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Rischi e pericoli della dieta vegetariana
Per i nostri nonni era relativamente semplice: era grasso che colava se si riusciva a mettere sotto i denti un pezzo di carne una volta a settimana, e questo era così sempre, a meno che non si fosse stati estremamente benestanti. Oggi invece conosciamo i pericoli di un consumo eccessivo di questo alimento, e magari spinti da questo decidiamo di cambiare alimentazione: ma quali sono i rischi e pericoli della dieta vegetariana? Ve ne sono davvero? Dunque, in realtà non è semplicissimo rispondere a questa domanda. Sicuramente una dieta vegetariana bilanciata, in cui sono presenti sia i macro sia micronutrienti essenziali, è meno dannosa di quello che potrebbero essere altri approcci alimentari attualmente molto in voga, come ad esempio una dieta vegana fai da te. Il concetto chiave da capire comunque è che un periodo di vegetarianesimo in sé non dovrebbe fare male, a patto che a nutrirsi in questo modo sia una persona adulta perfettamente sana. Abbiamo parlato non a caso di “periodo”: una dieta vegetariana seguita troppo a lungo e soprattutto non scritta da un medico nutrizionista ma magari presa da internet o da qualche rivista infatti può comportare dei rischi seri per la salute. A lungo andare infatti si manifestano spesso delle carenze: calcio, zinco, vitamina B12 ed altri oligoelementi infatti latitano se ci si nutre esclusivamente di verdure, e possono dunque sopraggiungere sintomi fastidiosi come nausea, anemia o altro che se non trattati possono sfociare in vere e proprie malattie, anche gravi.

Categorie di persone in cui questa dieta è particolarmente sconsigliata

Dobbiamo poi specificare che i rischi e pericoli della dieta vegetariana variano a seconda di chi è a nutrirsi in cotal modo. Se per un maschio sano giovane non dovrebbero esserci grossi problemi – a patto di integrare i nutrienti di cui sopra – il discorso è completamente diverso per altre categorie di persone. L’organismo in crescita dei bambini e degli adolescenti oppure quello di una madre in gravidanza, organismi i quali necessitano a maggior ragione di ferro, vitamine e proteine in ingenti quantità, non si gioverebbero assolutamente di una dieta vegetariana. Al massimo potrebbe essere seguita una dieta “progettata” da un nutrizionista in cui dovrebbero essere presenti moltissimi integratori, ma ci si dovrebbe comunque sottoporre ogni tanto a delle analisi mediche per capire in tempo se si sta andando incontro a qualche carenza. Esistono poi altri rischi, oltre a quelli già detti? In realtà sembra di si: uno studio effettuato dall’Università di Graz, in Austria, avrebbe dimostrato una cosa piuttosto importante. Rinunciare del tutto alla carne – e ai suoi piaceri, aggiungiamo noi – pare aumentare di ben il 50% il rischio di cancro ed aumenterebbe anche l’incidenza di ansia, depressione, allergie ed infarto. Ovviamente si tratta di risultati da confermare con altri studi, condotti magari su campioni più ampi e rappresentativi, ma noi della redazione ci sentiamo di dirvi che, forse, questo era prevedibile: ogni dieta che non sia bilanciata è destinata a fare male, invariabilmente, alla salute.

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