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Badanti: INPS, tredicesima e licenziamento

Innanzitutto spieghiamo cos’è l’Inps. Con il termine INPS – Istituto Nazionale di Previdenza Sociale- ci riferiamo al più grande ente pensionistico italiano, a cui sono iscritti al maggior parte dei lavoratori dipendenti. Tale ente nasce con lo scopo di versare la pensione agli iscritti in base ai contributi versati, ma si occupa altresì delle prestazioni assistenziali e sociali (eroga pensioni e paga anche assegni sociali); svolte tuttavia, tantissime altre funzioni legate ai lavoratori.

Invece, in merito al discorso delle badanti, attraverso l’Inps, possiamo procedere alla loro regolarizzazione e assunzione. Vediamo, come avviene in pratica tale procedura fra Inps e badanti. Per prima cosa diciamo che le badanti e/o lavoratori domestici sono persone che prestano la loro attività esclusivamente per le necessità sociali e assistenziali della vita del datore di lavoro o di un suo familiare (per la quale la badante viene assunta).

Il contratto per l’assunzione di badanti

Il contratto di riferimento, mediante il quale badanti e lavoratori domestici, vengono assunti è il C.C.N.L (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) di lavoro domestico che, sulla base delle mansioni svolte, li suddivide in 4 categorie e in due livelli, con variazioni di mansioni e trattamento economico. Datore di lavoro e lavoratore, prima ancora di rivolgersi all’Inps, stabiliscano verbalmente le regole del con cui vogliono stipulare il rapporto di lavoro e solo successivamente, mettono tutto nero su bianco, redigendo il contratto, sotto forma di lettera di assunzione.

A questo punto interviene il rapporto fra inps e badanti; infatti secondo il D.L. 28.11.2008, convertito poi in legge n. 185 del 28.01.2009, l’assunzione del lavoratore (in questo caso della badante) deve essere comunicata all’Inps, che a sua volta farà la comunicazione automatica anche all’Inail e al Centro per l’impiego, entro le 24 ore successive, al momento in cui si istaura il rapporto di lavoro. Dalla data della suddetta legge n.185 e quindi a partire dal 29.01.2009, la comunicazione all’Inps deve avvenire attraverso la compilazione del Modello COLD-ASS, che viene usato per tutti i lavoratori sia italiani, che comunitari ed extracomunitari. Inoltre, tale modello dovrà essere integrato da ulteriori documenti: lettera di assunzione e contratto di lavoro.

Inps e badanti straniere : i documenti da produrre

Ma cosa cambia nel rapporto Inps e badanti, se il lavoratore è straniero? Sostanzialmente nulla, a parte in fatto che oltre ai documenti sopra citati, sarà necessario anche integrare con il Contratto di Soggiorno Lavoro (se è extracomunitario) inviato allo Sportello Unico per l’Immigrazione. Inoltre se la badante è anche convivente, allora sarà necessario dare comunicazione anche agli uffici comunali e di Polizia entro le 48 ore. Da ricordarsi che se il Modello COLD-ASS viene spedito all’Inps tramite raccomandata, allora bisognerà anche allegare i seguenti documenti:

  • carta d’identità e codice fiscale del datore di lavoro;
  • carta d’identità e codice fiscale del lavoratore;
  • permesso di soggiorno del lavoratore straniero;
  • contratto di lavoro sottoscritto da le parti.

Inps per badanti: contributi e sanzioni amministrative

Il rapporto Inps e badanti, tuttavia non termina con l’assunzione del lavoratore ma continua per tutta la durata del rapporto di lavoro, in merito al discorso dei contributi che dovranno essere versati. Infatti, all’apertura della posizione assicurativa, l’inps invia al datore di lavoro un blocchetto di bollettini di conto corrente postale per il pagamento dei contributi, il cui ammontare dipenderà dall’ effettiva paga oraria. Tuttavia, il lavoratore che versa regolarmente i contributi all’Inps, avrà anche diritto alle agevolazioni, deducibili sulla dichiarazione dei redditi.

E’ bene ricordarsi che, qualora il datore di lavoro non effettui la comunicazione all’Inps, oppure non versi i contributi o lo faccia in ritardo, questi è sanzionabile con ammenda che va da 200 a 500 euro, da pagare alla Direzione Provinciale del Lavoro, per ogni lavoratore non regolarmente denunciato all’Inps ed inoltre può andare incontro anche altre sanzioni per effetto del cosiddetto “lavoro nero”, cioè senza nessuna regolamentazione. Insomma, se decidiamo di fare un’assunzione di questo tipo, dovremo mantenere un rapporto costante fra Inps e badante per tutto la durata del rapporto di lavoro.

