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Che cos'è l'oligoterapia

Cos’è l’oligoterapia

L’oligoterapia è una cura alternativa che prende il nome da “oligos” che in greco significa “piccolo, poco” e più in generale indica scarsità. Si tratta di una terapia che utilizza gli oligoelementi che sono degli “elementi traccia” cioè delle sostanze semplici ma indispensabili per gli organismi sia vegetali che animali. Questi elementi però, si dicono “traccia” perchè nell’organismo umano si trovano solo in tracce, cioè in una percentuale infinitesimale (appunto “”oligo”) che svolgono delle funzioni fondamentali e importantissime per il nostro corpo. Così oligoterapia significa curarsi con poco, ma perchè basta poco, basta una minima presenza di oligominerali che già può considerarsi ricca e preziosa per noi.

Significa curarsi attraverso dei minerali o dei metalli che per l’organismo umano risultano essere delle sostanze preziose: oro, zolfo, magnesio, cobalto, e tanti altri che possiedono la capacità di attivare degli organi e di stimolare dei metabolismi. Ma l’oligoterapia, diversamente dalle cure tradizionali, viene praticata in un’ottica alla ricerca un nuovo equilibrio tra la malattia e la salute, per questo si basa sull’assunzione che la salute non è determinata dall’assenza di malattia e non è solo assenza di malattia, bensì bisogna reinterpretare il nostro organismo come un terreno da curare.

Così come è risaputo che il nostro organismo possiede una resistenza alle infezioni, scientificamente conosciuta come immunità, così dovremmo sapere tutti che possediamo una resistenza nervosa diversa per ciascun individuo. Ma tale conoscenza ancora non è patrimonio di tutti, contro i cultori della materia che dicono: “a colpi di iperico, fiori d’arancio e oligoelementi, la resistenza aumenta”. Con ciò si vuole intendere che allo stesso modo in cui è possibile difendersi dalle infezioni, e allo stesso modo in cui è possibile rinforzare un organismo che soffre di deficit immunitario, così è possibile rinforzare una resistenza nervosa che soffre di deficienza (mancanza) attraverso l’oligoterapia globale.

L’associazione manganese-cobalto, ad esempio, costituisce il trattamento di base per i disturbi neurovegetativi appartenenti alla diatesi distonica (o neuroartritica) dell’oligoterapia di tipo classico; tale diatesi corrisponde alla comparsa di disturbi neurovegetativi e circolari che possono evolversi sino alla lesione degli organi, provocando così patologie, quali ipertensione, turbe circolatorie, ulcera gastrica, calcolosi.

Bisogna dire che l’oligoterapia è dunque una pratica naturale e va a curare il “terreno” in profondità, cioè va a curare la natura propria del malato. Tale terapia ha effetti sul lungo periodo perchè gli oligoelementi, per produrre le loro trasformazioni sullo stato di salute di una persona, hanno bisogno di essere assunti costantemente. Per questo bisogna sapere che i benefici dell’oligoterapia si mostrano lentamente.

Inoltre l’oligoterapia può essere associata ad altre forme di cure alternative come la cromoterapia e la gemmoterapia, ma più di tutte all’agopuntura di origine cinese. In comune con l’agopuntura, l’oligoterapia ha la suddivisione delle quattro diatesi ognuna associata a una categoria di malato e queste suddivisioni sembrano ricalcare quelle usate nell’agopuntura, cioè le quattro energie che fondano i quattro concetti fondamentali dell’agopuntura: cielo, terra, acqua e fuoco. Dunque bisogna sapere quali sono le quattro diatesi su cui si basa l’oligotererapia (in seguito) per comprendere cosa va a curare.

