Cos’è e come funziona la dieta Beverly Hills
La dieta Beverly Hills è un regime alimentare che venne proposto per la prima volta negli Stati Uniti agli inizi degli anni ’80 ed è considerata una delle prime diete “di moda” che, periodicamente, fanno la loro comparsa promettendo risultati al limite del miracoloso.
La prima versione della dieta Beverly Hills venne ideata da Judy Mazel (1943-2007), una donna americana che per gran parte della sua vita dovette lottare contro il sovrappeso. Nel 1981 uscì il suo libro, dal titolo “The Beverly Hills Diet”, che riscosse un inaspettato successo in tutti gli Stati Uniti diventando un bestseller.
Curiosamente, l’autrice era totalmente priva di qualsiasi formazione medica o nel campo della dietologia. In questa sua prima versione la dieta Beverly Hills, della durata complessiva di 42 giorni, era basata sul consumo di una sola tipologia di alimento alla volta, e nei primi 10 giorni si poteva mangiare solamente frutta.
A partire dall’undicesimo giorno si potevano introdurre nella dieta prodotti da forno e mais bollito; gli alimenti proteici (carne e pesce) potevano essere consumati solo dal diciannovesimo giorno in poi. Grazie a questo particolare piano alimentare, la stessa Judy Mazel dichiarò di essere riuscita a perdere circa 32 chilogrammi. Dopo il grande successo del suo bestseller, la Mazel aprì una sua clinica proprio a Beverly Hills.
L’odierna dieta Beverly Hills (la cosiddetta “nuova versione”) può essere considerata come un miglioramento di quella originale, meno estrema e teoricamente più bilanciata dal punto di vista nutrizionale. Questa dieta è basata sulla teoria della “combinazione alimentare cosciente” che, tradotta in pratica, implica che combinare fra di loro i cibi in modo sbagliato fa ingrassare. Quando infatti vengono combinati cibi proteici con cibi glucidici (contenenti carboidrati), il corpo va incontro a difficoltà nella digestione, e gli alimenti parzialmente digeriti vengono trasformati in grassi.
Nella dieta Beverly Hills i cibi vengono classificati in quattro gruppi principali in base al loro contenuto di macronutrienti (carboidrati, proteine e lipidi):
- Frutta
è una fonte di carboidrati, tuttavia viene considerata in un gruppo separato a causa della sua rapida digeribilità. Gli enzimi naturalmente contenuti nella frutta fanno sì che essa sia digerita in soli 15-20 minuti. - Carboidrati
pane, pasta, legumi, verdura, alcuni tipi di bevande alcoliche, ecc. La loro digestione richiede fino a 3 ore, e per accelerarla si consiglia di masticare bene prima di deglutire (la saliva è infatti in grado di attivare la digestione). - Proteine
alimenti di origine animale (carne, pesce, uova, latte e derivati) e vegetale (es. soia e derivati). Per la loro digestione possono essere necessarie anche 10 o più ore. - Lipidi
oli, condimenti, burro, margarina, salse, ecc. Si consiglia di evitare i grassi di origine animale, quelli saturi e quelli trans, che rallentano significativamente la digestione.
Piano alimentare della dieta Beverly Hills
Il piano alimentare dura complessivamente 35 giorni, nel corso dei quali si devono osservare regole molto precise. Ecco cosa tipicamente si consuma in questo periodo, giorno dopo giorno:
- 1: ananas, mais, insalata
- 2: prugne, fragole, patate lesse
- 3: uva
- 4: albicocche secche, insalata, pasta
- 5: ananas, papaya
- 6: papaya, gamberetti, bistecca
- 7: ananas, insalata
- 8: uva
- 9: prugne, fragole, pollo (o in alternativa tacchino)
- 10: albicocche secche, papaya, ananas
- 11: anguria
- 12: albicocche secche, sandwich di avocado, riso con verdure
- 13: uva e due banane
- 14: giorno libero: si può mangiar quel che si vuole (con moderazione), includendo però ananas e fragole
- 15: ananas, insalata
- 16: albicocche secche, ananas, papaya
- 17: anguria
- 18: fichi, cibi proteici e un dessert a scelta
- 19: mango, ananas, patate, asparagi
- 20: giorno libero: si può mangiare (con moderazione) quel che si vuole, limitando però le proteine e includendo dei kiwi
- 21: ananas e due banane
- 22: ciliegie, un dessert a scelta
- 23: prugne, un sandwich, proteine a propria scelta (pesce o carne)
- 24: ananas, papaya
- 25: anguria
- 26: giorno libero
- 27: giorno libero
- 28: ananas, papaya
- 29: anguria o uva
- 30: prugne, sandwich di verdure, carboidrati a propria scelta
- 31: succo di arancia, melone, sandwich farcito con proteine
- 32: esclusivamente alimenti proteici
- 33: ananas, due banane
- 34: ananas, papaya
- 35: anguria o uva
La dieta è, a tutti gli effetti, un piano alimentare basato sul consumo di grandi quantità di frutta. Non tutti i tipi di frutta sono equivalenti: alcuni sono infatti considerati “speciali”. Come, ad esempio, la papaya che si ritiene sia in grado di ammorbidire il grasso corporeo, l’ananas che riesce a bruciare i grassi di deposito e l’anguria che permette di drenare l’organismo. Ecco perché questi frutti sono fra i più ricorrenti nella dieta Beverly Hills. Se questo piano viene seguito correttamente e portato a termine, la perdita di peso può arrivare sino a 7 chilogrammi.
