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Tra gli sport moderni, alcuni sono il frutto di una lunga evoluzione storica (per esempio il calcio e il rugby), altri discendono da una tradizione antica (per esempio le arti marziali). Altri ancora, invece, sono stati letteralmente inventati di sana pianta e quindi, per così dire, sperimentati per la prima volta in “laboratorio”. Il basket o pallacanestro, appartiene a quest’ultima categoria.

Storia della pallacanestro

Venne, infatti, inventato nel 1893 dall’americano James A. Naismith, ex teologo e insegnante di educazione fisica all’Università di Springfield, nel Massachussets. In seguito, la pallacanestro è andata via via arricchendosi di regole e nuove tecniche di gioco, ma si può ben dire che ha conservato intatti i principi basilari stabiliti da Naismith: la palla rotonda da giocare solo con le mani, il divieto di camminare durante il possesso della stessa (se non palleggiando), il bersaglio collocato in alto. A proposito, il nome basket deriva dal fatto che in origine furono scelti come bersaglio dei cesti di pescatori (in inglese, appunto, basket). In Italia venne giocato per la prima volta, con il nome di “palla al cerchio”, in occasione di un concorso ginnico tenutosi a Venezia nel 1907.

Di attività sportiva vera e propria si può parlare, però, nel nostro Paese, solo a partire dal 1919, e la prima partita ufficiale venne tenuta a battesimo alla Villa Reale di Monza. Largamente diffusosi nel secondo dopoguerra, questo sport è ora popolare anche da noi, e vanta schiere di appassionati: non così numerosi come quelli del calcio e del ciclismo, ma altrettanto tifosi.

Il vero e proprio “boom” della pallacanestro in Italia, scoppiato verso la metà degli anni Sessanta, è strettamente legato all’attività professionistica promossa e sovvenzionata da alcune ditte industriali, che a scopo pubblicitario legano il proprio nome a questa o quella squadra; sicché del dilettantismo di un tempo, a livello delle serie maggiori, non vi è ormai più traccia. L’attività internazionale di questo sport è disciplinata dalla FIBBA (Fédération Internationale de Basket-Ball Amateurs), cui è affiliata la nostra FIP (Federazione Italiana Pallacanestro).

Oltre ai vari campionati per rappresentative di club, si disputano i campionati europei e quelli mondiali per rappresentative nazionali; la pallacanestro, inoltre, è una delle discipline sportive comprese nei programmi delle Olimpiadi. Né basta: numerosi sono anche i tornei internazionali riservati alle squadre sia nazionali che di club. Va detto, infine, che la pallacanestro è largamente praticata anche dalle donne; ci fu, anzi, un tempo, in Italia, in cui i risultati più brillanti in campo internazionale venivano conseguiti proprio dalle squadre femminili. Oggi la situazione si è capovolta, al punto che la pallacanestro maschile italiana primeggia o quasi in Europa ed è tra le prime nazioni al mondo per valore sportivo.

Basket o pallacanestro

Regole di gioco della pallacanestro

La pallacanestro è un gioco veloce ed emozionante, cui prendono parte due squadre composte di cinque giocatori ciascuna (altri cinque giocatori siedono, però, a disposizione in panchina). Vince la squadra che al termine dei tempi regolamentari ha messo a segno il maggior numero di canestri. L’obiettivo del gioco è, quindi, quello di segnare punti: questi si realizzano lanciando il pallone all’interno di un canestro, formato da un anello di ferro e da una rete di corda senza fondo; il canestro, collocato a 3,05 metri da terra, è sostenuto da un tabellone fissato al terreno da lunghi sostegni. Non è contemplata nel regolamento l’ipotesi del pareggio.

La palla può essere passata, tirata, battuta, rotolata o palleggiata da ogni giocatore in qualsiasi direzione. Questa, in sintesi, l’essenza del gioco, apparentemente facile e di immediata comprensione. In realtà, non è così, dal momento che questo sport presenta una vastissima e minuziosa regolamentazione. Vediamo di esporla in modo succinto. Prima, però, è bene presentare il terreno di gioco e il pallone.

