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tutela della proprietà intellettuale

Proprietà intellettuale: proteggere le idee creative. 1

Cosa sono le “privative industriali”. 1

Tutela giuridica del know how.. 2

Cosa sono i segreti industriali 2

Il segreto industriale nei diversi paesi 3

Clausole aggiuntive. 4

Alcune domande frequenti sul tema della tutela della proprietà intellettuale. 4

Proprietà intellettuale: proteggere le idee creative

La protezione della proprietà intellettuale (DPR) viene definita come “un complesso di azioni regolate da leggi rivolte a garantire la paternità ed i diritti di sfruttamento delle creazioni dell’intelletto umano”. Intellettuale perché fa riferimento a tutte quelle creazioni e idee provenienti dall’intelletto, che sono per sua natura intangibili. Mentre il termine “proprietà” indica che può essere venduta o ceduta ad un altro soggetto proprio come qualsiasi altra proprietà.

Ad esempio se costruisco o progetto una particolare modello di sedia, con determinate caratteristiche che vedremo successivamente, posso vendere l’oggetto fisico, pur mantenendo ancorato il diritto di riprodurre quello stesso modello quante volte voglio ovvero ho il copyright

Cosa sono le “privative industriali”

Le privative industriali sono quei strumenti che la legge mette a disposizione a tutela della “proprietà intellettuale” permettendo di sfruttare a pieno sul mercato le nostre idee.

Le privative industriali(1)sono:

  • Brevetto
    protegge le invenzioni nuove ed originali di un prodotto od un procedimento atto ad essere applicato in campo industriale. La durata prevista per tale protezione è di 20 anni che scatta dal momento in cui viene presentata la domanda negli appositi uffici
  • Marchio
    rappresenta una nuova parola, figura o segno atto a distinguere prodotti o merci, al fine di identificarli, individuando l’azienda produttrice. La durata della protezione è prevista dalla legge è 10 anni rinnovabile
  • Modello di utilità
    protegge i nuovi modelli atti a conferire caratteri di novità, miglioramenti a macchine o parti di esse. Si tratta perciò di un miglioramento di un prodotto gia esistente ad esempio una parte di un orologio che permette di migliorare alcune prestazioni tecniche. La protezione prevista dalla legge è di 10 anni
  • Modello o disegno
    protegge i nuovi disegni o i modelli che grazie ad una particolare forma, linee, colori o altri elementi permettono di conferire al prodotto stesso un elemento di innovazione. La durata massima è di 25 anni, ovvero 5 anni rinnovabile per 5 volte
  • Topografia di un circuito a semiconduttori
    protegge una serie di disegni che, rappresentano lo schema tridimensionale di cui si compone un circuito a semiconduttori. La durata della protezione è di 10 anni
  • Nuova varietà vegetale
    ovvero la protezione prevista per le nuove scoperte nel campo vegetale. La durata della protezione è di 25 anni, elevata a 30 anni per le specie viticole, arboree, per la patata e nel caso di piante a fusto legnoso
  • Diritto d’autore
    tutela le opere dell’ingegno di carattere creativo, compresi i programmi per elaboratore. (durata 70 anni dopo la morte dell’autore).

Tutela giuridica del know how

Occorre in primis precisare che il know-how è quell’insieme di nozioni, conoscenze che permettono di migliorare o semplicemente avvalorale una determinata tecnologia. Generalmente è possibile esemplificare il Know how in quattro catergorie:

  • Tecnologico
  • Commerciale
  • Strategico
  • Finanziario

E’ importante sottolineare che le idee possono essere protette una volta materializzate, infatti nessuno può appropriarsene, nessuno ne può rivendicare la proprietà fino a che la nostra idea non si materializzi in qualcosa di concreto.

Un idea si materializza quando é in grado di essere percepita ai sensi. Il know how in generale quindi non riceve nessuna protezione per i diritti di proprietà intellettuale, si possono invece stipulare degli accordi che esamineremo successivamente.

Naturalmente il know-how rientra invece nell’ambito della protezione dei beni giuridici immateriali , tutelabile sia dal punto civile che penale che dalle norme specifiche sulla concorrenza sleale e il segreto industriale.

vengono sanzionati penalmente i comportamenti lesivi del segreto professionale e del segreto industriale (artt. 622 e 623 c.p.)

