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Cosa sono i contributi

Prima di tutto diciamo brevemente cosa sono i contributi. Con tale termine si intende una somma di denaro che viene prelevata direttamente dalla busta paga e che serve per potersi garantire una pensione. Infatti essi vengono pagati all’Inps (Istituto nazionale di previdenza sociale) che dovrà poi versare la pensione al lavoratore, una volta che questi abbia raggiunte il limite previsto dalla legge. Per il calcolo contributi della badante è possibile rivolgerci direttamente all’Inps, che fornisce anche un servizio online, dove sarà sufficiente registrarsi ed ottenere un Pin, per poter poi accedere ai vari servizi, ed effettuare un calcolo preciso. Ma se invece volessimo un’idea di come fare il calcolo contributi della badante, allora ecco alcune informazioni in merito.

Calcolo contributi della badante

Nel caso specifico delle badanti, sarà compito del datore di lavoro, versare trimestralmente i contributi per garantire la pensione al lavoratore e per essere in regola con gli adempimenti di legge. Quando parliamo di contributi, si pensa immediatamente alla pensione, ma in realtà essi non sono pagati solo per garantire quest’ultima, ma anche a tutelare il lavoratore anche in caso di inabilità, invalidità, disoccupazione, integrazione alla pensione e reversibilità. Il datore di lavoro che non paga regolarmente o addirittura omette il pagamento dei contributi per la badante, rischia una sanzione.

Come fare il calcolo contributi della badante

Ma come fare il calcolo contributi della badante? Per prima cosa dobbiamo sapere l’orario di lavoro della badante e quindi poter calcolare il corrispettivo. E’ fondamentale distinguere quindi la badante convivente da quella che presta il suo lavoro con paga oraria, e bisogna anche sapere se il contratto di lavoro è determinato o indeterminato.

Prima di ogni cosa, il datore di lavoro dovrà fare la comunicazione all’Inps dell’avvenuta assunzione del lavoratore, infatti solo ora l’Inps sarà in grado di aprire la posizione lavorativa della badante dove verranno inseriti tutti i pagamenti contributivi effettuati. In ogni caso per poter effettuare il calcolo contributi della badante da versate, il datore di lavoro dovrà comunque fare riferimento alle tabelle dell’Inps, per poter desumere l’ importo del contributo orario, che andrà moltiplicato per le ore di lavoro trimestrali effettuale dalla badante. A tale proposito è importante determinare la retribuzione oraria effettiva, che va calcolata in questo modo:

Per le badanti con pagamento orario, allora il calcolo sarà:

RETRIBUZIONE ORARIA PATTUITA + QUOTA DELLA TREDICESIMA = RETRIBUZIONE EFFETTIVA

Mentre per le badanti conviventi con l’assistito, allora il calcolo, sarà il seguente:

RETRIBUZIONE ORARIA PATTUITA + QUOTA DELLA TREDICESIMA + QUOTA DI VITTO E ALLOGGIO = RETRIBUZIONE EFFETTIVA

Calcolo del contributo orario effettivo

A questo punto il datore di lavoro dovrà dedurre il contributo orario effettivo, che andrà ricercato nelle tabelle presenti sul sito dell’Inps , tenendo conto della fascia di riferimento della retribuzione oraria effettiva. Le tabelle sono divide in base al lavoro determinato e indeterminato e sono inoltre separate in 4 fasce, di cui le prime tre fasce riguardano il lavoro fino a 24 ore settimanali, mentre la quarta è riferita al lavoro oltre le 24 ore alla settimana. Infine è bene sapere che l’importo del contributo orario effettivo, varia a seconda che la badante abbia diritto o meno agli assegni familiari (CUAF)

Facciamo un esempio: ipotizziamo che un soggetto assuma una badante non convivente con diritto all’assegno familiare. Il datore di lavoro concorda di pagare alla stessa una retribuzione oraria effettiva di 8,00 euro. Ora bisognerà moltiplicare questo importo per il coefficiente ricavato dalla tabella Inps, che in questo caso sarà di 1,55 e moltiplicare ancora questo importo per le ore di lavoro effettuate nel trimestre di riferimento.

Ecco un modo semplice per fare il calcolo contributi alla badante.

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