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Come preparare tè e tisane

Sugli scaffali dei supermercati, nelle erboristerie, in farmacia, nei negozi di alimentari oramai oggi si trovano tantissime varietà di tè e tisane da gustare seguendo i propri gusti personali, oppure scegliendole in base al particolare momento della giornata in cui ai assaporano. Sempre più frequentemente anche nei bar c’è chi richiede, al posto del solito caffè, un tè o una tisana, ed ecco che così al tavolo, oltre alla teiera con l’acqua calda, vengono portati vari tipi di contenitori colmi di una serie colorata di bustine e ad ogni colore corrisponde un gusto diverso.

Bere il tè o una tisana è spesso associato anche a un piacevole e rilassante momento. Fin dal passato, infatti, il tè era una bevanda apprezzata da imperatori, poeti e artisti e il suo consumo era abbinato a momenti di meditazione e tranquillità. Anche oggi, fare una pausa e bere una tazza di tè o una tisana è associato a un momento di tranquillità, come pausa dalle frenetiche attività quotidiane, tanto che in Inghilterra, ad esempio, l’ora del tè è entrata a far parte di una consuetudine e di uno stile di vita.

Lo scopritore del tè sembra sia stato un antico cinese chiamato Shen Nung che scrisse una sorta di libro sul tè, preziosa bevanda che aveva il potere di donare equilibrio, lucidità ed era così importante che il tè non veniva usato nemmeno come merce di scambio.

Ma quali sono i tipi di tè e tisane che si trovano in commercio? E quali scegliere? Quali sono le piante e i fiori più adatti per rilassarsi oppure per tonificarsi o per depurarsi?

A volte tè e tisane vengono erroneamente identificati come uno stesso tipo di bevanda, anche se in realtà hanno caratteristiche diverse. Al limite si può considerare il tè una tisana per il solo fatto che si tratta di un infuso. Per tisana, infatti, si intende genericamente anche una bevanda che viene preparata con acqua e foglioline essiccate di alcune piante e preparata tramite l’infuso, il decotto o la macerazione.

Vediamo allora come scegliere il gusto più adatto e come si può preparare una bella tazza calda di tè o tisana.

Tè: antica bevanda

Nell’antica Cina la preparazione del tè era una vera e propria cerimonia nel senso che si prestava attenzione a tanti aspetti importanti come:

  • scelta accurata delle foglie;

  • utilizzo di un’acqua limpida e pura;

  • selezione degli attrezzi più adatti e utili per la preparazione della bevanda;

  • scelta del luogo, ovvero era importante scegliere il luogo dove fare l’infuso e condividere questa sorta di rito con altre persone.

Secondo la tradizione buddista il tè ha il potere di combattere la tristezza, mentre secondo la teoria dei taoisti il tè contribuisce a rimanere giovani e immortali.

Ingredienti principali del tè

Per preparare una buona tazza di tè sono indispensabili alcuni ingredienti principali.

  • Acqua: è importante scegliere un’acqua di qualità per preparare un buon tè. L’acqua non deve essere eccessivamente calcarea per evitare che conferisca un retrogusto amaro alla bevanda, meglio pertanto utilizzare un’acqua di bottiglia oppure di fonte purché filtrata. L’acqua va fatta bollire precedentemente ma è consigliabile che alla comparsa delle prime bollicine (a circa 60-80 gradi di temperatura) essa sia tolta dalla fiamma in quanto una temperatura maggiore potrebbe distruggere le proprietà del tè. Temperature maggiori sono infatti consigliate solo per i tè più forti ovvero i cosiddetti tè neri.

  • Foglioline del tè: in genere la dose da utilizzare è quella di un cucchiaino per ogni tazza. Le foglioline vanno completamente ricoperte con l’acqua calda e il tempo di infusione può variare dai 2-5 minuti per la preparazione dei tè verdi, ai 3-7 minuti per i tè neri fino ai 7-10 minuti utili per la preparazione dei tè bianchi. Nel caso si usino foglioline di tè molto pregiati esse possono essere riutilizzate per più infusioni, si consiglia comunque fino a un massimo di quattro infusioni.

Varietà di tè

Ogni tè si differenzia dall’altro in base sia alla varietà della pianta utilizzata per la sua preparazione sia in base al tipo di lavorazione a cui sono sottoposte le foglie dopo il raccolto.