  • infine, a seguito dell’Accordo TRIPs del 1995, ha determinato l’introduzione nella legge italiana sui brevetti dell’art. 6-bis, inserendo cosi la tutela del segreto nella tematica della concorrenza sleale.

Il concetto del konw how ci riconduce al “segreto industriale”, definito all’ art 1 letta i) del Regolamento 772/2004, come “ non generalmente conosciuto, ne facilmente accessibile”, ridendosi quindi ha l’idea che un soggetto possiede come patrimonio e che ha un valore economico.

Cosa sono i segreti industriali

Un segreto industriale è comunemente definito come quell’insieme di informazioni che il licenziante dispone; informazioni che possono essere relative ad un processo, una tecnologia, ad un sistema, etc. Infatti possono costituire oggetto del segreto industriale i vari schemi, formule, processi di lavorazione, le tecniche utilizzate, o informazioni relative a potenziali fornitori o consumatori… Possono costituire oggetto di segretezza non solo i procedimenti ma anche le tecniche che portano ad un determinato prodotto.

Chi possiede un segreto industriale possiede un vantaggio competitivo, un surplus nel mercato concorrenziale rispetto ai propri concorrenti, quindi occorre un sistema di protezione per tutelare le nostre informazioni “segrete”.

Quindi se da un lato non é cosi immediato definire l’oggetto dei segreti industriali, visto la vasta e labile casistica, i tribunali hanno cercato di dirimere questo vuoto normativo attraverso una lista dettagliata di fattori in modo da agevolare l’individuazione di un segreto industriale.

Si riporta di seguito a titolo esemplificativo una lista dei fattori(2) :

  • L’ambito di conoscimento delle informazioni al di fuori dell’attività dell’imprenditore
  • L’ambito di conoscimento delle informazioni da parte degli impiegati ed altri soggetti coinvolti nell’attività dell’imprenditore
  • L’insieme delle misure intraprese dall’imprenditore a salvaguardia della segretezza dell’informazione
  • Il valore delle informazioni per l’imprenditore e per i suoi concorrenti
  • L’ammontare degli sforzi o del denaro apportato dall’imprenditore per sviluppare le informazioni
  • la facilità o difficoltà con cui le informazioni potrebbero essere acquisite o copiate

L’ elemento chiave sta proprio nell’importanza della segretezza insita nell’informazione.

Si ricorda che l’oggetto del segreto industriale deve rimanere “segreto” con il titolare dell’accordo, infatti una volta perso questo requisito si viene a perdere immediatamente la tutela.

I segreti industriali, in quanto segreti e quindi non materializzabili sono tutelati senza fare nessuna registrazione, quindi la loro protezione é illimitata a differenza delle privative industriali dove le invenzioni sono protette secondo un limite temporale prefissato, questo per favorire l’interscambio e lo stimolo di nuove idee, dove la società e la collettività è la prima a trarre benefici dai miglioramenti tecnologici indotti. Attualmente, si sta discutendo se considerare i segreti industriali come dei diritti di proprietà intellettuale.

Segreti industriali e cessazione del rapporto di lavoro

Occorre esaminare un ulteriore delicato aspetto: cosa succede al termine del lavoro subordinato con un’impresa? Come ci comportiamo di fronte alle informazioni segrete acquisite durante il periodo di lavoro?

La questione si fa molto delicata, in quanto entrano in gioco sia il patrimonio di conoscenze che un individuo ha sia il diritto delle imprese di proteggersi di fronti ad atteggiamenti non corretti dei suoi ex dipendenti. In linea di massima i lavoratori che lasciano un impresa devono consegnare tutte le informazioni e i segreti a capo dell’impresa.

Da come si può ben capire , l’educazione e le relazioni delle imprese con i suoi dipendenti costituiscono un anello d’importanza strategica.