Indicazioni pratiche della dieta Beverly Hills
In questo periodo di 35 giorni, come abbiamo visto, può accadere che per giorni interi sia consentito cibarsi esclusivamente di frutta; se il piano alimentare include dei carboidrati, per il resto di quel giorno la frutta non deve essere più consumata. Quando sono previsti i carboidrati, è possibile mangiarne tutti quelli che si desiderano, ma una volta consumate delle proteine, per quel giorno i restanti pasti devono essere composti per l’80% da alimenti proteici. È sufficiente un minimo quantitativo di proteine (ad esempio, anche solo un goccio di latte per macchiare il caffè) per innescare questa “regola dell’80%”.
La frutta, che viene digerita più rapidamente di qualsiasi altro cibo, deve essere mangiata sempre da sola. È vietato mangiare insieme frutti diversi: bisogna attendere almeno un’ora prima di mangiarne uno di un altro tipo. Dopo aver mangiato della frutta, è necessario far passare almeno due ore prima di consumare qualsiasi altro cibo proteico, contenente grassi o glucidico. Una volta consumato uno di questi cibi, bisogna astenersi dal mangiare frutta per il resto della giornata.
I lipidi possono essere consumati sia in associazione a proteine che carboidrati, ricordandosi tuttavia che questi due ultimi macronutrienti devono essere consumati separatamente. Alle persone che si sottopongono alla dieta Beverly Hills viene concessa la facoltà di consumare ogni tanto un “pasto libero”, nel quale è possibile combinare liberamente fra di loro carboidrati e proteine come, ad esempio, riso e pesce oppure hamburger e patatine fritte (sic). Tuttavia, anche in questo caso i pasti successivi devono contenere almeno l’80% di proteine.
Per quanto riguarda le bevande, i succhi di frutta e il vino sono considerati equivalenti alla frutta, mentre la maggior parte degli altri alcolici, come ad esempio la birra e il whiskey, ricadono nel gruppo dei carboidrati. Curiosamente, secondo Judy Mazel, lo champagne è considerato neutrale ai fini di questa classificazione e – parole testuali – “si può consumare con tutto”. Il consumo di bevande alcoliche deve comunque essere moderato.
Vantaggi della dieta Beverly Hills
Un aspetto positivo della dieta è che essa prevede il consumo di frutta fresca a volontà. Nei Paesi occidentalizzati spesso il consumo di frutta è del tutto insufficiente, e il fatto di “puntare” molto su questa categoria di cibi è senza dubbio utile per sensibilizzare la persone nei confronti di un’alimentazione più sana. Un altro aspetto positivo è la varietà del menu, che nei 35 giorni indicati dal piano si compone di cibi e ricette facili da preparare; inoltre non è previsto il conteggio delle calorie, perciò si lascia alle persone la facoltà di quantificare le porzioni in base alle proprie esigenze.
La dieta Beverly Hills inoltre, essendo basata sul consumo ad libitum di alimenti di origine vegetale, è a ridotto contenuto di grassi e di calorie e quindi – probabilmente – essa farà effettivamente perdere peso.
Un altro aspetto molto gradito da chi vi si sottopone è che la dieta Beverly Hills non pone divieti assoluti nei confronti di alcun cibo, al punto che si possono consumare dolci, hamburger, patatine e altri cibi che tradizionalmente sono esclusi dai classici regimi dietetici. A patto che, ovviamente, il loro consumo avvenga secondo le ferree regole del piano alimentare precedentemente descritte.
Svantaggi e rischi della dieta Beverly Hills
La dieta Beverly Hills è sicuramente adatta alle persone che amano molto la frutta; chi non l’apprezza, probabilmente, non riuscirà a portarla a termine.
La dottoressa Yvette Quantz, nutrizionista presso l’Istituto Food Therapy LLC di Lafayette (Louisiana, USA) commenta con queste parole la dieta Beverly Hills:
“Sebbene la teoria che la combinazione dei cibi allo scopo di far dimagrire sia stata di moda per molto tempo, non esiste alcuna prova scientifica a conferma della sua validità. Se si perde peso seguendo la dieta Beverly Hills è perché si introducono complessivamente meno calorie con l’alimentazione, non per via delle sue particolari combinazioni alimentari”.
