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Identikit dello Yoseikan Budo

Lo Yoseikan Budo viene considerata un sogo budo, un’arte marziale “composita”, “totale” o “completa” dal momento che include ed integra fra loro le pratiche di diverse arti marziali. Questa disciplina è strettamente connessa all’Aikido, al Karate, al Judo, allo stile di combattimento armato giapponese (scuola Tenshin Shoden Katori Shinto-ryu) ma anche alla boxe occidentale e al savate (boxe francese).

Il nome Yoseikan deriva da tre termini giapponesi: yo (“insegnamento”), sei (“verità”) e kan (“luogo”), pertanto può essere tradotto “luogo dove viene insegnata la verità”. Il particolare nome di questa arte marziale non è da intendersi come la pretesa di possedere in modo esclusivo le verità e le tecniche delle arti marziali, ma piuttosto come la natura omnicomprensiva dello Yoseikan Budo mette in grado l’individuo di scoprire il proprio senso di “verità” attraverso lo studio di un’ampia gamma di diverse tecniche, principi e filosofie.

Lo Yoseikan Budo che viene praticato ai giorni nostri è, allo stesso tempo, una ricca arte marziale tradizionale ed un moderno sport di combattimento. I suoi scopi sono la creazione di una sorta di “guerriero universale” che possa agire in qualsiasi situazione indipendentemente dall’avversario che gli sta di fronte, dalle armi utilizzate e dal contesto.

Per fare ciò, lo Yoseikan Budo attinge alle tecniche più efficaci di tutte le arti marziali tradizionali, sia orientali che occidentali, alla ricerca dei movimenti che stanno naturalmente alla base dell’essere umano.

Storia dello Yoseikan Budo

Lo Yoseikan Budo è un’eclettica arte marziale moderna che nacque nel 1931, ed il cui fondatore fu il maestro Minoru Mochizuki (1907 – 2003). Nella prima metà del Novecento Mochizuki fu allievo ed assistente di due fra le più importanti personalità delle arti marziali giapponesi: Jigoro Kano, il fondatore del Judo, e Morihei Ueshiba, il “padre” dell’Aikido. Mochizuki raggiunse gradi elevati praticamente in tutte le arti marziali esistenti (decimo dan nell’Aikido, nono nel Ju Jitsu, ottavo in Kobudo, Judo e Iaido, quinto nel Kendo e nel Karate) ma al tempo stesso fu attivamente impegnato nello studio degli stili di combattimento più tradizionali ed antichi come il Koryu Bud? e il Katori Shinto Ryu (scherma giapponese).

Nella sua versione originale (precedente allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale) lo Yoseikan Budo includeva tecniche quali pugni, calci, tecniche di bloccaggio, proiezioni, atterramenti, prese articolari, strangolamenti, nonché il combattimento con le armi tradizionali ed i kata (tecniche codificate da una ben precisa sequenza di movimenti) sia a mani vuote che con armi.

Ai praticanti di Yoseikan Budo sotto l’autorità di Minoru Mochizuki era richiesto non solo di padroneggiare quest’ampia panoramica di tecniche, ma anche di raggiungere un certo grado dan in altre arti marziali quali Aikido, Karate e Katori Shinto Ryu, e di conoscere in modo approfondito le tecniche di Jujitsu e Iaido. Curiosamente, questo “vecchio stile” non comprendeva quasi per nulla aspetti di tipo filosofico o esistenziale, ma era piuttosto basato su un rigoroso studio scientifico e sistematico delle tecniche.

Le intenzioni di Minoru Mochizuki erano di migliorare e modernizzare in modo costante le tecniche, evitando di cristallizzarle nel tempo; lui stesso infatti affermava: “Non insegnare mai soltanto quello che ti è stato insegnato”.

Il moderno Yoseikan Budo si deve al figlio di Minoru Mochizuki, Hiroo, che iniziò lo studio delle arti marziali sotto la guida del padre già in tenera età. Tuttavia, mentre Minoru aveva uno spiccato talento per il Judo, suo figlio eccelleva nel Karate; dopo un periodo trascorso in Francia come studente universitario, verso la fine degli anni Cinquanta, Hiroo tornò in patria per prendere in mano le sorti della scuola da lui fondata.