Tredicesima alle badanti

Un tema sempre molto attuale, quello delle badanti, che in Italia riescono a soddisfare la maggior parte del bisogno di assistenza. Ma da un punto di vista burocratico, non tutti sanno che la badante gode di alcuni diritti, quali le ferie e la tredicesima. Vediamo allora come effettuare esattamente il calcolo delle tredicesima alle badanti.

Tredicesima alla badante

Assunzioni delle badanti: cos’è la tredicesima?

Come anticipato, la badante fa parte di quel gruppo di lavoratori domestici che prestano attività lavorativa e continuativa a favore di una famiglia o di un particolare membro della stessa, solitamente parliamo di una persona anziana. Dell’assunzione della badante se ne occupa l’Inps, ossia quell’istituto che è in grado di fornirci le in formazioni necessarie per poter procedere non solo all’assunzione della stessa, ma anche al calcolo dei contributi, della malattia, delle ferie e quindi anche al calcolo della tredicesima alla badante.

Ma cosa dice la legge in materia di tredicesima? E soprattutto, perché viene pagata la tredicesima? Innanzitutto diciamo che la tredicesima mensilità, è uno stipendio in più che normalmente viene erogato dal datore di lavoro entro il mese di dicembre, in occasione delle festività natalizie e corrisponde ad un dodicesimo dell’intera retribuzione annua. I lavoratori domestici (badante compresa) hanno diritto alla tredicesima mensilità che si matura sulla basa dei mesi di effettivo lavoro prestato.

Tuttavia è bene sapere che la tredicesima mensilità, si matura anche durante l’assenza per malattia, per infortuno, per maternità e comunque in tutto il periodo di conservazione del posto di lavoro. Inoltre, se il lavoratore presta servizio presso più famiglie, allora il calcolo per la tredicesima alla badante, andrà effettuato sull’effettiva quota oraria corrispondente.

Regole del calcolo della tredicesima alle badanti

Vediamo ora alcune regole per poter effettuare il calcolo della tredicesima: per prima cosa se la badante non ha effettuato un intero anno di lavoro, le verranno corrisposte tante quote di dodicesimi per quanti mesi di lavoro ha effettuato. Inoltre le frazioni di 15 giorni di lavoro, vengono considerate come un intero mese. La quota calcolata, andrà poi sommata alla retribuzione base, alle altre indennità previste, agli scatti di anzianità e al superminimo, fino ad arrivare alla paga base. Ma come si arriva ad ottenere la quota di tredicesima alla badante? Oltre alla possibilità di rivolgervi a commercialisti o Caf, che potranno seguire la vostra pratica, sarà possibile effettuare il calcolo della tredicesima, eseguendo una semplice operazione matematica.

Calcolo della tredicesima alle badanti, ecco come fare

Eccovi quindi, la formula per poter effettuare il calcolo della tredicesima alla badante : Retribuzione Base da dividere per 12 mesi ed il risultato va moltiplicato per il numero dei mesi in cui la badante ha prestato lavoro. Ma facciamo un esempio pratico. Ipotizziamo che la paga base di una badante sia di euro 750 e che abbia prestato attività lavorativa per 5 mesi. Allora il calcolo della tredicesima alla badante, sarà questo:

750,00/12= 62,5 x 5= 312,50 euro

Tale importo ottenuto, sarà la quota della tredicesima spettante alla badante.

Ma calcolare esattamente tale quota è importante anche per poter poi calcolare la quota di contributi da versare. In questo caso, dovremmo fare il calcolo sulla base della paga oraria e non mensile e quindi, la formula sarà la seguente: la paga oraria da dividere per 12 mesi, ovvero se una badante percepisce 7,50 euro per ogni ora di lavoro, questo importo andrà diviso per 12

7,50/12= 0,625 quota di tredicesima da aggiungere alle altre voci per raggiungere la paga base.

In sintesi, non è possibile omettere il pagamento della tredicesima che, oltre ad essere un diritto del lavoratore rappresenta anche una forma di gratificazione che viene concessa in un particolare periodo dell’anno, ovvero il Natale, dove maggiormente si ha la necessità di poter predisporre di una somma extra di denaro per poter fare qualche acquisto in più.

Come licenziare una badante

Oggi giorno, le badanti rappresentano una enorme risorsa per sopperire al bisogno di assistenza delle famiglie italiane ed infatti, non sono poche le persone (straniere principalmente) che trovano lavoro in Italia. Quasi tutti sono informati su come fare per assumere questa figura professionale, ma in pochi sanno come fare per licenziare una badante.

