Sindrome ADHD o dei bambini iperattivi
Vi siete accorti che da qualche tempo il vostro bambino non riesce mai a stare fermo, è capriccioso, prepotente, impulsivo, ostinato e si arrabbia per niente? Potrebbe soffrire di ADHD ( Attention Deficit Hyperactivity Disorder), cioè “Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività” o sindrome dei bambini iperattivi. Si tratta di un disturbo che colpisce il 5/6% dei bambini in età scolare, con maggiore incidenza nei maschi rispetto alle femmine (il rapporto è di 3:1).
Per comportamento disattento si intende un’ampia gamma di atteggiamenti tra cui la mancanza di continuità nelle attività come il gioco e l’impegno scolastico, essere attratti da stimoli insignificanti, impegnarsi in compiti irrilevanti e passare spesso da un’attività ad un’altra. I bambini con questi disturbi incontrano spesso degli ostacoli nelle aree dello sviluppo come l’apprendimento, il controllo dell’aggressività e nelle relazioni sociali.
Si tratta il più delle volte di bambini e ragazzini che tollerano male le frustrazioni, hanno accessi di ira, e sono prepotenti quando le loro richieste non vengono soddisfatte.
Le difficoltà scolastiche sono il primo segnale di questo disturbo, dal momento che il bambino assume un comportamento disturbante e distruttivo in classe, interferendo con l’apprendimento e compromettendo i risultati scolastici.
Molto spesso i bambini con questo disturbo rifiutano i compagni, assumono atteggiamenti invadenti e hanno difficoltà a rispettare i propri turni e ruoli anche nelle attività ludiche (nel gioco). Bisogna distinguere bene un comportamento disattento (o distraibilità) e i processi cognitivi che si innescano per produrre questi comportamenti alla base dell’attenzione.
Processi cognitivi del bambino
Sono stati studiati diversi tipi di attenzione del bambino e i loro differenti aspetti:
- livello generale di arousal (eccitazione)
- capacità di mantenere e distogliere l’attenzione da uno stimolo all’altro (attenzione focalizzata)
- capacità di mantenere l’attenzione per un certo periodo (attenzione prolungata)
- capacità di concentrarsi su uno stimolo in presenza di altri stimoli competitivi ma irrilevanti (attenzione selettiva)
- memoria di lavoro (working memory)
Ci sono dei risultati contrastanti circa la considerazione che i processi cognitivi al di fuori dell’area attentiva possono in effetti essere alla base della distraibilità e sostengono che l’impulsività, piuttosto che la distribilità è l’area di difficoltà primaria nei bambini iperattivi con ADHD. Il comportamento dei bambini iperattivi è caratterizzato da risposte scarsamente regolate: alcuni reagiscono agli stimoli in modo inappropriato cioè agiscono senza pensare.
La psichiatria suddivide il disturbo in tre quadri clinici:
1) bambini iperattivi con disattenzione predominante, con prevalenza di sintomi di disattenzione
per rientrare in questa diagnosi il bambino deve per almeno sei mesi presentare 6 dei seguenti sintomi:
- non riesce a prestare attenzione al particolare o fa errori di distrazione nei compiti scolastici, nel gioco e in altre attività
- ha difficoltà a mantenere l’attenzione sui compiti o nel gioco
- il bambino sembra non ascoltare quando gli si parla direttamente
- il bambino non segue le istruzioni, non porta a termine i compiti scolastici, le incombenze e i doveri sia a casa che a scuola
- non riesce ad organizzarsi nei compiti e nelle altre attività
- evita e prova avversione per i compiti che richiedono uno sforzo mentale protratto
- perde spesso gli oggetti sia scolastici che i giochi
- si distrae facilmente con stimoli esterni
- è spesso sbadato nelle attività quotidiane (lavarsi, mettere in ordine..)
