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Morire_di_anoressia

Anoressia e rifiuto del cibo

Quando parliamo di anoressia intendiamo un disturbo del comportamento alimentare che mette a rischio la vita di chi ne viene colpito, provocando una forte diminuzione del peso corporeo e caratterizzato proprio dal rifiuto di mantenere tale peso. Questo disturbo è talmente radicato nella mente del soggetto anoressico, che questi si lascia morire di fame, pur di non ingrassare. Perché è ovvio che, la persona anoressica si vede terribilmente grassa! Erroneamente si pensa che chi soffre di anoressia non abbia fame e quindi la si invoglia a mangiare di più; in realtà, l’anoressica/o ha fame, ma la voglia di dimagrire è più ossessionante dello stimolo della fame stessa. Non a caso, un tipico comportamento del soggetto anoressico è quello di cucinare per gli altri, oppure di nascondere il cibo, per non avere la tentazione di mangiarlo. Ma come si fa a morire di anoressia?Ovvero come è possibile non accorgersi che una persona (normalmente si tratta di adolescenti) sta morendo di anoressia?

I sintomi fisici dell’anoressia

In realtà i sintomi dell’anoressia sono piuttosto evidenti (cosa che si differenzia dalla bulimia) e vanno dal rifiuto del cibo, all’ossessione per la dieta, fino al forte dimagrimento. Per cui, in linea di massima non è possibile ignorarli. Tuttavia, si arriva a morire di anoressia, perché l’organismo del soggetto anoressico, a lungo andare e sottoposto ad una continua perdita di peso, inizia a manifestare seri problemi, talvolta irreversibili: la pelle che appare secca e disidratata e di colorito giallastro, il ritmo cardiaco subisce una diminuzione andando ad abbassare sia la pressione sanguigna che la temperatura corporea (non a caso il soggetto anoressico ha spesso freddo). A livello intestinale si verificano problemi digestivi e di stitichezza, alterazioni delle funzioni renali ed ematologiche. Invece a livello ormonale, si hanno una serie di conseguenze sulla regolarità del ciclo mestruale (per le donne, soprattutto adolescenti) mentre si verificano fenomeni di osteoporosi per le donne più avanti con l’età. Infine se l’anoressia dovesse colpire in età molto giovane, ovvero prima della arrivo del menarca (per le ragazze) allora si potrebbe addirittura arrestare il fenomeno della crescita, pertanto restare basse. E per ultimo, ma non meno importante, nel 5-10 % dei casi, si può arrivare a morire di anoressia.

Le cause: ancora sconosciute

Purtroppo, ancora oggi e nonostante l’avanzare di studi e ricerche in campo, capire le vere cause che spingono una persona a rifiutare sé stessa, il proprio corpo, la propria fisicità, fino a scomparire nel nulla e quindi a morire di anoressia, è difficile. Capire le cause che portano ad intraprendere questa strada, talvolta senza uscita, ancora non è possibile, tanto che esse restano pressoché sconosciute. Si parla infatti di una serie di fattori: ambientali, ereditari, sociali, culturali ed anche alcuni tratti della propria personalità che in qualche modo influenzano l’avvicendarsi della patologia. Certamente possiamo affermare che, alla base di tale disturbo, così come anche nei casi di bulimia, vi è il bisogno maniacale di “controllo”. Il soggetto anoressico non essendo in grado di tenere sotto controllo le cose che lo circondano, come ad esempio le regole sul posto di lavoro, oppure quelle imposte dalla famiglia o semplicemente dalla società in cui vive, ma anche l’accettazione della morte o di una perdita importante, pensa di sopperire a questa sua impotenza nei confronti degli eventi, con il controllo del proprio corpo e quindi del proprio peso corporeo.

Un messaggio di aiuto

Da qui, ad arrivare a morire di anoressia il passo è piuttosto breve. La persona anoressica normalmente non è in grado di rendersi conto di ciò che sta accadendo ne tanto meno di chiedere aiuto agli altri; sempre più spesso si chiude nella sua solitudine e nel silenzio. In realtà quel corpo maltrattato che continua a perdere peso, non è altro che un messaggio sottile e flebile, che il soggetto anoressico sta lanciando al mondo che lo circonda . Bisogna sono essere in grado di interpretare tale richiesta di aiuto, per poter intervenire in tempo.

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