Diventare animatore sociale

Quella dell’animatore sociale è una delle professioni più ricercate nell’attuale mercato del lavoro, in quanto riesce ad inserirsi perfettamente sia nell’ambito sociale che sanitario e con diverse tipologie di utenti. Ma cosa bisogna fare per diventare animatore sociale?

Come diventare animatore sociale

Un settore in crescita: l’animazione sociale

In un momento di grande crisi economica, dove tante professioni si stanno perdendo, l’animatore sociale può ancora contare su una discreta possibilità di inserimento lavorativo, grazie alla versatilità della sua professione e della sua qualifica. Infatti per diventare animatore sociale bisogna seguire un apposito corso e quindi dimostrare, attraverso il rilascio del titolo, di possedere i requisiti idonei ad intraprendere questa professione . Per prima cosa diciamo che la figura dell’animatore sociale spesso viene confusa con quella dell’animatore di villaggi vacanze, in realtà anche se lo scopo potrebbe sembrare lo stesso, quella dell’animatore sociale è una professione molto più complessa in quanto esso si troverà spesso a lavorare con utenza disagiata o problematica. Ma vediamo innanzitutto quali corsi seguire per diventare animatore sociale e poter iniziare subito a lavorare.

La scelta del corso per diventare animatore sociale

Ad oggi non esiste un titolo di studio (che sia diploma o laurea) che abiliti a diventare animatore sociale, ma esistono invece dei corsi e delle qualifiche (soprattutto regionali) che vi permetteranno di intraprendere regolarmente tale professione. Nel mercato della formazione, di corsi per diventare animatore sociale ve ne sono tantissimi ; tuttavia, un corso di studi che si rispetti deve trattare alcune particolari materie che vi permettano di acquisire conoscenza e competenza in queste aree:

  1. socio-psico-pedagogica (sociologia, pedagogia, psicologia)
  2. socio-sanitaria (nozioni di pronto soccorso ed anatomia)
  3. legislativa (diritto sociale, deontologia e tutela della privacy)
  4. comunicazione verbale e non verbale (conoscenza della postura, tono della voce…)
  5. artistica e creativa (clown terapia, laboratori di pittura…)

I corsi, possono essere erogati da strutture pubbliche oppure da organizzazioni private come ad esempio scuole di formazione o cooperative e possono arrivare fino ad un massimo di due anni e/o 1000 ore; essi prevedono sempre un esame finale ed un tirocinio presso una struttura convenzionata. Si può iniziare a seguire un corso per diventare animatore sociale subito dopo il diploma oppure iscriversi ad un corso di laurea (ideale sarebbe scienze dell’educazione) e poi seguire un corso di specializzazione in animazione sociale.

Dove lavora un animatore sociale?

Una volta ottenuto il titolo di animatore sociale, dove si può lavorare? A tale proposito, diciamo che l’animatore sociale con qualifica, trova impiego in tanti settori, dalle strutture pubbliche (attraverso concorsi presso asl, ospedali pediatrici) a quelle private (case famiglia, comunità per disabili, centri diurni, rsa…). Il suo impiego è molto richiesto, in quanto l’animatore è una figura importantissima in tutti i settori del mondo sociale, sanitario ed assistenziale. Tra le competenze a lui richieste, oltre che quelle formative è necessario che un animatore sociale abbia molta pazienza e creatività e che sia in grado di rapportarsi con le diverse tipologie di utenti (anziani, minori in difficoltà, disabili). Con questi, dovrà essere in grado di organizzare e creare tante attività, quali: laboratori artistici, spettacoli teatrali, attività ludiche, momenti musicali e danzanti, corsi di cucina, giardinaggio e così via. Ma ciò che distingue un animatore sociale da un qualsiasi altro animatore (per esempio quello del settore turistico), è la sua capacità di valutare attentamente le competenze residuali di ogni utente e quindi creare dei programmi animativi individualizzati. Infatti l’ obiettivo finale del suo lavoro è quello di stimolare e/o migliorare le capacità residue di ogni paziente e di ottenere dei cambiamenti significativi sia nella sfera fisica (per esempio se si lavora a contatto con i disabili) sia nella sfera psichica (per esempio con pazienti psichiatrici…).

In sintesi chi decide di diventare animatore sociale, dovrà innanzitutto fare un’attenta valutazione nelle proprie competenze umane e poi vagliare attentamente le diverse proposte formative disponibili sul mercato.

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
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