Come trovare lavoro in Europa
Stando alle ultime statistiche, oggi sempre più persone scelgono di lasciare il proprio Paese di origine per fare un’esperienza di studio o di lavoro all’estero, in un Paese appartenente all’Unione Europea. Può essere temporanea oppure definitiva, ma è comunque una scelta che richiede una buona dose di volontà e determinazione.
Gli inizi non sono certo facili, qualsiasi Paese si scelga, ma con lo spirito di adattamento giusto si supereranno le prime ragionevoli difficoltà.
Conoscere le lingue straniere
Fino a poco tempo fa rappresentava un optional, oggi invece chi non conosce almeno una lingua straniera è “fuori” dal mondo. L’inglese è la lingua più conosciuta e parlata, al secondo posto ci sta lo spagnolo. Se avete deciso di trasferirvi in un Paese europeo per vivere e lavorare, dovete addestrarvi a parlare l’inglese, almeno ad un livello base che vi dia la possibilità di capire chi sta parlando e rispondere al vostro interlocutore.
Oggi nelle Università esistono programmi di mobilità internazionale (per esempio l’Erasmus) che danno la possibilità agli studenti di trascorrere qualche mese in una Università straniera, per apprendere la lingua ed anche stili di vita diversi. Si può accedere a delle borse di studio per trasferirsi in Paesi extra-europei (per esempio negli Stati Uniti).
Gli studenti possono informarsi presso lo sportello apposito della loro Università. Questa guida si rivolge soprattutto a chi decide di trasferirsi in un altro Paese europeo per lavorare, e migliorare le proprie condizioni di vita.
Il primo requisito quindi è la conoscenza della lingua inglese, e possibilmente anche di una seconda lingua. Conoscere la lingua permette di muoversi con più facilità nel Paese in cui avete deciso di lavorare, e di avviare i contatti che potranno tornare utili in futuro.
Potete frequentare un corso di lingua qualche mese prima della prevista partenza. Sta a voi decidere se frequentare un corso di livello base, o acquisire la certificazione Toefl valida a livello europeo. In questo ultimo caso è necessario superare il numero di esami previsti. Se non avete abbastanza tempo per frequentare un corso, potreste informarvi su eventuali corsi di lingua on-line. In genere questi corsi prevedono anche la presenza di un tutor virtuale che facilita l’apprendimento delle nozioni e della sintassi.
Lavoro nel trattato dell’Unione Europea
Un principio cardine stabilito nel Trattato sull’Unione Europea è quello della mobilità e della libera circolazione. Tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea possono spostarsi liberamente nei Paesi aderenti alla Comunità. Lo stesso vale per i servizi e le merci.
Questo principio deve essere assicurato affinché tutti possano godere dei vantaggi economico-sociali del mercato unico e dell’integrazione. Si auspica inoltre che ci sia una sempre maggiore diffusione di informazioni all’interno dell’Unione Europea, per dare la possibilità a tutti i cittadini di informare ed essere informati sulle normative europee e i diritti e i doveri.
E’ importante conoscere l’Unione Europea e gli organismi comunitari che vi operano all’interno. Se ancora non l’avete fatto, consultate il sito ufficiale dell’Unione Europea. Interessante la parte riguardante la giurisprudenza della Corte di Giustizia, le cui sentenze vengono poi rese esecutive in tutti i Paesi dell’Unione. Alcune pronunce ci servono per capire quali sono le tematiche e le problematiche più gravi a livello europeo, e quali sono le soluzioni proposte dai singoli Paesi per affrontarle. Vedi le ultime sentenze circa le energie rinnovabili, per esempio.
Conoscere il paese in cui si decide di lavorare
Altro requisito importante è la conoscenza, almeno per sommi capi, delle caratteristiche del paese verso cui siete diretti. In questa ricerca potrà esservi utile il web. E’ importante che vi rendiate conto di dove andrete a vivere. E altro elemento non trascurabile, del lavoro che andrete a fare. In genere chi è alla prima esperienza in un Paese straniero si accontenta di una occupazione qualsiasi, purchè gli dia la possibilità di mantenersi e conoscere meglio la lingua.
Successivamente si passa alla ricerca di un lavoro più qualificato. Molti ragazzi che decidono di trascorrere a Londra un po’ di tempo fanno i camerieri o gli addetti alla ristorazione, che in genere sono molto richiesti. Potete procurarvi una scheda ed una mappa del Paese, che racchiuda tutte le informazioni utili per poter muovere i primi passi.