Come licenziare una badante

Interruzione del rapporto di lavoro: come può avvenire?

Innanzitutto diciamo che, generalmente un rapporto di lavoro si può interrompere per diversi motivi: scadenza del contratto, licenziamento, dimissioni o un semplice accordo delle parti.

E’ ovvio che, mentre nelle situazioni di scadenza contratto o dimissioni, non sorgono particolari problemi, nel caso di licenziamento, la procedura sarà sicuramente più complessa e, per evitare di incorrere in situazioni giuridiche spiacevoli, è bene conoscere la normativa in materia e saper quindi come licenziare una badante, senza commettere errori. Per prima cosa, a differenza degli altri rapporti di lavoro, nel caso della badante non è necessario che il licenziamento si motivato o giustificato, ovvero non è necessario il requisito della giusta causa o del giustificato motivo, ma il licenziamento può nascere semplicemente da motivi di opportunità o discrezionalità del datore di lavoro.

Cosa significa questo? In sintesi, il datore di lavoro potrebbe licenziare una badante, semplicemente perché non ne ha più bisogno (magari perché l’assistito è deceduto oppure ricoverato in strutture) tuttavia senza dover dimostrare alcuna motivazione. Ma in ogni caso, vanno rispettati i termini di preavviso del licenziamento, pena il pagamento di un’indennità pari al periodo di mancato preavviso, nel quale la badante non ha potuto lavorare.

Per stabilire tali termini bisogna far riferimento al CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) che possono essere, a seconda delle ore di lavoro che vengono effettuate settimanalmente e dell’anzianità di servizio, un minimo di 8 giorni ad un massimo di 30 giorni. Solo nei casi di licenziamento per negligenza o per grave mancanza della badante, i termini di preavviso non vengono rispettati e quindi il datore di lavoro può procedere immediatamente al licenziamento, senza dover pagare nessuna penale. In questi casi, così gravi, si parla di licenziamento in tronco, ovvero quelle situazioni in cui è impossibile proseguire il rapporto di lavoro, nemmeno in maniera provvisoria.

Ma, stiamo parlando di situazioni particolarmente gravi, tale da far venir meno la fiducia tra il datore di lavoro e la badante, elemento essenziale nel rapporto di lavoro tra le parti.

Comunicazione della cessazione all’Inps

Nel licenziare una badante, bisogna anche ricordarsi che la cessazione del rapporto deve poi essere comunicata all’Inps, nei termini previsti dalle legge, che nel caso di lavoro domestico è di 5 giorni. Invece se il rapporto di lavoro è concluso per scadenza dei termini a cui non segue in rinnovo, allora la non vi è l’obbligo della comunicazione all’Inps.

Tuttavia se la badante è extracomunitaria, allora la comunicazione dovrà essere inviata anche allo Sportello Unico per l’Immigrazione entro 5 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, insieme ad una dichiarazione scritta inviata per mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno. Insomma prima di licenziare una badante, bisogna ricordarsi di eseguire per tempo tutti gli adempimenti.

Legge Fornero: quali novità?

Una novità in materia di licenziamento arriva dalla Legge Fornero che penalizza il licenziamento delle badanti, applicando un’indennità che può arrivare a costare fino a 1.450, 00 euro in caso di risoluzione del rapporto. Quello delle colf, badanti e baby sitter (le figure previste dalla legge) è un fenomeno che in Italia tocca circa 800 mila persone, assunte da famiglie italiane per fornire servizi di assistenza.

Con l’avvento dell’ASPI (l’assicurazione sociale per l’impiego) vengono cambiate le regole sul licenziamento, introducendo appunto la penale che andrebbe ad arricchire le casse dell’Inps. Tale indennità tuttavia non è prevista nei casi di dimissioni volontarie o concordate. Insomma prima di licenziare una badante è bene informarsi sulla normativa in vigore ed eventualmente farsi seguire da un Caf o da un altro centro specializzato in servizi di questo genere.