Il segreto industriale nei diversi paesi

La tutela del segreto industriale varia a seconda dei vari sistemi legali adottati dai vari paesi, si riportano di seguito alcuni esempi

  • Francia: si riconoscono tre differenti tipologie di segreto industriali, tra cui il know-how (savoir-faire)
  • Germania: adotta uno dei sistema di tutela piu efficaci per tutelare i segreti industriali infatti la Germania ha introdotto sanzioni penali in relazione alla concorrenza sleale
  • Spagna: Il nuovo Codice Penale, entrato in vigore il 24 Maggio 1996, prevede di multe e pene detentive attinenti al segreto commerciale
  • Regno Unito: dispone di una serie di norme a favore della protezione dei segreti industriali infatti sono previste ordini di cattura e di sequestro e le varie tutele offerte dalla legge nel caso “rottura di un accordo di confidenzialità”incluse anche le ingiunzioni di pagamento, i danni e la responsabilità dei terzi.
  • USA: il segreto commerciale negli USA è disciplinato attraverso “Uniform Trade Secret Act”, adottato dalla maggior parte degli Stati. È inoltre previsto il sequestro infatti secondo quanto disposto dall’ “Economic Espionage Act” del 1996 il furto dei segreti industriali costituisce reato penale federale.Una strada comune per proteggere il mio know how é quella di stipulare un accordo di confidenzialità soprattutto nel caso in cui ho interesse di presentare il prodotto ad una azienda. Con cio si garantisce la tutela delle varie informazioni, conoscenze scambiate tra l’impresa (licenziatario ) e tersi ( licenziante), premettendo cosi alla fine del progetto o del rapporto collaborativo che tutte le informazioni dovranno ritornare nelle mani di chi le ha fornite. Ovviamente tale accordo di confidenzialita sarà tarato a secondo delle diverse esigenze che intercorrono tra i due soggetti, per questo è sempre consigliabile prima di stipulare un accordo di essere il piu precisi possibile , scrivere il tutto nei minimi dettagli, infatti é consigliato chiedere anche il parere di legali specializzati, in modo da evitare brutte sorprese al termine dell’accordo.

Tali accordi, chiamati anche contratti di know how sono possibili se:

  • l’insegnamento sia innovativo
  • l’oggetto del contratto sia segreto

Infatti per quei prodotti semplici che sono facili da realizzare e per i quali, manchi una particolare o segreta tecnica non trova applicazione, sono prodotti “comuni” primi di carattere innovativo. I limiti di questa tipologia di contratto sono:

  • Vincolano dal segreto solo l’altro contraente, quindi non possiamo rivalersi contro persone terse.
  • Non si applica a quei prodotti semplici e privi di interesse economico. Nessuna azienda sarebbe interessata a stipulare un contratto per un prodotto che non è commerciabile sul mercato.

Dall’altra parte tali accordi risultano piu economici rispetto ai costi che normalmente si sostengono per ottenere un brevetto od altre privative previste dalla legge.

Clausole aggiuntive

E’ possibile rafforzare la protezione dell’accordo inserendo alcune clausole quali:

  • Clausola di attribuzione di giurisdizione: ovvero si decide anticipatamente quale sarà il tribunale di competenza nel caso si sollevi una possibile controversa, al fine di evitare lungaggini e discussioni.

Concludendo possiamo affermare che il segreto industriale è tutelabile quando è segreto e che sia appetibile economicamente. Ovviamente nessuna azienda sarebbe interessata ad stipulare un accordo di confidenzialita per un know-how dove gia altri soggetti ne sono a conoscenza, poiché la segretezza pone l’azienda stessa in una posizione di vantaggio nei confronti dei numerosi competitor che si trovano sul mercato. Inoltre tali accordi devono essere economicamente vantaggiosi ovvero l’azienda acquisendo, per un dato periodo di tempo tali conoscenze, deve poter guadagnare.

Alcune domande frequenti sul tema della tutela della proprietà intellettuale

  • L’accordo di confidenzialita è efficace contro tutti?

A differenza dei brevetti, che permettono di proteggere le nostre invenzioni contro tutti per una durata massima di 25 anni, tali accordi hanno il grande limite ovvero possiamo far valere i nostri diritti soltanto al soggetto con cui abbiamo stipulato il contratto. Quindi se altri iniziassero a mettere in commercio prodotti che usano la nostra stessa tecnologia, non possiamo fare nulla. Occorre infatti , prima di fare un accordo di confidenzialità valutare bene i pro e i contro.

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43 Comments

  • staff Guidaconsumatore ha detto:

    Purtroppo se non ha modo di provare che quel progetto fosse suo, prima che il suo collega se ne appropriasse, può fare poco. Le consiglio, la prossima volta, di registrare il progetto o di crearne una tracciabilità riconducibile a lei stessa. In bocca al lupo!