La storia dell’oligoterapia

Tale forma di cura è stata scoperta nella prima del XX secolo e in campo agrario dove vi era l’osservazione della crescita dei vegetali. Qui fu Gabriel Bertrand che nel 1897 capì l’importanza degli oligoelementi, all’epoca chiamati “elementi traccia”. Bertrand comprende che gli “elementi traccia” interagiscono massivamente con le altre funzioni vitali, a differenza di altri elementi, detti “macro elementi” come l’ossigeno, l’idrogeno, l’azoto e il carbonio e a differenza anche dei sali minerali come il calcio, il potassio, il fosforo, il magnesio e il cloro. Bertrand dichiarò che “L’organismo appare come una sorta di oligarchia nella quale enormi masse di elementi passivi sono dominati da un piccolo numero di elementi catalizzatori”.

Fu con la collaborazione di altri studiosi, cioè Raulin, Javillier, Sabatier, Leriche e Senderens, che Bertrand riuscì a intuire la funzione catalizzatrice di alcuni oligoelementi. Tale funzione consiste nel fatto che alcuni elementi o sostanze, dette appunto catalizzatrici, con la loro solo presenza o con una loro minima azione riescono a facilitare, ad accelerare o addirittura a provocare una determinata reazione.
Mentre spetta al dottor Jacques Menétriér, parigino nato nel 1908, anch’egli profondo conoscitore degli oligoelementi, il merito di aver ordinato, catalogato e collegato ogni oligoelemento a un determinato disturbo o patologia.

Con uno studio durato oltre vent’anni, producendo prove, osservazioni, sperimentazioni ed esperienze, giunse ad ideare un sistema terapeutico che congiunge l’azione di ogni oligoelemento alla diatesi. Per diatesi s’intende uno stato di squilibrio che riguarda sia la sfera psichica che fisica. Il dottor Menétriér individuò cinque tipi di diatesi, che si potrebbero chiamare anche terreni costituzionali del nostro organismo, ognuno con delle tendenze patologiche specifiche.

  1. Diatesi allergica o artritica del Manganese
    la patologia, in questo caso, è collegata all’oligoelemento, Manganese e si presenta con gli stati allergici o artritici. La patologia si può manifestare anche in forme acute ma raramente gravi. Infatti essa è anche una diatesi “giovane” cioè esse provengono da un’espressione di vitalità e capacità di difesa dell’organismo. Degli esempi concreti che manifestano la diatesi allergica sono: la rinite, il prurito stagionale, l’orticaria, gli eczemi allergici e le intolleranze alimentari. Mentre gli stati artritici si possono manifestare come artriti dolorose, deformanti, nevralgie. Inoltre il raggio di influenza di questa prima diatesi riguarda anche il comportamento intellettuale (turbe della memoria), il comportamento fisico (es.: astenia mattutina), il comportamento psicologico (ad es.: aggressività, emotività), turbe cardiovascolari (ad es.: palpitazioni), turbe genitali (ad es.: ciclo doloroso), turbe endocrine (ad es.: ipertiroidismo), antecedenti famigliari (ad es.: affezioni cardivascolari).
  2. Diatesi ipostenica o artroinfettiva del Manganese-Rame
    tale diatesi si manifesta in uno stato di fragilità generale dove viene a mancare la resistenza a sforzi fisici ma anche intellettuali. Le patologie che si iniziano a manifestare in questo stato di fragilità possono evolvere verso forme croniche che riguardano in particolare: l’artitrismo e la tubercolosi. In generale invece, possono riguardare forme croniche di eczemi, bronchiti, cistiti recidivanti per l’apparato genito-urinario, coliti per le affezioni gastroduodenali, cicli mestruali poco abbondanti o turbe tiroidee, sindromi infettive come le adeniti (otite) e pleuriti (sinusite), l’abulia, l’instabilità psicofisica, l’astenia serale e/o mattutina per ciò che riguarda i comportamenti fisici e intellettuali.
  3. Diatesi distonica o neuroartritica del Manganese-Cobalto
    tale diatesi si può definire l’”invecchiamento” della prima e della seconda diatesi, determinando con ciò la comparsa di disturbi circolari e neurovegetativi che possono condurre alla lesione degli organi. Questa insieme alla quarta distesi si definiscono “vecchie” proprio perchè si caratterizzano dal venir meno della vitalità dell’organismo. Le manifestazioni di tale diatesi però possono essere dovute anche a uno choc fisico o psicologico. Le patologia a cui si va incontro sono forme di eczemi a partecipazione neurovegetativa, artrosi, ma soprattutto possono riguardare delle turbe genitali come stafilococchi, affezioni intestinali e tubercolosi acute. Mentre per ciò che riguarda l’alterazione dello stato psico-motorio si và incontro a forme di astenia generale, di abulia, di desiderio di solitudine e di idee suicide.
  4. Diatesi anergica del Rame-Oro-Argento
    è la diatesi “”più vecchia” con ciò intendendo la mancanza di vitalità e di capacità di adattamento dell’organismo. Infatti si manifesta con alterazioni dell’intero organismo piuttosto che con patologie localizzate. Si parla di tendenze morbose caratterizzate dalla ridotta o assente reattività dell’organismo che portano a una generale riduzione di energia e alla comparsa di malattie di tipo degenerativo. Infatti si assiste a una stato di stanchezza, di fatica psichica e fisica, di calo del desiderio sessuale, di progressiva perdita della capacità intellettuali, di una tendenza allo stato depressivo condotto da stati di isolamento e da un generale atteggiamento di rinuncia.
  5. Diatesi della sindrome di adattamento dello Zinco-rame (tipo A) o dello Zinco-Nichel-Cobalto (tipo B)
    non è una vera e propria diatesi perchè viene provocata da uno “stress” che si subisce ma che porta alle manifestazioni patologiche delle altre (suddette) diatesi. Pertanto sono da osservare i sintomi e gli squilibri che si accusano sul piano ipofiso-surrenealitico o gonadico e sul piano ipofiso-pancreatico: essi daranno disturbi come l’astenia ciclica, frigidità, impotenze, enuresi e crisi ipoglicemiche.

