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L’importanza della manutenzione pneumatici

Occorre tenere conto, in primo luogo, che abbiamo a che fare con una superficie tutto sommato ridotta: insomma, la parte di pneumatico che entra in contatto con la strada è poco più grande di una mano. Da questa minuscola superficie dipendono, oltre alla stabilità della vettura, anche comodità e risparmio di carburante.

Massima attenzione alla loro cura

La manutenzione pneumatici, insomma, è indispensabile per poter contare su prestazioni ottimali su strada. L’attenzione richiesta è massima: perché lo pneumatico assorbe ogni tipo di ostacolo che incontra sul manto stradale, e sostiene un quarto del carico di un veicolo che pesa circa duecento volte di più.

Inoltre, esso trasferisce dalla macchina alla strada tutte le sollecitazioni provenienti dal conducente, eseguendo i suoi ordini, e quindi accelerando, sterzando e frenando secondo le sue azioni.

Manutenzione pneumatici: primo controllare il battistrada

Il primo passo per eseguire una corretta manutenzione pneumatici, quindi, consiste nel controllare con costanza l’altezza della scultura dei loro battistrada, avendo cura di sostituirli quando risultano usurati.

Quando lo spessore del battistrada è inferiore a 1.6 millimetri, significa che è arrivato il momento di cambiarlo: solo così sarà possibile evitare spiacevoli sorprese, garantire la propria sicurezza e quella degli altri automobilisti, godendo del massimo livello di aderenza e trazione.

Gli indicatori di usura

Nella maggior parte degli pneumatici moderni, per altro, sono presenti specifici indicatori di usura, che si trovano proprio a un’altezza di 1.6 millimetri in corrispondenza degli intagli più importanti. Lo stato del battistrada è fondamentale perché la sua aderenza sul manto stradale condiziona lo spazio di frenata, e inoltre, quando piove, i suoi canali drenano l’acqua che scorre sotto lo pneumatico, favorendo il controllo dell’automobile.

Evitare l’aquaplaning

Non solo: tanto più elevata è l’altezza della scultura del battistrada, tanto più sarà elevata la quantità di acqua dispersa dallo pneumatico, con conseguente diminuzione del pericolo di aquaplaning.

Controllare la pressione

Non va dimenticato, poi, che le prestazioni delle gomme dell’auto vengono prolungate nel tempo da operazioni di manutenzione pneumatici regolari che includono il controllo della pressione. Essa deve essere monitorata ogni mese: una pressione corretta delle gomme, infatti, le protegge da una precoce usura e, nei casi più gravi, da danni irreparabili alla struttura interna, oltre a diminuire il rischio di perdere il controllo della macchina.

Attenzione alle forature

La pressione deve essere tenuta sotto controllo perché sono numerose le cause che possono portare a una sua diminuzione: per esempio, piccole forature dovute dalla dispersione naturale dell’aria attraverso i componenti della gomma, o una riduzione improvvisa della temperatura esterna.

È importante ricordarsi di controllare la pressione degli pneumatici (e anche della gomma di scorta), se possibile a freddo (cioè con gli pneumatici che non abbiano percorso più di tre chilometri a velocità moderata, o meglio ancora fermi da due ore). La pressione deve essere controllata anche prima di intraprendere un viaggio lungo, anche perché la pressione corretta permette di risparmiare carburante. Quando si fa manutenzione pneumatici ricordarsi della gomma di scorta: sempre gonfia

I danni di una pressione troppo bassa

Mentre una pressione troppo bassa fa sì che il rischio di danneggiare gli pneumatici aumenti sensibilmente, una pressione troppo alta può usurarli rapidamente, riducendone la durata di almeno 10mila chilometri.

Un suggerimento per controllare la pressione in maniera ottimale: nel caso in cui gli pneumatici vengano controllati a caldo, è necessario aggiungere tre decimi di bar alla pressione che viene rilevata. In ogni caso, è sempre sconsigliato sgonfiare uno pneumatico a caldo.

Come sapere qual è la pressione giusta

Attenzione: sullo pneumatico solitamente non è segnata la pressione raccomandata, ma la massima pressione di gonfiaggio che può essere raggiunta. Viceversa, la pressione raccomandata si trova o nel libretto d’uso della macchina, o nello sportello del serbatoio, o nel vano portaoggetti collocato di fianco al sedile del conducente, o sulle etichette attaccate sulla portiera destra. In sostanza, essa deve essere prescritta da chi ha costruito l’automobile.

Equilibratura

Un altro parametro da tenere sotto controllo, nell’ambito della manutenzione pneumatici, riguarda l’equilibratura: un’equilibratura corretta, infatti, elimina le vibrazioni, e quindi interviene nell’impedire una precoce usura degli pneumatici. Non solo: essa protegge i cuscinetti, il sistema di sterzo e le sospensioni dell’automobile.

