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Scegliere la camicia, da uomo e da donna

Alzi la mano chi non ne ha possiede almeno una nell’armadio: credo siano pochi, forse nessuno. La camicia o si ama o si odia, ma il punto è un altro: sia per gli uomini che per le donne, è impossibile non averne indossata/provata/acquistata mai una senza pensare ai numerosissimi abbinamenti possibili e alle infinite occasioni in cui poterla indossare. E cosa di più intrigante dello scegliere la camicia?

E per di più, cosa non da poco, è un capo d’abbigliamento che sta davvero bene a tutti.

Come scegliere la camicia

Per gli uomini: un capo assolutamente imprescindibile, della serie “Che uomo sei se la camicia non ce l’hai”. Tutti gli uomini che abitano questo pianeta dovrebbero sapere di cosa sto parlando: la camicia è ormai entrata a pieno titolo negli armadi di tutti i maschi terrestri, di qualsiasi età, professione, fede religiosa e politica. Che siano amanti del genere o più vicini ad uno street style fondato sul sodalizio tra t-shirt e jeans, è statisticamente provato che tutti gli uomini ne hanno abbottonata almeno una nella loro vita, sistemandosi il colletto e magari legandoci al collo una bella cravatta ton-sur-ton o, perché no, un papillon molto rétro.

Se la camicia non rientra nei ferri del mestiere, sicuramente sarà stata indossata in altre cento, mille occasioni: feste, cerimonie, compleanni, serate di gala, cenetta romantica, compleanni vari, feste di laurea, Natale o Capodanno…o perché no, anche solo il giorno delle proprie nozze. Il fatto è che alla camicia nessun uomo può resistere, o comunque è un capo che ormai fa rima con i più fondamentali termini e concetti maschili e non può prescindere da essi.

Questo capo è sinonimo di uomo, ma anche di eleganza e al tempo stesso di praticità. Ecco perchè scegliere la camicia è una cosa importante. Basta allacciare qualche bottoncino qua e là, magari un pull con il collo a V sopra e via, si è pronti per cominciare un’altra giornata sotto il cielo autunnale/invernale. Ma da non sottovalutate le camicie maschili in versione primaverile/estiva: leggera e proposta nei tessuti più freschi e traspiranti, la camicia della bella stagione offre confort e relax all’uomo che apprezza le cose buone, semplici e trasparenti.

Proprio come una bella camicia estiva: bianca o colorata, a tinta unita o con un sottile motivetto ricorrente, colletto e polsini vi faranno sentire l’uomo più fortunato della terra perché potrete sfoggiare l’indumento meno pretenzioso e più versatile che ci sia. Oltretutto vantandone immortalità, visto che è forse uno dei pochi capi che rincorre ogni moda senza uscirne mai.

Scegliere la camicia al femminile

Non solo per uomini, ma anche per il gentil sesso. Già perché si è trasferita stabilmente nei guardaroba al femminile, apprezzata dalle donne di tutti i colori e di tutti i tempi: a scegliere la camicia sono bimbette e ragazzine, donne in carriera e madri di famiglia, nonne e zie…insomma, le camicie delle donne iniziano a far concorrenza in numero e varianti a quelle dei maschietti.

Che si decida di scegliere la camicia con la manica lunga, corta o a ¾, la camicia risolve un sacco di abbinamenti: sicuramente la punta di diamante del guardaroba di una donna-manager o di qualsiasi altra donna che lavora in ufficio o a contatto con il pubblico.Un capo imprescindibile anche per le casalinghe e per coloro che lavorano in casa.

Insomma, la camicia alle donne piace. E pure tanto!

Perché una donna decide di scegliere la camicia? Perché è pratica e comoda, si asciuga in un attimo e non ha pretese nel lavaggio, se di cotone o di lino si sposa bene con ogni altro indumento, se di seta fa tanto diva d’altri tempi. Insomma, non impegna e cattura l’occhio, evita problemi ed ansie da look e risolve accostamenti difficili ed imprevedibili. Senza contare che si adatta alle forme (ovviamente dipende sempre dal taglio, ma in linea di massa esalta e traccia la silhouette femminile) e che sta bene proprio a tutte: alte e basse, formose e non, bionde, brune, rosse e con le mèches, ricce e lisce…insomma, che aspettate ad acquistarne un’altra?