Campo da basket

Il campo ha forma rettangolare, lungo da 26 metri a 28 e largo da 13 a 15 metri, ed è delimitato da linee bianche di 5 centimetri. Un tempo il campo era di terra battuta, ora invece la superficie è di parquet o materiale sintetico. Una linea parallela alle due di fondo lo divide esattamente a metà, e nel centro di tale linea è tracciato un cerchio del diametro di 1,80 metri. Due altri cerchi sono disegnati nei due settori di fronte a ciascun canestro: il loro diametro delimita, insieme a due linee laterali di 5,80 metri, una zona trapezoidale detta “area dei tre secondi”. Sostenuto da appositi supporti, in corrispondenza di ciascuna linea di fondo, si trova il “tabellone” o “specchio” di forma rettangolare (1,80 metri per 1,20), dal quale sporge verso il campo il canestro, formato da un tondino di ferro in forma di cerchio e da una rete pendula di forma tronco-conica, aperta sia in alto (dove è fissata al cerchio), sia nella parte inferiore libera. L’anello di ferro deve avere un diametro di 45 centimetri e trovarsi ad un’altezza da terra di 3,05 metri.

Pallone da basket

Il pallone della pallacanestro solitamente è di materiale sintetico (un tempo era di cuoio), deve avere una circonferenza di 75-78 centimetri ed un peso di 600-650 grammi. E’ gonfiato alla giusta pressione quando, lasciato cadere da un’altezza di 1,80 metri, rimbalza sul campo ad un’altezza compresa tra 1,20 metri e 1,40. La pallacanestro è giocata da due squadre. Una squadra è formata da 5 giocatori, generalmente un playmaker, una guardia, un pivot e due ali. La composizione del quintetto può, comunque, cambiare più volte a seconda delle esigenze tattiche anche nel corso della gara. Per un gioco in velocità sono preferibili i giocatori agili e tecnici e quindi un allenatore può decidere di schierare un’ala in meno e una guardia in più; se si deve puntare sulla potenza atletica, si possono schierare anche due pivot, ovvero giocatori molto alti e forti fisicamente, in grado di presidiare l’area sotto canestro. Ciascuno dei giocatori indossa maglietta sociale con numero, calzoncini molto corti, calzettoni e scarpe di tela con collo alto e suola di gomma. Una partita si svolge in due tempi di 20 minuti di gioco effettivo, con una pausa di 10 minuti. In caso di parità al termine dell’incontro, sono previsti due tempi supplementari di 5 minuti. Un incontro di basket termina sempre con una squadra vincitrice. Ogni partita è diretta da due arbitri, che sono assistiti da un cronometrista e da un segnapunti. Durante la partita, inoltre, sono previste diverse pause di un minuto (time-out o minuto di sospensione) nelle quali l’allenatore può comunicare alla squadra nuove disposizioni di gioco. Vince la squadra che nel corso dei due tempi realizza più punti.

Infrazioni

Le infrazioni della pallacanestro nelle quali un giocatore può incorrere sono numerosissime. Dopo aver ricordato che in tutti i casi esse determinano la perdita del possesso della palla, che viene poi rimessa in gioco da un giocatore della squadra avversaria, elenchiamo le principali: è vietato toccare la palla con i piedi; palleggiare a due mani; camminare con la palla in mano. Se, inoltre, il giocatore che ha la palla smette il palleggio, bloccandosi, non può più ricominciarlo, a meno che la palla stessa non venga prima toccata da un avversario o da un compagno. Altra infrazione è quella dei “tre secondi”: nessun giocatore può, infatti, rimanere per più di tre secondi nell’area avversaria quando la sua squadra ha il possesso della palla. Vi sono poi le infrazioni dei 10 e dei 30 secondi. Si incorre nella prima allorché una squadra non supera con il pallone la propria metà campo entro 10 secondi; la seconda prevede, invece, che l’azione d’attacco avvenga con un tiro entro 30 secondi.

