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Bonus ristrutturazioni 2020: guida completa

Ristrutturare casa nel 2020, come vedremo in questo articolo, consente l’accesso ad interessanti bonus ristrutturazioni per tutta una serie di interventi contenuti nella Legge n.160 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2019/12/30/304/so/45/sg/pdf) del 27 dicembre 2019.

Le principali misure prevedono: detrazione del 50% dei costi sostenuti per la ristrutturazione delle unità immobiliari, detrazioni del 65% per lavori volti a migliorare la classe energetica, bonus fiscali per spese in mobili ed elettrodomestici e i cosiddetti Bonus “facciate”, “caldaie” e bonus “verdi”.

Sommario

Bonus ristrutturazioni 2020 guida completa. 1

Detrazioni fiscali casa 2020. 1

Bonus ristrutturazioni come funziona, per quali interventi e a chi si rivolge. 2

Come richiedere il bonus ristrutturazioni 2020. 2

Superbonus 110% lavori ammessi e requisiti 3

Chi può richiedere, a chi è rivolto il Superbonus 110%.. 4

Detrazione, sconto o cessione del credito. 4

Superbonus documentazione e adempimenti 5

Bonus mobili ed elettrodomestici 5

Come avere il bonus mobili ed elettrodomestici 5

Quali mobili ed elettrodomestici acquistare. 6

Bonus caldaie 2020 cos’è e a chi spetta. 6

Chi sono i beneficiari del Bonus Caldaia 2020. 6

Quali spese previste nel Bonus Caldaia 2020. 6

Modalità di pagamento e documentazione da conservare. 7

Bonus verde 2020. 7

A chi si rivolge e quali spese ammette il Bonus verde. 7

Conclusioni bonus ristrutturazioni 2020. 7

Detrazioni fiscali casa 2020

Tutti coloro che hanno intenzione di ristrutturare casa hanno diritto a detrazioni fiscali che in alcuni casi permettono di recuperare l’intera spesa sostenuta grazie al Superbonus 110%. Vediamo in dettaglio le misure previste:

Bonus ristrutturazioni come funziona, per quali interventi e a chi si rivolge

In caso di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuata all’interno di un condominio o in un nucleo abitativo singolo, si può richiedere una detrazione fiscale del 50%.

La detrazione rientra nel bonus ristrutturazioni, prorogato fino al 31 dicembre 2020, il quale permette un rimborso Irpef fino ad un massimo di 96.000 euro.

Rientrano nella detrazione del 50% i seguenti interventi:

Alcuni esempi di manutenzione o ristrutturazione edilizia sono:

  • Nuovi infissi volti ad un miglioramento della classe energetica;
  • Il rifacimento delle scale e le rampe condominiali;
  • Interventi riguardanti le aree esterne e comuni;
  • Ristrutturazione e ammodernamento dei servizi igienici;
  • Sostituzione della porta d’ingresso;
  • Eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Sostituzione dei pavimenti e degli infissi;
  • Realizzazione di posti auto o garage.

L’accesso al bonus ristrutturazioni spetta a tutti i contribuenti e non è esclusiva dei proprietari delle abitazioni ma può essere richiesta anche da:

  • Nudi proprietari;
  • Locatari;
  • Titolari in usufrutto;
  • Imprenditori o soggetti appartenenti a società semplici, SNC, SAS.

È possibile, altresì, accedere al bonus ristrutturazione del 50% anche nel caso non si dovesse ancora essere proprietari dell’abitazione a condizione che:

  • Sia stato firmato un preliminare di vendita;
  • Le spese siano a carico del futuro nuovo proprietario;
  • L’accordo sia regolarmente registrato.

Come richiedere il bonus ristrutturazioni 2020

Per richiedere e ottenere il bonus ristrutturazione e beneficiare delle agevolazioni fiscali è necessario farne specifica richiesta durante la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Le spese di ristrutturazione sostenute sono, quindi, da indicare nel modello 730. Come prova documentale bisogna conservare:

  • Tutti i documenti che attestano la data di inizio lavori e le autorizzazioni evidenziando quali interventi sostenuti rientrano nel bonus 50%;
  • Le ricevute dei pagamenti;
  • Le autorizzazioni ottenute per lo svolgimento dei lavori nelle aree comuni;
  • Il consenso del proprietario dell’immobile nel caso in cui gli interventi siano stati richiesti da un soggetto terzo;
  • Le fatture, i bonifici e le ricevute di ogni spesa sostenuta.

