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Carte professionali da lavoro

Vediamo allora di scoprire qualcosa di più sull’affascinante mondo delle carte intestate, cercando di analizzare i punti fondamentali a cui dovremmo prestare attenzione prima di spedire qualsiasi comunicazione a un nostro cliente o a un collaboratore.

A COSA BADARE QUANDO SI SCEGLIE UNA CARTA INTESTATA

Prima di tutto, quando parliamo di carte intestate, verrebbe da dire che parliamo, per l’appunto, di carta: questo significa che essa dovrà avere un peso di un certo tipo e una grana di qualità. Non possiamo certo spedire una importante comunicazione su una carta leggera, pronta a stropicciarsi in un tempo risibile, che darebbe di noi un’immagine decisamente raffazzonata e poco competente. Bene allora alle carte più pesanti, dalla grana elaborata (ma non troppo, non stiamo scrivendo un rotolo di papiro!), e a una compattezza decisamente id impatto.

Dopodiché, bene sarebbe pensare bene al nostro logo: ne abbiamo uno che sia chiaro, riconoscibile, assolutamente in grado di valorizzare la nostra immagine? Bene! Allora non ci resta altro che valutarne la stampa: che non risulti sgranato, che la sua silhuette sia chiara e apprezzabile, queste sono davvero le caratteristiche in grado di metterlo in risalto e, assieme a questo, di mettere in risalto noi stessi e la nostra attività. Certo, potremmo sempre affidarci a dei professionisti, come alla qualità delle stampanti Philips: tutto per non sfigurare, ogni dettaglio è importante.

Il carattere della nostra carta intestata: un dettaglio a cui magari si da poca importanza quando invece è fondamentale per fare un’ottima impressione. Ogni carattere tipografico ha la sua storia e le sue peculiarità, ciò che ci sentiamo di consigliarvi è di non utilizzare mai, in nessun caso, un carattere che possa apparire giocoso: siamo professionisti, non abbiamo studiato all’università del paese delle banane, quindi il carattere tipografico dovrà essere serio e compito, e soprattutto chiaro. Troppo spesso ci potrebbe prendere la voglia di affidarci a elaborati corsivi, certo molto eleganti, ma ovviamente più all’altezza di un invito a una qualche cerimonia piuttosto che adeguati per campeggiare sulle nostre carte intestate, anche perché, solitamente, la chiarezza di questi caratteri non è affatto una loro prerogativa, e noi vogliamo farci ben capire, non dare soltanto un’idea di elaborazione un po’ troppo fittizia e pomposa.

Lasciare l’immagine aziendale al caso, anche su argomenti come la carta intestata, potrebbe rivelarsi un errore fatale per la nostra immagine: epserti di marketing di ogni settore potrebbero acconsentire piano con la testa, a questo punto, e noi abbiamo bisogno di tutto il loro scibile.
Non lasciamo le cose al caso, affidiamoci ai consigli dei professionisti e confezioniamo le nostre comunicazioni nel modo migliore: serietà e compostezza, due qualità che parleranno della nostra professionalità.

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