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Come disdire il canone rai

Come disdire il canone Rai

Il canone Rai è uno degli argomenti che destano maggior discussione, a partire da orientamento polito e idee in merito al sistema radiotelevisivo italiano. Ma quello che crea veramente dibattito, e che pare continuerà a farlo anche in futuro, è la modalità di pagamento del canone e, ancora di più, chi è tenuto a pagarlo e perché e chi invece non è obbligato a farlo e per quale motivo.

Nel 2015 il Senato ha approvato, nella Legge di Stabilità 2016, le nuove modalità di pagamento e le relative modifiche al canone Rai: il nuovo importo da pagare sarà di 100 euro e si pagherà in dieci rate mensili, tra gennaio e ottobre, addebitate direttamente sulla bolletta dell’energia elettrica.

Tutte le persone detentrici di un apparecchio elettrico, attraverso il quale è possibile ricevere trasmissioni televisive, o di un apparecchio televisivo, sono tenute al pagamento di questa tassa. Sono esclusi i possessori di pc, tablet o smartphone, a meno che non siano dotati di sintonizzatori tv. Tuttavia, non tutti sono tenuti al pagamento del canone Rai. Facciamo quindi un po’ di chiarezza.

Chi, alla data 1 gennaio 2016, non è titolare di abbonamento Tv o non detiene nessun apparecchio televisivo, ha diritto a non pagare il canone. Per farlo, però, è necessaria inviare una dichiarazione sostitutiva, che accerti la non detenzione di alcun apparecchio televisivo, direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Questa dichiarazione, ovviamente, deve essere veritiera e lo Stato si riserva il diritto di punire, con responsabilità penale, le persone che emettono false dichiarazioni, al fine di scoraggiare furbi ed evasori. Tale dichiarazione ha validità annuale e le persone che non sono tenute al pagamento del canone devono rinnovarla ogni anno.

Non sono solo queste persone a essere esenti dal pagamento del canone Rai; ci sono infatti anche altre tipologie di utenti che lo Stato esonera dal pagamento di questa tassa. Per semplificare le cose, e a scanso di equivoci, ecco un prospetto che illustra molto bene quali sono le categorie di persone, oltre a quella appena citata, che sono esenti dal pagamento del canone Rai:

  • Persone di età pari o superiori ai 75 anni che abbiano un reddito annuale minore di 8000 euro
  • Possessori di seconda casa (il canone si paga solo sulla prima abitazione)
  • Proprietari di immobili dati in locazione (in questo caso, è il l’inquilino, a cui saranno intestate le utenze, a doversi fare carico del pagamento del canone).
  • Militari che vivono in ospedali militari, case del soldato e sale convegno
  • Diplomatici e personale NATO
  • Imprese che vendono o riparano televisori

La disdetta può essere inviata mediante raccomandata oppure richiesta direttamente on line tramite apposito servizio. La disdetta ha il costo di 8,47 euro per raccomandate senza busta e di 12, 57 euro se la raccomandata è prioritaria, con la consegna che avviene in un giorno lavorativo. Questa modalità è particolarmente consigliata nel caso in cui si abbia particolare urgenza a risolvere questa pratica.

È bene ricordare anche che, secondo quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2016, sono ammesse a decorrere dal 2016 solo le dichiarazioni sostitutive per non possesso tv. Per qualsiasi dubbio e in caso vogliate ricevere maggiori informazioni sul canone Rai e sulle modalità di pagamento e di disdetta potete consultare la pagina web della Rai, alla sezione Abbonamenti.

La pagina contiene tutte le informazioni necessarie che riguardano abbonamenti e disdette e contiene inoltre una sezione aggiornata con tutti i cambiamenti dal punto di vista normativo che hanno interessato la gestione del canone Rai. In aggiunta, potrete anche consultare l’apposita sezione dedicata alle domande più frequenti degli utenti e degli abbonati.

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Milena Talento6 Aprile 2023

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