  • Daniela B ha detto:

    Diritto d.aurore?
    Salve, recentemente un collega si è impossessato del mio progetto firmandosi come autore ed inviandolo al cliente per benestare. Specifico che non e stato autorizzato a cambiare l.autore del progetto. Come posso tutelarmi?

  • Vito Santoiemma ha detto:

    Buongiorno
    ho messo a punto un metodo di realizzazione di ritratti su specchio o vetro mediante il quale chiunque potrebbe realizzarli, ma al momento sono l’unico al mondo in grado di produrli. Vorrei proteggere la proprietà intellettuale del mio metodo per cercare di venderlo a un investitore per una produzione commerciale che economicamente non posso permettermi. Il prodotto in questione è visibile sul mio sito.
    Grazie per la risposta.

  • Giovanni Lattanzi ha detto:

    Dipende da cosa è scritto nel contratto, ma in linea di massima si.

  • MAURO ha detto:

    Un’ azienda A (di stampo commerciale) commissiona ad un azienda B (progettazione e manifatturiera) un progetto di una macchina medicale innovativa dando delle linee guida di come più o meno dovrebbe essere e lavorare.
    L’azienda B, dopo mesi di sviluppo e prove, arriva ad un prototipo funzionante che viene approvato. Da qui il prototipo seguirà l’iter di certificazioni varie ed inizierà la produzione di serie (semplificando).
    L’azienda A, avendo pagato il progetto (disegni, progetti, materiali da usare, schemi e quant’altro) ed i prototipi, ne diventa proprietaria anche intellettualmente ed industrialmente?
    grazie in anticipo

  • Vittorio ha detto:

    Vi invito a essere costantemente sempre più chiari e specifici perchè: Un popolo che non conosce il suo diritto non è libero ed è destinato a diventare pove r i s s i m o!
    Grazie di cuore a tutti Voi – vorrei conoscervi – Vittorio Manea

  • Michele ha detto:

    Desidero sapere se è possibile tutelare l’idea di una trasmissione televisiva che tratta di un tema unico, mai pubblicato dai network. Tale tema è attualmente attivo in trasmissioni più generiche che trattano anche di altre questioni ma non esclusive del tema e dell’oggetto di cui sto scrivendo. Grazie.

  • Giorgio ha detto:

    Buongiorno,
    sono stato invitato al secondo step per un programma di assunzione di un noto marchio in ambito tessile. In questa fase mi è stato richiesto di sviluppare delle idee innovative per una nuova linea di borse e accessori. Le idee migliori andranno all’ultima fase del colloquio face to face. La mia paura è che, non passando questo secondo step, il mio progetto, redatto sotto forma di disegni, venga comunque sviluppato e commercializzato. Come posso proteggere la mia idea?
    Grazie

  • Andrea Barbieri ha detto:

    Salve,
    io ho sviluppato un’idea in merito ad un tipo di software già esistente: l’idea naturalmente apporta diverse funzionalità che al momento non sono presenti in nessun software esistente. Volevo sapere cosa mi consiglia di fare prima di andare a parlare con una sofware house ed esporgli la mia idea (della cui bontà sono certo). Preciso che, non essendo un programmatore, non potrò certo sviluppare io il software.
    Grazie e cordiali saluti.

  • tarcisio ha detto:

    Buongiorno,
    semplicemente …come tutelare una nuova attività sportiva .
    nessun ente al momento sa darmi una risposta.
    siae,coni,avvocati
    grazie

  • Tiziano Leggi ha detto:

    Salve ho pensato e messo su carta l’idea completa per un nuovo talent show credo fermamente che possa funzionare è molto complesso ed articolato. Vorrei poter sapere come si protegge un’opera del genere per poterla poi presentare ai network. Vi ringrazio vivamente x una vostra risposta

  • anna ha detto:

    Buongiorno,
    ho una scuola di lingua inglese nella quale i corsi sono interamente impostati su materiale di mia invenzione, vale a dire: dispense, registrazioni vocali, disegni, ecc.
    Ho letto che per tutelare il mio lavoro dovrei inviarmi per raccomandata con ricevuta di ritorno tutto il materiale e mi domandavo se è possibile trasferirlo su cd e inviare quello, perché altrimenti non saprei come tutelare la unità audio.
    Grazie per l’aiuto,
    anna

  • Pollice Carlo ha detto:

    Gentile Sig. Sig.ra,
    Le ricerche che ho fatto sulle cause della crisi economica, mi hanno portato ad elaborato un pro-getto, che purtroppo non posso realizzare autonomamente. Perciò lo spedivo per e-mail a tante per-sone successibili di sponsorizzarmelo. Per paura di essere derubato, nell’e-mail sono specificate so-lo tutte le ricerche che ho effettuato sulla causa della crisi e un accenno del progetto che ne deriva.
    Quando sono stato invitato a discuterne; sia per e-mail, per telefono o direttamente in un collo-quio, queste persone mi chiedevano di chiarire in dettaglio tutte le ricerche inerenti al progetto e per conseguenza anche gli elementi e il modo che ho in mente per realizzarlo.
    Dal fatto che non avevo la copertura d’un legale, sospettavo della loro mal intenzione. Perciò prima di svelare tutto quello che volevano, esigevo di essere assistito, a punto, da un legale per sta-bilire un eventuale contratto con gli azionisti, investitori o sponsor del gruppo. Nell’accordo, volevo e voglio anche ora due cose.
    1) Soprattutto; dopo aver descritto dettagliatamente tutte le ricerche inerenti al mio progetto, se esse non risultassero convincenti ad un punto tale che mio progetto non mi viene sponsoriz-zato, che il legale mi garantisce che mio progetto non può essere, anche migliorandolo, in nessun modo e in nessun caso essere realizzato da qualcun altro, non solo al livello italiano ma anche al livello mondiale. Siccome loro giudicherebbero il progetto irrealizzabile per me, non vedo per quale motivo lo dovrebbe essere per qualcun altro.
    2) Se il progetto mi viene sponsorizzato, che sia stipulato tutto ciò che né riguarda, per esempio la sua copertura finanziaria, purtroppo anche il suo ipotetico fallimento, ecc.
    Come potete ben pensare non hanno accettato.

    Secondo il vostro sito, non vedo la possibilità di brevettare mio progetto. Esso si base sul tentati-vo di distruggere un fenomeno naturale mai pensato e realizzato da qualcuno nel mio modo. Se que-sto tentativo arriva a buon porto, confermerebbe l’esattezza della mia teoria rispetto a quella data dagli scientifici che obbietto, perché essa non corrisponde alla realtà, a tutte le situazioni e circo-stanze in cui il fenomeno si manifesta, invece con la mia teoria, il fenomeno è spiegabile. Solo dopo questo intervento e se arriva a buon porto, si avvierebbe una ricerca al livello mondiale per cercare d’applicare il suo modello che riguarda la causa della crisi economica. Se trovo il modo d’incontrare gli scienziati coinvolti al fenomeno per obbiettare la loro teoria, presentando la mia, non mi cambia il fatto di rischiare d’essere derubato da loro.

    Le mando questa e-mail per sapere se c’è comunque un modo di proteggere mio progetto dai ma-lintenzionati, divulgando tutti i suoi segreti. Ho perso il posto di lavoro per causa della crisi econo-mica e il mio progetto, inerente alla sua causa, se sponsorizzato, mi darebbe un impiego, perciò non voglio che mi venga derubato.

    In attesa di un vostro riscontro, vogliate gradire i miei più cordiali saluti.
    Pollice Carlo.

  • Chiara ha detto:

    Buongiorno,
    sto realizzando progetti in ambito sociale, come mi posso tutelare affinchè sul territorio non si possano realizzare progetti identici? Naturalmente non si parla di un’idea ma proprio di un progetto già strutturato. Ho letto tante cose e non capisco quale sia la piu efficace.
    Grazie della risposta

  • paolo ha detto:

    ho un’idea per una piattaforma/app per e-commerce del tutto rivoluzionaria. Non avendo conoscenze di informartica vorrei tutelare la mia idea prima di presentarla a sviluppatori/finanziatori. Sapete indicarmi i primi passi da compiere? Grazie mille

  • ing. Andriy Rachkovan ha detto:

    Titolare di una azienda mi ha chiesto di immaginare un macchinario per somministrazione del suo prodotto. Dopo 3 giorni di disegno io presentato un foglio con disegno in 3D e spiegazione sia come deve lavorare sistema e in che cosa consiste tale. Questi giorni stati retribuiti come ore di disegnazione (con speranza da parte mia che sarò inserito nel brevetto che TITOLARE voleva depositare). Ma alla fine della storia sulla mia richiesta mi rispose che per far parte del brevetto io dovrei contribuire spesa per il deposito. Io non vedevo senso pagare 3 mila euro per far parte di qualcosa che ha bisogno ancora tanto lavoro (calcoli, prototipo, prove). Quindi adesso TITOLARE di questa azienda dice che brevetto suo e lui INVENTORE unico. Come mi devo comportarsi adesso? Lui più avanti mi dirà di iniziare lavorare sul prototipo, nostri rapporti di lavoro riguardano anche altre attività. Vorrei tutelare la parte mia e non andare in conflitto. Saro lieto se mi può dare consiglio.

