Skip to main content

Caratteristiche fisiche della brasilianite<7h2>

La brasilianite ha origine da pegmatiti caratterizzati dall’ampia presenza di fosfato. Dal punto di vista cromatico, la brasilianite può essere anche incolore ma, spesso, assume una colorazione che va dal giallo al giallo-verdastro e al verdastro. Ha una lucentezza vitrea, un’ottima brillantezza ed una trasparenza variabile da translucida a trasparente. Presenta un abito cristallino prismatico, da tozzo ad allungato, con la presenza di facce striate. Ha un pleocroismo nemmeno troppo accennato. Dunque, il cambio di tonalità è debole e non troppo evidente. Solitamente, la brasilianite si trova scomposta in granuli irregolari mentre è rara la presenza della forma massiva. La brasilianite ha una densità variabile tra i 2,98 e i 3,2 g/cm3 mentre mostra una durezza di 5,5 sulla scala Mohs. Si sfalda perfettamente lungo una direzione. Si dice, infatti, che la sua frattura sia concoide. La brasilianite presenta una dispersione di 0,014. Alcuni cristalli di brasilianite possono raggiungere anche i 12 cm di lunghezza. Se viene sottoposta ad un processo di riscaldamento, la brasilianite perde il suo colore giallo ad una temperatura di circa 200 °C mentre diventa addirittura incolore a 300 ° C. Essa viene spesso confusa, per via del suo colore, con altre gemme preziose come il topazio, il berillo, il quarzo e l’apatite. In alcuni casi, soprattutto se viene analizzata in maniera superficiale, può essere scambiata anche con un’altra gemma, ovvero l’ambligonite. In realtà, sia l’ambligonite che la brasilianite hanno delle caratteristiche in comune. Solo dal punto di vista ottico è possibile conoscere la differenza tra le due gemme. Infatti, la brasilianite è biassica positiva, al contrario dell’ambligonite che, invece, è biassica negativa. Pur essendo uno dei fosfati più duri presenta una durezza non molto alta che va ad incidere in maniera negativa sul suo valore, se paragonata con gli altri minerali che fanno parte dell’elenco delle pietre preziose. La brasilianite è il fosfato che ha più importanza per quanto riguarda le pietre semi-preziose. In ogni caso, il suo valore risulta essere comunque apprezzato per diversi motivi. In primis, per il colore che le permette di assumere una grande lucentezza. Inoltre, va considerato il fatto che, essendo stato rinvenuto da nemmeno un secolo, la brasilianite rappresenta ancora una novità anche dal punto di vista commerciale. La brasilianite rientra tra le gemme preziose e viene sottoposta al taglio affinché possa essere utilizzata nei lavori dei gioiellieri e possa assumere un valore importante sia economicamente che esteticamente. La brasilianiste è un pezzo molto ricercato dai collezionisti e, infatti, viene spesso venduto come pezzo di collezione mineralogica.

Per quanto riguarda il suo uso quotidiano, la brasilianite, essendo piuttosto fragile, si dimostra sensibile sia agli urti che ai graffi. Per questo motivo, è necessario fare molta attenzione al luogo in cui viene posizionata perché potrebbe rovinarsi.

Genesi e giacimenti di brasilianite

I principali giacimenti di brasilianite si trovano in Brasile anche se ce ne sono alcuni anche negli Stati Uniti, in particolare negli Stati del New Hampshire e del Maine. In Brasile i giacimenti si trovano nel Minas Gerais (tra l’altro il luogo dove è stato scoperto per la prima volta questo minerale), a Paraiba, nel Rio Grando de Norte ad Espirito Santo. Sono stati rinvenuti dei giacimenti di brasilianite in Argentina, in Canada ed in Namibia. Furono i mineralogisti Anderson e Pough ad assegnare tale nome a questa gemma preziosa che, sebbene sia stata scoperta relativamente tardi, rappresenta un minerale importante soprattutto nel settore delle gemme e del collezionismo.

La storia della brasilianite è davvero curiosa ed interessante. Quando, infatti, essa fu scoperta e ritrovata in maniera casuale gli scopritori erano sicuri che si trattasse non di un nuovo minerale, bensì di un deposito di minerali già esistenti e conosciuti, ovvero berillo, topazio e crisoberillo. Al dottor Pough fu affidato il compito di analizzare la brasilianite con grande attenzione e fu proprio lui a concludere che si trattava di un minerale nuovo e che nessuno aveva scoperto e conosciuto fino ad allora. Scientificamente si aveva timore, a quei tempi, di dichiarare che era stato rinvenuto un nuovo minerale ma analisi e valutazioni successive non fecero altro che confermare quello che aveva già dimostrato il dottor Pough. Insieme al dottor Handerson, Pough decise di dare il nome di brasilianite a questo nuovo minerale. Il loro voleva essere un omaggio alla nazione presso la quale era stato per la prima volta scoperto il minerale. In realtà, inizialmente l’idea dei due era quella di dare un altro nome al minerale, non brasilianite ma “brazilite”. Il problema fu che “brazilite” era un sinonimo di un altro minerale, ovvero la baddeleyite.

Curiosità sulla brasilianite

Dal punto di vista fisico si ritiene che la brasilianite possa essere molto utile per alleviare dolori cronici e mestruali. Funziona, dunque, molto bene da antidolorifico. La brasilianite aiuta, inoltre, a risolvere i problemi di insonnia e permette di addormentarsi in maniera rapida. Dal punto di vista della psiche la brasilianite può risolvere un’azione efficace per combattere non soltanto l’insonnia ma anche gli incubi e le paure. Si tratta, infatti, di un minerale che ha il grosso pregio di trasmettere emozioni e sensazioni positive come la sicurezza e la gioia. E’ una pietra in grado di emanare calore ed energia ed ha un effetto positivo sulla funzione sessuale delle donne.

Next Post
Bambini

Pannolini

Milena Talento22 Ottobre 2018
Sport

Karate

Milena Talento25 Marzo 2015

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.