(parto dal presupposto che ogni donna ne possiede una in ogni guardaroba, qualsiasi sia il modello, il taglio ed il colore).

Breve storia della camicia

Colletto, polsini e bottoni hanno una lunga storia alle spalle. Pensiamo, infatti, che la camicia è un indumento che è sempre esistito, seppure secondo concetti ed interpretazioni differenti a seconda dell’epoca, del gusto e dello stile. Tornando indietro nel tempo, vediamo come, ad esempio, fino al 1000 la camicia venisse intesa come un elemento portante dell’intimo maschile che spuntava da una sopraveste, lasciando in vista solo il colletto (per gli amanti delle curiosità, ecco da dove viene il divieto –del galateo- della sgraziata consuetudine degli uomini di togliersi la giacca in presenza di una donna, assolutamente priva di garbo e stile).

I documenti e le testimonianze del caso, farebbero risalire le origine di questo straordinario ed immortale capo d’abbigliamento nel 1800, secolo a cui corrisponderebbe il primo prototipo della camicia dell’azienda di Brown Davis & Co. di Aldermanbury, rigorosamente abbottonata sul davanti. Da sempre, nella storia, la vera camicia è stata quella bianca, simbolo di superiorità sociale ed economica: distinguendosi dalla massa, la poteva indossare solo chi non lavorava così da non invadere e deturpare il suo candore niveo.

Ma poi le cose sono cambiate e basta guardarsi intorno per vedere quanto la camicia sia diventata un capo d’abbigliamento a doppio senso, praticamente universalmente riconosciuta. Ormai, giustamente, la vediamo indosso a chiunque, qualsiasi sia la sua professione o le sue aspirazioni lavorative. Insomma, una camicia, quella di oggi, che non guarda in faccia a nessuno.

Scegliere la camicia: colori e fantasie

Ed ora si sono ritagliate un gigantesco spazio nel mondo dell’abbigliamento e della moda in generale, camicie di tutti i modelli, colori e fantasie. Arduo quindi scegliere la camicia in termini di colore e fantasia del tessuto. Fino al giusto mix polsini e colletto (sia rovesciato che quello coreano, magari removibile per essere lavato quotidianamente e risultare bianco che più bianco non si può!) bianchi e tutto il resto a fantasia.

Oggi come ieri. Le varie rivisitazioni e reinterpretazioni del modello basico e tradizionale arrivano fin sulla soglia della prima guerra mondiale: d’allora in poi nessun’altra grande modifica al capo, se non contiamo l’apparizione del taschino che è andato a soppiantare e a sostituire degnamente il panciotto.

Il taschino, c’è chi lo ama di più e chi meno, ma rasserenatevi: compare solo su determinati modelli, non su tutti. E qualora lo detestiate ma di quella camicia non potete fare a meno, potete sempre appoggiarci le penne, gli occhiali o quello che volete voi. Magari anche il telefonino. O il palmare.

E per non dimenticare proprio nulla, ricordiamo che il colletto rovesciabile, sovrano incontrastato del più intramontabile capo d’abbigliamento in circolazione, si è conquistato il podio nel 1930, quando si è lasciato dietro il modello alla coreana, destinato solo alle occasioni formali in cui è d’obbligo sfoggiare un elegantissimo smoking o il frac.

scegliere la camicia

Scegliere la camicia: il tessuto

Al momento di scegliere la camicia ricordate sempre che essa fa rima con lino e cotone. Tessuti che regnano incontrastati nel variegato e strabiliante mondo delle camicie, il cotone ed il lino hanno molto in comune, oltre al fatto di dedicarsi interamente alla lavorazione e produzione di camicie. Diciamo innanzitutto che l’estrazione di entrambi i tessuti proviene direttamente dalla coltivazione di determinate piante.

Se il cotone, la cui particolare coltivazione venne introdotta nel nostro paese dagli arabi intorno al IX secolo per poi diffondersi definitivamente ed ampiamente sotto la dominazione sveva e normanna, può contare su diverse tipologie di piante, tutte appartenenti alla specie Gossypium: dall’arboreum al tomentosum, passando per lo sturtianum e per l’herbaceum.