2) bambini iperattivi con iperattività e impulsività predominante
la diagnosi di iperattività e impulsività viene fatta se negli ultimi sei mesi, nel bambino compaiono almeno 6 sintomi tra:
- il bambino muove spesso con irrequietezza mani o piedi, o si dimena sulla sedia
- spesso lascia il proprio posto a sedere in classe o in altre situazioni in cui deve rimanere seduto
- salta e corre in modo eccessivo in situazioni e luoghi non adatti
- non riesce a giocare e divertirsi in modo tranquillo
- si sente spesso sotto pressione
- parla troppo
- spesso dà risposte senza ascoltare la domanda fino alla fine
- ha difficoltà ad attendere il proprio turno
- interrompe gli altri o è invadente (sia nel gioco che a scuola)
3) bambini iperattivi con sintomi combinati impulsività/iperattività e disattenzione
Presentano una combinazione di sintomi sopra elencati.
Cause della sindrome ADHD dei bambini iperattivi
Si tratta di un disordine neurologico, che compare fin dai primi mesi di vita e che si può protrarre anche nell’adolescenza e nell’età adulta, se il bambino non viene adeguatamente curato. Le cause sono da rintracciare sia nella genetica che nell’ambiente famigliare.
Cause genetiche: è la causa più rilevante dell’ADHD, perché pare che il disturbo sia innato e presente nel patrimonio genetico. Sembra che il bambino nasca con una predisposizione a sviluppare quei comportamenti che mostrano sia il deficit dell’attenzione sia la presenza di iperattività.
Alcuni studiosi hanno riscontrato che fumo e alcol in gravidanza potrebbero causare nel bambino questa sindrome; in più pare che le aree del cervello di bambini con Adhd hanno un volume più piccolo rispetto a quelle dei bambini che non presentano il disturbo.
Cause ambientali: un’educazione superficiale, discontinua e variabile può incidere su un patrimonio biologico già irregolare e aggravare il disturbo.
Una presenza discontinua di mamma e papà, i genitori litigiosi e astiosi e l’affido del bambino a persone diverse che agiscono in modo saltuario e irregolare non giova alla riabilitazione del bambino disturbato che invece ha bisogno di azioni operative e affettive stabili e durature. Anche l’esposizione eccessiva del bambino davanti al televisore influisce negativamente nei disordini dell’attenzione e dell’iperattività.
Conseguenze della sindrome ADHD
L’intelligenza nei bambini iperattivi (con adhd), solitamente è nella norma; tuttavia essendo bambini molto vulnerabili a causa della loro disorganizzazione genetica, hanno spesso difficoltà scolastiche con difficoltà di adattamento nel gruppo dei pari.
Questa difficoltà d’inserimento nel gruppo genera scarsa autostima, gelosie, impulsività e aggressività che spesso viene scaricata sui compagni, sui famigliari e sugli insegnanti. Se il comportamento ipercinetico (molto agitato) del bambino viene trascurato nell’infanzia, i sintomi di ADHD appaiono in forma più evidente da adulti e sfociano in personalità antisociale con disturbi dell’umore e ansia.
Interventi terapeutici per i bambini iperattivi
Dal punto di vista dell’apprendimento sociale i genitori dovrebbero insegnare al bambino abilità specifiche nella regolazione del Sé, attraverso la ricompensa del comportamento appropriato e nella punizione di quello inappropriato.
Questi tipi di trattamento hanno l’obbiettivo di migliorare indirettamente il comportamento in quanto agiscono sui comportamenti attuali del bambino e sulle caratteristiche ambientali che riguardano lo stesso. Lo scopo principale delle terapie per la sindrome di adhd deve essere quello di migliorare il funzionamento totale del bambino in particolare:
- migliorare le relazioni sociali
- diminuire i comportamenti maggiormente inadeguati
- migliorare la capacità di apprendimento scolastico
- aumentare autonomia e autostima
Per garantire un miglioramento al bambino con sindrome da iperattività e attenzione è necessario apportare delle modifiche nell’ambiente che lo circonda.
L’approccio psicoeducativo è l’insieme di più interventi accomunati dall’obbiettivo di modificare l’ambiente sociale e famigliare del bambino per modificarne il comportamento, garantendo al bambino più attenzione e meno distrazioni. Le modifiche ambientali avvengono istruendo i genitori e gli insegnanti sulle specifiche tecniche di ricompensa per ottenere i comportamenti desiderati ( rinforzo positivo) o di punizione/perdita di premi per il mancato raggiungimento degli obbiettivi desiderati.
