Come scegliere tra conto deposito o conto corrente
Come scegliere al meglio per conservare i nostri risparmi? Conto corrente o conto deposito?Una breve guida ci fornisce tutte le informazioni su questi prodotti.
Quando si riceve il primo stipendio, o si decide di aprire la partita Iva per il proprio lavoro, è fondamentale e necessario trovare anche dove depositare i propri soldi. Il passo successivo, per molti consumatori, è quello di mettere i conti deposito offerti dalle banche a confronto, unitamente alle proposte relative ai tradizionali conti correnti, così da trovare il prodotto più adatto alle proprie esigenze.
Ricordiamo, anche se dovrebbe già essere cosa nota a tutti, che si tratta di strumenti assolutamente sicuri. Sia i conti deposito che quelli tradizionali sono infatti garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che, in caso di fallimento dell’istituto bancario, provvederà a rimborsare ogni correntista fino ad un massimo di 100 mila euro.
Ma come può un giovane o comunque un consumatore inesperto trovare il conto corrente più conveniente o il conto deposito che fa risparmiare più di tutti? La prima cosa da fare è conoscere bene entrambi i prodotti per valutare poi quale si avvicina di più alle nostre richieste.
Conto corrente
Il conto corrente è sicuramente già più conosciuto del conto deposito, fino a poco tempo fa era anche l’unico offerto dalle banche, per cui in famiglia è probabile che si utilizzi solo questo per depositare i guadagni.
Con il conto corrente si possono addebitare gli stipendi, la pensione, e tutti i soldi guadagnati in generale. Attraverso il conto corrente oggi, si possono anche effettuare pagamenti direttamente dal pc di casa o dagli sportelli bancomat della nostra banca: bollette, mutui, e altri bollettini possono essere addebitati anche così.
Al momento della sottoscrizione di un contratto per aprire un conto corrente, si riceverà il proprio numero IBAN, il codice di 27 tra numeri e lettere che lo identifica, in modo da poter utilizzare il conto per farsi addebitare eventuali cifre da terzi o anche per altre operazioni bancarie.
Con l’apertura di un conto corrente solitamente viene fornita una carta bancomat, una di credito, e un libretto degli assegni. Può capitare però che per alcuni contratti, quelli più economici, non si preveda questa possibilità. Le carte e il libretto degli assegni infatti solitamente prevede un costo, che si unisce a quelli per l’apertura e la gestione del conto.
Una delle caratteristiche che, invece, di contro, penalizzano il conto corrente è il tasso di interesse: questo non è previsto per tutte le tipologie di prodotto, ma comunque non supera quasi mai lo 0,5% annuo.
Conto deposito
Venendo al conto deposito, questo permette di depositare soldi con dei tassi di interesse molto convenienti rispetti al conto corrente. Il conto deposito è sempre legato a un conto corrente che fa da filtro. Anche all’interno del conto deposito possono essere accreditati stipendi e pensioni, anche se non sempre, attenzione quindi a leggere bene le caratteristiche del prodotto.
Il conto deposito può essere libero o vincolato: libero nel caso in cui possiamo avere a disposizione le somme depositate quando vogliamo, vincolato quando queste sono invece bloccate per un certo periodo di tempo in banca (minimo 12 mesi). Il conto vincolato ha però degli interessi più alti che ci permetteranno di guadagnare di più al termine del contratto.
Il conto deposito prevede un numero limitato di operazioni che si possono effettuare: deposito e prelievo delle somme son quelle più comuni. Per il conto deposito non sono previsti costi fissi per la gestione e le operazioni, e neanche nessuna spesa aggiuntiva per l’apertura.