  • Giovanni Lattanzi ha detto:

    Per Marco. No, purtroppo

  • Marco ha detto:

    Salve
    Volevo sapere se una e-mail dove illustro il mio progetto ad un programmatore è sufficiente per difendere la proprietà intellettuale.
    Attendo una risposta

    Grazie

  • Paola Inzolia ha detto:

    Buongiorno, desidero realizzare un’idea creativa per un particolare tipo di merchandising che vorrei sottoporre ai manager di un gruppo pop che potrebbero utilizzarla nella loro attività di merchandising. Ho anche chiara la possibilità di applicarla in altri contesti, quindi vorrei tutelare la proprietà di questa idea prima di proporla. Che iter seguire e a chi rivolgermi? Grazie mille e cordiali saluti

  • luca belloi ha detto:

    Buongiorno anch’io come la Sig.ra bellucci devo presentare un progetto imprenditoriale innovativo ad una struttura pubblica chiamata a collaborare per la sua realizzazione, anche in questo caso il progetto non è brevettabile ne registrabile come potrei tutelarmi evitando che il mio progetto venga manipolato e dato ad altri?

  • arianna iadevaia ha detto:

    Partecipo ad una gara con un’ idea per un servizio che sarebbe fruibile con una App. Il vincitore ricevera’ un premio in denaro per concretizzare l’idea. Cosa posso fare per proteggere l’idea in caso qualcuno la realizzi prima di me una volta che l’idea e’ pubblica? Grazie Arianna

  • Roberta Senese ha detto:

    Salve, vorrei attuare un’idea innovativa nell’ambito dei servizi di marketing. Questa idea già esiste in un altro continente. Vorrei sapere come posso tutelarmi da eventuali imitazioni ovviamente circoscritte al territorio ove la attuerò io. Grazie

  • Ing. Rossi Giuliano ha detto:

    Salve, sono un ingegnere ho sempre lavorato nel settore Ricerca Tecnologica, con alcuni colleghi abbiamo messo a punto un’ invenzione nel settore energetico, che, a seguito di alcune prove positive sembra valida, in base alla mia esperienza sarebbe opportuno tutelarla con un Brevetto P.C.T. e in seguito nei singoli Stati come iter. approfittando della Vostra gentilezza, siccome sono quasi 2 di infruttuosi contati e
    colloqui con vari legali e mandatari, volevo chiederVi un consiglio o aiuto, pagando
    il dovuto, per uscire da questa situazione di stallo sul come procedere ed eventuali accesso a contributi e anche il tipo di società da costituire per usufruire, visto il l’elevato costo di questi Brevetti. grazie per l’attenzione Ing. G.Rossi (fax 0721478447)

  • Max de fazio ha detto:

    Salve ho ideato un semplice accessorio x la sicurezza
    Della casa ma non ho idea di come tutelarmi,prima di proporla
    Vi ringrazio

  • cinzia ha detto:

    Ho una particolare ricetta dove alla “base degli ingredienti” necessita l’uso di un prodotto famoso presente nel mercato mondiale di una grande Azienda.
    Vorrei proporre la mia idea- ricetta per commercializzare il mio “prodotto artigianale ” in modo industriale. Prima di tutto questo è possibile e può considerarsi un’idea creativa??

    Come fare ad iniziare un’iter tutelandomi per contattare l’Azienda ( a quale figura Aziendale dovrei rivolgermi??), devo fami aiutare da un’Avvocato anche per i contatti??

  • Giovanni Lattanzi ha detto:

    Per Fabrizio. Non è così immediata la cosa. Bisogna capire chi è l’autore del progetto, se è ancora vivo, e chi sono gli eredi.

