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Modelli di slip da donna sul mercato

Ecco nel dettaglio le varie tipologie in commercio. Naturalmente, sia slip che mutanda, oltre a essere usati in senso generale per indicare il capo intimo, sono comunque modelli specifici con caratteristiche abbastanza ben definite:
Slip
Con questo termine si indica il classico paio di mutande, che vengono indossate anche dagli uomini nella specifica versione.
Culotte
Le culotte sono un particolare modello di mutande caratterizzate dal fatto di essere piuttosto alte e di coprire completamente i glutei; arrivano infatti all’inizio della coscia. Spesso questo tipo di mutande ha anche una funzione contenitiva delle rotondità in eccesso, in quanto sembra quasi di indossare un paio di pantaloncini molto aderenti.
Perizoma
A differenza del classicismo slip, che serve a coprire le parti intime femminili, il perizoma si differenzia soprattutto per la parte posteriore, che è costituita da una sottilissima striscia di tessuto, che nei casi più estremi può diventare anche un vero e proprio cordoncino. Quando un perizoma viene indossato, la strisciolina di tessuto o il cordoncino vengono nascosti dalle natiche, dando l’impressione, per altro vera, di lasciare il sedere completamente scoperto.
Brasiliana
Questo tipo di mutanda può essere considerato una via di mezzo tra lo slip vero e proprio e il perizoma: nella parte posteriore, infatti, questo tipo di slip presenta un triangolino di tessuto che copre una piccolissima parte dei glutei, per poi assottigliarsi come avviene nel perizoma.
Tanga
Per tanga si intende una specie di slip particolarmente sgambato, che presenta dei piccoli cordoni o delle strettissime striscioline di tessuto sui fianchi, che servono a sostenere il resto del tessuto.
Guaina
Questo tipo di mutanda è un modello particolarmente contenitivo che serve a dare sostengo e forma a pancia, sedere e punto vita. Viene indossato sia da chi vorrebbe nascondere qualche chiletto di troppo, sia dalle neo mamme che vogliono il giusto sostengo alla propria pancia nelle settimane successive al parto. Ovviamente non si tratta di un modello di slip particolarmente sexy, al contrario di tutte quelle che abbiamo appena descritto.
Usa e getta
Questo tipo di mutande si acquistano direttamente in farmacia e sono particolarmente indicate per le future mamme che si devono recare in ospedale per il parto, o per chi ha in programma una degenza in ospedale.

Tessuti con cui vengono realizzati gli slip da donna

Se i tipi e i modelli di slip da donna presenti sul mercato sono ormai pressoché infiniti e, a seconda del tipo che ci piace possiamo trovare poi una vasta gamma di varianti in colore, i tessuti con i quali essi sono realizzati sono in numero abbastanza ridotto. In cima alla lista ovviamente non possiamo non mettere il cotone, il tessuto universale e maggiormente utilizzato per l’abbigliamento, in particolare intimo incluso.

Uno slip da donna in cotone di media qualità può costare intorno agli otto euro, e ci assicurerà una mutanda resistente ai lavaggi, all’usura e all’uso quotidiano. Se invece desideriamo uno slip più malizioso e sexy senza dubbio approderemo sul pizzo; in questo caso il prezzo salirà leggermente per arrivare ai 12 o 15 euro. Ci sono anche slip in tessuto misto che contengono una parte di elasten che assicura aderenza ed elasticità, mentre un cotone di qualità inferiore sarà il tessuto più adatto agli slip da ‘battaglia’, quelli che utilizziamo tutti i giorni per le faccende quotidiane o per le nostre attività sportive.

Ovviamente questo tipo di slip non avrà una durata eterna soprattutto per quel che riguarda l’elasticità e la brillantezza del colore, ma questa mancanza sarà adeguatamente compensata da un prezzo molto accessibile, soprattutto per i modelli che possiamo acquistare al supermercato o alle bancarelle del mercato;: in questi casi, infatti, uno slip può costare anche due o tre euro.

Per quel che riguarda gli slip da donna misti, oltre a quelli in cotone con un una piccola parte di elasten ci sono anche i modelli in elasten con una piccola parte in cotone: in questo caso fate attenzione alle istruzioni di lavaggio e di asciugatura presenti sull’etichetta, in quanto è molto facile danneggiare involontariamente un capo in tessuto sintetico, notoriamente molto poco resistente al calore.

Sicuramente l’etichetta vi sconsiglierà il lavaggio in lavatrice, consigliandovi invece un più delicato lavaggio a mano. Se proprio non volete rinunciare alla lavatrice abbiate però cura di scegliere il lavaggio più delicato tra quelli in programma, per salvaguardare l’elasticità dei vostri slip.