Il lino, invece, risalirebbe ad oltre 6000 anni fa proprio durante le dominazioni di egiziani, babilonesi e fenici e si ottiene da una pianta dalle dimensioni ridotte, poco ramificata in verità, che offre piccoli fiorellini fra l’azzurro intenso ed il bianco. Ma non solo lino e cotone per le camicie, poiché esiste un’infinità varietà di fibre che risultano dal matrimonio tra diversi tessuti. Pensiamo alla viscosa, alla lana o alla seta che vengono adoperati nelle industri tessili a seconda delle caratteristiche (freschezza, lucentezza, pesantezza ecc…) con cui si vogliono investire i vari capi d’abbigliamento.

Nello scegliere la camicia di qualità, di rappresentanza, consigliamo ovviamente i migliori tessuti sul mercato: dall’Oxford (si presenta con una trama intrecciata di fili bianchi e colorati, ma anche rasato, detto anche Royal) al Popeline (matrimonio tra fili di ordito e fili di trama assai più spessi) che insieme danno il Pinpoint (il celebre cotone in cui il filo lungo è ritorto e quello colorato è solo quello dell’ordito), fino ad arrivare al Sea Island, la qualità più prestigiosa, pregiata e costosa.

Ma prendiamo anche in considerazione il Twill, sia ritorto che a spina di pesce, diffusissimo sul nostro mercato.

Scegliere la camicia di jeans

Scegliere la camicia adatta al proprio stile

Molte camicerie non consentono di provare il capo prima di averlo acquistato, ma farsi un’idea sulla camicia perfetta e su come scovarla nel vasto universo tessile si può.

Per scegliere la camicia partite, per esempio, dal colletto

E’ classico? Allora si presenterà rigoroso, rinforzato (da bacchette non removibili, generalmente di plastica) sulle punte ma privo di qualsiasi bottone: questo per consentire ad un’ipotetica cravatta di scivolare alla perfezione sul nostro petto e di permettere un nodo da veri intenditori. Mentre state provando la vostra prescelta in camerino, notate subito se allacciando il colletto le punte tendono ad arcuarsi mentre muovete il collo, prima a destra e poi a sinistra: se lo fanno, cambiate genere.

I polsini, poi, deve poggiare perfettamente sull’attaccatura del pollice della mano e rimanere a tale altezza anche se il piegate il braccio: tenete sempre presente, infatti, che il cotone tende a restringersi e dopo il primo lavaggio potreste ritrovarvi in una camicia da bambino che, nascosta sotto la giacca, sparisce completamente senza il minimo avviso.

Un prodotto veramente impeccabile, però, si nota essenzialmente nel cosiddetto carré posteriore, ovvero la parte tra la base delle spalle ed il collo: per essere davvero perfetta, questa porzione di camicia dovrebbe essere separata dal resto del tessuto, distinguibile. Se lo è, rivestitevi e correte alla cassa: è la camicia che fa per voi.

Dove acquistare la camicia

Una volta scartata l’ipotesi di scegliere la camicia su misura, o addirittura a domicilio con pronta consegna, dirigetevi verso i negozi di abbigliamento della vostra città e vedrete che ognuno di essi conterà all’attivo almeno una decina di modelli e colori di diverse camicie. Questo perché gli stilisti, come i consumatori, non si stancano mai di questo indumento, ormai entrato nell’olimpo dei capi d’abbigliamento, indossato da stelle, stelline e comuni mortali.

Siti internet di produttori di camicie da uomo e da donna

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Milena Talento30 Maggio 2024

3 Comments

  • Dodi ha detto:

    Le camicie femminili hanno gli occhielli per i bottoni sulla parte destra della camicia, ed i bottoni sononcuciti sulla parte sinistra. Quindi la “chiusura” della camicia avviene sovrapponendo la parte destra sopra a quella sinistra. Succede per tutti i capi da donna che si abbottonano. Per quella maschile invece è il contrario, occhielli a sinistra che si sovrapporranno ai bottoni cuciti sulla parte anteriore destra. .

  • cristian ha detto:

    come fai a distinguere camicie femminili da quelle maschili???

  • avina ha detto:

    Buongiorno, penso fare cosa gratita segnalare tra i siti utili anche www fattosumisura.it , sito in cui l’utente ha la possibilità di creare la propria camicia su misura.

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