  • Fabrizio ha detto:

    Buongiorno
    ho acquistato un Progetto di un macchinario composto da una cinquantina di disegni su ebay, il venditore non mi ha fatto firmare nessun contratto e sui disegni non compare nessun marchio o intestazione aziendale ho verificato e non esiste nessun brevetto. Visto che lo acquistato sono proprietario anch’io del Know how?

    Grazie

  • Eleonora ha detto:

    Ho scritto un progetto FOTOGRAFICO la cui ambizione e’la massima circolazione dello stesso tramite tutti i canali possibili. Come faccio ad imprimere il mio nome al progetto e fare in modo che nessuno possa in malafede farlo suo …in sostanza legarlo al mio nome in modo sicuro … Copyright o cosa?.. Grazie

  • daniela termini ha detto:

    Salve, ho creato un machio d mia invenzone e una serie di disegni relativi ad una linea comico-sportiva che riguarda il tennis, ma, non solo, vorrei tutelare questi disegni, ed eventualmente altri personaggi di mia invenzione che verrebbero riprodotti con tale marchio sotto il disegno su magliette, tute, gadgets, tazze, spille, cappellini, ecc. Non so se devo presentare il tutto alla camera di commercio o alla siae. Ho la possibilità d registrare solo il marchio per poi tutelare i disegni ?

    non ne vengo fuori. grazie

  • Nicola ha detto:

    Salve a tutti, porgo di seguito il mio quesito che tratta di proprietà intellettuali e royalties.
    Sono un impiegato tecnico di una azienda che commercia prodotti di design.
    Il mio contratto prevede solo la valenza tecnica e non creativa.
    Negli anni ho presentato dei prodotti originali frutto della mia invenzione e creativitá con la promessa orale di avere dei contratti di royalties sui prodotti messi a catalogo.
    Ora sono passati anni dai primi presentati e poco degli ultimi messi in produzione ed ora dopo insistenti richieste (pacifiche e a voce) di vedermi firmato questi contratti mi ritrovo con la minaccia che se dovessi insistere non vedrei assolutamente nulla ma potrei essere messo in mobilitá dato il calo di fatturato del periodo che l’azienda sta avendo.
    Oltretutto l’azienda sta divulgando e fruttando la mia immagine sebbene non abbia firmato al liberatoria di frutta mento dell’ immagine.
    Ora mi domando, posso avvalermi e richiedere anche per vie legali tali contratti?
    Ho perso ogni diritto ? Il mio nome compare come autore ma non ho mai visto nemmeno un premio sebbene sia stato più richiesto.
    Se mi licenziano posso intentare causa e vedermi ripagati i diritti e le royalties promesse ma mai sottoscritte ?
    Saluti

  • Giovanni Lattanzi ha detto:

    Per Tullio. Difficile e costosto registrare un progetto; chieda certamente alla camera di commercio, perchè le daranno maggiori informazioni. Le suggeriamo di depositarne copia presso un notaio, come prova, oppure (metodo empirico, ma funziona) ne metta copia all’interno di una busta sigillata e lo spedisca a se stesso con raccomandata. Quando le torna custodisca il plico sigillato. Costituirà una prova inpuugnabile del fatto che alla data x lei era titolare del progetto suddetto. Conservi anche tutto il carteggio con la società sportiva.

  • Tullio ha detto:

    Salve! Ho realizzato un progetto di marketing sportivo già inviato alcuni giorni fa ad una società sportiva. Ho inviato il power point, ma onde evitare problemi vorrei provare a registrare tale progetto! Dove mi devo rivolgere?? Alla camera di commercio della mia città? Grazie

  • nic ha detto:

    come tutelo metodi o idee,concetti ?

  • Perceive ha detto:

    Buongiorno, avrei bisogno di sapere, per cortesia, se esiste anche nel campo dell’abbigliamento la possibilita’ di proteggere la proprieta’ intellettuale.
    Sto progettando la produzione di abbigliamento per una certa nicchia di persone e volevo sapere se era possibile proteggere il lavoro di 4 anni di ricerche e analisi (anche per preparare il Business Plan). Grazie in anticipo

  • Guido Ciani ha detto:

    Buongiorno, ho avuto delle idee per lo sviluppo di 2 nuovi prodotti alimentari.
    Il prodotto esiste,ma le varianti che ho pensato, al momento non esistono.
    I produttori in Italia sono 5, il mercato di riferimento fattura €.51 mio, stima di vendita 1° anno solare €.15 mio, come posso tutelarmi nel presentare i progetti alle aziende, visto che a colui che deciderò di presentare i progetti si troverà in una posizione di vantaggio nei confronti dei numerosi competitor sul mercato di riferimento?

