Ristrutturare il bagno

Ristrutturare il bagno è un’operazione lunga e complessa, soprattutto se con l’occasione desideriamo ampliare le possibilità di relax al suo interno. Diverse sono le cause che possono portare alla decisione di ristrutturare un bagno e numerosi sono anche gli elementi da prendere in considerazione, così come sono tante le professionalità in gioco. Qualche consiglio su come procedere in questo delicato lavoro.

Ristrutturare il bagno

Sono diverse le cause che portano a decidere di cambiare radicalmente un bagno, un’operazione anche costosa oltre che difficile:

  • Semplicemente non ci piace più e vogliamo cambiarlo
  • Abbiamo comprato un appartamento in uno stabile piuttosto datato e vogliamo un bagno nuovo, anche per questioni di igiene
  • Le tubature del nostro bagno hanno provocato una perdita al piano sottostante: rompere per riparare quell’unico guasto, significa nella maggior parte dei casi andare a toccare proprio le tubature e dover rifare quindi impianti, rivestimenti e sanitari.

La ristrutturazione del bagno si fa ancora più complicata soprattutto in quest’ultimo caso, poiché siamo incalzati dal tempo: naturalmente gli abitanti del piano sottostante pretenderanno una certa celerità nel riparare i guasti. In questi casi è ancora più utile avere una guida dei passi da svolgere, in modo da avere ben chiaro come e quando muoversi per risolvere la questione in fretta e soprattutto bene, senza rischiare di ritrovarsi un bagno che non soddisfa completamente, per diversi anni.

Verificare prima l’assicurazione della casa

Se possediamo un’assicurazione per la casa, controlliamo attentamente la polizza, di cui magari ci siamo scordati il contenuto: una voce dovrebbe riguardare la ricerca e la riparazione dei guasti dovuti proprio a perdite d’acqua, con un massimale corrispondente. Ciò significa che fino a quest’ultima cifra scritta sulla polizza, la nostra assicurazione potrà coprire la ricerca e la riparazione del danno causato dalla perdita di acqua, sempre che esso provenga dalle nostre tubature; se così non fosse il danno e le relative spese devono essere coperte dall’assicurazione dello stabile, interpellata dall’amministratore e dai proprietari dell’appartamento sottostante.

La prima cosa da fare quando si viene a sapere di una perdita al piano sottostante, è quindi quella di avvertire la propria assicurazione e far aprire una pratica di sinistro; nel contempo occorre informare l’amministratore dello stabile, il quale avrà cura di far aprire un sinistro alla compagnia assicurativa dell’intero edificio, la quale poi a sua volta si terrà in seguito in contatto con la nostra assicurazione per stabilire la colpa del danno e il conseguente rimborso.

Occorre ricordarsi in ogni caso, che l’assicurazione non coprirà le spese per rinnovare il resto del bagno, ma solo quelle per riparare la tubatura rotta e la copertura dei fori nella parete conseguenti alla ricerca del danno.

Nuovo bagno: serve un’idea da cui partire

Tenendo davanti agli occhi una piantina del bagno da ristrutturare, completa di arredi e sanitari esistenti, cerchiamo di capire cosa vogliamo dal bagno nuovo:

  • Vogliamo aggiungere degli elementi che prima non c’erano?
  • La disposizione di arredi e sanitari si può mantenere o la vogliamo quindi cambiare?
  • Quali posizioni posso dare ai sanitari tenendo conto di tubi di carico e scarico?

Se vogliamo mantenere le stesse tipologie di elementi, con dimensioni simili e disposizione uguale, non è necessario disegnare una nuova piantina. Se al contrario vogliamo cambiare disposizioni ed elementi, allora disegniamo una nuova piantina con le nuove caratteristiche, cercando di trovare la collocazione giusta per tutto. Se vogliamo evitare questa fase e non rischiare quindi di incappare in problemi irrisolvibili, possiamo rivolgerci a un architetto: questo significa però aumentare la spesa finale.

Una domanda fondamentale

In fase di ristrutturazione, e non solo per il bagno, ma per ogni ambiente della casa, occorre porsi una domanda fondamentale, la cui risposta potrebbe dipendere non solo dai nostri desideri, ma anche da oggettive possibilità economiche. Quanto durerà il bagno nuovo? Nel senso: prevediamo una durata sul lungo periodo, possibilmente per sempre? Oppure pensiamo nel giro di qualche anno di cambiare casa? Oppure ancora al momento deve essere un tamponamento di comodo e poi si faranno lavori più consistenti?

Questa domanda serve per capire innanzitutto quanta cura dobbiamo mettere nel progettare il nuovo bagno e soprattutto in secondo luogo quanto siamo disposti e quanto dobbiamo spendere per la ristrutturazione. Se la risposta è sul lungo periodo, allora dobbiamo prepararci a una bella spesa, in quanto si presume che materiali ed elementi debbano essere resistenti e di qualità, per durare nel tempo.Negli altri casi, possiamo prevedere anche un budget ridotto.

