno a depositarsi anche sui tessuti andando ad incidere negativamente sul funzionamento delle vie respiratorie

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