Come aprire un make up shop

Il culto della bellezza è radicato nella nostra cultura, i mezzi per migliorarsi non bastano mai e i prodotti cosmetici spopolano. In quest’ottica aprire un make up shop rappresenta una scelta vincente, perché si tratta di un mercato in continua espansione, che vive e si alimenta delle novità offerte di continuo da tutto il mondo nel campo della cosmetica. I make up artist sono ormai gli arbitri del gusto e delle tendenze, e il costante aggiornamento della merce, unito a una buona collocazione del negozio, possono aiutare ad avviare un make up shop di successo.

Make up shop: come aprire

Aprire un make up shop

Dal punto di vista legale e amministrativo, bisogna informarsi presso la Camera di Commercio locale per capire se si può accedere a finanziamenti agevolati e qual’è la cifra necessaria per far partire l’attività. Naturalmente si tratta di cifre indicative, a meno che non si faccia ricorso a un consulente che indichi la spesa precisa tenendo conto delle specifiche caratteristiche del negozio: dimensioni e organizzazione degli spazi, quantità e tipologia di prodotti, assunzione o meno di personale.

Una volta chiariti questi aspetti e verificata la fattibilità del progetto, è il momento di individuare tutte le pratiche burocratiche necessarie per l’apertura dello shop. Con tutte queste informazioni in mano, si passa a quella che è probabilmente la parte più interessante: la scelta dei prodotti.

Quali prodotti vende un make up shop

Per cosmetici si intendono generalmente delle sostanze che si applicano sulla superficie esterne del corpo per modificarla in vario modo, per cui rientrano nella categoria anche bagnoschiuma, deodoranti, profumi oltre ai trucchi, che sono comunque i primi a venire in mente quando si parla di cosmetici.

E sono proprio i trucchi i protagonisti dei make up shop, perché gli altri prodotti si vendono più che altro nelle profumerie, non insieme al make up. Rossetti e lucidalabbra, mascara, matite per gli occhi e per le labbra, ombretti, fard, cipria, fondotinta, smalti, glitter per le labbra gli occhi e il corpo: questi i prodotti che rendono un make shop un negozio invitante, a cui non si può resistere. A maggior ragione se la varietà è ampia e di ogni prodotto si trovano versioni diverse a prezzi diversi.

Si deve puntare sulla varietà, perché più cose si espongono e più si solletica la curiosità delle clienti, invitandole a provare di volta in volta nuovi prodotti. Per ampliare ancora di più l’offerta si possono inserire anche i prodotti per i capelli, che aprono le chiavi di volta per un mondo ancora più ampio di quello del trucco.

Non esiste donna che non tenga ai capelli e ognuna ha esigenze diverse: capelli corti e lunghi, ricci lisci o mossi, tendenti al crespo o al ‘moscio’, tutti hanno bisogno di prodotti e cure specifici, senza contare elastici, cerchietti e mollette varie. C’è da uscir pazzi al momento dell’inventario, ma il gioco vale la candela.

Negozio monomarca o multimarca?

Come spesso accade, il settore si divide in due: da una parte i negozi monomarca, tipo Kiko per intenderci, dall’altra o multimarca, come ad esempio Body Shop. Nessuno è migliore dell’altro ed entrambi assicurano profitto. Nel caso del makeup shop monomarca, la scelta quasi obbligata è il franchising, perché si aderisce ad un progetto già avviato inserendosi nel mercato sulla sua falsariga.

L’offerta è comunque ampia, perché in entrambi i casi sono previsti tutti i prodotti, solo che ovviamente chi ospita più marche dovrà avere uno spazio espositivo più ampio per poter ospitare tutte le più importanti.

I negozi Kiko sono famosi per le loro dimensioni ristrette, perché ospitano solo i prodotti della linea della casa produttrice, eppure ci si trova di tutto e non è difficile trovarsi di fronte a file di clienti che arrivano fino alla porta. Si sa che entrando lì si spende e non si torna a casa a mani vuote, come del resto accade nei make up shop con una offerta più varia.

Al momento di compiere la scelta fra l’uno e l’altro tipo di negozio bisogna considerare con attenzione il tipo di impegno e il tipo e la quantità di risorse da destinare all’attività.