Per quanto riguarda i falli personali, è proibito bloccare un avversario in possesso o non della palla, trattenerlo, marcarlo alle spalle in modo da causare un contatto personale, spingerlo, caricarlo, impedirgli i movimenti in altro modo con un contatto personale. Il contatto mano contro mano è ammesso solo se si verifica nel tentativo di giocare la palla, ma è contro le regole se l’avversario sta tirando a canestro. Se un fallo viene commesso su un giocatore che non sta tirando, l’arbitro assegnerà una rimessa in gioco a favore sempre della squadra del giocatore che ha subito il fallo. Se il fallo viene, invece, commesso su un giocatore che sta tirando a canestro, vengono concessi a quest’ultimo “due tiri liberi”. Un giocatore commette, inoltre, fallo tecnico nei seguenti casi: quando ignora l’arbitro o gli si rivolge in modo irrispettoso; quando adotta tattiche antisportive o ritarda il gioco. I falli tecnici vengono puniti con l’assegnazione di tre tiri liberi (seguiti dal possesso della palla) alla squadra avversaria. Falli tecnici possono essere anche commessi dai giocatori in panchina e dall’allenatore. Se un giocatore commette cinque falli, deve abbandonare il terreno di gioco. Al suo posto subentra, comunque, un compagno di squadra.

Punteggio

Per quanto riguarda il punteggio, possono essere realizzati canestri da 1, 2 o 3 punti. Si marca un punto se il canestro viene realizzato durante i tiri liberi, e quindi a gioco fermo. In azione, invece, si segnano canestri da 3 punti, se il tiro viene scoccato da dietro una linea distante dal canestro 7 metri circa. In tutti gli altri casi, il canestro vale 2 punti.

Particolarità tecniche e stilistiche della pallacanestro

Dopo aver indicato le regole fondamentali del gioco della pallacanestro, si possono comprendere meglio alcune particolarità tecniche e stilistiche. Gli elementi tecnici fondamentali nel gioco del basket sono: il palleggio, il passaggio, il tiro, il terzo tempo, la schiacchiata, il rimbalzo e la stoppata.

palleggio
serve per avanzare e si esegue facendo rimbalzare continuativamente la palla sul terreno con una mano e senza mai accompagnarla. E’ un gesto tipico dei playmaker o delle guardie. Generalmente il palleggio viene eseguito con una mano mentre il resto del corpo si frappone a difesa del pallone.

passaggio
si effettua con le mani in vari modi al fine di far giungere la palla ad un compagno; quando il passaggio mette in condizione il compagno di andare a canestro con un tiro o con una schiacchiata, il passaggio prende il nome di assist. Non tutti i giocatori sono intercambiabili, ma ciascuno di essi ha un proprio ruolo (come del resto nel gioco del calcio). C’è, per esempio, il “pivot”, solitamente il più alto di tutti, incaricato di prendere i rimbalzi, cioè i palloni che rimbalzano in campo dal tabellone o dall’anello, e di “stoppare” con le sue lunghe braccia i tiri degli avversari; ci sono gli “esterni avanti”, che concludono il gioco offensivo e tirano da lontano; gli “esterni difesa”, che controllano gli avversari e tentano di prendere i rimbalzi offensivi e difensivi; e, infine, c’è il “play maker”, mente e guida del quintetto, organizzatore del gioco: ogni manovra offensiva, si può dire, viene impostata da lui.