Negli anni Settanta Hiroo introdusse nuovi kata di sua invenzione ed integrò lo Yoseikan Budo con tecniche di combattimento di derivazione sia occidentale che orientale; fra le novità introdotte ci fu anche l’aspetto competitivo.

Le gare di Yoseikan Budo, svolte fra due contendenti, vennero strutturate in modo molto simile a quelle di Karate e Kobudo, dove la vittoria è assegnata sulla base delle tecniche valide messe a segno e del punteggio totale conseguito.

Gli aspetti innovativi introdotti da Hiroo Mochizuki rappresentarono una svolta importante per il Yoseikan Budo che, da arte marziale di élite riservata a pochi praticanti, ebbe una diffusione su larga scala e acquisì ben presto popolarità e molti nuovi praticanti. Questo avvenne anche grazie all’introduzione di protezioni che consentivano la pratica di quest’arte marziale, sia in allenamento che a livello di competizione, in sicurezza e senza il rischio di infortuni.

Questa vera e propria “rivoluzione” fu talmente apprezzata che attualmente solo pochissimi praticanti di Yoseikan Budo seguono ancora il vecchio stile.

Nonostante nello Yoseikan Budo esistano delle competizioni, questo aspetto è decisamente marginale rispetto all’importanza dell’allenamento fisico e dell’insegnamento tecnico. Le competizioni rappresentano solo la punta dell’iceberg rispetto alla complessità di questa arte marziale, ed il loro scopo principale è quello di far conoscere al grande pubblico la pratica dello Yoseikan Budo.

Tecniche e pratica dello Yoseikan Budo

Nello Yoseikan Budo di concezione moderna le tecniche utilizzate sono principalmente:

  • Atemi
    colpi inferti con pugni, gomiti, piedi, tibie e ginocchia;
  • Proiezioni
    tecniche derivate dal Judo che consistono nello sbilanciare e gettare a terra l’avversario;
  • Tecniche di sacrificio
    afferrare il proprio avversario per poi gettarsi a terra e, sfruttando il peso della propria caduta, farlo cadere a sua volta;
  • Bloccaggi articolari
    attraverso particolari manovre l’avversario viene immobilizzato. Liberarsi alla presa è impossibile se non si vogliono subire danni fisici;
  • Lotta a terra
    utilizzando bloccaggi, prese e strangolamenti volti a immobilizzare e rendere inoffensivo l’avversario;
  • Tecniche che prevedono l’utilizzo di armi tradizionali come ad esempio bastone, coltello o spada.

Le tecniche dello Yoseikan Budo vengono portate utilizzando una particolare vibrazione energetica, detta tanden (che equivale al concetto cinese del Qi, o “energia vitale”). Imparare a padroneggiare questa energia che viene da dentro significa portare attacchi con una potenza superiore, rimanendo però al contempo agili e flessuosi.

Lo Yoseikan Budo è un’attività sportiva che allena il fisico e la mente e permette di scoprire i propri limiti e perfezionare le capacità; insegna il rispetto dell’avversario e a tenere sotto controllo le più diverse situazioni.

La pratica dello Yoseikan Budo allena la coordinazione, potenzia l’apparato muscolare e permette di migliorare la propria capacità di concentrazione. Per questo, si tratta di un’attività che può essere praticata sia dagli adulti che dai ragazzi.

Lo Yoseikan Budo insegna anche tecniche utili ai fini della difesa personale, e sono state anche introdotte le cosiddette “forme musicali” dove l’insegnamento tecnico avviene con l’accompagnamento della musica e del ritmo.

Una pratica impegnata e costante dello Yoseikan Budo permette di non farsi influenzare da quanto accade intorno, ma di conservare la lucidità mentale e la
calma, e di conoscere sé stessi sempre più a fondo.

Uniforme e gradi dello Yoseikan Budo

I praticanti di Yoseikan Budo, detti budoka, indossano un’uniforme detta keikogi simile a quelle utilizzate nelle altre arti marziali e costituita da un paio di pantaloni bianchi, ampi, e da una casacca di colore blu aperta sul davanti, i cui lembi vanno avvolti intorno al corpo e sono mantenuti chiusi da una cintura.

Mentre nello Yoseikan Budo “vecchio stile”, analogamente ad altre arti marziali, esistevano cinture colorate e nere ad attestare il grado raggiunto dal praticante, al giorno d’oggi tutti indistintamente usano cinture blu e bianche.