Stirare i tessuti degli slip da donna

Per fortuna, le mutande e gli slip da donna non hanno bisogno di essere stirate, infatti basta metterle ad asciugare in modo corretto, avendo cura di tenderle leggermente per evitare le pieghe, e poi una volta asciutte piegarle e metterle direttamente nei cassetti portabiancheria.

Nel caso in cui apparteniate a quelle categorie di persone che non vogliono vedere neanche una piega nei propri indumenti e che desiderano stirare anche gli slip, cercate di mantenere il ferro da stiro alla temperatura più bassa possibile, oppure di interporre tra la piastra del ferro e lo slip un panno o un asciugamano. Se questo può andar bene per gli slip in cotone o in tessuto misto, è invece assolutamente sconsigliata per quelli in materiale sintetico, che potrebbero danneggiarsi, deformarsi o perdere l’elasticità anche se sottoposti a una minima fonte di calore.

Ci sono molti modelli di slip realizzati anche con fibre sintetiche (o che ne contengono alcune percentuali) come:

  • lycra
  • poliamide
  • viscosa
  • poliestere
  • elastan

Insomma ce n’è per tutti i gusti e di conseguenza anche per tutte le tasche!

Per poter scegliere lo slip da donna non guasta avere un minimo di conoscenza della loro origine. Se prendiamo in analisi le parole che utilizziamo nella vita quotidiana, è facile accorgersi di come una grande quantità di termini derivano direttamente dall’antica lingua latina, madre della nostra lingua italiana, assumendone spesso addirittura lo stesso significato. Un esempio di quanto appena dichiarato è il termine ‘mutande’, che deriva dal latino mutandae, ossia, letteralmente:

delle cose che devono essere cambiate

(da qui, lo spassionato consiglio di cambiarle frequentemente, almeno una volta al dì).

Come scegliere lo slip da donna

Prima di vedere come scegliere lo slip da donna giusto, non guasta curiosare un po’ nella storia per scoprire le sue origini.

Agli inizi del 1500 le mutande erano lunghe, di seta, di velluto, o in tessuto leggero come il lino. Gli uomini non erano soliti indossarle, e le donne che lo facevano non erano considerate di “classe”. Nel XIX° secolo si diffusero le mutande a “pagliaccetto”, che si avvicinavano alle moderne mutandine, ma erano indossate esclusivamente dalle bambine.

La mutandina in cotone cominciò a diffondersi negli ultimi anni del XIX° secolo. Nel XX° secolo indossare questo capo intimo divenne la regola, anche perché le gonne cominciarono ad accorciarsi e le parti intime esigevano protezione. Inoltre in questo periodo furono scoperti tessuti sintetici quali il nylon il poliestere. La prima mutandina “moderna”, come quella che indossiamo noi oggi, fu creata nel 1920. Anche questa volta ad indossarla per primi furono i bambini.

Scegliere lo slip da donna tra le varie tipologie

Dopo aver individuato la mise perfetta per la serata, infatti, rimane da scegliere lo slip da donna e il tipo di biancheria intima da indossare: di certo non sarebbe male scegliere qualcosa che, sempre e comunque di nostro gusto, si intoni con l’abito o con i vestiti che abbiamo scelto per la serata, senza interferire: se abbiamo scelto vestiti aderenti è meglio preferire biancheria sottile e senza cuciture che potrebbero notarsi; se siamo vestite di bianco meglio indossare biancheria chiara invece che nera, che potrebbe vedersi in trasparenza… a meno che non sia proprio questo l’effetto che desideriamo! Insomma anche la biancheria intima per una serata particolare può diventare una vera e propria sfida di stile e di femminilità.

Perchè tanta cura nello scegliere lo slip da donna? Se è vero infatti che non è detto che qualcuno debba per forza vedere la nostra biancheria intima, è anche vero che questo potrebbe anche succedere, e in questo caso è meglio essere preparate, sfoggiando una biancheria intima coordinata e di buona qualità. Immaginate cosa vorrebbe dire far intravedere a un uomo che ci piace e da cui vorremmo essere corteggiate uno slip a mutandone color carne! Sarebbe la fine del romanticismo!

Scegliere lo slip da donna vuol dire soprattutto deciderne modello e materiale. Per quel che riguarda il materiale, la scelta dipende in tutto e per tutto dal nostro gusto. Siano i benvenuti la seta e il pizzo per le occasioni speciali, così come un po’ di eleganza nel taglio dello slip e nella fattura: così sarete sicure di non sbagliare. Se invece cercate uno slip da indossare quando andate a fare jogging o in palestra scegliete i modelli sportivi, senza pizzi e senza cuciture che potrebbero provocare irritazioni; questo non vuol dire comunque rinunciare alla femminilità.

