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Come conciliare al meglio lavoro e vita privata

Il problema è che, quando trascuriamo una sfera a favore dell’altra, rischiamo di esaurirci, compromettendo le nostre relazioni e sacrificando inevitabilmente qualcosa. Il work life balance è un obiettivo ambizioso che deve essere perseguito da tutte le parti: datori di lavoro, dipendenti, ma anche collaboratori esterni a Partita Iva.

L’equilibrio tra lavoro e vita privata

Questo concetto si esprime attraverso la capacità di bilanciare le responsabilità lavorative con gli impegni personali e il tempo libero. In breve, dovremmo essere messi nella posizione di dedicare energie e attenzioni sia alla carriera quanto alle relazioni personali.

Naturalmente, l’equilibrio non è uguale per tutti, poiché priorità ed esigenze individuali non vanno trascurati. Purtroppo, quando questo non avviene, ci sono conseguenze significative sia per la salute fisica che per quella mentale.

Ma non solo perché, quando siamo costantemente sopraffatti dai compiti lavorativi e non riusciamo a trovare il tempo per prenderci cura di noi o delle persone che amiamo, sentiamo lo stress aumentare, così come ansia e stanchezza.

Un ulteriore aspetto da non sottovalutare è che la mancanza di equilibrio può compromettere le nostre relazioni personali. A questo punto, è fondamentale intervenire e adottare nuove strategie per ricordarci che non siamo macchine o automi. Siamo persone con emozioni, sentimenti, e meritiamo la giusta attenzione.

Come raggiungere l’equilibrio tra lavoro e vita privata?

Il lavoro e la vita privata fanno parte della nostra vita, e sono due sfere che dovrebbero convivere nel modo migliore, senza che nessuna delle due “prevalga” sull’altra.

Creare una routine

Per iniziare a trovare il proprio equilibrio, in ogni caso, è fondamentale stabilire dei confini chiari. Possiamo creare una routine quotidiana che comprende orari dedicati al lavoro e al tempo libero.

Nel “tempo libero” possono ovviamente rientrare tutte le attività che ci piacciono e che ci fanno stare bene: l’esercizio fisico, il relax, lo shopping, gli hobby, seguire dei corsi online.

Potrebbe essere utile anche fare delle liste delle attività più importanti da svolgere e concentrare le proprie energie su quelle che sono più “urgenti”. Invece, dovremmo evitare di sprecare tempo dietro a compiti meno rilevanti.

Gestione del tempo

Un’ulteriore questione “spinosa” è la gestione del tempo. Una delle tecniche più utili può essere quella del “Pomodoro”, in cui si lavora per 25 minuti e si fa una pausa di 5 minuti. Le pause non vanno mai saltate, perché consentono di mantenere una concentrazione più alta e di prevenire la stanchezza mentale.

Cerchiamo anche di pianificare il nostro tempo in base a quando siamo maggiormente produttivi: deleghiamo, invece, le attività “minori” nelle fasce orarie in cui iniziamo a risentire della normale stanchezza della giornata lavorativa.

Impariamo a chiedere aiuto

Può sembrare poi “impossibile”, ma imparare a delegare e affidare alcuni compiti ad altre persone è un modo efficace per ridurre il carico di lavoro e trovare più tempo per sé e per le attività personali.

Fin troppo spesso cerchiamo di fare tutto da soli e non chiediamo mai aiuto, perché abbiamo il “timore” che qualcosa possa andare storto, o perché temiamo di non venire poi rispettati. Ma ci sono cose ben più importanti: la nostra salute, il nostro benessere. Chiedere aiuto è un segno di intelligenza e saggezza.

Come può aiutarci la tecnologia?

La tecnologia è considerata spesso una sorta di arma a doppio taglio. Da una parte è utile perché ci consente di lavorare in modo più flessibile e di essere connessi ovunque, ma d’altra parte è una fonte di distrazione costante tra social network e app di messaggistica istantanea. Senza contare che può impedirci di staccare veramente dal lavoro.

Possiamo magari stabilire delle regole sull’uso delle app, così come disconnetterci quando il lavoro non richiede la nostra presenza. Impostare dei limiti di tempo è utile, ma non sempre riusciamo a seguire questa regola.

Conclusioni

Sebbene lo stress in sé non sia considerato come una malattia, corre l’obbligo di ricordare che può avere conseguenze impattanti sulla salute fisica e mentale.

Quando è correlato al lavoro, talvolta consideriamo persino “normale” essere stressati, ma così non è. Anzi. Cerchiamo di ricordare che l’equilibrio tra lavoro e vita privata non dovrebbe essere un sogno, ma la normalità.

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