Superbonus 110% lavori ammessi e requisiti

In caso la ristrutturazione edilizia preveda interventi di efficientamento energetico, la Legge n.77 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/07/18/20G00095/sg) del 17 luglio 2020, (Decreto Rilancio), ha aumentato al 110% l’aliquota di detrazione per le spese sostenute nel periodo di tempo compreso tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2020.

Gli interventi che consentono di accedere all’aliquota maggiorata non solo riguardano il miglioramento della classe energetica, ma anche interventi volti a ridurre il rischio sismico e per l’installazione, all’interno degli edifici, di appositi apparecchi volti a ricaricare i veicoli elettrici.

Tali disposizioni, quindi, si vanno ad aggiungere al bonus ristrutturazione del 50% di cui si è trattato nei paragrafi precedenti.

Il Superbonus può essere richiesto per i seguenti lavori:

  • Isolamento termico delle superfici dell’edificio (verticali, orizzontali e inclinate) a condizione che i lavori riguardino almeno il 25% della superficie lorda dell’edificio.

Il Superbonus previsto per gli interventi di isolamento termico è calcolato in:

  • 000 euro se gli edifici sono di tipo unifamiliare o unità immobiliari indipendenti;
  • 000 euro per ogni unità interna ad un edificio residenziale fino ad otto unità immobiliari;
  • 000 euro quando l’edificio residenziale è composto da più di otto unità immobiliari.
  • Sostituzione degli impianti di riscaldamento preesistenti con impianti di tipo centralizzato e funzionali per il riscaldamento, il raffrescamento e la fornitura d’acqua calda. Gli interventi, effettuati sulle parti comuni degli edifici (anche unifamiliari), nello specifico riguardano l’installazione di:
  • Generatori di calore a condensazione con classe energetica almeno A;
  • Pompe di calore ad alta efficienza energetica, incluse sonde geotermiche;
  • Impianti ibridi (pompa di calore + caldaia a condensazione);
  • Sistemi di microcogenerazione a condizione che portino ad un risparmio di energia primaria minimo del 20%;
  • Collettori sociali.

La detrazione prevista è estesa anche per:

  • Spese per lo smaltimento e la bonifica del vecchio impianto di riscaldamento;
  • Sostituzione della canna fumaria con apparecchi che rientrino nelle prestazioni minime previste dalla norma uni 7129-3.
  • Interventi antisismici le cui condizioni, stabilite nel Decreto-Legge del 4 giugno 2013, n.63 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/06/05/13G00107/sg), riguardano interventi di messa in sicurezza statica degli edifici anche se non si ottiene un miglioramento della classe di rischio.

La detrazione o Superbonus è previsto altresì per l’installazione di sistemi di monitoraggio antisismici strutturali se effettuati in abbinamento agli interventi sopra riportati.

I suddetti interventi possono essere abbinati anche ad opere quali:

  • L’installazione di impianti fotovoltaici;
  • L’installazione di sistemi di accumulo.

È importante precisare che, al fine di poter beneficiare del bonus 110%, gli impianti fotovoltaici e i sistemi di accumulo devono essere installati congiuntamente alle tre tipologie di interventi: termico, di riscaldamento o antisismico.

Inoltre,

  • Il bonus non si applica per edifici catastali: A1, A8, A9 (abitazioni signorili, ville, castelli);
  • La detrazione non può essere cumulata con altre agevolazioni messe a disposizione a livello comunitario, nazionale o regionale.

Per quanto riguarda i requisiti al fine di accedere al Superbonus è importante che l’intervento di efficientamento energetico comporti il miglioramento di almeno due classi energetiche o il raggiungimento della soglia massima prevista.

Chi può richiedere, a chi è rivolto il Superbonus 110%

Il Superbonus può essere richiesto da:

  • Condomini;
  • Persone fisiche;
  • Istituti autonomi case popolari (Iacp);
  • Le cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
  • Organizzazioni non a scopo di lucro e di utilità sociale;
  • Associazioni sportive dilettantistiche esclusivamente per l’ammodernamento degli spogliatoi.

