Come aprire un ostello
C’è chi, albergatore da generazioni, non esita a proseguire con l’attività di famiglia e chi, invece, cavalcando l’onda del successo che i B&B hanno avuto, e hanno tutt’ora, in tutta Europa, decide di adibire la propria grande casa per svolgere un’attività di questo tipo. Ma c’è un altro genere di soluzione di viaggio, certamente più economica e presa in considerazione da viaggiatori che, senza troppe pretese, cercano un alloggio semplice per passare una notte o due quando sono in viaggio.
L’ostello è una struttura molto simile all’albergo, con la differenza che al suo interno alcuni spazi, come la zona cottura o il bagno, vengono condivisi con gli altri ospiti, a differenza dell’hotel dove invece, prenotando una stanza, si ha diritto a usufruire di un bagno privato.
La concezione di ostello è molto antica e affonda le sue origini nel Medioevo, quando lungo le vie più trafficate e frequentate dai commercianti, dai viandanti e dai pellegrini, sorgevano delle strutture in genere gestite da ordini religiosi che davano ospitalità ai viaggiatori di passaggio. Un tempo, infatti, i viaggi erano molto lungo e venivano intrapresi a piedi, o cavallo, e trovare un punto di ristoro durante il viaggio era molto importante per i forestieri.
Nel XX secolo, invece, l’ostello si evolve nella sua concezione grazie a un’idea di Richard Schirrmann, un maestro che decise di trasformare le aule delle scuole che non venivano utilizzate in ampie camerate da mettere a disposizione durante le vacanze estive. Nel 1912 nasce l’“Ostello della Gioventù”, ristrutturato nel castello di Altena, in Germania.
Questo evento fu molto importante per la concezione moderna degli ostelli, che da allora sorsero come strutture simili agli alberghi, ma in versione più economica per permettere soprattutto ai giovani di viaggiare senza spendere troppo denaro. Da quel momento, e ancora oggi il fenomeno non accenna a diminuire, gli ostelli sono considerati una delle soluzioni più praticate da giovani in viaggio lungo l’Europa, sempre alla ricerca di un contesto moderno ed economico in cui alloggiare.
Qualche mito da sfatare
Nell’immaginario comune gli ostelli sono considerati come soluzioni di serie B, rispetto a un hotel o a un B&B e spesso sono visti come strutture fatiscenti, poco curate e dall’igiene molto scarsa, ma questo è solo uno dei tanti pregiudizi che aleggiano su questa tipologia di struttura.
Certo, così come è possibile trovare un albergo fatiscente e poco curato è possibile anche imbattersi in un ostello decisamente poco raccomandabile dal punto di vista dei servizi interni, ma questo non vale per tutti e fare di tutta un’erba un fascio potrebbe farvi escludere a priori una soluzione che invece potrebbe rivelarsi perfetta per le vostre esigenze.
Esistono infatti ostello molto belli dal punto di vista estetico e architettonico e strutture che offrono tanti altri servizi, soprattutto se si tratta di ostello che sorgono nelle grandi città, come l’apertura del bar e della cucina dell’ostello al pubblico. Non è raro, quindi, trovare un ostello che offra un modesto ma ben servito servizio per pranzare o per fare un brunch o una struttura che organizzi altri tipi di attività, come la proiezione di film o l’organizzazione di tornei sportivi aperti anche a un pubblico che non è necessariamente lo stesso che alloggia nell’ostello.
Proprio per questo motivo, sono molte le persone che sognano di aprire un ostello, per essere sempre a contatto con una realtà giovane e dinamica e, ovviamente, anche internazionale, perché questo genere di soluzione è molto gettonata da studenti e ragazzi di tutto il mondo, che spesso preferiscono risparmiare sul viaggio optando proprio per una soluzione come l’ostello. Ma cosa bisogna fare per aprire un ostello? Quali sono le informazioni che bisogna conoscere per lanciarsi in questa nuova avventura. Eccovi allora tutte le risposte del caso.
Cosa fare per aprire un ostello
Per prima cosa iniziamo a capire che cos’è un ostello, come si configura la struttura che lo ospita e a quali caratteristiche deve rispondere per considerarsi a norma di legge. L’ostello è una struttura che dispone di diverse stanze, ognuna delle quali è attrezzata con diversi letti. Nello spazio si trovano poi gli spazi comuni, come la cucina, il salotto e il bagno. Una sorta di casa, insomma, che costa meno perché condivisa con altre persone. Per questo motivo l’atmosfera che si crea negli ostelli è sempre molto informale e familiare tra gli ospiti.