Oggi, a differenza del passato anche recente, si può scegliere lo slip da donna tra una miriade di modelli e varianti, ciascuno con precise caratteristiche, e quindi con pregi e difetti, sia in termini funzionali che eststici. Vediamo quindi i modelli di slip da donna più comuni disponibili sul mercato.

Slip normali o a vita bassa

Sono questi ultimi la vera “rivoluzione” di questi anni. Sono l’ideale per chi indossa indumenti a vita bassa. Per alcuni lasciare intravedere una bella mutandina dai pantaloni fa anche tendenza. De gustibus non disputandum est, dicevano i Romani. Ma mi raccomando a non perdere mai il buon gusto.

Tanga

Cosa è il tanga? Si tratta di uno slip alquanto sgambato, che si lega ai fianchi con un nastrino o cordone. E’ particolarmente adatto quando si indossano gonne o pantaloni a vita bassa, perché è meno alto (e quindi anche meno visibile) rispetto ad uno slip normale. Non va confuso con il perizoma, altro tipo di slip che negli ultimi anni sta riscuotendo grande successo femminile (ma anche gli uomini lo indossano, in alcune circostanze).

Il perizoma fu lanciato da un produttore newyorkese di biancheria intima nel 1981. E’ un tipo di slip solitamente sgambato (ma può anche non esserlo), caratterizzato da una striscia di tessuto sul lato posteriore, che lascia scoperte le natiche. Oltre ad essere considerato un capo molto sexy, il perizoma è giudicato da molte donne più comodo di un normale slip perché si mimetizza bene sotto gli indumenti. Il termine perizoma viene dal greco perì- zoma (cingere intorno), e indicava una striscia di tessuto che copriva le parti intime. Gli inglesi usano il termine “string” per indicare un perizoma molto più succinto. In Spagna chiamano in modo ironico il perizoma “el hilo dental” (il filo interdentale).

Brasiliana

Anche questo tipo di slip non va confuso con il perizoma. E’ a metà strada tra il perizoma e lo slip. Il triangolo (che può essere di tessuto, ma anche di lycra), che contiene i fianchi va a coprire una parte del sedere, che invece il perizoma lascia scoperto del tutto.

Culotte

E’ quel tipo di mutanda femminile che copre i fianchi e scende sotto i glutei. La parola viene dal francese “cul”, che significa appunto “sedere”. La culotte può essere di cotone, di seta, elasticizzata. C’è anche la variante “culotte a perizoma”.

Baby-doll

E’ un indumento intimo femminile che si usa durante la notte. Di solito è una camiciola corta a cui si abbina lo slip dello stesso colore o con disegni. Può essere di seta, di tessuto sintetico, trasparente. Il “lancio” di questo capo intimo sexy e sfizioso venne con un film del 1956 interpretato dall’attrice Carrol Baker . “Doll” (dall’inglese, significa “bambola”) è infatti il vezzeggiativo di Dorothy, la protagonista di questo film. Oppure più semplicemente il termine baby doll sta a richiamare un capo vezzoso indossato dalle bimbe.

Guepiere

Ideato da Marcel Rochas nel 1945, questo capo intimo è formato da un bustino chiuso da ganci o laccetti cui viene applicato il reggicalze. E’ usato dalle donne per modellare il seno e la vita, per ottenere quello che si chiama “un vitino da vespa”. Il nome “guepiere” viene infatti dal francese “guepe”, e significa “vespa”.

Reggicalze

Le donne inglesi furono le prime ad usarlo, all’incirca nel 1893. Ma il “lancio” di questo capo avvenne nei primi anni del 1900. Famoso è il film “L’angelo azzurro” in cui la provocante Marlene Dietrich lo indossa con femminilità. Il reggicalze di solito si abbina al corsetto o bustino che serve a mantenere le calze con delle stringhe. Cominciò a diffondersi più rapidamente quando negli Stati Uniti furono inventate le calze di nylon.

Ma fin dall’inizio il reggicalze fu considerato un capo provocante e troppo osè, quindi usato dalle prostitute e snobbato dalle signore “per bene”. Negli anni ’80 il reggicalze conobbe una ripresa. Alcuni film, come “Luna di fiele” di Emmanuelle Seigner, esaltarono questo capo come emblema della sensualità femminile.

Dove scegliere lo slip da donna

Scegliere lo slip da donna non è così difficile, grazie all’abbondanza di negozi di intimo in franchising, ai reparti di intimo degli ipermercati, alle bancarelle del mercato e alle mercerie di quartiere, dove possiamo trovare pressoché tutto quello che possiamo desiderare. Sicuramente se vogliamo una grande scelta e un ottimo rapporto qualità prezzo possiamo dirigerci verso un negozio in franchising, dove trovare modelli all’ultima moda, varietà di stili e di colori e prezzi accessibili a tutti.