Vibrazioni fastidiose

Se una ruota risulta non bilanciata (significa che un’area è più leggera o più pesante del resto) provoca vibrazioni fastidiose, un’usura precoce e irregolare del battistrada e dei componenti della parte anteriore, e in generale sollecitazioni maggiori. Per questo motivo è utile e raccomandato far effettuare l’equilibratura delle ruote quando si procede alla sostituzione di uno pneumatico, da eseguire con contrappesi di bilanciatura appropriati.

Assi e ruote allineati

Allo stesso modo, una garanzia di sicurezza è rappresentata dall’allineamento corretto di assi e ruote: esso permette di risparmiare carburante, proteggere le gomme da un consumo eccessivo e assicurare una tenuta di strada perfetta. La tenuta di strada, infatti, in caso di ruote non allineate o errata geometria delle sospensioni, viene compromessa, così come la sicurezza di chi sta a bordo.

Quando ispezionare le gomme

È consigliabile eseguire un’ispezione sull’allineamento nel caso in cui si noti un’usura considerevole delle gomme, dopo essere entrati in contatto con un marciapiede o dopo aver percorso una strada con buche profonde.

Cura dei pneumatici posteriori

Particolare attenzione – poi – nella manutenzione pneumatici deve essere riservata ai posteriori: essi, infatti, non sono connessi con il volante, e ciò significa che quando si guida non si è in grado di verificarne l’aderenza.

Per questioni di sicurezza, è sempre consigliabile montare gli pneumatici in migliore stato sull’asse posteriore, così che il rischio di perdita di controllo sia ridotto al minimo (soprattutto in condizioni di asfalto bagnato), e percorrendo le curve strette o durante le frenate di emergenza il veicolo possa essere controllato più efficacemente; inoltre, così facendo, sia con trazione posteriore che con trazione anteriore la tenuta di strada è migliore.

Differenze tra gomme anteriori e posteriori

Attenzione, inoltre, a quando si inverte la posizione delle gomme sulla macchina: spesso, infatti, è previsto che sull’asse anteriore e sull’asse posteriore le gomme abbiano un livello di pressione differente.

Manutenzione pneumatici: valvole e cappucci

Un aspetto spesso sottovalutato nella manutenzione pneumatici è quello delle valvole, dei cappucci e dei loro componenti: si tratta di elementi solitamente realizzati in gomme, che quindi tendono a deteriorarsi con una certa facilità nel corso del tempo. La loro sostituzione rappresenta una spesa decisamente limitata, che però è indispensabile per proteggere le gomme (oltre che l’incolumità di chi sta a bordo dell’automobile).

La tenuta dell’aria

Non tutti sanno, infatti, che lo stelo usurato di una valvola alle alte velocità può piegarsi per colpa della forza centrifuga, facendo sì che l’aria fuoriesca. Il cappuccio della valvola, a sua volta, serve a evitare che particelle di sporco o polvere entrino in essa, e inoltre costituisce il più importante mezzo di tenuta dell’aria. La durata dello pneumatico, quindi, viene prolungata se si tengono cappucci e valvole in buono stato.

Come conservare gli pneumatici

Quando si parla di manutenzione pneumatici, poi, occorre fare riferimento anche alla loro movimentazione e conservazione quando non vengono impiegati (per esempio gli invernali che vengono sostituiti a inizio primavera). Essi, infatti, possono subire danneggiamenti anche quando non vengono usati.

Attenzione alle scintille

Per esempio, a meno che non siano gonfiati e montati, essi non dovrebbero mai essere posizionati in linea orizzontale per troppo tempo, e inoltre non dovrebbero essere collocati al di sotto di altri oggetti. Un altro suggerimento è quello di evitare di conservare le gomme vicino a corpi incandescenti, a fiamme o materiali in grado di provocare scariche elettriche e scintille (per esempio un carica-batterie).

Precauzioni per una buona conservazione

In sostanza, gli pneumatici (che devono essere sempre maneggiati indossando guanti di protezione) devono essere conservati lontano da oggetti che potrebbero bucarli (per esempio schegge di legno o punte di metallo), da solventi, sostanze chimiche o idrocarburi che potrebbero modificarne la struttura; vanno tenuti, inoltre, in un locale asciutto e areato, al riparo dalle intemperie ma anche dalla luce diretta dei raggi del sole.

Riparazione della gomma forata

Fare buona manutenzione pneumatici, poi, vuol dire anche ripararli quando ve n’è bisogno. In questo caso è necessario – ovviamente – rivolgersi a uno specialista, che si occuperà di ispezionare l’interno della gomma dopo averla estratta dalla ruota. Uno specialista è in grado di verificare i danni interni che – quando la gomma si trova sulla ruota – non è possibile notare.

Affidarsi a un gommista qualificato

Egli, dunque, può controllare che lo pneumatico sia rimontato in maniera corretta, che le sue condizioni interne siano ottimali, che non vi siano danni, che tutte le procedure necessarie a assemblare, gonfiare ed equilibrare le gomme siano rispettate, che le valvole siano sostituite, che la pressione dello pneumatico sia adeguata ai valori indicati dal costruttore dell’automobile, e che il codice di velocità, le dimensioni, la capacità di carico e la struttura corrispondano ai requisiti di legge e alle prescrizioni del costruttore.

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