In base a queste osservazioni Menètrièr individuò una cura detta (anche oggi) oligoterapia catalitica. Introdotta negli anni trenta tale cura rappresentava la prima, vera e propria, utilizzazione sistematica di elementi minerali, appunto oligoelementi. Menètrièr si basava sull’assunto che la regolazione e il controllo delle operazioni chimiche cellulari atte a produrre materia ed energia per il nostro organismo, sono controllate esclusivamente dai sitemi enzimatici.

Tali sistemi enzimatici sono i responsabili dell’attività chimica dei viventi, un’attività, però, che funziona solo se è eseguita in maniera ordinata. Se si verificano dei blocchi o dei rallentamenti per queste vie (metaboliche) enzimatiche, possono verificarsi delle alterazioni di tipo funzionale. Il persistere di questo “mal” funzionamento potrebbe portare a lesioni organiche. Ed è secondo questo studio che, Menètrièr individua tali alterazioni funzionali e le raggruppa in quattro diatesi, chiamate anche modelli reattivi.

La possibilità di attribuire la patologia del paziente a una di queste diatesi permette di scegliere l’oligoelemento che servirà a regolare nuovamente i sistemi enzimatici. Ad ogni diatesi inoltre corrisponde un oligoelemento di base ed altri oligoelementi complementari. In questo modo gli oligoelementi funzionano da biocatalizzatori che rimuovono il blocco o il rallentamento metabolico per ripristinare il giusto equilibrio del nostro organismo. Merètrièr è stato anche in grado di stabilire che per l’utilizzo di oligoelementi come biocatalizzatori, è necessaria una quantità ottimale di un milionesimo di grammo (10g).

Il trattamento con gli oligoelementi corrispondenti a ogni diatesi farà recuperare al soggetto l’equilibrio perso. Le diatesi variano, infatti possono evolversi da una diatesi all’altra. Inoltre le diatesi date dall’invecchiamento semplicemente entropico, cioè generato dall’avanzare dell’età possono essere prevenute proprio con l’assunzione di tali oligoelementi.