    Potete aiutarmi?
    Grazie

  • Francesco Beligni ha detto:

    Buongiorno
    ringrazio per la guida che ho trovato decisamente utile. Se possibile vorrei chiedere un’opinione rigardo al mio caso specifico.
    Si tratta di un’idea per la quale avrò bisogno di più collaboratori nel suo sviluppo. Come posso tutelarmi in fase di ricerca del collaboratore? Ovvero, come posso essere sicuro che al momento in cui parlerò ad un eventuale socio nel progetto, questo non si appropri della mia idea e la sviluppi individualmente?
    Grazie mille per un’eventuale risposta

  • Rossi Giuliano ha detto:

    Diciamo la verità…in italia…è impossibile depositare un brevetto….io sn rientrato dopo
    anni passati nei migliori centri ricerca (militatri) mondiali…io sn colui ha 16 a.
    ha progett..il miglior fucile automatico da caccia del mondo…(Benelli Armi) ….
    ho fatto altri brevetti ad uso militare…dei quali nn posso parlare…attualmente sn
    in Italia…e da un 1 a. ke cerco invano la tutela, x il deposito di un’invezione industr.
    (P.C.T.) . ebbene la scorsa settimana son dovuto andare a dep. a Ginevra….
    è un ‘invenv. d’utilita sociale…di un potenziale rientro economico….i fondi Europei
    destin. a questi Brevetti internaz. li hanno deviati ad uso politco…x cose utili sl al
    rientro di consensi….mi dispiace x quella minoranza di pers. oneste….

  • J.Mandurrino ha detto:

    Buongiorno,
    una domanda,
    una idea sviluppata nell’ambito lavorativo, generata a casa, pensata a casa, sviluppata da un dipendente che porta vantaggi all’impresa e al datore di lavoro, della quale però non vengono riconosciuti ne i meriti ne vengo coinvolto nella realizzazione, può essere inquadrata o definita come proprietà intellettuale e chiederne il riconoscimento al datore di lavoro?

  • marco ha detto:

    Buonasera
    vorrei un piccolo consiglio_
    un mio cliente ha brevettato solo l’idea funzionale di un dispositivo elettronico e poi mi ha contattato per realizzarlo _
    Non sono stati presentati ancora contratti _
    In caso non si riesca a trovare un’accordo commerciale e se si reca da un’altro progettista per riprodurlo cosa posso fare per tutelare le mie idee progettuali ?
    Si tratta di un progetto molto importante _
    Grazie della risposta_

  • Ghilda ha detto:

    Buonasera, sono una psicologa di Roma e lavoro in un supermercato. Da circa un paio d’anni ho avuto delle idee che ho poi messo per iscritto in 3progetti che sto cercando di realizzare. La mia preoccupazione e’ pero’ che diverse persone sembrano interessate alle mie idee ed e’ per questo che vorrei tutelarle. Potete consigliarmi? Grazie

  • Andrea ha detto:

    Buongiorno,
    una domanda,
    una attività sviluppata nell’ambito lavorativo, generata, pensata, sviluppata da un dipendente che porta vantaggi all’impresa e al datore di lavoro, della quale però non vengono riconosciuti i meriti, può essere inquadrata o definita come proprietà intellettuale, e chiederne il riconoscimento al datore di lavoro?

  • cristian cacace ha detto:

    ho presentato da 2 anni una mia nuova idea sui corsi di difesa personale femminile! con una presentazione ben precisa, ora sono usciti corsi che sono presentati con le mie testuali parole, come posso impedire che lo facciano?
    grazie

  • redazione ha detto:

    Depositare una relazione completa presso un notaio!

  • roberta bellucci ha detto:

    Buongiorno
    devo presentare un’idea creativa/commerciale ad una struttura la quale è chiamata a collaborare per la realizzazione dell’idea stessa. Non si tratta di prodotto brevettabile nè registrabile ma di un’idea. Prima di portare il documento contenente il progetto quali modi ho per rimarcarne la proprietà intellettuale, oltre alla spedizione da me a me del documento, con raccomandata a/r ?
    grazie mille per la risposta

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