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Bilancio familiare: come pianificarlo

Realizzare un bilancio familiare, per controllare l’anno precedente e gestire quello a venire, non è così difficile ed è un’idea vincente per tenere sotto controllo tutte le spese, ma anche tutti i guadagni, e rendersi conto a colpo d’occhio di quali siano le proprie possibilità.

A cosa serve un bilancio familiare?

Il bilancio familiare è utilissimo per capire quanti soldi si hanno a disposizione, quanti se ne possono spendere e dove è necessario invece fare economia. Avendo un quadro chiaro della situazione di entrate e uscite, si può capire quali sono gli ambiti su cui si può intervenire per risparmiare, e si possono anche eventualmente pianificare spese a lungo termine, necessarie per realizzare dei sogni o per ottenere situazioni di maggiore stabilità.

Come preparare un bilancio familiare

Prima di cominciare a pianificare il bilancio, occorre porsi delle domande e valutare caso per caso.

Gli elementi da valutare per stendere un bilancio familiare sono:

  • composizione del nucleo familiare (da soli, in coppia, con figli, con genitori a carico, etc)
  • tipo di reddito, se da lavoratore autonomo o dipendente
  • tipo di abitazione, se unifamiliare o in condominio
  • se la casa è di proprietà, se si paga un mutuo oppure se si paga un affitto
  • se il riscaldamento è autonomo
  • quale stile di vita si vuole cercare di mantenere, in base a interessi e hobby

Documenti utili alla pianificazione

Per procedere alla pianificazione dettagliata del bilancio familiare, è utile avere cura di conservare ordinatamente (con cartelline apposite da sistemare in cassetti scelti ad hoc):

  • Ricevute di bonifici permanenti
  • Contratti di locazione o acquisto
  • Estratto conto bancario e della carta di credito
  • Ricevute e scontrini fiscali.

Ma come procedere per pianificare un bilancio familiare?

Come tenere traccia di entrate e uscite

Innanzitutto, è importantissimo tenere traccia di ciò che si spende e di ciò che si guadagna. Non è così semplice come può apparire a prima vista, ma può diventare un’operazione abituale. Per tenere traccia di ogni operazione monetaria, è bene scrivere tutto, quindi munirsi di un quaderno apposito : un raccoglitore con anelli munito di cartelline trasparenti dove conservare scontrini e documenti, oltre a fogli bianchi per scrivere, potrebbe essere l’ideale.

Separiamo la colonna delle entrate da quella delle uscite, suddivise per mese e nelle cartelline trasparenti sistemiamo tutti gli scontrini.

Questi ultimi vanno conservati non solo perché utili alla pianificazione del budget, ma anche perché possono tornare utili per contestazioni o restituzioni, per confrontare differenze di prezzo, per usufruire della garanzia di prodotti elettronici o d’arredo, per usufruire di eventuali agevolazioni fiscali (ad esempio sugli elettrodomestici) e per ottenere rimborsi dalle assicurazioni ad esempio in caso di furto.

A inizio anno tuttavia, si possono pianificare anche le spese fisse e le entrate fisse, quelle che in famiglia non mancano proprio mai.

Le alternative tecnologiche

Per procedere a pianificare le entrate e le uscite familiari, si può ricorrere anche alla tecnologia: semplici fogli di calcolo sul pc oppure programmi appositi, possono aiutare efficacemente a tenere traccia di guadagni e spese, senza tuttavia dimenticare di conservare i documenti già nominati in cartelline apposite. Tra i programmi scaricabili o i siti che aiutano nella pianificazione del bilancio familiare, sono utili:

Per utilizzare invece tecnologie di ultima generazione come gli smartphone, ci sono applicazioni come CashTrails per iPhone.

Pianificare il budget annuale

Tenendo traccia con gli strumenti appena descritti delle entrate e delle uscite annuali, è possibile stilare una previsione di spesa per l’anno a venire, stabilendo un budget massimo oltre il quale non poter sforare, l’eventuale risparmio ottenibile e pianificando un gruzzolo per le spese impreviste. Tutto questo è possibile confrontando spese ed entrate fisse, e cercando di prevedere le eventuali.

Le spese fisse e impreviste

Ogni famiglia ha delle spese fisse da cui non si può prescindere e che possono essere diverse da un nucleo all’altro, a seconda della realtà che si vive. Alcune spese fisse sono:

  • affitto o il mutuo della casa (ma anche di box auto)
  • affitto o il mutuo di eventuali seconde case
  • spese condominiali
  • Tarsu per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani
  • eventuale ICI
  • stipendi di eventuali collaboratori domestici
  • polizze di assicurazione (per l’auto, per la casa, sulla vita, etc)
  • rette per la scuola dei figli, dal nido all’università
  • tasse da pagare allo stato
  • bollette per la fornitura di luce, gas, acqua, telefono e internet ed elettricità, a cui vanno aggiunti controlli periodici per gli impianti, ad esempio quello annuale per la caldaia o quello saltuario per l’impianto di condizionamento.

A queste spese, che si possono preventivare con una certa precisione, si aggiungono poi quelle necessarie ma non troppo prevedibili, come:

  • spesa alimentare
  • vestiti
  • medicinali
  • visite mediche e spese per la salute
  • carburante per auto e moto
  • abbonamento ai mezzi pubblici

Fra le spese non strettamente necessarie, ma comunque spesso presenti, rientrano i costi per il tempo libero e la cura del corpo: la palestra, l’estetista, il ristorante, il teatro, il cinema, gli accessori, i regali, sui quali tuttavia si può cercare di fare economia.

A tutto questo poi andrebbero aggiunte naturalmente le spese per gli imprevisti, che come dice la parola non sono preventivabili: è proprio per questi ultimi dunque, che conviene sempre avere “da parte” qualcosa, per non andare mai in rosso con il bilancio familiare.

Le entrate ordinarie e straordinarie

Anche le entrate possono essere preventivate, soprattutto quando si ha un posto fisso di lavoro. Le entrate tuttavia si dividono in ordinarie e straordinarie: tra le ordinarie rientrano il reddito principale, la pensione, i vitalizi, le rendite immobiliari o gli assegni di mantenimento; tra quelle straordinarie rientrano invece gli interessi da capitali e dividendi azionari, i rimborsi fiscali, la tredicesima e la quattordicesima.

Sulle spese ordinarie ci si deve basare per pianificare il bilancio familiare, mentre quelle straordinarie devono essere considerate un plus, magari proprio da mettere da parte, oppure da utilizzare per affrontare spese impreviste concomitanti.

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