tiro
può essere effettuato in più modi. Tra i tiri dalla distanza si distinguono i tiri in sospensione, quelli che si effettuano staccando i piedi da terra e lanciando il pallone nel momento di massima elevazione; un tiro può mirare a fare entrare il pallone direttamente nel canestro oppure a far appoggiare prima la palla sul tabellone e quindi, di rimbalzo, infilarla nell’anello. Un particolare tiro è il cosiddetto tap-in, cioè la correzione con una mano sola di un tiro precedentemente fallito, il cui rimbalzo viene indirizzato verso il canestro. Un giocatore non può tenere la palla fra le mani per più di due passi: altrimenti commette un’infrazione che viene sancita dall’arbitro. L’azione che viene detta “terzo tempo” è quella che consente al giocatore di portarsi sotto canestro, palla in mano, e concludere con una “entrata” e di depositare il pallone a canestro con un tiro ravvicinato o con una schiacciata.

schiacciata
gesto tecnico riservato a chi è dotato di grandi mezzi atletici (altezza o elevazione), è tra le azioni più spettacolari della pallacanestro.

rimbalzo
è l’azione con la quale un giocatore si impossessa di una palla che non è andata a canestro e che, dopo aver toccato il tabellone o il ferro dell’anello, ritorna in gioco: può essere d’attacco, se effettuato nell’area avversaria a proseguimento di un’azione d’attacco; difensivo, se conquista una palla derivata da un tiro sbagliato in attacco dagli avversari. Il rimbalzo è un’azione fondamentale che caratterizza il gioco del pivot, il giocatore più alto e atleticamente potente, che gioca a ridosso del canestro.

stoppata
è la contromisura al tiro avversario: per essere regolare deve respingere o deviare il tiro quando ancora la sua parabola è in fase ascendente. Anche questo gesto è tipico dei pivot, che grazie alla loro statura possono, alzando le braccia, ostacolare il tiro avversario.

Sistemi di gioco della pallacanestro

Qualche parola anche sulla tattica e sulla strategia, sui vari sistemi di gioco cioè. Una squadra può giocare, a seconda di come decide l’allenatore, in “difesa a uomo” oppure “in difesa a zona”; nel primo caso ogni giocatore controlla strettamente, da vicino, un determinato avversario; nel secondo, invece, a ciascun giocatore è affidato il controllo di un certo settore della propria metà campo (generalmente i giocatori si schierano a presidio della propria area di tiro).

C’è poi il “pressing”, sistema di gioco consistente nell’ostacolare in modo pressante chi ha la palla per impedirgli il passaggio, e nell’anticipare gli altri avversari in attesa affinchè non possano riceverlo. La manovra d’attacco, finalizzata a liberare un giocatore al tiro, avviene solitamente secondo precisi schemi studiati a tavolino e preparati più volte in allenamento.

Dominatori indiscussi del gioco della pallacanestro, specie in campo professionistico, sono gli statunitensi; in campo dilettantistico però sono tallonati assai da vicino, e non di rado superati, dai sovietici, che hanno saputo cogliere anche meritati successi internazionali. Anche altre nazioni hanno compiuto negli ultimi tempi notevoli progressi: la Jugoslavia, l’Italia, il Brasile.

La pallacanestro, oggi sport diffusissimo in tutto il mondo e praticata da uomini e donne, rappresenta negli Stati Uniti e nel Canada una forma di spettacolo così seguita da aver determinato, come da noi è per il calcio, l’esigenza di organizzazione su base professionistica. Accanto alle fortissime rappresentative dilettantistiche che fioriscono nei “colleges” e nelle università vi sono pertanto numerosi clubs che curano l’attività dei professionisti.

In campo internazionale vengono disputati campionati continentali e mondiali maschili e femminili (solo per dilettanti).

Siti internet per approfondire la pallacanestro

Wikipedia
La storia, le regole di gioco e tutte le caratteristiche fondamentali del gioco della pallacanestro

Webbasket
Il basket on line

Baskettiamo
Il portale dedicato a chi ama il gioco della pallacanestro

Correre nel verde
La nascita e l’evoluzione della pallacanestro in Italia

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