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Che cos'è la macrofotografia?

La macrofotografia

Con macrofotografia si indicano le fotografie effettuate a distanza ravvicinata di un soggetto di piccole dimensioni. Questo tipo di fotografia si effettua a una distanza di circa 15 cm, o meno, con un rapporto di riproduzione pari, oppure superiore, a 1:1.

Per ottenere immagini di questo tipo è opportuno utilizzare degli obiettivi specifici. In genere vengono utilizzati obiettivi ad ottica fissa del tipo 60 mm, 85 mm, 150 mm e 200 mm, più idonei per ottenere buone immagini senza distorsioni o interferenze cromatiche.

È possibile utilizzare anche delle lenti addizionali, soluzione certamente più a basso costo, rispetto ad un apposito obiettivo, che però potrebbe penalizzarvi sul fronte della qualità dell’immagine, soprattutto quanto più maggiore sarà l’ingrandimento che volete effettuare.

Profondità di campo e messa a fuoco

Nella macrofotografia la profondità di campo diminuisce quando la lunghezza focale aumenta. Le fotocamere compatte, per questa ragione, potrebbero avere una marcia in più, soprattutto se siete principianti alla prime armi, dal momento che più il sensore è piccolo e più aumenterà la profondità di campo. D’altro canto, proprio le macchine fotografiche compatte hanno una definizione meno precisa e una qualità d’immagine inferiore rispetto a una reflex.

Per quanto riguarda la messa a fuoco, invece, è consigliabile utilizzare le opzioni manuali, per mettere a fuoco il soggetto, e in particolare il dettaglio a cui siete interessati, evitando imprecisioni. La messa a fuoco, infatti, diminuisce quando aumenta l’ingrandimento.

Flash

Per utilizzare il flash, dato che si tratta di soggetti particolarmente vicini, bisogna avvalersi di particolari tecniche, per essere sicuri di raggiungere il soggetto con la giusta luce e per ottenere un’illuminazione uniforme e di qualità. Per questo motivo è consigliato utilizzare un diffusore, applicato al flash e da montare su un distanziatore, per fare in modo che il soggetto non sia colpito dall’ombra durante lo scatto.

Stabilizzatore e ISO

Utilizzare lo stabilizzatore è sempre consigliabile in ogni caso, a meno che non preferiate utilizzare un cavalletto o abbiate in programma tempi di scatto molto rapidi.

Dal momento che le macrofotografia richiede la chiusura del diaframma, per evitare l’effetto della diffrazione, e considerato che la chiusura del diaframma comporta un aumento del tempo di esposizione, è opportuno scattare le fotografie con un’alta sensibilità ISO (più il numero è alto, più il sensore, o la pellicola, sono più sensibili e più breve sarà l’esposizione.

Questa considerazione è necessaria soprattutto in caso di soggetti come insetti e animali, che possono muoversi improvvisamente e da un momento all’altro, e richiedono quindi tempi rapidi, dato che anche un movimento impercettibile può compromettere il risultato finale dello scatto.

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Milena Talento23 Dicembre 2016

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