Gli interventi di questo tipo possono migliorare le abilità sociali, le capacità di apprendimento e spesso anche i comportamenti sbagliati. Tuttavia risultano meno incisivi nella riduzione di quei sintomi quali: attenzione, iperattività o impulsività. Molto spesso nella cura della sindrome da Adhd vengono usati anche farmaci psicostimolanti che agiscono sulla quantità di dopamina e noradrenalina presenti nello spazio intersinaptico. Il trattamento migliore rimane comunque una terapia combinata, cioè una cura che prevede sia l’uso di farmaci ma soprattutto interventi psico-comportamentali.
I bambini iperattivi a scuola
La gestione del comportamento dei bambini iperattivi nella classe può essere sempre più problematica, per cui è necessario che gli insegnanti adottino molte strategie per il trattamento di questi alunni. È necessario che usino la lode ogni volta che il bambino ha un comportamento appropriato, e che ignorino i comportamenti iperattivi ed evitino i rimproveri verbali.
Al bambino devono essere riferite regole chiare , concise e numerose.
Per esempio in classe può essere applicato sul banco del bambino, un foglio con alcune regole base ( “alzare la mano per fare una domanda, “stare seduto durante le lezioni” etc.).
Quando è possibile bisognerebbe enfatizzare l’attesa in termini di comportamento, ad esempio “ dovresti rimanere seduto durante le lezioni”, piuttosto che focalizzarsi su cosa non è permesso ( “non dovresti alzarti dalla sedia durante le lezioni”).
Le istruzioni dovrebbero essere chiare ma concise. I compiti più lunghi vanno suddivisi in piccoli step. Ciò permette maggiori opportunità di elogiare il bambino dopo ogni successo. Quando le nuove abilità vengono acquisite, gli step verranno eseguiti consecutivamente dando luogo al compito originario.
I bambini iperattivi a casa
I bambini iperattivi con Adhd possono essere aiutati organizzando l’ambiente in cui vivono. I genitori possono scomporre i compiti e le azioni da svolgere in azioni semplici e offrire piccoli incentivi e premi. È importante analizzare ciò che accade intorno al bambino prima, durante e dopo il suo comportamento sbagliato o disturbante e fargli capire il tempo, le regole e le conseguenze delle azioni. Per aiutare il bambino gli adulti dovrebbero:
- potenziare il numero di iterazioni positive
- ignorare i comportamenti lievemente negativi
- usare comandi più diretti, semplici e precisi
- adottare provvedimenti coerenti e costanti per i comportamenti inappropriati
Regole utili per rapportarsi con bambini iperattivi
Riassumendo quanto detto fin ora, per i genitori di bambini iperattivi con sindrome ADHD è importante:
- quando si dà un comando le istruzioni devono essere semplici, brevi e specifiche. Devono descrivere passo dopo passo quello che si vuole ottenere dal bambino
- quando il bambino manifesta certi comportamenti positivi e adeguati, è importante premiare tali azioni, anche quando si è irritati con lui per altri motivi
- ignorare i comportamenti lievemente negativi, se messi in atto per attirare l’attenzione del genitore o se non realmente dannosi
- il bambino ha bisogno di una guida, per cui è preferibile non fargli fare ciò che vuole
- agire da modello per indurre il bambino a imitare i genitori affinché impari a risolvere i problemi in modo riflessivo e mediante piani di azione
- adottare in maniera coerente le regole concordate
- evitare di minacciare e sgridare, ma cercare di applicare le conseguenze concordate
- stabilire specifiche regole comportamentali e verificare che vengano rispettate
- prendere provvedimenti quando le regole vengono infrante
- imparare a perdonare il bambino e noi stesi, per i tanti errori che anche gli adulti commettono.
Approfondire le tematiche dei bambini iperattivi e ADHD
- Aifa
sito ufficiale dell’Associazione Italiana Famiglie ADHD - Epicentro
sito del centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione alla salute - Istituto Watson – http://www.iwatson.com
sito del centro di Consulenza psicologica e psicoterapia cognitivo comportamentale; è presente una sezione dedicata al ADHD - Istituto superiore di Sanità – http://www.iss.it/adhd/
sito che dedica tutta una sezione a questo disturbo, con definizioni, diagnosi, epidemiologia e terapie