Per quanto riguarda gli aspetti negativi, la “promessa” di perdere sino a 7 kg non è un’affermazione da considerarsi onesta, dal momento che non tiene affatto conto del peso iniziale delle persone e del loro grado di sovrappeso. Solo sulla base di questi parametri può essere calcolata una reale aspettativa di dimagrimento, ma va comunque ricordato che un dimagrimento salutare non dovrebbe essere troppo rapido e, soprattutto, non dovrebbe superare il chilo alla settimana.
In conseguenza dei ridotti apporti calorici (anche solo 800-1200 calorie al giorno), molte persone accusano problemi fisici come ad esempio spossatezza, pressione bassa, debolezza e senso di affaticamento permanente, per non parlare di uno stimolo della fame mai del tutto placato. A causa di questo deficit energetico, e dell’apporto di proteine del tutto insufficiente, è inoltre probabile che l’organismo sia costretto a consumare le proteine dei propri muscoli: il risultato è la perdita di parte della massa muscolare.
La dieta Beverly Hills è totalmente squilibrata, essendo basata sul consumo di sola frutta per molti giorni. Gli apporti insufficienti di proteine, lipidi, minerali e oligonutrienti rappresentano il grosso problema di questa dieta, il che la rende totalmente inadatta ad essere prolungata per lunghi periodi di tempo. Alcune delle tipologie di frutta indicate, inoltre, sono di origine tropicale e non sempre è semplice (e nemmeno economico) riuscire a reperirle.
La dieta Beverly Hills non pone inoltre alcun accento sulla pratica dell’esercizio fisico che, svolto su base regolare, rappresenta uno dei fattori più importanti non tanto per la perdita di peso (che comunque si verifica a causa del regime ipocalorico), quanto piuttosto per la stabilizzazione dei risultati. Senza attività fisica è infatti impossibile mantenere il peso forma conquistato, e al termine della dieta si rischia di cadere nel cosiddetto “rebound”, ovvero rimettere su rapidamente tutti i chili faticosamente perduti (e magari anche qualcuno in più).
Questo fenomeno è reso ancor più probabile dal fatto che con la dieta Beverly Hills si verifica una significativa perdita di massa muscolare; riducendo la propria muscolatura, anche i fabbisogni energetici si riducono e riprendere a mangiare “normalmente” fa sì che le calorie in eccesso vengano trasformate in grassi di deposito.
Alcuni aspetti pratici della dieta Beverly Hills sono complicati e un po’ difficili da mettere in atto, il che rende sostanzialmente irrealistico riuscire a seguire fedelmente questa dieta per tutti e 35 i giorni previsti. Un altro problema non indifferente della dieta Beverly Hills è il fatto che essa non fornisce indicazioni relative all’alimentazione da seguire al termine della dieta vera e propria, e non contribuisce allo sviluppo di una coscienza alimentare.
Inoltre non è mai stato provato scientificamente che le particolari combinazioni dei cibi siano in grado di far dimagrire, e questo dovrebbe far guardare con occhio critico non solo alla dieta Beverly Hills, ma anche a tutte le diete dissociate in genere. “Dissociare” gli alimenti è inoltre un grosso errore di fondo: i cibi per come li conosciamo noi, infatti, sono già una mescolanza di diversi macronutrienti. Ad esempio nella pasta o nel pane, considerati come fonti di carboidrati per eccellenza, sono presenti rispettivamente il 10 e il 7% circa di proteine; parimenti, anche nella carne e nel pesce (fonti di proteine) sono presenti piccole quantità carboidrati.
Per approfondire la dieta Beverly Hills
Siti internet
Albanesi.it – La dieta Beverly Hills
Medicina & Benessere – La dieta Beverly Hills
Sanihelp.it – La dieta Beverly Hills
Dietaferrea.com – La dieta dei vip: la dieta Beverly Hills
Libri
Titolo: La dieta di Beverly Hills. Come dimagrire e piacersi per il resto della vita
- Autore: Judy Mazel
- Tradotto da: A. Deidda
- Editore: SugarCo
- Anno: 1991
- Lunghezza: 296 pagine
Titolo: Diete. Quale scegliere?
- Collana: I libri della salute
- Autore: Silvana Bevilacqua Calzolari
- Editore: Gremese Editore
- Anno: 2001
- Lunghezza: 96 pagine
Titolo: Peso e salute. Dimagrire mangiando bene
- Collana: I saggi (volume n. 400)
- Autori: Roberto Ostuzzi, Ottavio Bosello
- Editore: Baldini Castoldi Dalai
- Anno: 2010
- Lunghezza: 283 pagine
Titolo: Il cibo: istruzioni per l’uso. Cosa, quanto e come mangiare per vivere meglio
- Collana: Le comete (volume n. 122)
- Autori: Giorgio Pitzalis, Maddalena Lucibello
- Editore: Franco Angeli Editore
- Anno: 2002
- Lunghezza: 152 pagine