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19 Comments

  • staff Guidaconsumatore ha detto:

    Caro Riccardo,

    non credo che – da contratto – abbiate messo per iscritto questo tipo di esigenze. Credo che il “buon senso” e il venirsi incontro siano salvifichi in questi casi; certamente voi non siete tenuti a soddisfare lei, anche perchè lei si trova in casa per aiutare voi. Non invertite i ruoli :)

  • Riccardo ha detto:

    SALVE A TUTTI ;LA BADANTE CHE SEGUE UN MIO PARENTE E MOLTO CREDENTE E SEGUE IL REGIME ALIMENTARE DELLA SUA FEDE.
    MIEI PARENTI SONO TENUTI A SODDISFARE QUESTA ESIGENZA DI LEI DURANTE QUESTO PERIODO CHE NN MANGIA CARNE,UOVA,LATICINI??? GRAZIE Riccardo

  • staff Guidaconsumatore ha detto:

    Non c’è bisogno del licenziamento; può mandarla via tranquillamente per giusta causa, dal momento che viene meno “oggettivamente” il motivo per cui è stata assunta. Può darle anche come motivazione al licenziamento l’impossibilità da parte vostra di procedere al pagamento dello stipendio.

  • Loredana ha detto:

    Il mio uomo vuole licenziare la badante della nonna visto che é caduta in presenza di lei è ricoverata e operata perchè si é rotta il femore e non sanno quando tornerà a casa lei non vuole firmare il licenziamento

  • Mihaela ha detto:

    Salve.io lavoro da una sig da 3anni e mezzo contrato di lavoro part time 25 ore settimanale 650€ al mese vito e alogio. Ma io lavoro 24 su 24 ore.mai un gg di ferie,mai in gg di festa legato, mai una tredicesima pagata in tutto questo periodo.ora ho chiesto gentilmente al datore di lavoro che mi viene pagato tutto quello che mi tocca..e mi ha detto ora vediamo ma niente ho visto.cosa dovrei fare ?? Grazie

  • Mihaela ha detto:

    Buon giono a tutti.io lavoro come badante da 3 e mezzo da una sig anziana con contrato di 25 settimanale e 650€ al mese.mai un giorno di ferie.mai una tredicesima ,mai un giorno di festa pagato,qualche volta anche il mio giorno libero di sabato uscivo mezza giornata quando lei stava poco bene.ora ho ho chiesto gentimente al mio datore di lavoro che mi venga pagato tutto quello che mi tocca.e non so se mi da ascolto .secondo voi cosa dovrei fare??? Grazie

  • Studio laureti ha detto:

    Buongiorno. Il 31 luglio sarà l’ultimo giorno di lavoro della badante. Ho preparato i conteggi di fine rapporto, dunque ferie non godute, tfr, e rateo di tredicesima.
    Lei mi dice che devo calcolare il vitto e l’alloggio sulle ferie non godute, ma a rigor di logica non sono d’accordo.
    Cosa ne pensate? Domani andiamo in conciliazione alla DTL di zona, e vorrei essere pronta qualora me lo chiedesse di nuovo.
    Grazie mille.

  • Liliana ha detto:

    Sul contratto ho 36 ore lavorative, usufruisco solo 21ore settimana

  • Liliana ha detto:

    Salve, lavoro come badante con contratto indeterminat, la mia domanda e per il giorno festivo per il mese di ottobre: io ho 21ore libere a settimana: 2ore per 5 giorni e 5 1/2 ore mercoledi e sabatto. Il giorno festivo cade il sabatto, io ho chiesto di essere pagata come si deve invece mi e stato dato a meta di un giorno pari €29,60. Non lo so si e coretta la paga. Grazie mille .

  • Lara ha detto:

    Salve mi chiama lara io ho lavorato con una Agenzia quale per mettermi sotto pressione ma messo a fare badante 48:ore /24 prima lavoravo a ore la persone malate de Alzheimer etc poi mano spostato la suoi familiari sarebbe suoi nonni uno con demenza senile altro in carrozzina ho lavorato per due settimane a cotto sotto pressione stress e minaccia la fine in una settimana mi hanno mandato due lettere di richiamo ,io mi sono ammalata di stress fisico anche psicologico adesso loro manno messo in ferie per una settimana ,io di chiedo le dimissione ho diritto la disoccupazione!grazie

  • elena ha detto:

    Sono acasa dall lavoro da 12 giorni mio datore di lavoro ha urlato da me finché mi e venuta la pressione 206 ho dovuto chiamare l’ambulanza,per colpa di una ,,colega ,, ne ha 74 anni .non l’ho so se mia licenziata non mia più chemata addirittura a detto alle colleghe di non aprirmi .cosa devo fare ? .Grazie

  • alexandra ha detto:

    Nn capisco petche andate a lavorare senza contratto poi vi lamentate ! Chiedete la tredicesima e tfr prima no ? Cioe nn so … se volete che tutto vada bn nn lavorate senza un contratto e prima di firmare leggete ….