  • Tè nero: è ottenuto da foglie che sono state disidratate per tante ore, dopodiché vengono accartocciate, fatte fermentare, torrefatte e alla fine setacciate.

  • Tè verde: le foglie sono riscaldate in forni ventilati a una temperatura di circa 70 gradi affinché le proprietà nutritive e organolettiche rimangano inalterate e si eviti pertanto la fermentazione.

  • Tè Oolong: questo tè viene ricavato da una fermentazione media delle foglie rispetto al tè nero e al tè verde e le foglioline sono di colore marroncino e il gusto della bevanda è fruttato.

  • Tè bianco: questa bevanda è preparata utilizzando solo i germogli e pertanto il suo gusto è molto delicato ed è un tè pregiato.

  • Tè Bancha: è una varietà del tè verde per la cui preparazione sono utilizzati rametti con tre anni di vita e questa bevanda è naturalmente priva di teina.

  • Gyokuro: è un tè verde di origine giapponese molto pregiato e con un aroma piuttosto dolce.

  • Gunpowder: è un tè verde di origine cinese molto apprezzato e consumato.

  • Assam: è un tè nero di origine indiana con un gusto molto forte e speziato.

  • Drjeeling: è un tè nero di origine indiana che ha un aroma simile a quella del moscato.

  • Earl Grey: è un tè nero aromatizzato al bergamotto.

Tè: benefici per la salute

Il tè oltre che a soddisfare i gusti del palato per i suoi diversi aromi, vanta anche delle proprietà benefiche per la salute:

  • Il tè è ricco di principi attivi che provengono direttamente dalle piante da cui derivano le foglioline essiccate per preparare poi l’infuso o il decotto;
  • il potassio contenuto nel tè favorisce la diuresi;
  • la teina stimola l’attività fisica e le funzioni mentali, al contrario chi preferisce una bevanda priva di teina può optare per tè deteinati.

Tisane: metodo di preparazione

La tisana è composta da una miscela di cui fanno parte almeno due tipi di piante. La pianta principale è quella che caratterizza le proprietà della tisana stessa per esempio se è diuretica o digestiva, mentre la seconda pianta, detta adiuvante, integra la funzione della pianta principale. In alcuni casi nelle tisane è presente anche un terzo tipo di pianta che è responsabile della correzione del gusto e rende più gustose anche alcuni tipi di tisane il cui sapore potrebbe risultare poco gradevole. La liquirizia, ad esempio, è una delle piante considerate correttrici del gusto che viene aggiunta a diversi tipi di tisane.

Il metodo di preparazione di una tisana dipende dalle parti di erbe e piante che si utilizzano e dalle sostanze che si intendono estrarre.

  • Infuso: l’infuso è uno dei modi più classici di preparare tè e tisane. In un recipiente va posta la droga e vi va versata sopra l’acqua bollita e va lasciata riposare dai 5 ai 20 minuti. Una volta che è trascorso il tempo di infusione la bevanda va filtrata e poi bevuta. Si può scegliere se dolcificare l’infuso con zucchero o miele oppure bere il preparato senza l’aggiunta di alcun dolcificante. In genere si mettono in infusione i fiori e le foglie come la malva rinfrescante, la camomilla e il tiglio rilassanti.

  • Decotto: per decotto si intende far bollire l’acqua con la droga per circa 10-15 minuti. Passato questo periodo la bevanda va filtrata e bevuta tiepida. Le dosi per preparare il decotto variano in base al tipo di pianta utilizzata e le indicazioni specifiche si trovano indicate sulle singole confezioni o vengono fornite direttamente dal rivenditore. In genere si usa il metodo di preparazione del decotto per i semi (ad esempio i semi del finocchio con proprietà digestive) oppure per le radici (per esempio del tarassaco per una tisana depurativa) oppure per le cortecce (come la cannella che ha proprietà antisettiche).

  • Macerazione: questo tipo di preparazione è quella più lunga in quanto le erbe vengono messe nell’acqua fredda oppure tiepida e lasciate riposare in ammollo per alcune ore prima di essere filtrate e consumate. La macerazione è indicata per tutte quelle piante i cui principi attivi tendono ad alterarsi con il calore oppure necessitano di un tempo maggiore per potersi sciogliere nell’acqua.