La detrazione del 110% viene erogata i 5 quote annuali.

Detrazione, sconto o cessione del credito

I soggetti che sostengono gli interventi sopra riportati possono ottenere o una detrazione o in alternativa:

  • Richiedere il contributo sotto forma di sconto. Il fornitore anticipa le spese sostenute e sarà compito di quest’ultimo occuparsi di recuperare l’importo sotto forma di credito d’imposta;
  • Cessione del credito d’imposta consiste nel cedere l’importo dovuto ad altri soggetti quali: intermediari finanziari o istituti di credito. La cessione del credito può essere, quindi, disposta in favore di fornitori, persone fisiche, imprese o istituti di credito.

La cessione del credito o lo sconto è una modalità prevista qualora le spese sostenute riguardino:

  • Interventi di riqualificazione energetica previsti nell’Ecobonus;
  • Opere di messa in sicurezza degli edifici (misure antisismiche);
  • Restauro delle facciate degli edifici;
  • Installazione dell’impianto fotovoltaico;
  • Installazione di dispositivi per la ricarica dei veicoli elettrici.

Superbonus documentazione e adempimenti

Al fine di accedere al Superbonus 110% è necessario farsi rilasciare il visto di conformità. È compito dei commercialisti, dei consulenti del lavoro e di tutte le figure preposta all’invio telematico delle dichiarazioni occuparsi di rilasciare il visto.

Inoltre, in caso si opti per la cessione del credito o lo sconto, gli interventi di efficientamento energetico così come gli interventi antisismici devono essere approvati da un tecnico abilitato.

Passando ai documenti da inviare, la prova degli interventi di efficientamento energetico devono essere inviati telematicamente all’ENEA.

Bonus mobili ed elettrodomestici

Le detrazioni, le agevolazioni e i bonus ristrutturazioni, come abbiamo visto, comprendono sia opere di miglioramento strutturale degli edifici sia lavori volti al miglioramento energetico. Nel caso la ristrutturazione della casa, comporti anche un rinnovamento dei mobili e degli elettrodomestici, sono altresì previste delle detrazioni.

In questo caso la detrazione Irpef è del 50% e riguarda:

  • L’acquisto di mobili;
  • L’acquisto di elettrodomestici di classe energetica A+ (A se si tratta di forni).

L’agevolazione può essere richiesta per tutto il 2020 a condizione però che vengano sostenuti anche interventi di ristrutturazione edilizia.

Come avere il bonus mobili ed elettrodomestici

Anche in questo caso, per ottenere la detrazione è necessario riportare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi nel modello 730.

È importante segnalare che:

  • La detrazione è ottenibile anche quando gli arredi e gli elettrodomestici acquistati sono destinati ad un ambiente diverso da quello ristrutturato;
  • La data di inizio lavori deve essere precedente a quella dell’acquisto dei beni;
  • Nel caso gli interventi di ristrutturazione riguardino esclusivamente la realizzazione di garage o posti auto, allora non è possibile richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici.
  • Indipendentemente dalla spesa sostenuta per le opere di ristrutturazione, la detrazione mobili ed elettrodomestici 50% è calcolata su un importo massimo di 10.000 euro.
  • Al fine dell’ottenimento del bonus è necessario conservare la ricevuta del bonifico, le fatture di acquisto, la documentazione di addebito avvenuto sul conto corrente o la ricevuta di avvenuta transazione.

Quali mobili ed elettrodomestici acquistare

Il mobilio e gli elettrodomestici, oltre a rispettare la classe energetica, devono essere nuovi. Si può completare quindi la ristrutturazione della propria abitazione acquistando:

Letti, armadi, sedie, poltrone, scrivanie, frigoriferi, lavatrici, asciugatrici, forni, ventilatori elettrici.

Chiaramente, i pagamenti devono essere tracciati ed effettuati esclusivamente con carta di credito o debito o bonifico. Non è possibile richiedere la detrazione qualora il pagamento fosse stato effettuato in contati o tramite assegno bancario.

È ammesso il pagamento rateizzato dei beni.

Bonus caldaie 2020 cos’è e a chi spetta

Sono altresì previste agevolazioni per la sostituzione della caldaia con un nuovo impianto. L’aliquota prevista è variabile e può essere del 50% o del 65%. Vediamo in quali casi e quando si applica.