Cosa cura l’oligoterapia

L’oligoterapia cura essenzialmente le aree compromesse da una o più delle diatesi. Mentre ogni diatesi compromette inevitabilmente la quinta diatesi, quella del riadattamento che ingenerale produce quello che tutti conosciamo come “stress“. Ora vedremo perchè. Dunque i sintomi, le sofferenze e le patologie che l’oligoterapia può curare possono essere individuate per singola diatesi:

Prima diatesi
detta “allergica” perchè include tutte quelle manifestazioni morbose di tipo principalmente alllergico. Il Manganese è il suo rimedio biocatalico. Si caratterizza per l’assunzione di un comportamento orientato all’ottimismo, all’emotività e all’iperattività. Mentre davanti a situazioni di stress si manifesta collera e irritazione. Il soggetto “colpito” da questa diatesi è di solito pigro e di attivo umore, inoltre è astenico la mattina ma è euforico, instancabile e in piena forma di sera. Le manifestazioni morbose sono soprattutto a carattere acuto e periodico e sono di tipo allergico:

  1. eczema atopico o costituzionale
  2. orticaria, endema di Quincke
  3. asma bronchiale allergico
  4. oculorinite allergica
  5. emicrania
  6. turbe dispeptiche, colon irritabile e allergie alimentari
  7. ipermennorrea, dismennorea, polimennorea. Iperfollicolismo
  8. algie migranti o diffuse, senza lesioni, deformitaà articolari
  9. eretismo cardiaco con dolori precordiali e con palpitazioni
  10. ipertensione arteriosa sintomatica
  11. Manifestazioni dell’ipertiroidismo:nervosismo, tachicardia, dimagramento

Ci può essere la possibilità che tale diatesi avolva verso la terza diatesi, quella distonica dovuto ad uno stile di vita disordinato in cui sono presenti anche eccessi sessuali e alimentari. Per tali problemi vi è l’oligoelemento di base che romane il Manganese, associato a degli altri complementari che sono lo Zolfo e lo Iodio.

Seconda diatesi
detta “ipostenica” perchè include in sé un insieme di orientamenti morbosi contraddistinti da processi infettivi recidivanti che riguardano il livello respiratorio, otorinolaringoiatrico, gastroenterico e anche quello urinario. Il policatalizzatore Manganese-Rame è il rimedio a questi disturbi. Il soggetto interessato è caratterizzato da un comportamento calmo, riflessivo e metodico. Inoltre ha poca resistenza allo sforzo intellettivo o fisico, quindi proiettato verso una facile esauribilità e verso l’astenia serale. Gli effetti morbosi sono soprattutto di tipo infettivo:

  1. bronchite asmatica
  2. alcune forme di eczema
  3. infezioni recidivanti della sfera O.R.L. E delle prime vie aree: faringite, rinite, tonsillite, sinusite, otite, bronchite.
  4. tendenza all’ipotiroidismo
  5. cistiti recidivanti
  6. colite, sigmoidite, rettocolite
  7. ipomennorea, dismenorrea, oligomennorea.

L’oligoelemento complementare associato di solito a quello di base, il Manganese-Rame, è il Rame.

Terza diatesi
detta “distonica” a anche “neuro-artritica”, indica quell’insieme di tendenze morbose generate da una distonia del sistema neurovegetativo. Il Manganese-Cobalto è il rimedio. Come già detto, tale diatesi rientra tra quelle “vecchie”, infatti essa tende a manifestarsi dopo i 40 anni. Inoltre la si può definire anche “diatesi di involuzione” poiché si msnifesta in seguito alle manifestazioni della prima e/o seconda diatesi. Il soggetto interessato è caratterizzato dall’ansia, dall’astenia mattutina, dalla diminuzione della capacità di memoria e di concentrazione e principalmente dal progressivo affaticamento quotidiano che si manifesta attraverso una sensazione di stanchezza negli arti inferiori. Tale diatesi si manifesta attraverso una distonia del sistema neurovegetativo:

  1. sindromi dolorose muscolari date da fibromialgia
  2. disturbi della circolazione sia arteriosa che venosa periferica: “claudicatio intermittens”, ipertensione arteriosa, acrocianosi, morbo di Raynaud, varici, parestesie, crampi
  3. turbe gastrointerinale date da distonia neurovegetativa: ulcera gastroduodenale, gastroduodenite, colon irritabile, discinesia delle vie biliari, meteorismo
  4. cervicoartrosi, coxartrosi, lomboartrosi, gonartrosi: varie localizzazione del reumatismo degenerativo
  5. reumatismo dismetabolico: gotta, iperuricemia
  6. sindromi dolorose muscolari della fibromialgia
  7. enfisema polmonare
  8. disturbi della menopausa
  9. insonnia, ansia, turbe dell’umore
  10. tendenza all’iperazotemia, all’iperuricemia e al colesterolo alto.