Ricordatevi che in genere ogni Paese stabilisce specifiche regole per quanto riguarda i contratti di lavoro e l’inserimento professionale, anche se in linea di massima si raccordano tutti alle linee guida dell’Unione Europea in materia. E’ importante partire con un fondo cassa, in modo da avere la calma per fronteggiare eventuali disguidi e contrattempi, che lontani dal proprio Paese sono più che frequenti.
Tenete sempre presente che trovare un lavoro può non rivelarsi facile, e almeno all’inizio i guadagni non saranno immediati. In alcuni Paesi europei (come la Spagna) il tasso di disoccupazione è comunque alto. Bisognerà individuare i settori più richiesti, e orientarsi nella scelta delle professioni che non conoscono tempi di crisi. Il settore turistico “tira” sempre molto, soprattutto in Paesi come la Spagna. Un’esperienza professionale all’estero (di qualunque tipo sia) serve ad arricchire il proprio bagaglio culturale, e di sicuro è un elemento di valutazione assolutamente positivo quando i selezionatori guarderanno il vostro curriculum vitae.
Anche se siete andati a Londra per fare i camerieri e siete laureati in Farmacia, comunque si tratta di un’esperienza di tutto rispetto che va sottovalutata. E inoltre vivere in un Paese che non è il nostro, da stranieri, ci farà capire molte cose, anche il valore del rispetto e della tolleranza reciproca. Vi pare poco?
Lavori possibili nei paesi UE
Le motivazioni che spingono una persona a partire per fare un’esperienza all’estero possono essere diverse. Siccome la ricerca dell’impiego deve essere il più possibile attiva e mirata, per evitare inutili perdite di tempo, è importante avere le idee chiare su quello che si sta cercando. Vi siete appena diplomati o laureati e volete ampliare gli orizzonti professionali, visto che non avete alcuna esperienza lavorativa? Allora la soluzione adatta per voi è di proporvi all’estero per uno stage. Ci sono molte aziende propense ad assumere stagisti, anche perché spesso sono previste agevolazioni fiscali.
Prima di candidarsi per uno stage è utile effettuare un vero e proprio bilancio delle competenze, ovvero capire quali sono i punti di forza e quelli di debolezza sui quali intervenire. Oltre al curriculum vitae, è necessario presentare all’azienda per la quale ci si candida una lettera di motivazione, nella quale dovete esternare le ragioni della candidatura.
Parecchie Università aderiscono a programmi internazionali per far sì che gli studenti che si laureano vengano messi in contatto con le aziende, per effettuare un periodo di stage. Uno di questi (tra l’altro molto conosciuto) è il “Programma Leonardo da Vinci”. Tenete d’occhio anche i bandi della fondazione CRUI, che recluta stagisti per conto di diversi ministeri.
Per trovare lo stage giusto dovete impegnarvi , consultando periodicamente anche i siti delle Camere di Commercio, e gli albi ed ordini professionali. Inoltre ci sono organismi internazionali (come l’Unione Europea o l’Onu) che cercano stagisti al proprio interno.
Il web può esservi di valido aiuto, purchè cerchiate con cognizione, e non a ruota libera. I tempi? Variano a seconda delle direzioni che avete dato alla ricerca, mediamente la risposta arriva in 4/6 mesi. Ma se dovessero allungarsi, non demordete e continuate a cercare. Ricordate inoltre che lo stage prevede anche alcune ore dedicate alla formazione, e che non prevede una retribuzione, ma un rimborso spese (non obbligatorio).
L’obiettivo dello stage è di fornire le competenze necessarie per poter svolgere in futuro quel tipo di attività. Una alternativa allo stage, particolarmente indicata per le ragazze, è il lavoro alla pari. Questo consiste in pratica nel prestare servizio (per es. come baby-sitter o aiutante domestica) in cambio di alloggio, vitto ed una esigua “paghetta”. Pur non trattandosi di un vero e proprio lavoro, ci sono alcune regole che le parti devono impegnarsi a rispettare. Tali regole sono state stabilite nell’accordo di Strasburgo del 1969, ratificato in Italia con una legge del maggio del 1973.
Tutti i diritti e i doveri della famiglia ospitante e della persona collocata alla pari (l’au pair) devono essere concordati e messi per iscritto ancora prima che l’au pair lasci il suo Paese. Quali sono i requisiti per poter svolgere questa attività? In genere si richiede un’età che va dai 17 ai 30 anni (ma questo requisito varia da paese a paese), non avere figli a carico e possedere una conoscenza almeno sommaria della lingua del posto.
Alcune famiglie richiedono esplicitamente persone che abbiano già esperienza con i bambini e che non fumino. Ci sono associazioni e agenzie cui si può rivolgere per avere indirizzi utili. Se poi volete mettervi alla prova con esperienze di vita forti e che vi lasceranno un segno, allora potete partecipare a campi di lavoro e altre esperienze di volontariato. In questo caso potete rivolgervi alle numerose associazioni di volontariato che operano nei settori più disparati.