  • fatna ha detto:

    Buona sera! Lavoro come badante CS a tempo indeterminato 25,00 ore settimanali senza Vito e alloggio. Allora io ho lavorato dal 01/08/2012 con la signora non autosufficiente e il marito di la signora 24/24 e poi cucina e la polizie di casa e stiro tanti fatica quando rimasto male la schiena e poi un’altra cosi. Allora se come i figli di la signora hanno fatto la lettera di licenziamento la decisione di interrompere il rapporto di lavoro.di preavviso di 15 giorni terminerà il giorno 30/10/2015. Allora se come io ho finito lavoro il 30/10/2015 Loro non mi hanno dato le stipendi ne la liquidazione.perché? Che posso fare. E grazie mille!

  • fatna ha detto:

    Ciao.Contratto Di Lavoro E Lettera Di Assunzione Come Badante CS a tempo indeterminato parziale senza vitto e alloggio 25,00 ore settimanali. vorrei sapere questa lettera va bene per mi o no. E grazie. OGGETTO: COMUNICAZIONE DI LICENZIAMENTO. GENTILE SIGNORA …..,CON LA PRESENTE INTENDO COMUNICARLE LA DECISIONE DI INTERROMPERE IL RAPPORTO DI LAVORO DA LEI SVOLTO DI BADANTE, INSTAURATO IL 01/08/2012 IN CONSIDERAZIONE DEL PERIODO DI PREAVVISO DI 15 GIORNI DI CALENDARIO, IL RAPPORTO DI LAVORO TERMINERA IL GIORNO 30/10/2015. TUTTE LE SUE SPETTANZE, COMPRESO IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO. LE SARANNO CORRISPOSTE ALLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO LAVORATIVO. RINGRAZIANDOLA PER LA COLLABORAZIONE, PORGO DISTINTI SALUTI. PER ACCETTAZIONE LA LAVORATRICE

  • Fatna ha detto:

    Salve, Lavoro a frascati come badante CS A tempo indeterminato 25,00 ore settimanali. Allora il datore di lavoro ma ditto che il sua figlio ha preparato la lettera di licenziamento e la fissata per il 15 / 10 / 2015 fino a 30 / 10 / 2015, oggi mercoledi 14 / 10 / 2015 e la lettera di licenziamento ancora rimasta con lui,io non lo so perché lui non vuole mi le da la lettera di licenziamento. No lo so che cosa sta preparando e poi io vivo con loro 24 / 24 stipendio 750,00€. Residenza a Campotosto ( AQ ) la casa del mio fidanzato.

  • Antonio ha detto:

    Salve,
    come posso comunicare la mia intenzione di licenziare una badante con preavviso? Non ha ancora portato la residenza ed è assunta da 15 giorni. Siccome non la riteniamo idonea ma non sussistono i requisiti per giusta causa vorremmo inviarle una raccomandata. Ovviamente rifiuta la firma della raccomanda a mano. L’unico indirizzo a disposizione è quello comunicato in sede di assunzione. Posso mandare un telegramma? Mi dicono che con la raccomandata devo aspettare il ritiri o la compiuta giacenza e solo da allora decorreranno i termini… Potete aiutarci? Preciso che la badante u questione è extracomunitaria. Abbiamo fatto le comunicazioni di legge in sede di assunzione ivi compresa quella al comune
    grazie

  • Lilia ha detto:

    Salve,io lavoro come badante da tre anni,fin adesso non sono mai stata messa in regola,per un anno e nove mesi mi hanno pagata 1000 € ma o lavorato senza giorni liberi dopo mi hanno sbassato il stipendio a 800€ adesso sono obbligata licenziarmi per culpa dei documenti,sono giusti tre ani di lavoro e io non ho mai avuto ne tredicesima ne ferie alla fine posso chedere licenziamento ?e di quanto sarebbe?grazie mille.

  • badan camelia ha detto:

    Io o lavorato badante un anio e sete mese.nn o avuto domenica libera nn mia pagato ferie e tredicesima.che poso fare .dove poso andare.gia a pasato tre ani.vi prego a seguirmi che poso fare.Grazie mile.

  • maddy ha detto:

    Buona sera,
    potreste inviarmi una bozza del modulo da inviare allo Sportello Unico per l’Immigrazione per licenziamento badante il 20/9? N so che cosa scrivere.
    Inolre mi sembra di aver letto che è stato abolito la penale per licenziamento badante. E’ così? Grazie per l’aiuto.

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