Il rimedio di base, l’oligoelemento principale è il Manganese-Cobalto, da usare con i complementari Cobalto, Magnesio, Potassio e Litio.

Quarta diatesi
detta “anergica”, si può definire la più grave ma anche la più “vecchia” perchè riguarda la compromissione dello stato di salute generale piuttosto che disturbi localizzati. Tale diatesi è caratterizzata dalla mancanza di vitalità e di capacità di adattamento. Può essere lieve e solo transitoria quando si trtta di periodi di convalescenza del soggetto. Oppure può essere grave e continuativa quando prelude a manifestazioni anche lesionali. Il soggetto, in questo caso, perde progressivamente le facoltà intellettive come l’attenzione, la capacità di coordinare, la memoria, e si impossessa di un atteggiamento di rinuncia che porta all’isolamento e alla depressione. Il riposo non può alleviare la stanchezza generale che si avverte e anche l’indifferenza sessuale s’impossessa del soggetto. Vi è, dunque, una reattività dell’organismo assente o di molto ridotta:

  1. convalescenza
  2. fase post-operatoria
  3. conseguenze di un trauma recente opure remoto
  4. sindromi depressive
  5. disturbi di altre diatesi associati alla compromissione del generale stato di salute.

Il rimedio è dato dall’associazione Rame-Oro-Argento.

Il metodo terapeutico dell’oligoterapia

L’oligoterapia è una terapia naturale che anche se può essere associata ad altre terapie alternative, deve comunque rispettare le proprie modalità e tempi di assunzione e i propri dosaggi. E’ un aspetto, questo, molto importante affinchè l’oligoterapia abbia i propri effetti curativi e siccome si tratta di una cura che agisce in profondità, che va a modificare il “terreno”, cioè la natura propria del malato, è solo con la costanza della loro assunzione che potrà generare la guarigione.

Le preparazioni degli oligoelementi assomigliano a quelle usate per l’omeopatia, sotto forma di gluconati. I preparati infatti sono in bassissima concentrazione, dell’ordine di un milionesimo di grammo. In altre parole sono a dosi deboli e la loro efficacia si basa sugli stessi principi dell’omeopatia. Infatti per acquistare e curarsi con gli oligoelementi bisogna rivolgersi a dottori omeopati.

Sono considerati oligoelementi quegli elementi di natura chimica che sono presenti nel nostro organismo in una concentrazione inferiore a 0,01% del peso totale del corpo. Inoltre l’oligoterapia utilizza anche elementi “plastici” come lo Zolfo e il Fosforo, ma anche elementi minerali come il Magnesio e il Potassio. Le dosi attraverso cui possono essere assunti non sono solo dosi deboli, ma possono essere anche dosi farmacologiche.

L’omeopata indicherà per bene le modalità di somministrazione dei praparati perchè ha grande importanza l’effetto e l’efficacia che si ottiene dai tempi e dai modi di assunzione. Infatti è importante che i preparati vengano presi per via perlinguale, cioè tenuti sotto la lingua per 2 minuti. Gli oligoterapici vanno assunti preferibilmente a digiuno perciò il medico indicherà la mattina, prima di colazione il momento ideale per la loro somministrazione. Mentre se avviene di sera, il momento indicato è 10 minuti prima di cena o 2 ore dopo aver cenato. Per i casi in cui sono stati prescritti 2 preparati, uno con l’oligoelemento di base (Manganese, Manganese-Rame,Manganese-Cobalto, Manganese-Oro-Argento) e l’altro con quello complementare, il primo va assunto al mattino e l’altro la sera prima di andare a dormire.