I colori utilizzati nello Yoseikan Budo, il blu e il bianco, rappresentano i concetti chiave del pensiero orientale dello Yin e dello Yang, due entità opposte che si compenetrano fra loro creando equilibrio nell’universo. Visti da lontano, i due colori si mescolano l’un l’altro a simboleggiare il superamento della comune ottica dualista che vede tutto come un’eterna contrapposizione.

Anche il fatto che non esistano distinzioni evidenti nel grado dei praticanti sta a simboleggiare il principio di uguaglianza: tutti infatti hanno la stessa importanza, godono degli stessi diritti ma sono tenuti a rispettare gli stessi doveri.

Dal punto di vista formale i praticanti di Yoseikan Budo si dividono in mudansha, ovvero i praticanti di grado inferiore (ky?) e yudansha, di grado superiore (dan, l’equivalente delle cinture nere).

Competizioni nello Yoseikan Budo

Le competizioni solitamente includono tre tipi di combattimenti (Randori):

  • Sude Randori
    pratica libera, a mani nude, che comprende colpi di braccia e gambe, proiezioni, lotta a terra. Si tratta di un’attività molto varia, dinamica ed avvincente.
  • Emono Randori
    consiste nella lotta con armi sportive in materiale espanso, repliche sicure delle armi tradizionali quali il bastone medio (tanbo) e la spada (katana). Esistono gare di tanbo, gare di spada e gare miste, dove i due avversari si affrontano utilizzando ciascuno un’arma diversa.
  • Emono Sude Randori
    un avversario disarmato, a mani nude, ne affronta uno che attacca con bastone corto (konbo) o un coltello. Anche in questo caso si utilizzano repliche in materiale espanso.

I combattimenti di Yoseikan Budo prevedono l’impiego di tutte le tecniche conosciute, ad esclusione di quelle più pericolose come bloccaggi articolari, prese o rotazioni della testa e calci alle ginocchia. I contendenti indossano un equipaggiamento protettivo completo (caschetto con visiera, guantoni, parapiedi, paratibie, conchiglia per gli uomini e paraseno per le donne) che consente di utilizzare qualsiasi tipo di tecnica e di colpire in tutto il corpo senza ferire l’avversario.

Il combattimento si svolge sotto arbitraggio e si basa sui punti: ogni qualvolta ne viene segnato uno, ovvero quando viene portata a segno una tecnica valida, l’azione viene fermata per poi riprendere.

In aggiunta a queste competizioni ve ne sono di più specializzate, come ad esempio:

  • Kata
    l’atleta deve eseguire tecniche codificate da precise sequenze, dimostrando il pieno controllo del proprio corpo e una ottima conoscenza tecnica.
  • Kyoe Randori
    si tratta della “forma suprema del Randori”, ovvero uno stile di combattimento che prevede l’utilizzo di qualsiasi tipo di tecnica senza utilizzare alcuna protezione. È un’attività potenzialmente molto pericolosa, perciò è riservata a chi ha raggiunto un grado di controllo perfetto sia a livello fisico che di capacità tecniche.

Approfondire lo Yoseikan Budo

Siti internet

  • Movimento Sportivo Popolare Italia – Sezione Yoseikan Budo Italia
    Sito ufficiale dell’Accademia Italiana di Yoseikan Budo che fa parte del Movimento Sportivo Popolare; l’Accademia è riconosciuta dal CONI ed è affiliata alla Yoseikan World Federation. Sul portale sono disponibili approfondimenti sull’arte marziale e sulle attività agonistiche in programma, e si possono trovare informazioni riguardanti le palestre in Italia dove si insegna lo Yoseikan Budo sia ai ragazzi che agli adulti.
  • Fondazione Italiana Yoseikan Budo
    Sito dell’Associazione culturale e sportiva che riunisce i praticanti del Yoseikan Budo, contenente informazioni sull’arte marziale e sulla sua storia, una raccolta di interessanti link, il calendario degli appuntamenti agonistici e non in Italia e aggiornamenti costanti riguardo alle novità.
  • Regolamento Nazionale Sportivo Yoseikan Budo
    Norme del Regolamento Nazionale attualmente in vigore per le competizioni sportive di Yoseikan Budo.

Video sullo Yoseikan Budo

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