Per quanto riguarda gli infusi e i decotti essi devono essere consumati appena pronti per evitare che l’aroma e le proprietà della tisana possano essere alterati. Solo in alcuni casi l’infuso può essere conservato per qualche ora in un luogo fresco o per non più di ventiquattro ore in frigorifero.

Tisane: benefici per la salute

Gli effetti benefici delle tisane sono molto vari perché dipendono dalla pianta con cui è preparata la bevanda. Le tisane sono comunque un rimedio naturale per favorire alcune condizioni psico-fisiche.

Ecco alcuni tipi di piante o fiori utilizzati per le tisane e alcune delle loro proprietà più note:

  • Ananas: facilita la digestione delle proteine ed è utilizzata anche nei trattamenti dimagranti.
  • Arancio dolce: possiede proprietà toniche, contrasta i crampi allo stomaco causati da stress nervoso ed ansia.
  • Betulla: ha proprietà diuretiche e depurative.
  • Camomilla: concilia il sonno, allevia il mal di gola, rinfresca gli occhi arrossati, allevia i dolori mestruali.
  • Echinacea: è di aiuto nella cicatrizzazione delle ferite e stimola le difese immunitarie
  • Eucalipto: allieva disturbi alle vie respiratorie.
  • Fallax corteccia: favorisce la regolarità intestinale.
  • Ginkgo biloba: ha potere antiossidante, favorisce la concentrazione e la memoria.
  • Ginseng: è apprezzato come stimolante ed energetico.
  • Malva: utilizzata per le sue proprietà calmanti e lassative.
  • Melissa: contrasta l’alito cattivo e ha azione distensiva.
  • Tiglio: favorisce il rilassamento.
  • Sambuco: ha proprietà depurative e diuretiche.
  • Valeriana: allevia i crampi allo stomaco, concilia il sonno, contrasta i dolori mestruali.
  • Verbena: i fiori di Verbena in infusione calmano la tosse e l’infiammazione delle vie respiratorie.
  • Zenzero: contrasta il mal d’auto, d’aereo e di nave.

Teiere per servire tè e tisane

Anche la scelta della teiera è importante per gustare una buona tazza di tè o una tisana e in commercio esistono vari tipi di teiere.

Ecco le caratteristiche e i vantaggi di alcuni modelli di teiera:

  • Teiera in porcellana: questo tipo di teiera è quella più diffusa in Occidente. La porcellana è il materiale più adatto per conservare l’aroma dell’infuso. In alcuni casi non ha il filtro interno pertanto in tal caso è necessario essere dotati di un filtro a parte.
  • Teiera in vetro: è in genere il tipo di teiera ad uso professionale anche perché grazie alla trasparenza del vetro mette in evidenza le foglioline della pianta utilizzata. Tale tipo di teiera non conserva l’aroma e pertanto è adatta per essere riutilizzata per vari tipi di tè. In genere questo tipo di teiera è dotata del filtro.
  • Teiera in argento: questa teiera non è dotata di filtro ed è consigliata per i cosiddetti tè tannici e tè forti.
  • Teiera in ghisa: è la teiera migliore per mantenere per molto tempo la temperatura. Questo tipo di teiera è molto diffuso nella tradizione cinese ed è considerata adatta per tutti i tipi di tè in quanto all’interno è smaltata. In genere, in Italia al contrario delle teiere giapponesi, essa è dotata di un filtro interno.
  • Teiera in grès porcellanato: è uno dei tipi di teiera più apprezzato dagli estimatori del tè, riesce a mantenere inalterata la temperatura per molto tempo e tende ad arricchirsi di aroma dopo ogni utilizzo.
  • Teiera in smalto: è un modello di teiera molto economico e di facile utilizzo, può essere utilizzata anche direttamente sulla fiamma per scaldare l’acqua ed è consigliata per la preparazione del tè alla menta.
  • Teiera in terracotta: è un tipo di teiera fra le più economiche, in genere ha al suo interno anche il filtro che spesso però è caratterizzato da fori piuttosto grandi, in genere è preferibile usarla almeno una decina di volte prima che il suo uso non alteri il sapore del tè ed è per questo che va usata per una sola varietà di tè.
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Milena Talento27 Gennaio 2023

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