I tempi terapeutici di assunzione dei preparati durano circa 3 mesi, seguiti spesso da una sospensione di 15-30 giorni. La posologia non cambia in base all’età del paziente, se si tratta di bambini, adulti o anziani, ma varia in base alle reattività del paziente che risulta più alta laddove l’assunzione è più frequente. E’ possibile un aggravamento iniziale, una reazione opposta a quella curativa, soprattutto dopo l’assunzione di Manganese e per questo la somministrazione andrà sospesa per circa 10 giorni per poi riprendere con somministrazioni meno frequenti.

L’oligoterapia non è indicata quando ci si trova davanti a stati lesionali gravi ed evolutivi, oppure quando ci sono insufficienze d’organo, in presenza di psicosi e di nevrosi strutturate. Infatti se si proviene da una cura a base cortisonica della durata di più di un anno, o da una cura a base di psicofarmaci antidepressivi e neurolettici, l’azione degli oligoelementi non ha nessuna efficacia, perchè vengono “ostacolate” da queste altre sostanze curative. E’ possibile che via sia un’intolleranza al Cobalto, fino a qualche tempo fa era rara, ma ora si che è più diffusa bisogna stare attenti anche se viene assunto in forma di Mercurio-Cobalto. In entrambi i casi, assunto in forma semplice o altra induce a vertigini e sensazioni di malessere.

Anche il Rame, in alcuni casi, può generare turbe digestive insieme a crampi addominali. Ma se si cessa la somministrazione cessano anche questi disturbi. Il Manganese, invece, induce manifestazioni allergiche, ma di solito sono di tipo transitorio per cui basterebbe interrompere la somministrazione e riprenderla con una posologia ridotta. Mentre il Rame-Oro-Argento possono provocare turbe del sonno e irritabilità, ma ciò dipende dal fatto che con tali somministrazioni vi è una correzione di energia mentre si passa dalla quarta diatesi alla prima che è caratterizzata dall’insonnia e dall’agitazione serotina. In tal caso si deve passare alla sostituzione di questa somministrazione con quella di Manganese, associata anche a Litio ed Alluminio.

Link a siti web dedicati alla oligoterapia

Dottor Viscardo
www.drviscardo.it/oligoelementi.htm
Un utile panoramica sugli oligoelementi

Articoli sull’Oligoterapia
www.lauraquinti.net/Articoli/Oligoterapia.htm
Approfondimenti sull’oligoterapia

Guide Dada.net
http://guide.dada.net/oligoterapia/corsi_e_associazioni/
Informazioni sui corsi di oligoterapia

Il Progresso veterinario
www.ilprogressoveterinario.it/recensioni/home2004old.htm
Libri e informazioni sull’oligoterapia per animali

Avvertenza

Questa pratica, pur essendo frutto di conoscenze e tradizioni secolari, non è parte della “medicina ufficiale”, ossia di quell’insieme di pratiche mediche scientifiche fondate sulla sperimentazione clinica e di laboratorio. Questa pratica viene invece inserita tra le “medicine alternative” o “medicine non ufficiali”. Per tale ragione questa guida vuole essere solo una introduzione alla conoscenza di questa pratica, alla sua storia e alla spiegazione dei suoi procedimenti. Questa guida ha solo carattere infomativo; non può, e non deve, essere in alcun modo intesa come un’invito a seguire i dettami di questa pratica, cosa che viene sempre e solo lasciata alla libera scelta del lettore. Desideriamo altresì invitare sempre tutti i lettori a consultare prima di ogni cosa il loro medico di famiglia, e i relativi specialisti da esso consigliati, seguendo innanzitutto le vie della medicina ufficiale. Ad esse può essere eventualmente affianciato un percorso che segua una o più pratiche di medicina “alternativa” o “non ufficiale”, ma queste non possono e non devono mai sostituire le terapie indicate dai medici. Sono in gioco la vostra salute e la vostra stessa vita, non dimenticatelo mai.

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