Se questi negozi vanno bene per scegliere lo slip da donna per tutti i giorni, se volgiamo qualcosa di più raffinato per una serata elegante allora forse conviene dirigersi verso i negozi di moda, dove troveremo modelli di slip in tessuti preziosi, sicuramente più costosi ma decisamente più durevoli (soprattutto se avrete cura di trattarli con i dovuti modi, come riportato in etichetta) e più adatti a una serata speciale.

Una buona alternativa ai negozi in franchising per scegliere lo slip da donna da usare tutti i giorni sono le bancarelle del mercato, dove si possono trovare buone occasioni, tanti modelli e colori, a prezzi decisamente accessibili. Spesso in questi slip le finiture non sono ottime ma saranno perfette per andare a lavorare e per svolgere tutte le vostre attività quotidiane. Se in un negozio di franchising uno slip costa mediamente sui cinque euro, al mercato per quella cifra ne potrete portare a casa anche due o tre, con conseguente abbassamento della qualità: il tutto sta all’uso che ne dovete fare.

Un altro luogo dove trovare abbondanza di biancheria intima femminile sono i magazzini che vendono merce proveniente dalla Cina. In questi negozi i prezzi sono davvero bassi, così come è bassa anche la qualità: slip di questo tipo possono essere acquistati in grande numero ad esempio per un viaggio, utilizzandoli come slip usa e getta.

Ovviamente, come per qualsiasi altro tipo di acquisto, potrete trovare grande scelta, grande varietà di modelli e di prezzi e tantissime occasioni da non perdere anche in internet, che pullula di punti vendita virtuali specializzati nell’intimo e nell’abbigliamento in generale. Inutile ricordare che, nel caso in cui vi rivolgiate ai numerosi siti di aste online che popolano la rete, l’usato andrebbe evitato per chiare questioni igieniche.

La biancheria intima è anche un genere di articolo che ancora resiste nelle vendite per corrispondenza, con spedizione per posta e ordine per catalogo, via mail, telefono o fax. Questo metodo ha il vantaggio di porvi davanti a una grandissima scelta di materiali, di colori e di modelli, dagli slip per l’uso quotidiano al coordinato importante di griffe e case di moda di fama mondiale, per un evento o una serata particolare.

Principali produttori di slip da donna

Sono tante, le aziende che li producono e nei cui cataloghi poter scegliere lo slip da donna giusto per voi, e l’abbigliamento intimo femminile in generale. Alcuni di questi marchi sono una vera e propria garanzia di qualità e si possono trovare facilmente sia nei negozi di intimo, come Pompea e Sloggy, sia in veri e propri negozi in franchising come

  • InFiore
  • Fruscio
  • Intimissimi
  • Tezenis

Questi marchi assicurano un ottimo rapporto qualità-prezzo, una vastissima scelta di modelli, di tessuti e di colori e una grande vestibilità.

Questi negozi si trovano facilmente in tutte le città sia italiane che straniere, nelle vie del centro come nei grandi magazzini e nei centri commerciali. Ovviamente esister anche la possibilità di scegliere lo slip da donna e acquistarlo per corrispondenza, guardando sui cataloghi che arrivano per posta o sui siti internet: in questo caso è bene conoscere molto bene la propria taglia in quanto spesso l’intimo non si può restituire se la taglia non fosse corretta.

Spesso online o per corrispondenza si trovano anche numerose e vantaggiosissime offerte che permettono di risparmiare considerevolmente rispetto agli acquisti nei negozi tradizionali, per non parlare della grande comodità di ricevere i propri acquisti comodamente a casa propria, senza dover uscire. In questo caso il nostro consiglio è di provare con l’acquisto di uno o di due capi, e una volta individuata la taglia corretta procedere ad acquisti di quantitativi maggiori.

Scegliere lo slip da donna da regalare

Lo slip può essere un regalo insolito da fare a una donna, un regalo che si rivela originale e spesso indovinato soprattutto se si ha l’accortezza di accompagnarlo anche con un reggiseno o una canottiera intima in coordinato.

Nel caso in cui vogliate seguire questa strada ricordate che in questo caso il come scegliere lo slip da donna diventa un argomento assai delicato. Fate sempre in modo che il modello scelto rispecchi il carattere, i gusti e la personalità di chi lo riceve, preferendo materiali e modelli di buona fattura o, nel caso del cotone, che sia di ottima qualità.

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Milena Talento3 Febbraio 2016

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