Personale del make up shop

Il personale è importantissimo in un make up shop. Non si tratta della commessa classica, ma di una figura più dinamica, che svolge attivamente il ruolo di consigliera, anche quando non richiesto. L’addetta alle vendite del make up shop non aspetta che le clienti chiedano indicazioni, ma si avvicina spontaneamente per illustrare le novità del negozio, gli eventuali prodotti in promozione, le offerte, “i nuovi prodotti di…” che vanno assolutamente visti.

Non deve essere insistente, ma rappresenta comunque un’arma importante per vendere tanto e bene: le più brave arrivano a diventare dei punti di riferimento per alcune clienti, quelle magari più indecise, che tendono a tornare nel negozio per avere consigli e indicazioni da quella che considerano ormai una persona di fiducia.

La bella presenza è un requisito irrinunciabile, nella misura in cui il personale funge anche un po’ da vetrina rispetto alla merce proposta: il trucco e i capelli devono dimostrare in modo palese che vengono utilizzati i prodotti del negozio, in particolare quelli appena arrivati o che si ha particolare piacere di promuovere.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, sarebbe preferibile una divisa , non troppo formale, un pantalone e una maglietta neri o blu, comunque a tinta unita, per creare l’immagine di uno staff, di cui anche il titolare del negozio può far parte, adottando la stessa divisa.

Aprire in strada o in un centro commerciale?

La collocazione è determinante per la buona riuscita di un esercizio commerciale e un make up shop non fa differenza. Tuttavia le diverse possibilità hanno anche prezzi diversi, per cui l’affitto di un negozio in strada o in un centro commerciale è ben diverso. Per quanto riguarda la strada, bisogna poi distinguere fra centro e periferia, tra strada principale e strada secondaria, perché un conto è via del Corso a Roma, e un altro è la strada di quartiere.

Nel momento in cui si redige il business plan, è bene tener presente anche questa variabile, informandosi sulle differenze di prezzo legati alla collocazione. Il caso del centro commerciale è ancora più delicato, in quanto viene garantita una maggior visibilità, ma allo stesso tempo è richiesto anche un pari esborso economico e un maggiore impegno in termini di tempo.

I negozi dei centri commerciali sono sempre aperti, anche il lunedì mattina e la domenica (secondo la normativa in tema di apertura domenicale nei vari periodi dell’anno) e con orari più lunghi, almeno fino alle 21 la sera. Si tratta di variabili di cui tener conto, insieme al fatto che i centri commerciali rappresentano sempre più dei luoghi di aggregazione per i giovani e, nel caso di un make up shop, la cosa torna decisamente utile.

Come aprire un Make up shop

  • Un kit realizzato da una azienda specializzata in nuova imprenditoria che vi consente di risolvere agevolmente tutte le difficoltà legate all’apertura di un Make up shop e decidere in tranquillità come avviare nel migliore dei modi questa iniziativa imprenditoriale. E’ una soluzione on line davvero efficace e intelligente, che vi permette di progettare, valutare, realizzare e lanciare con successo il vostro business nel campo dei negozi di cosmetici e affini.

Dove comprare la merce

La questione dell’acquisto della merce è particolarmente delicata soprattutto per chi si trova a gestire un’attività commerciale per la prima volta e non sa a chi rivolgersi. Diciamo che buttarsi in una impresa commerciale senza avere un minimo di contatti è un’impresa folle, perché dai fornitori dipende in larga misura la riuscita dell’attività.

Un fornitore che ritarda nel consegnare la merce, magari in un periodo importante come il Natale, crea un danno di guadagno e d’immagine al negozio.

La soluzione migliore, in mancanza di contatti pregressi, è crearsi un ventaglio di opportunità: un giro di grossisti e di distributori per stock, e un mercato degli outlet specializzati nel settore, così da avere più possibilità.

Grossisti di cosmetici e loro siti internet

Per quanto riguarda i grossisti, può essere utile sapere che esistono dei siti con l’elenco completo dei grossisti suddivisi per categoria

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
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5 Commenti

  1. Pietro Perna
  2. Giovanni Lattanzi
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