Se avete in mente di aprire un ostello, avrete certamente bisogno di alcuni spunti fondamentali da cui partire.
La posizione, per esempio, è fondamentale, proprio come è importante il luogo in cui sorge qualsiasi esercizio commerciale, dalla panetteria al ristorante. Oggi gli ostelli sorgono ovunque, in grandi o piccole città, ma è sempre bene fare una sorta di censimento prima di muoversi, per capire soprattutto come un’ipotetica clientela potrebbe reagire alla novità.
Se una città piccola ha già uno o due ostelli, forse è il caso di puntare altrove, dal momento che pochi ostelli bastano in un territorio piccolo per soddisfare le esigenze dei diversi viaggiatori. Se invece optate per una grande città, questo problema non si pone, mentre in un luogo particolarmente isolato, ma vicino ad attrazioni di diverso genere, potrebbe rivelarsi per voi una buona occasione di avviare un’attività di gran successo.
Prima di aprire un ostello, così come vale anche per tutti gli altri esercizi commerciali, è necessario conoscere la normativa in merito. In questo caso, la normativa varia da regione a regione e, in Italia, alcune regioni non prevedono nel loro ordinamento l’ostello come struttura ricettiva. In questi casi, se non volete cambiare la regione in cui svolgere la vostra attività, sarà necessario cambiare il nome della struttura.
Per aprire un ostello è necessario poi rispettare alcune regole, che riguardano i metri quadri della struttura, il numero di bagni presenti al suo interno e la somministrazione degli alimenti nell’angolo cucina ed è importante essere in regola con tutti questi aspetti per evitare problemi e sanzioni future che potrebbero essere anche molto salate. L’esercizio all’interno degli ostelli fa riferimento alla legge 135/2001 che disciplina il turismo. Prima di avviare la vostra attività, come sempre in questi casi, è utile dirigere un buon business plan che comprenda almeno i 3 o 4 anni futuri dell’attività; in questo modo sarà possibile stilare eventuali previsioni e capire se dal punto di vista economico l’attività potrebbe essere conveniente o meno.
Se il progetto di quest’attività offre buoni margini di imprenditorialità, la mossa successiva sarà passare dalla teoria alla pratica. Si dovrà quindi iniziare dai permessi e dalle autorizzazioni, dopo aver studiato come funzionano la legislazione locale, e si potrà cominciare con eventuali finanziamenti, ristrutturazioni o costruzioni ex novo.
La progettazione dell’ostello
Questa fase è molto importante e consiste in un’attenta pianificazione di quelli che sono i servizi che i vostri clienti richiederanno. Non può mancare, in questa fase, nemmeno la pianificazione di uno staff formato e qualificato che vada a coprire tutte le fasi di gestione dell’ostello. Puntare sui giovani potrebbe rivelarsi un’ottima scelta, non solo per creare nuovi posti di lavoro per un target troppo spesso escluso dal mondo del lavoro, ma anche perché l’ostello, di per sé, è un ambiente giovane e dinamico e la presenza di uno staff che incarna perfettamente queste caratteristiche non può che giovare all’immagine della struttura.
Per gestire al meglio l’intera produzione è necessario affidare a ognuno compiti precisi, da svolgere con la massima professionalità e cordialità nei confronti dei clienti. Preparatevi ad affidarvi a collaboratori seri e volenterosi che si dedichino con precisione alle pulizie, aspetto molto importante, all’accoglienza dei clienti e all’assistenza per la soluzione di qualsiasi problema durante la permanenza degli ospiti, come piccole riparazioni e aiuto in loco per eventuali spostamenti.
La promozione e l’inaugurazione
E adesso che è tutto pronto, come fare in modo che l’attività parta con il piede giusto? Innanzitutto bisogna farsi conoscere e arrivare a quel target di persone che potrebbero accogliere con entusiasmo la notizia che proprio in quel luogo si è aperto un nuovo ostello. I giovani devono essere il primo target di riferimento, ma non dimenticatevi nemmeno che anche persone più adulte non disdegnano l’ostello come soluzione per i propri viaggi.
Preparate dei volantini ben fatti e curati sotto l’aspetto grafico e non siate timidi; distribuiteli ovunque senza dimenticare di contattare uffici del turismo e pro loco che possono aiutarvi a fare un po’ di promozione al momento di dispensare informazioni ai turisti. E non dimenticate di preparare una bella pagina Facebook e di curarla in ogni suo aspetto per puntare sui giovani che, proprio attraverso Facebook, verrebbero a conoscenza della vostra nuova attività. Per tutto il resto, c’è sempre il passaparola e vedrete che alla lunga il duro lavoro viene sempre ripagato!