Elementi da cambiare in bagno: conoscere le tipologie

Gli elementi di cui tener conto in fase di ristrutturazione di un bagno sono molti:

  • sanitari, bidet e wc
  • vasca e/o la doccia
  • lavabo
  • Rubinetteria
  • Specchio con illuminazione ed eventuali pensili da sistemare sopra il lavabo
  • Arredo bagno, tutt’uno col lavabo, o separato da esso
  • Radiatore o sistema riscaldante alternativo
  • Eventuali lavatrice e/o asciugatrice
  • Rivestimenti per il pavimento e per le pareti, da acquistare sempre in quantità maggiore rispetto alla metratura complessiva: potrebbe essere necessario in futuro per qualsivoglia motivo, rompere i rivestimenti o può accadere che si rovinino accidentalmente; avere piastrelle dello stesso tipo in aggiunta, ci aiuta a risolvere il problema senza complicazioni e senza dover rifare l’intero rivestimento
  • Eventuali zone relax e fitness
  • Accessori da coordinare

Quando ci si reca nei negozi per cominciare a confrontare prezzi e qualità dei prodotti, occorre avere chiara in testa almeno la tipologia in cui si desidera acquistare ognuno di questi elementi:

  • Sanitari: sospesi o da terra, piccoli o grandi, standard o con forme e colori particolari;
  • Vasca: con o senza idromassaggio, combinata o meno con la doccia, con una copertura in cristallo o in plexiglass, di quali dimensioni (rettangolare, rotonda, angolare, etc)
  • Doccia: con o senza idromassaggio, combinata con la vasca, con quale copertura, quali dimensioni (rettangolare, quadrata, rotonda, angolare, etc)
  • Lavabo: incorporato all’arredo bagno, separato da esso, in cristallo o in ceramica, colorato o neutro, quali dimensioni e quali forme
  • Rubinetteria: standard, particolare
  • Rivestimenti: quali materiali e quali colori e/o fantasie e come abbinarli

Dopo aver contattato l’assicurazione: i professionisti dei lavori

Il primo passo da fare subito dopo aver aperto il sinistro tramite la nostra assicurazione, è quello di contattare i professionisti che eseguiranno i lavori. Oltre alle ditte specializzate, contattate professionisti anche tramite conoscenze e passaparola: sono i mezzi migliori per ottenere lavori ottimi a prezzi onesti, poiché a consigliarvi tali professionisti saranno persone di cui vi fidate, rimaste a loro volta soddisfatte. Occorre tenere conto in questa fase, che le professionalità coinvolte in un’operazione del genere sono molte:

  • Innanzitutto l’idraulico, per l’installazione corretta di impianti e sanitari e per il collegamento a carichi e scarichi
  • Poi il muratore e/o piastrellista, per le tracce a muro e la posa dei rivestimenti
  • Anche l’elettricista potrebbe essere chiamato in causa, soprattutto se porzioni di impianto vanno rifatte o integrate per collegare la vasca o la doccia idromassaggio

Certo, contattare una ditta che offra tutte queste professionalità contemporaneamente, è un risparmio sul tempo, ma forse non sul costo complessivo dei lavori. D’altra parte, con professionalità singole si rischia a volte di non ottenere impianti a norma, con le dovute certificazioni. Occorre valutare caso per caso, confrontare non solo prezzi e tempi di consegna, ma anche garanzie e servizi offerti, nonché eventuali consigli appunto di persone fidate.

Far effettuare un sopralluogo da tutte le ditte e i professionisti contattati e farsi consigliare rispetto alle idee di cambiamento che si vogliono realizzare, in modo da capire ad esempio se gli spostamenti che abbiamo in mente possono essere effettuati oppure no. Ottenere poi un preventivo da ogni ditta e/o professionista contattato e confrontare prezzi e condizioni prima della scelta.

Acquistare l’occorrente

Il secondo passo è quello di recarsi in diversi negozi specializzati, per farsi un’idea dei prezzi relativi ai vari elementi che dobbiamo acquistare e a cui abbiamo già pensato nella fase precedentemente descritta.

Se acquistiamo tutto o gran parte dell’occorrente in un unico negozio, potremmo ottenere sconti consistenti, senza contare che con materiali e finiture simili fra loro, non avremmo problemi estetici né difficoltà di assemblaggio durante i lavori.

Molti negozi offrono soluzioni apposite per budget limitati e ristrutturazioni di tamponamento, da svolgersi nel minor tempo possibile: in questi casi sono offerti bagni completi di tutti gli elementi, in misure solitamente standard, con scelte estetiche disponibili quasi inesistenti, ma a prezzi davvero convenienti. Attenzione però che i materiali in questo caso potrebbero non essere tra i migliori.

