Miglior dieta per l’ipertensione, panoramica
Sembrerà bizzarro, ma più una patologia è diffusa e più si tende a sottovalutarla: esempio principe è proprio l’onnipresente pressione alta. In realtà si tratta di una condizione che può portare a complicanze fatali: oltre ai farmaci – irrinunciabili – vediamo quale sarebbe la miglior dieta per l’ipertensione. L’importanza dell’alimentazione in questo ambito è ribadita dai medici da molti anni: non basta infatti riempirsi di pastiglie se poi si commettono errori grossolani proprio a tavola. Ovviamente uno dei primissimi indiziati è proprio il sodio, ma cerchiamo di non essere superficiali. Quando in una dieta per l’ipertensione si limita l’apporto di sodio, non si intende solo il banale sale da cucina, in realtà piuttosto semplice da controllare, bensì il sale nascosto negli alimenti già preconfezionati o precotti: è quello il più pericoloso per la nostra salute! Infatti ci sono alimenti particolari che ne contengono moltissimo: insaccati, dadi per il brodo ed insaporitori per pietanze giusto per fare qualche esempio. Oppure lo possiamo addirittura trovare sotto le mentite spoglie di benzoato di sodio o citrato di sodio, rispettivamente come conservante o esaltante in dolci, salse e bevande! All’inizio può non essere semplicissimo ridurre molto il quantitativo di sodio: abituati ad una alimentazione fin troppo artificialmente saporita, la cosa migliore da fare consiste nel rieducare il palato aiutandosi con delle spezie, che permettono di dare un marcia in più a qualsiasi piatto senza aumentare l’apporto di sale. Oltretutto molte spezie fungono anche da preziosi antiossidanti, gli elementi ideali insomma da inserire in una dieta per l’ipertensione.
Controllo del sodio, ma non solo
Ma ridurre fortemente il sodio (meno di 3-5 grammi/die) non basta assolutamente. Quello che dovrà essere ben chiaro al paziente infatti è che oltre a tenere d’occhio il sodio sarà imprescindibile anche aumentare il consumo di potassio: si tratta di un elemento presente in larga quantità in frutta, verdura, cereali, frutta secca e legumi. Ricordiamo poi che la miglior dieta per l’ipertensione non può che essere una vera e propria “dieta” nel vero senso del termine, dunque raccogliendo all’interno del suo significato ogni ambito dello stile di vita. Pertanto, non ci si potrà esimere dall’abolire – o ridurre fortemente – alcune abitudini dannose: fumo, alcool e sovrappeso sono una trimurti in grado di danneggiare moltissimo persone perfettamente sane, figuriamoci chi ha un problema di pressione. Oltre alla cessazione dei vizi, sarà necessario anche incoraggiare alcune sane …virtù. In una qualsiasi dieta per l’ipertensione si raccomanda al paziente – spesso sedentario incallito – di iniziare una blanda attività fisica che non solo gli permetta di calare di peso più velocemente, ma che consenta anche di ridurre lo stress. Lo stress infatti è sicuramente l’ultima cosa di cui ha bisogno un soggetto iperteso: un paziente più tranquillo è senza dubbio un paziente più sano.