Il requisito primario per accedere al Bonus caldaia è l’acquisto di una caldaia a condensazione di classe energetica A.

Tale acquisto può essere sia singolo sia associato al bonus ristrutturazione o al Superbonus 110% precedentemente trattati. Per accedere alle agevolazioni è necessario acquistare la caldaia entro il 31 dicembre 2020.

  • Bonus caldaia aliquota al 65%

Il bonus del 65% lo si ottiene quando:

  • Il nuovo impianto di riscaldamento oltre ad avere una classe energetica A possiede anche un sistema di termoregolazione evoluto di quinta, sesta o settima classe;
  • Il nuovo impianto ricade nella dicitura di sistema integrato ibrido (caldaia a condensazione e pompa di calore).
  • Bonus caldaia aliquota al 50%:
  • La caldaia è solo a condensazione e di classe A;

Chi sono i beneficiari del Bonus Caldaia 2020

Similmente alle altre agevolazioni finora riportate il bonus può essere richiesto:

  • Dai proprietari dell’immobile;
  • Dai nudi proprietari;
  • Dagli affittuari o locatari;
  • Dai titolari di un diritto reale di godimento.

Quali spese previste nel Bonus Caldaia 2020

Le spese che rientrano nell’agevolazione fiscale sono:

  • L’acquisto della caldaia;
  • Le opere di installazione;
  • Il corrispettivo dovuto al professionista che si occupa del montaggio.

L’importo massimo detraibile per ogni immobile è di 30.000 euro e la detrazione Irpef prevista è divisa in 10 rate annuali di pari importo.

Modalità di pagamento e documentazione da conservare

Il bonus caldaia così come le altre forme di incentivo prevede che: il pagamento sia tracciato, effettuato quindi, mediante bonifico bancario o carta di credito.

Una volta terminati gli interventi, è necessario conservare la documentazione di avvenuto pagamento e la perizia effettuata da un tecnico abilitato che certifichi la conformità dell’apparecchio.

La documentazione, infine, va inviata telematicamente all’ENEA.

Bonus verde 2020

L’ultima agevolazione prevista in tema di ristrutturazione casa si verifica nel caso si abbia l’esigenza di sistemare e rimodernare le aree verde private (recinzioni, balconi, impianti di irrigazione, giardini). Sono previste detrazioni fiscali del 36% confermate per l’anno 2020 le cui condizioni sono riportate nel decreto-legge 162/2019 il così detto Milleproroghe.

L’agevolazione fiscale copre spese fino ad un massimo di 5.000 euro per ogni unità abitativa, inoltre, il bonus è esclusivo per le abitazioni: non riguarda, quindi, attività come negozi o uffici.

A chi si rivolge e quali spese ammette il Bonus verde

I beneficiari del bonus sono tutti coloro in possesso di un’immobile anche eventuali inquilini o comodatari possono beneficiare dell’agevolazione.

Sono ammesse opere di ristrutturazione esterna quali:

  • Riqualificazione delle aree verdi scoperte;
  • Spese per nuovi impianti di irrigazione;
  • Costruzione di pozzi;
  • Grandi opere di potatura;
  • Spese di progettazione.

Non sono invece ammesse le opere di manutenzione ordinaria di prati e giardini, l’acquisto di attrezzature (decespugliatori, tagliaerba).

Anche in questo caso i pagamenti devono essere tracciabili e quindi effettuati via: carta di credito o bonifico. Inoltre, è richiesto di conservare le fatture e le documentazioni come prova dei lavori effettuati.

Conclusioni bonus ristrutturazioni 2020

Ristrutturare casa nel 2020 permette di accedere a numerose agevolazioni fiscali e bonus che riguardano molteplici campi d’intervento: opere di manutenzione edilizie ordinarie e straordinarie, lavori di efficientamento energico, messa in sicurezza degli edifici, lavori all’esterno degli edifici per la riqualificazione di giardini e terrazzi.

Un vasto numero di misure che, in alcuni casi, permette di rientrare delle intere spese sostenute per le ristrutturazioni.

In conclusione, come abbiamo visto in questa guida alle ristrutturazioni edilizie, il 2020 sembra essere un periodo molto favorevole per ammodernare e ristrutturare un edificio sia ad uso condominiale sia singolo.

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