In alternativa, è bene farsi accompagnare da qualcuno che ci possa consigliare, meglio se esperto del settore, e scegliere i vari pezzi coordinando gusti estetici, materiali funzionali, dimensioni e prezzi in negozi diversi. L’importante è farsi dare tutte le indicazioni di installazione, montaggio, posa necessarie a quel tipo particolare di pezzo da parte del negoziante; appuntarsi tutte le indicazioni per ciascun pezzo; fornire le indicazioni a chi incaricheremo per i lavori.

Esistono poi negozi che oltre al materiale offrono anche i lavori di installazione: valutare se possono convenire, sia come prezzi che come condizioni, confrontandoli con i preventivi che ci siamo già fatti fare. E’ importante che siano rispettati in ogni caso i tempi di consegna dei materiali e dei sanitari, perché devono già essere in casa nostra quando cominceremo i lavori veri e propri.

Le fasi dei lavori

I lavori per la ristrutturazione del bagno procedono in questo modo:

  • Per primi vengono rimossi i sanitari, lavabo e vasche e/o docce
  • Poi vengono divelti pavimenti e rivestimenti a parete
  • In seguito vengono eseguiti gli scassi per la sostituzione e il cambio delle tubazioni
  • Successivamente vengono chiuse le tracce nel muro
  • A questo punti il piastrellista posa i rivestimenti
  • In ultimo vengono installati i nuovi sanitari e gli apparecchi, con rubinetteria annessa, allacciati alle colonne di carico e scarico

Durante queste lavorazioni, che potrebbero durare anche diversi giorni, è bene sapere dove poter utilizzare un altro bagno: quello di servizio, quello di un vicino, oppure si possono noleggiare bagni chimici nelle ditte apposite vicino a casa (che si possono trovare sulle Pagine Gialle oppure cercando con Google).

Documentazione necessaria

La ristrutturazione del bagno rientra nelle opere di manutenzione ordinaria, quindi, salvo modifiche alle dimensioni del locale, non occorre chiedere permessi particolari. Al termine dei lavori di ristrutturazione però, l’idraulico che esegue i lavori sugli impianti, deve rilasciare una dichiarazione di conformità degli stessi, secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale n. 37 del 22/1/2008.

Spostare i sanitari

In teoria, i sanitari si possono spostare a piacimento all’interno del bagno; in pratica la questione può dipendere dalla conformazione dei muri e dell’impianto esistente. In generale però non sono presenti molti limiti ai cambiamenti da poter effettuare. Per quanto riguarda doccia, vasca, lavabo e bidet gli spostamenti sono piuttosto facili, in quanto non vi sono problemi di pendenza dei tubi, i quali si possono murare in una traccia profonda soltanto pochi centimetri.

Per quanto riguarda il wc invece il discorso cambia: se si sposta la sua posizione, ma esso rimane sulla stessa parete della colonna di scarico, non troppo distante, basta semplicemente sostituire il vaso con scarico a pavimento, con un vaso con scarico a parete, e per nascondere il raccordo delle tubature, potrebbe essere necessario costruire un muretto di 70-80 cm dietro il wc.

Se si desidera invece spostare il wc su una parete opposta rispetto a quella della colonna di scarico, è necessario rialzare il pavimento, per lasciar passare un tubo di raccordo che lasci la pendenza necessaria al deflusso dello scarico, di 2 cm per ogni metro. Il dislivello in generale è meglio che sia di 15 cm, per rendere ben visibile il grandino che separerà il wc dal pavimento. L’alternativa è comprare un Sanitrit, trituratore per wc che permette di installare il vaso senza avere lo scarico a pochi centimetri di distanza.

Lo spazio da lasciare vuoto

Posto che ognuno organizza il suo bagno come meglio crede, esistono degli spazi che necessariamente occorre lasciare liberi. Ad esempio occorre almeno un metro di spazio davanti a tutta la lunghezza del lavabo, per consentirne un utilizzo facile e comodo. È bene lasciare almeno mezzo metro di spazio per l’uscita da vasca e/o doccia. Tra un sanitario e l’altro è bene lasciare almeno 30-40 centimetri, in modo da consentirne l’utilizzo senza doversi sacrificare. Saranno comunque i professionisti dei lavori a dovervi informare circa le distanze ottimali da mantenere.

Link a siti internt utili sulla ristrutturazione del bagno

Your Bath
http://www.yourbath.it/
Portale con consigli e idée per ristrutturare e costruire il bagno.

Bagno Idea
http://www.bagnoidea.com/
Portale con prodotti e articoli riguardanti interamente il bagno.

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
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2 Commenti

  1. Alan
  2. gfh

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