Senza dimenticare che è possibile (se si ha un’età compresa tra i 18 e i 28 anni) accedere al bando pubblico del “Servizio civile” e scegliere attività che si svolgano all’estero. Rivolgetevi pure ai vari Centri per l’impiego e sportelli “Informagiovani” presenti sul territorio nazionale. In bocca al lupo!
Alcune regole da seguire
- Le virtù che dovrete allenare se intendete trasferirvi all’estero sono: la costanza (i risultati nella vita arrivano se si è perseveranti), il coraggio, la tolleranza (soprattutto se dovrete convivere con altre persone), lo spirito di adattamento e la pazienza
- Non abbiate timore di chiedere informazioni e consigli su qualsiasi cosa che non vi è chiara, o quando avete qualche dubbio. La curiosità è una molla importante che vi guiderà alla scoperta di tante cose, che neppure immaginate
- Non portate con voi le abitudini tipicamente italiane, ma cercate da subito di adattarvi a quelle del posto. Questo vi aiuterà anche a sentire meno la nostalgia di casa
- Portate con voi tutto ciò che occorre per la ricerca attiva di un impiego: una carta di identità valida per l’espatrio, un curriculum vitae scritto nella lingua del paese che avete scelto, il modello E111 per la richiesta di assistenza sanitaria (che vi fornisce l’ULSS)
- Non partite con aspettative troppo alte. Le difficoltà di inserimento all’inizio saranno tante, e potreste anche trovarvi a svolgere un impiego non del tutto consono a quello che vi aspettavate o alle vostre aspirazioni professionali. Ma non demordete!
- Cercate di conoscere e passare del tempo con persone che siano del posto, piuttosto che con gli italiani che di sicuro troverete. Questo vi aiuterà a parlare e comprendere con più facilità la lingua, ed acquisire la sicurezza che serve per inerirvi in un contesto professionale
- Non guardate a questa esperienza con timore e insicurezza. Dovete credere in quello che state facendo, altrimenti crollerete alle prime difficoltà
- Non siate ingenui (questo vale anche nei rapporti sociali, non solo in quelli professionali), e cercate di essere il più possibile realistici, autonomi e con spirito di iniziativa (nella vita non guasta mai).
Siti internet sul lavoro nei paesi dell’Unione Europea
- Eures – www.europa.eu.int
Su questo utilissimo sito potete trovare offerte di lavoro sempre aggiornate provenienti dai vari paesi europei. E’ attivo per chi cerca lavoro il servizio di inserimento del curriculum vitae on line. Le aziende e i datori di lavoro possono cercare nella banca dati le professionalità che servono, ed inserire un annuncio di ricerca del personale. Sulla home-page, scorrendo un menù a tendina, potete scegliere il paese in cui volete trasferirvi e reperire tutto ciò che vi può servire (mercato del lavoro, libera circolazione, condizioni di vita). Può essere utile iscriversi alla newsletter per essere sempre aggiornati. - A.R.C.E. (Attività e Relazioni culturali con l’estero) – www.arceaupair.it
Il sito di questa associazione offre la possibilità di scegliere il paese in cui si intende alloggiare per svolgere il lavoro alla pari. I servizi offerti sono di sistemazione di italiani all’estero e degli stranieri in Italia. La sede è a Genova. - Lavoro Fuori – www.lavorofuori.net
E’ un sito ricco di annunci per l’Italia e l’estero. Tra le proposte c’è anche quella di partire sulle navi da crociera per svolgere attività stagionale. Questo tipo di attività è indicata soprattutto per chi possiede competenze nel settore turistico e delle ristorazione, e conosce bene almeno due lingue straniere. Il sito è stato creato e gestito da una agenzia di servizi di Milano, ed è molto completo. Vi consigliamo di consultarlo periodicamente, perché di sicuro viene fuori l’offerta giusta! - The Flatmates – http://www.bbc.co.uk/worldservice/learningenglish/flatmates/index.shtml
Se state cercando un corso di lingua inglese on line che sia facile e al tempo stesso divertente, la BBC ha pensato a creare “The Flamtes”, un programma che vi insegna attraverso simpatici fumetti a capire la sintassi e la grammatica inglese, oltre al linguaggio parlato. Sono previsti test e quiz per avere un riscontro di ciò che si è appreso. Si tratta di un corso interattivo adatto a tutti, anche a coloro che già conoscono sommariamente la lingua e vogliono fare una ripassata generale.